Aiuto mi sposo! Come combattere la gamofobia, la paura di sposarsi
Sposarsi costa soldi e compromessi, ed è un impegno per tutta la vita. Mette paura, vero? Per chi vuole superarla e vedere i lati buoni del matrimimonio ecco qualche piccolo consiglio.
Sposarsi comporta un compromesso decisivo nelle nostre vite e l'assunzione di alcuni doveri dal momento del "si, lo voglio". Per alcuni si tratta di responsabilità eccessivamente importanti. Negli ultimi anni è diminuito il numero di matrimoni e, inoltre, ci si sposa sempre più tardi. Probabilmente la causa è la crisi, visto che sposarsi è costoso, però bisogna evidenziare il cambio di tendenza tra i giovani che sono sempre più restii ad accettare compromessi per tutta la vita.
La gamofobia o la paura del matrimonio
La gamofobia si definisce come la paura incontrollabile e irrazionale del matrimonio. La sessuologa ed esperta in Terapia di Coppia e Mediazione Famigliare Blanca Isabel Soria Arranz traccia il profilo delle persone maggiormente colpite da questo disturbo: "Tradizionalmente la gamofobia si attribuisce maggiormente agli uomini dato che è socialmente accettato che abbiano diverse relazioni". Nonostante ciò, non si tratta di un problema che colpisce solo gli uomini. La dottoressa Soria spiega che ci sono sempre più donne che "non sopportano il ruolo tradizionale a cui si sottomette la donna sposata e questo genera gamofobia e per questo boicottano tutte le loro relazioni in maniera inconscia".
Alcuni dei timori più frequenti tra le persone che stanno per sposarsi è la paura, soprattutto fra i giovani, che sia impossibile vivere alcune esperienze se si è legati a una coppia tradizionale. Ci sono altri che non vogliono avere relazioni con una sola persona perché amano la seduzione che li fa sentire vivi, afferma la dottoressa Soria. "Però probabilmente la vera causa della paura del matrimonio è la paura del fallimento". Un timore che può provenire dall'infanzia o dalla giovinezza, se la persona ha sofferto a causa di frequenti conflitti tra i suoi genitori. Un timore che aumenta se i genitori hanno avuto una relazione di disuguaglianza che il figlio ha vissuto come indegna e ingiusta, cosa che fa temere che si possano ripetere questi ruoli nel suo matrimonio.
4 consigli per superare la paura del matrimonio
- Se credi di avere questa paura non evitare di parlare dei tuoi timori, cerca di conoscerli e di discuterne con altre persone sposate.
- Chiediti se hai scelto la persona giusta da sposare, senza dimenticare che tutti abbiamo pregi e difetti.
- Crea un'immagine mentale di come vuoi che sia il tuo matrimonio, ricordando però che non esiste l'armonia completa in nessuna coppia.
- Le tre principali cause di divorzio sono legate ai soldi, alla religione e ai bambini. Parlare di queste tre questioni con l'altra persona prima di sposarsi può essere un buon modo per prevenire future discussioni.
La soluzione a questa paura del matrimonio è imparare a far fronte alla paura. È necessario essere coscienti del problema e delle sue possibili cause e, una volta accertato il timore, bisogna cercare di affrontarlo utilizzando nuove strategie, visto che evitarlo non risolve nulla. La comunicazione nella coppia dev'essere diretta e sincera in questi casi. "Emozioni comunicate emozioni superate", afferma la dottoressa Soria. Una massima da seguire per ridurre la grandezza di paure come la gamofobia.
Alla fin fine è tutta una questione di fiducia in se stessi: "La paura è un'emozione che appare quando si avverte una situazione di minaccia e pericolo. Quanto la paura nasce per esperienze piacevoli e che apportano felicità - spiega la dottoressa - siamo di fronte a una paura irrazionale che può causare molta insoddisfazione e frustrazione se non si cerca di affrontarla e combatterla attraverso il riconoscimento positivo delle capacità e difficoltà che ognuno possiede. Valorizzarsi di più rafforzerà la sicurezza nelle azioni e nelle decisioni che si prendono".
Vuoi maggiori informazioni in merito? Consulta il nostro elenco di specialisti nella cura delle fobie.
Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