Come fare per far sì che mio figlio accetti il mio compagno

Inviata da Farfallina75 · 23 ott 2024 Terapia di coppia

Con il mio ex marito abbiamo convissuto nella stessa casa per un po’ di tempo affinché’ lui trovasse una sistemazione, io frequentavo già’ il mio compagno e i miei due figli erano al corrente della mia relazione , la ragazza ha 18 anni e l’ ha presa abbastanza bene mentre mio figlio di 20 anni non l’ accetta. perché crede che lui sia stato l’ artefice della fine del matrimonio tra me e il padre .Ultimamente il mio compagno viene a casa solo quando c’ e’ mia figlia , i mesi passano e non c’ e’ verso di far cambiare idea all’ altro mio figlio .la nostra relazione va avanti da 2 anni e desideriamo di andare a vivere insieme

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Miglior risposta 24 OTT 2024

Gentile Farfallina,
La separazione dei genitori è sempre un momento di grande cambiamento, non solo per la coppia, ma anche e soprattutto per i figli, che si trovano a dover rinegoziare le loro certezze e a dover gestire le conseguenze di una scelta non presa da loro.
Per darle un consiglio specifico sarebbe opportuno conoscere meglio alcuni dettagli della situazione, ma nel frattempo le consiglio di parlare apertamente con suo figlio, magari coinvolgendo anche sua figlia se tra loro c'è un buon rapporto di fratellanza, e dedicare quello spazio al racconto di tutti i dubbi e i timori che colpiscono i ragazzi. In questo modo anche lei potrà esprimere le sue esigenze di madre e di compagna e, insieme, potreste trovare un accordo per far sì che le cose inizino a cambiare.

Se avesse desiderio di parlarne ancora, sarò lieta di aiutarla.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Cianchi

Dott.ssa Claudia Cianchi Psicologo a Roma

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IERI, 27 OTT 2024

Comprendere e affrontare l’accettazione del suo compagno da parte di Suo figlio è un compito complesso, soprattutto considerando la storia e le emozioni coinvolte. Dopo due anni di una relazione che ha arricchito la Sua vita, è naturale desiderare che anche la Sua famiglia possa accoglierla. Tuttavia, il rifiuto del ragazzo di vent’anni, che associa il compagno alla fine del matrimonio con il padre, evidenzia un disagio emotivo profondo che merita attenzione e cura.
Inizialmente, è importante riconoscere le emozioni che il giovane prova. La sua resistenza potrebbe derivare dalla paura della perdita e dalla difficoltà di accettare una nuova realtà familiare. Queste reazioni non sono inusuali, soprattutto quando si affronta un cambiamento significativo come una separazione. Il ragazzo potrebbe sentirsi tradito da un contesto che percepisce come un attacco alla stabilità familiare, piuttosto che come un cambiamento della vita.
Un primo passo utile potrebbe essere quello di aprire un canale di comunicazione sincero e accogliente. Invitarlo a condividere i suoi sentimenti senza timore di essere giudicato può aiutarlo a sentirsi ascoltato e compreso. Parlare insieme, magari in un momento tranquillo e rilassato, permette di far emergere le sue preoccupazioni e il dolore legato alla separazione. In questo spazio di ascolto, è fondamentale evitare di difendersi o giustificarsi, permettendo invece che l’emozione fluisca liberamente.
In questo dialogo, potrà anche spiegare che la decisione di intraprendere una nuova relazione è il risultato di una riflessione profonda sul proprio benessere, piuttosto che un atto impulsivo o un tentativo di rimpiazzare il passato. Sottolineare che il compagno non è la causa della fine del matrimonio potrebbe contribuire a ridurre le resistenze e aiutare a vedere l’altro come una persona, piuttosto che come un simbolo di una perdita.
Introdurre la nuova figura nella vita del ragazzo richiederà delicatezza. Si potrebbe iniziare a farlo in contesti neutri e informali, dove non si senta costretto a interagire, ma abbia la possibilità di conoscere intimamente l’altra persona in un ambiente rilassato. Questo approccio potrebbe contribuire a ridurre l’ansia e il timore, permettendo di vedere che la nuova relazione non minaccia la sua posizione all'interno della famiglia, ma può arricchirla.
Se, nonostante questi sforzi, il rifiuto dovesse persistere, considerare l'idea di un intervento di un professionista, potrebbe rivelarsi molto utile.
Affrontare questo viaggio con empatia e apertura potrà portare, nel tempo, a una maggiore armonia, rendendo possibile una coesistenza serena tra il suo compagno e i figli. La costruzione di un terreno di comprensione e fiducia, dove ognuno possa esprimere liberamente le proprie emozioni, è fondamentale per trovare un nuovo equilibrio.
Un saluto Dott.ssa Bombino Jessica

