Come faccio a liberarmi dal dolore dell'amore?

Inviata da Ambra · 24 mar 2015 Terapia di coppia

Buongiorno,
Mi chiamo Ambra e sono da sempre innamorata di un ragazzo impossibile.
Lui si chiama marco, l'ho conosciuto nel periodo più duro della mia vita, quando ero solo una ragazzina spaventata. Mia madre era in ospedale malata di cancro e lui era nella chiesa dove mi recavo a pregare; mi sorrideva e mi faceva ridere, era dolce e aveva 10 anni in più di me anche se sembrava solo un bambino. Marco l'ho conosciuto all'età di 16 anni, allora lui viveva una situazione infelice quanto la mia e mi stette accanto perché capiva, mi insegnò a suonare il piano ed io ogni settimana aspettavo con ansia la domenica per vederlo nella messa e perdermi nei suoi occhi azzurri. Sembrava tutto un sogno vicino a lui, con la sua amicizia ed il suo sorriso, ma c'era un problema: Marco era un seminarista e stava per farsi prete.
Nei suoi occhi ogni tanto mi sembrava di cogliere dell'amore, di essere ricambiata. Abbiamo passato tanto tempo insieme, con lui feci pure una missione in Romania con un lungo ma stupendo viaggio di 48 ore di pullman al suo fianco a ridere e parlare.
Nello stesso anno mia madre mi ha lasciata nella vigilia di Natale. L'ho vista mentre chiudeva gli occhi e le sue mani si facevano fredde... Ho urlato di odiare Dio e ho pianto tanto da non avere più lacrime.
Avevo tanti amici ma il giorno di Natale nell'ospedale di Bra a un ora di viaggio da dove abitavo si è presentato solo lui, Marco, con nessuna parola, solo un abbraccio e tanti sguardi dolci. Il giorno del funerale ha suonato l'organo per me per accompagnare la messa e mi ha tenuta tra le sue braccia tutte le volte che le ginocchia mi cedevano dal dolore e dal pianto.
Sono passati molti anni.
Marco oggi è un diacono. L'ho visto mettersi il vestito e con orgoglio portare il crocifisso. Io ero in fondo alla chiesa e piangevo.
Avrei dovuto essere felice per lui ma era dura.
Nel frattempo io mi ero trasferita e lo vedevo raramente, mi ero sposata ma ogni tanto nei sogni tornava ancora e mi svegliavo sudata e in lacrime.
Mi sembra impossibile che nonostante tutti gli anni passati io sia ancora innamorata di lui, che mi faccia ancora male vederlo e che non mangi per giorni quando lo sogno.
Stanotte l'ho sognato per l'ultima volta, ho sognato che mi baciava sulla guancia e io lo abbracciavo felice. Sentivo il suo profumo e la sua risata mi dava vita.
Ma quando mi sono svegliata c'era mio marito, l'unico uomo che abbia avuto il coraggio di sopportare le mie depressioni e mi abbia portata in braccio durante le mie malattie. Devo tanto a lui. Gli voglio bene ma so di non amarlo.
Marco ancora adesso non sa di quanto io sia innamorata o sia stata innamorata di lui e la cosa mi fa molto male. Quando lo vedo mi sorride e mi dice di pensarmi sempre e ogni tanto vorrebbe scrivermi ma io non riesco a reagire. C'è stato un tempo in cui il nostro legame così forte mi ha fatta illudere di essere ricambiata ma poi il sogno si è spezzato sotto la benedizione del Signore.
Non so che cosa fare. Io continuo a stare con mio marito ma lui lo sa che quando guardo fuori dalla finestra le notti che non dormo non sto pensando a lui. Non voglio lasciarlo ma non voglio continuare a vivere con questo dolore nel cuore.
Chiedo vostro consiglio, un abbraccio.

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Miglior risposta 27 MAR 2015

Cara Ambra
forse c'è un modo diverso di considerare i turbamenti di cui soffri e che ci racconti.
Nello specifico mi riferisco al tuo amore per Marco e alle vicende che si sono svolte tra voi.
Vedi a mio parere non si tratta di un amore mancato o di un amore non vissuto o non vivibile.
Io lo penserei piuttosto come un amore "Sovra-realizzato" (il termine è coniato da me ), un amore cioè che si realizza in un piano diverso, ad un livello più alto.
Si colloca cioè nella sfera tra l'umano e il divino e, come tale, ha delle caratteristiche proprie; è un pensarsi, un sentirsi vicini, uno starsi "a cuore" volendosi, reciprocamente, molto bene, un esserci nel caso del bisogno.
Sì, penso che sia una cosa reciproca, per questo dico anche che è realizzata.
Difficile poter paragonare questo tipo di amore ad un amore più comune (apparentemente ) che d'altronde poi "comune" non è mai. Meglio pensare che ogni Amore ha una sua specificità.
Quello con Marco è così, devi accettarlo.
Anche l'amore con tuo marito è speciale, quest'uomo che ti è vicino e vicino ti è stato in tanti momenti tristi e dolorosi. Un uomo che insieme a te ha affrontato tante difficoltà, con la sua imperfezione, mischiandola alla tua, con le vostre debolezze...eppure presente.
Io, fossi in te, smetterei di soffrire e mi sentirei davvero tanto amata e anche fortunata di poter vivere belle emozioni interiori, accettando questi doni che ti sono capitati nella vita: due amori molto diversi ma davvero entrambe unici.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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26 MAR 2015

Dare una semplice risposta alla tua domanda è impossibile...perché l'amore non si spiega...si vive e basta...l'amore vissuto fino in fondo travolge, non fa capire più niente...a volte fa anche paura...quando vivi a pieno tutto questo, accetti gli alti e bassi della storia...anche quando finisce, perché è il suo corso...è come l'acqua di un fiume, un mare in tempesta...un amore non vissuto, non è l'Amore...

Anonimo-138795 Psicologo a Livorno

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24 MAR 2015

Cara Ambra,
mi ha davvero colpita la dolcezza e la delicatezza con cui, nel suo racconto, parla di questo "ragazzo", e del posto privilegiato che occupa nel suo cuore. A volte un amore non vissuto fa soffrire più di un amore finito perchè continua ad mantenere in sè la possibilità di realizzarsi e la promessa di felicità. Credo che lei abbia avuto la fortuna di incontrare una persona davvero speciale, in un momento difficile della sua vita, e di ricevere il suo affetto e la sua amicizia. Ma questa persona ha scelto di proseguire il proprio cammino e la sua vita, negli anni, si sarà arricchita di persone ed esperienze, Non può tenere fermo il tempo nel passato per conservare i sentimenti che provava per lui, che oggi è un uomo e non più un ragazzo, e un prete. Non deve rinunciare al suo amore ma viverlo nel presente, guardandolo con gli occhi di una donna.
Un caro saluto

Dssa Daniela Sirtori - Monza

D.ssa Daniela Sirtori Psicologo a Villasanta

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