Come affrontare situazione di psicosi con ricovero in ospedale

Inviata da April · 4 lug 2024 Problemi psicologici

Il mio ragazzo di 41 anni è ricoverato da un mese in ospedale al reparto di psichiatria per psicosi (almeno così mi hanno detto i suoi genitori parlando col primario). Ha avuto un episodio di allucinazioni uditive che l'hanno mandato 'in tilt'. Non voglio soffermarmi sul suo passato ma sul presente in quanto chiedo consiglio su come comportarmi in questa situazione. Per 25 giorni purtroppo ha rifiutato la terapia perchè gli provocava annebbiamento alla vista e carenza di fame, sembra che da qualche giorno abbia accettato la terapia ma ad oggi non so se sta continuando, tutto questo lo so perchè sono in contatto con i genitori i quali gli hanno anche chiesto, su mia richiesta, se posso andarlo a trovare ma lui rifiuta sia di ascoltare un mio messaggio audio sia la mia presenza perchè sembra che si vergogni del suo stato. Immagino che sia in uno stato di rifiuto generale ma penso che sentire la vicinanza delle persone più care sia importante nonostante lo stato mentale in cui si trova. Ho cercato di contattare i genitori senza esagerare avendo pazienza, so che anche loro sono in difficoltà ma è davvero difficile per me trascorrere i giorni senza avere notizie, non pretendo di essere la sua salvatrice ma semplicemente fargli sentire la mia vicinanza. Ho pensato anche ad un modo alternativo, fargli recapitare un quaderno con delle nostre foto se avrà voglia di guardarle. Vorrei capire come affrontare questo momento particolare, a volte penso che vorrei presentarmi in ospedale contro la sua volontà (che sinceramente non so se sia una sua volontà oppure segue le voci che sente), rischierei di peggiorare la situazione? Spero di aver fatto capire il mio attuale stato d'animo sofferente che purtroppo si riflette anche nella mia vita quotidiana...

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Miglior risposta 6 LUG 2024

Gentile utente, le consiglio una terapia di supporto per aiutarla a capire intanto come stare meglio lei e poi aiutare il suo partner. Sono a disposizione, un abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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5 LUG 2024

Gentile April,

Le psicosi sono disturbi importanti, che quando slatentizzano sintomi come le allucinazioni necessitano di un giusto intervento farmacologico per stabilizzare la persona.

Non penso che in questo momento abbia senso forzare la mano rispetto alle visite, bensì come sta facendo può star vicino al suo compagno grazie alla sua famiglia aspettando che la situazione rientri.

Può chiedere un sostegno per se stessa se vede che la gestione delle sue emozioni diventa più delicata.

Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Cisternino

Dott.ssa Francesca Cisternino Psicologo a Milano

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5 LUG 2024

Gentile April,
È comprensibile ciò che lei sta attraversando essendo in pena per il suo partner, ricoverato per crisi psicotica. Come familiari e amici o soggetti in relazione intima ci si può sentire spaesati rispetto al diniego di chi soffre di incontrare la persona amata. Dobbiamo però considerare che la crisi psicotica acuta invade la coscienza scompaginandola e procurando uno stato dissociativo tale da far disconoscere anche le relazioni amiche. Lo stato dissociativo investe la sfera affettiva e il soggetto che la patisce può non riconoscersi più e con questo non riconoscere più le relazioni significative che lo riguardano. Man mano che la dissociazione perde il suo potere disgregante della coscienza, la persona si riassocia e recupera il senso delle cose e degli affetti e si può ri-aprire al mondo. Quindi bisogna aspettare del tempo. Farsi presenti all’improvviso in reparto non è consigliabile, a meno che non lo prevedano i suoi curanti. Al momento in cui si sentirà di vederla lo chiederà oppure si può di tanto in tanto fargli chiedere dagli operatori se vuole incontrarla.
Vedrà che il tempo farà la sua azione riassociante.
Buon tempo.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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5 LUG 2024

In genere in casi di psicosi è importante un’adeguata cura farmacologica (e qualunque variazione ad essa Compresa la sospensione della terapia deve essere decisa dallo psichiatra di Di riferimento. Altrimenti si può incorrere in un peggioramento dei sintomi)

Oltre la cura farmacologica può essere utile associare Una psicoterapia.

La sua attuale preoccupazione è assolutamente comprensibile. Tuttavia bisogna procedere per gradi. Se il suo fidanzato in questo momento non si sente di incontrare nessuno non si imporlo.

Le consiglio di tenersi informata Attraverso i genitori del suo ragazzo e anche attraverso i medici che lo seguono. Loro possono consigliarla su cosa è meglio fare come è meglio comportarsi.

Eventualmente può provare anche lei a parlare con i medici stessi della psichiatria ed informarsi su come sta il suo fidanzato su come lei potrebbe aiutarlo.

In questi casi bisogna procedere con attenzione.

Comprendo che la situazione non è semplice neanche per lei

Se ne sente la necessità può intraprendere un percorso di psicologico che l’aiuti ad affrontare la situazione.

Resto a disposizione.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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5 LUG 2024

Cara April
Posso immaginare come lei possa sentirsi in questo momento e, proprio per questo motivo, suggerisco a lei un aiuto psicologico che la possa sostenere in questo momento così difficile . Se il suo ragazzo preferisce non incontrarla, è bene rispettare la sua volontà e non forzare la situazione

Un caro saluto
dott.ssa Laura Tavano

Dott.ssa Laura Tavano Psicologo a Chieri

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5 LUG 2024

Buongiorno
Comprendo la sua sofferenza.Rispetti il volere di lui.
Chieda informazioni ai genitori
E lei si faccia aiutare da uno psicoterapeuta
Per superare questo periodo.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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