Buongiorno, vorrei supporto per aiutare mia madre a mio avviso fortemente depressa. Ho 31 anni, e dopo 8 anni in cui ho vissuto da sola per studio e lavoro, sono tornata a vivere con mia madre e mio padre qualche mese fa, in quanto mio padre-affetto da Parkinson da 5 anni- è diventato sempre meno autonomo ed ho sentito la necessità di tornare a casa per aiutarli. Non so più come comportarmi con mia madre, passa le giornate a letto o a giocare al computer, non si lava, non esce, non fa niente dalla mattina alla sera se non stare a letto. è sempre critica e nervosa nei confronti di chiunque, non cucina, non si prende minimamente cura di mio padre. È un'accanita fumatrice e ha una bruttissima tosse da qualche mese. Io mi sono messa in contatto con una pneumologa e lei ha rifiutato la visita perché dice che la vita è sua e deve decidere lei. In seguito all'aggravamento di mio padre ho avviato un percorso di psicoterapia per poter essere in grado di aiutare la mia famiglia e lei non ha voluto essere minimamente coinvolta. Io l'ho fatto per me, per affrontare lo stress derivante anche dal lavoro e dalla situazione familiare, ma soprattutto per darle l'esempio. Quando le dico che dovrebbe consultare uno psichiatra mi risponde che lei sa già cosa ha e non ha bisogno di parlare dei suoi problemi con nessuno. Il curante le ha più volte fatto iniziare gli antidepressivi ma lei puntualmente ne interrompe l'assunzione con una scusa (tachicardia, non funzionano).Io non so più come comportarmi, sono molto preoccupata e mi sento veramente impotente. Sento che nonostante tutti gli sforzi che ho fatto per stare bene e poterli concretamente aiutare, la mia vitalità ed energia sono decisamente minate dal suo stato.
Pertanto, vi chiedo gentile supporto. Cosa potrei fare?
Grazie mille in anticipo,
Cordialmente
Cristina
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28 FEB 2023
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Gentile Cristina,
mi sembra che abbia già fatto tantissimo! Ha lasciato la sua vita avviata, è tornata a casa, è disponibile a farsi carico della malattia del papà, si sta attivando anche per la situazione della mamma (contatto con pneumologa, medico curante, eventuale invio ad uno psichiatra) e ha iniziato un percorso di psicoterapia per lei ma anche a scopo preventivo, quindi si sta muovendo molto bene!
Non possiamo però pretendere che le persone che stanno passando un periodo brutto, vogliano prendersi cura di sè come faremmo noi o come vorremmo che facciano. Purtroppo lei non può fare più di quanto ha già fatto nei confronti della mamma, se non continuare a mostrarsi presente e disponibile; tuttavia le cose potranno iniziare a cambiare solo se/quando sarà la mamma stessa a voler farsi aiutare.
Le consiglierei inoltre di portare in seduta le sensazioni attuali di preoccupazione e impotenza, forse già presenti nel tempo con la figura materna, per poterci lavorare su e avere degli strumenti per affrontare meglio la situazione.
Cordialmente,
dott.ssa Carucci.
28 FEB 2023
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Gentile Cristina
Il percorso che sta facendo la aiutera’ ad accettare le reticenze di sua mamma a farai curare e la malattia di suo papa’.
Per quando riguarda sua mamma valuti un supporto dal medico di base se possibile.
Buon proseguimento
Dott.ssa Monia Di Tommaso
28 FEB 2023
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Buongiorno Cristina, comprendo la sua mancanza di energia e difficoltà: non è facile fare quello che sta facendo lei e allo stesso tempo comprendere che andare in terapia per lei è essenziale. Quello che vorrei capire meglio, è la situazione di sua madre, ad esempio da quanto tempo si comporta in questo modo. A volte come hanno già detto le colleghe si rompono degli equilibri e se ne creano altri non proprio adattivi e che spesso portano alla sofferenza. Valuterei se fossi in lei qualche attenzione in più anche per sua madre e allo stesso tempo, un supporto esterno per suo padre. Le consiglio anche un terapeuta a domicilio e studiare come reagisce sua madre.
Detto ciò,
le auguro il meglio,
Dott.ssa Francesca Viani
27 FEB 2023
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Salve Cristina,
penso che lei abbia fatto bene ad intraprendere un percorso di psicoterapia personale.
Per quanto riguarda sua mamma, le suggerirei di dedicarle del tempo, caratterizzato dalla parola ma, soprattutto, dall'ascolto: in questo modo avrà la possibilità di accogliere il suo disagio e la mamma, di spiegare le sue ragioni, anch'esse legittime.
Chissà, magari riuscirete a trovare una nuova via per confrontarvi e sostenervi a vicenda.
Inoltre, Cristina, non sia troppo esigente con se stessa. Sembrerebbe, dalle sue parole, che stia già facendo tutto il possibile per i suoi cari.
Stia bene
Saluti
Dr.ssa Maci
27 FEB 2023
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Gentile Cristina, la sua situazione è molto delicata. Quando in una famiglia arriva una malattia, sconvolge gli equilibri, e ne crea altri, a volte non adattivi.
La sua famiglia ha bisogno di aiuto, per affrontare, elaborare, e vivere in modo diverso questa fase critica della vita. Capisco benissimo che se non facesse di tutto non starebbe bene, ma come ha già potuto capire, non può farcela da sola.
Quello che le posso consigliare è di proporre a suo papà un percorso di supporto psicologico, a domicilio, in modo tale che sua mamma possa sentirsi più alleggerita, oltre a lei ovviamente.
Da questa occasione potrebbe emergere una nuova fase, e magari sua mamma potrebbe vedere una via alternativa per affrontare il dolore, insieme.
Spero di averla aiutata,
Dott.ssa Valentina Borsari