La psicoterapia cognitivo comportamentale della coppia : Come puoi aiutare?

In che modo la psicoterapia cognitivo comportamentale può aiutarci a migliorare la nostra relazione? Scopri i metodi utilizzati da questa terapia e come vengono utilizzati nei problemi relazionali.

10 NOV 2023 · Tempo di lettura: min.
La psicoterapia cognitivo comportamentale della coppia : Come puoi aiutare?

Un tema tanto importante quanto complesso. Nel tempo, filosofi, poeti, artisti, hanno cercato di rispondere a questa domanda. L'enciclopedia Treccani definisce l'amore come "un sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurarne il bene e di ricercarne la compagnia". Se, tuttavia, fino a non molto tempo fa la ricerca intorno all'amore era appannaggio dei letterati, in tempi recenti anche la scienza si è molto dedicata al tema, indagando le basi neurobiologiche, endocrinologiche, psicologiche e antropologiche dell'attaccamento amoroso.

Il primo e più famoso studio che ambisce a spiegare cosa sia l'amore partendo da un approccio psicometrico è stato fatto nel 1984 da Sternberg e colleghi. Sulla base di modelli teorici costruiti precedentemente e della descrizione che le persone davano della loro esperienza dell'amore, gli studiosi formulano la teoria triarchica dell'amore (1986), in cui l'amore viene descritto come la combinazione di tre aspetti all'interno della coppia: intimità, passione, impegno. A seconda di come questi fattori si combinano tra loro, la teoria descrive otto tipi differenti di amore. Sternberg sottolinea come initimità, passione e impegno siano fattori soggetti a variabilità nel tempo, ed evidenzia l'importanza di tradurre questi elementi in azione (trasformarli in comportamenti) al fine di coltivare e mantenere l'amore nel tempo (Sternberg, 1998).

Impegnarsi per l'amore

Anche Hazan e Zeifman (2008) si soffermano su questo aspetto, descrivendo come la relazione di coppia sia naturalmente soggetta a mutamenti nel tempo e sottolineando la necessità di uno sguardo consapevole e un impegno attivo dei partner al fine della costruzione di un equilibrio che sappia dosare il bisogno di vicinanza, calore, sicurezza, con il bisogno individuale di esplorazione, mantenimento della propria identità.

Aaron Beck, uno dei due fondatori della psicoterapia cognitivo – comportamentale, sottolinea che "Sebbene l'amore sia una spinta potente nella coppia ad aiutarsi e supportarsi a vicenda, a rendere felice l'altro, a creare una famiglia, l'amore non è in sé la sostanza di una relazione – le caratteristiche, l'impegno e le capacità personali sono cruciali per mantenere il legame e farlo crescere" (Beck, 1990).

La crisi di coppia

Tutte le coppie attraversano momenti di crisi, consequenzialmente a fattori individuali, ambientali o all'interno della relazione che nel tempo non si mantengono uguali a sé stessi, ma mutano com'è naturale che sia. Non sempre la coppia ha la capacità di rispondere consapevolmente e con prontezza a questi cambiamenti, ricordandosi di avere cura di sé e del proprio partner in ogni fase della vita. Succede allora che qualcosa si blocca, una condivisione affettiva che fino ad allora ha sempre funzionato sembra in qualche modo rompersi e si genera conflittualità o distacco all'interno della coppia, tanto da arrivare a chiedersi se si sia fatta la scelta giusta o non si abbia sbagliato tutto. Beck e Aquilar hanno individuato sei aree di particolare difficoltà all'interno delle coppie (Aquilar, 2006; Beck, 1988):

  • Decisioni da prendere
  • Questioni economiche
  • Rapporti sessuali
  • Svaghi e attività del tempo libero
  • Rapporti coi figli
  • Rapporti con le famiglie d'origine

La psicoterapia cognitivo – comportamentale della coppia

La psicoterapia cognitivo – comportamentale della coppia

Questo approccio si sviluppa basandosi sull'idea che i conflitti della coppia nascano da modalità distorte di percepire sé stessi e il partner, e da modalità disfunzionali di comunicare (o non comunicare) questa percezione all'altro. Queste modalità deriverebbero dalla storia personale di ciascuno e si incepperebbero nell'interagire dinamicamente con quelle dell'altro all'interno di un contesto stressogeno.

Fondamentalmente, parte dall'assunto che ognuno di noi tenda ad effettuare degli errori cognitivi. Nella coppia, questo si traduce con avere delle rigide convinzioni riguardo ciò che l'altro pensa, ciò che l'altro fa, perché si comporta in un determinato modo, cosa sta provando in quel momento, come reagirà ad una nostra richiesta….convinzioni che si basano su sé stessi e sulla propria storia ma che non necessariamente riguardano il proprio partner.

La psicoterapia può allora aiutare i due membri della coppia a comunicare apertamente i propri stati d'animo, emozioni, pensieri; nonché ad imparare (o re-imparare) ad ascoltare l'altro, uscendo da una serie di rigide credenze che silenziosamente erodono il rapporto di coppia.

Questo, ovviamente, ammesso che non sia troppo tardi. L'esito di una psicoterapia di coppia potrebbe infatti essere una separazione, laddove si raggiunga la consapevolezza che la distanza tra un partner e l'altro ormai è troppa e non più sanabile.

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Scritto da

Dottoressa Laura Pancrazi

Bibliografia

  • Sternberg RJ, Grajek A. 1984. The nature of love. J. Personal. Soc. Psychol. 47:312–29
  • Sternberg R., 1986. A triangular theory of love. Psychological Review, 93(2), 119–135.
  • Sternberg R. (1998). Cupid's arrow. The course of love through time. Cambridge University Press.
  • Zeifman, D., & Hazan, C. (2008). Pair bonds as attachments: Reevaluating the evidence. In J. Cassidy & P. R. Shaver (Eds.), Handbook of attachment:
  • Theory, research, and clinical applications (pp. 436–455). The Guilford Press.
  • Beck A.T (1988) L'amore non basta, Astrolabio
  • Aquilar F. (2006), Psicoterapia dell'amore e del sesso, FrancoAngeli, Milano.

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