Come uscire fuori da questa continua ansia, paura e non voglia di uscire?

Inviata da Jacket · 30 apr 2024 Ansia

Salve, ho 34 anni e recentemente per problemi di salute, mi è venuta una forte ansia per paura di avere qualcosa di grave. In pratica tutto è iniziato con delle fitte all'addome e perdurando i dolori per diverso tempo, ho paura di avere qualcosa di grave. Ho fatto diversi accertamenti non invasivi e mi è stato detto di avere un forte gonfiore intestinale associato ad un quadro infiammatorio. Io non mi capacito, perchè penso di avere altro, sono passate settimane ma non sto trovando grande giovamento. Mangio poco, non ho voglia di fare nulla, preferisco chiudermi in casa. Come potrei uscirne?
Ormai nella testa c'è solo ansia e paura, penso sempre ai dolori fisici. Da dire che ci ho sofferto anche in passato ma non con questa portata. Vorrei poter essere più sereno e godermi le esperienze della vita

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Miglior risposta 1 MAG 2024

Gentile utente buongiorno,
mi dispiace tanto per questo stato
di forte ansia che in questo momento la sta pervadendo non permettendole di vivere
serenamente la quotidianità di un ragazzo della sua età. Il mio consiglio è quello di farsi seguire
da un gastroenterologo e, contemporaneamente, iniziare un percorso di sostegno psicologico in modo da poter affrontare queste emozioni negative in modo razionale e quindi riuscire a gestirle meglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Sabrina Fronzi
Psicologa e Consulente Sessuale

Dottoressa Sabrina Fronzi Psicologo a Rieti

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7 MAG 2024

Gentile Jacket,
nella mia esperienza clinica mi sono confrontata e mi confronto tutt'ora con questo tipo di problematiche in cui, nonostante le visite ed esami medici non rilevano nulla di negativo, resta una forte apprensione e preoccupazione per i sintomi fisici, e più ci pensa più li percepisce, più se ne preoccupa.
In questo caso è utile lavorare attraverso un percorso di terapia per smontare i meccanismi di persistenza che mantengono questa forte focalizzazione e preoccupazione sul malessere fisico.
Se vuole avere ulteriori informazioni e ha voglia di parlarne io ricevo su Roma e anche online.
Un saluto
Dott.ssa Ilenia Melone

Dott.ssa Ilenia Melone Psicologo a Roma

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2 MAG 2024

Buongiorno Jacket,
il suo gastroenterologo l'avrà sicuramente avvertita che i problemi all'addome hanno bisogno di parecchio tempo per guarire, anche quando la guarigione è aiutata da una dieta rigorosa e da una regolare assunzione dei farmaci indicati. Qualche settimana è veramente troppo poco per attendersi un miglioramento significativo. Segua quindi con pazienza le indicazioni del suo medico e fissi con lui regolari incontri di controllo.
Da ciò che scrive però il suo problema non parrebbe soltanto il malessere fisico, sembrerebbe anzi che "il mal di pancia" sia il sintomo di qualche disagio psicologico che, anche se non è nato adesso ("ho sofferto anche in passato ma non con questa portata") manifesta oggi una maggiore pervasività. E' possibile che in passato sia riuscito a schivare il confronto con emozioni scomode, mettendole da parte e interessandosi ad altro, ma che oggi dette emozioni richiedano un ascolto ed un'assimilazione adeguata alla sua età cronologica. A trentaquattro anni anche le faccende psicologiche richiedono risposte serie e di uno spessore congruente con la complessità della vita . Lei è "nel mezzo del cammin di nostra vita" ne è cosciente?
Se da solo non riesce a sbrogliare la sua matassa emotiva perché non è abituato a dialogare con la sua parte più profonda, si faccia aiutare da un professionista competente. Da ciò che intuisco fra le righe del suo scritto penso che un orientamento psicodinamico
potrebbe esserle veramente utile.
Buon lavoro psichico.
Rinalda Sabbadini

Dott.ssa Rinalda Sabbadini Psicologo a Arese

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2 MAG 2024

Buongiorno Jacket, grazie per aver condiviso con questo form il suo momento di difficoltà e di essersi aperto.
Una volta esclusi i problemi organici, direi che potrebbe fare al caso tuo un percorso individuale di psicoterapia per capire la natura di queste ansie e preoccupazioni di cui parla che rendono difficile il periodo che ci ha descritto.
Potrebbe riuscire a scoprire da dove derivano e perchè si attiva in lei questo sistema di allarme, che significato ha; solo partendo da questi piccoli tasselli è probabile riuscire a cercare di capire l'ansia e la paura che descrive.

Rimango a disposizione
Dott.ssa Sabrina Buracchi

Dott.ssa Sabrina Buracchi Psicologo a Firenze

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1 MAG 2024

Cerchi di superare il sintomo e non rimuginare sempre sulla salute .. visto che dagli esami non risulta nulla le sue possono essere somatizzazioni delle sue emozioni... che vanno comprese però affinché scompiglia il sintomo. Ad ogni modo non si faccia bloccare dal sintomo agisca
A disposizione
Dr Gabriele Campanella

Dott. Gabriele Campanella Psicologo a Falconara Marittima

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1 MAG 2024

Salve Jacket. Grazie della condivisione mi dispiace molto per il tuo dolore e la tua ansia. Ti consiglierei, come altri, di rivolgerti ad un gastroenterologo e ad una/uno psicolog* . Prova a concentrarti sulle cose che ti piacciono, hobby, amicizie ... Quando si ha l'ansia infatti aiuta molto concentrarsi su qualcosa che ci prende molto l'attenzione.
Resto a disposizione, anche online.

Giulia Alfani Psicologo a Roma

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1 MAG 2024

Buonasera,
l’assenza di appetito e il mancato interesse nell’uscire di casa sono sempre collegati alla paura di stare male fisicamente? Probabilmente sarebbe opportuno capire da dove derivano queste preoccupazioni o credenze negative riguardo “cosa mi potrebbe succedere se”. In questi casi, di solito, si consiglia un approccio cognitivo comportamentale per lavorare sulle credenze e i pensieri disfunzionali.
Un caro saluto

Dott.ssa Sara Caparvi Psicologo a Gualdo Tadino

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1 MAG 2024

Buonasera Jacket,
mi dispiace molto per la situazione di vita che la sta affliggendo.
La sensazione di non riuscire a comprendere ciò che ci accade e di non potersi godere pienamente le proprie esperienze quotidiane sono ciò che più affatica, logora e porta a sviluppare strategie di evitamento e chiusura, quando si soffre di ansia.
Ha avuto il coraggio di condividere il suo vissuto qui; se le è possibile, ora se ne prenda cura, perchè da come lo racconta ha la priorità su ogni altra cosa. Affiancare controlli medici ad un percorso psicoterapeutico potrà aiutarla a capire cosa sta cercando di dirle quel sintomo nel corpo. E' possibile che destinare inconsciamente tutte le sue energie su un malessere fisico la stia distogliendo da qualcosa di molto importante per lei, magari ancora non del tutto a fuoco e che può far paura ma che una volta ascoltato potrà portarla finalmente a tornare a respirare a pieni polmoni!
Sono a disposizione per un colloquio online, qualora se la sentisse. In bocca al lupo, Jacket!!

Dott.ssa Isabella Vignoli Psicologo a Modena

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1 MAG 2024

Buongiorno,
sicuramente la situazione che sta vivendo non le permette di vivere serenamente le sue giornate e l'attenzione ai dolori fisici che lei riferisce sono sintomo di un'"attivazione" eccessiva al suo stato di salute che però non sembra riportarla a un reale problema di salute fisico ma piuttosto ad un disagio di origine psicologica che può essere meglio approfondito con un percorso di trattamento psicologico, di breve durata ma incisivo e centrato sui disturbi che lei lamenta.
L'approccio cognitivo comportamentale è l'approccio scientifico per eccellenza che si occupa di ansia, panico e depressione con risultati eccellenti e con una terapia centrata sul paziente e volta a risolvere il sintomo in breve tempo.
A disposizione.
Dott. ssa Alessandra Cappello

Dott.ssa Alessandra Cappello Psicologo a Saluzzo

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1 MAG 2024

Buongiorno Jacket,
Se lei ha fatto degli esami, avrà avuto anche un medico che glieli ha prescritti e questo medico avrà dato un suo parere, che sembra escludere, da ciò che lei riferisce, patologia grave. Se lei sta seguendo una terapia e una dieta prescritta e dopo tempo non ha riscontro positivo, allora è ragionevole rivolgersi nuovamente alle cure mediche. Nel caso in cui non abbia seguito le indicazioni clinico-terapeutiche prescritte, dovrebbe allora informare di questo il curante per ovviare al caso e riordinare il piano terapeutico. A quel punto si capirà se servono nuove indagini oppure no.
Se però, nonostante i buoni risultati clinici delle analisi e il parere rassicurante del curante, lei non trova sollievo, allora bisogna orientarsi verso la presenza di sintomi ipocondriaco-depressivi che possono essere trattati con una buona psicoterapia dinamica e/o analitica.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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1 MAG 2024

Salve,
In questa fase, la chiusura non è una valida soluzione. Seppur complesso è importante rimanere "aperti" e darsi la possibilità di esplorare i sintomi fisici che la angosciano in un' ottica integrativa, in relazione alla sfera emotiva.
La motivazione al cambiamento è il primo ingrediente per uscire dalle situazioni che ci procurano sofferenza. E nell' ultima frase che scrive rintraccio proprio questo.
Saluti

Dott.ssa Stella Profeta Psicologo a Pescara

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1 MAG 2024

Buongiorno,
è molto probabile che l'attenzione posta sui sintomi fisici stia riempiendo la sua mente di pensieri al riguardo, amplificando anche l'ansia che ne deriva. Le consiglio di proseguire con degli accertamenti medici per poter indagare meglio la parte organica, affiancando un percorso psicologico che potrà esserLe d'aiuto per poter gestire il carico emotivo.

Dott.ssa Emanuela Massaro

Dott.ssa Emanuela Massaro Psicologo a Cassano delle Murge

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1 MAG 2024

Ciao Jacket, certamente le radici di questi tuoi malesseri hanno radici profonde. Un percorso psicoterapeutico, magari anche con ipnosi clinica, può aiutarti a maturare da te delle strategie di rilassamento fisico e mentale. I sintomi psicosomatici ci dicono tanto su come la tua mente converta sul corpo un disagio interiore che necessita approfondimenti. Cordiali saluti, dr. Davide Cinotti

Davide Cinotti Psicologo a Caiazzo

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1 MAG 2024

Buongiorno.
Sarebbe necessario approfondire cio che sente , le sue emozioni e le sue sensazioni fisiche in uno spzio terapeutico propedeutico al lavoro clinico bioenergetico che possa favorire in lei benessere psicofisico e attraverso un accompagnamento terapeutico esplorare meglio le sue emozioni che potrebbero nascondere vissuti esperienziali di una certa entita' .
Tenga in considerazione che il corpo fisico invia dei segnali molto espliciti cone risorsa per poterci aiutare ad ascoltarci a rispettare e osservare cio che si muove in modo piu profondo per poter intraprendere un percorso di consapevolezza e trasformazione .
Certamente le suggerirei di poter portare i suoi contenuti in uno spazio terapeutico accogliente e protetto a sua scelta dove lei possa sentirsi accolto e imparare a sua volta ad accgliere se stesso in questo malessere per potrerlo attraversare e superare.
Disponibile anche online.
Dr.ssa Alessandra Petrachi

Dott.ssa Alessandra Petrachi Psicologo a Rimini

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1 MAG 2024

Salve, molto spesso i dolori del corpo sono il segno di un dolore emotivo. Solo affrontando un percorso di psicoterapia si può comprendere quali siano le origini di questa sofferenza psichica e di conseguenza con il tempo, anche la sofferenza del corpo diminuirà o non avrà più il peso di oggi. Il mio consiglio e'di affidarsi a un professionista in grado di guidarla in questa scoperta.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Ilaria Cutugnino

Dott.ssa Ilaria Cutugnino Psicologo a Pescara

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1 MAG 2024

Buongiorno Jacket ,
lei scrive che nella sua testa ci sono solo ansia e paura ,e che pensa sempre ai dolori fisici.
Il dolore è moltiplicato dai pensieri che facciamo su quel dolore : una parte di dolore è solo una quota , ma in più si sommano i segni e le sottolineature che ci mettiamo con i nostri pensieri.
E' possibile fare un percorso o almeno alcuni colloqui di supporto psicologico in questi casi.
Mi trova on line e anche dal vivo a Torino.
Dott.Tandurella Aldo

Dott. Aldo Tandurella Psicologo a Torino

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1 MAG 2024

Per uscire da questa situazione le consiglio di scegliere un professionista e di fare un primo colloquio.
Mi contatti pure se ha voglia.
La saluto.

Dott. Filippo Fortunato Psicologo a Gallarate

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1 MAG 2024

Buongiorno
Penso che lei sia andato da un gastroenterologo
Se non è andato, ci può andare, e farsi dare una cura , per la problematica che ha.
E opportuno che lei faccia dei colloqui con uno psicoterapeuta , per superare , l'ansia che presenta.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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1 MAG 2024

Salve! Dalle sue parole emerge chiaramente la complessità del suo vissuto, perché da un lato fa continuamente riferimento ad "ansia e paura" che sono emozioni, dall' altro sembra provi a rinchiuderle tutte nella paura (intrusiva perché ci pensa continuamente) di avere una grave patologia. Provi a chiedersi, anche con l' aiuto di un esperto, cosa altro le genera ansia e paura nella vita. Potrebbe essere l' inizio per vedere le cose da una prospettiva diversa, più colorata e sfaccettata e non solo connotata da ansie relative alla salute. Forse farà i conti con altre fragilità, altre vulnerabilità ma ne uscirà più forte. In bocca al lupo!

Dott. Gianmario Galano Psicologo a Salerno

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30 APR 2024

Gentile utente,
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Dice di avere nella testa solo ansia e paura quindi di non riuscire più a vivere una vita soddisfacente e serena. Noi psicologi ci occupiamo proprio di questo. Cosa la blocca dall'iniziare un percorso psicologico? Il percorso la aiuterà sicuramente a migliorare la gestione dell'ansia in modo tale da riuscire a provare anche altre emozioni e recuperare il benessere psichico.
La aspetto per un primo colloquio online completamente gratuito in cui avremo modo di approfondire.
Un caro saluto.
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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