Jessica Bombino Psicologo a Bra

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24 OTT 2024

Buona sera Farfallina, sicuramente suo figlio vive male questo cambiamento e fatica a vederla con un'altra persona. Forse non vuole tradire il padre, è come se volesse stare dalla sua parte. Che rapporto c'è tra lei e il suo ex marito? Se quest' ultimo accogliesse serenamente il fatto che lei è in un nuovo percorso potrebbe essere lui a parlarne col figlio in modo da aiutarlo ad integrare dentro di sé questo passaggio.
Passi del tempo con suo figlio, cerchi di capire cosa lo turba, lo ascolti e accolga la sua emozione. Man mano riuscirete a trovare una via che possa essere soddisfacente per entrambi.

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Michela Romano
psicologa psicoterapeuta

Dr.ssa Michela Romano Psicologo a Santorso

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24 OTT 2024

Buonasera,
La separazione dei propri genitori, la nascita di nuovi legami ed la conseguente ricerca di equilibri diversi è per i figli un momento molto delicato e non tutti i ragazzi possiedono gli stessi strumenti per gestire emozioni complesse.
Il modo di affrontare questi passaggi critici è molto soggettivo, varia da persona a persona, in base al tipo di temperamento o alla struttura di personalità del soggetto in questione.
Il fatto che istintivamente suo figlio veda nel suo attuale compagno la causa della fine del suo matrimonio e quindi colui che ha spezzato il suo precedente equilibrio 'di figlio' è comprensibile, anche se chiaramente i motivi reali sono molto più complessi.
Cerchi di parlargli apertamente, coinvolgendo se possibile, anche sua figlia, spiegando le sue scelte, ma dandogli anche spazio per esprimere le sue emozioni, ascoltando le sue paure e accogliendo le sue resistenze, senza forzare i tempi.
Potrebbe anche incoraggiarlo a parlarne in uno spazio sicuro e protetto con uno specialista che in questo momento delicato potrebbe supportarlo.
Per qualsiasi altro dubbio, rimango a sua disposizione.
Dott.ssa Valentina Monaco

Dott.ssa Valentina Monaco Psicologo a Roma

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24 OTT 2024

Gentilissima Farfallina75, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo quanto possa essere per lei difficile e faticosa da gestire, dovendosi "dividere" tra il sentimento verso il suo nuovo compagno, con il desiderio di una convivenza, e il rispettare la decisione di suo figlio. Credo che talvolta il confronto diretto possa aiutare, cercando soprattutto di comprendere le ragioni più profonde rispetto alla reticenza di suo figlio; a volte sentirsi accolti nel nostro pensiero e bisogno può essere sufficiente per non farci rimanere arroccati nelle nostre convinzioni.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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24 OTT 2024

Salve signora, la ringrazio per aver condiviso con noi una sua problematica. Comprendo la situazione complessa che sta vivendo, si dovrebbero avere più elementi, ad esempio che tipo di legame ci fosse tra suo figlio maschio ed il padre o anche il tipo di legame che ci fosse prima tra lei e suo figlio. Durante la separazione i figli comunque sono quelli che ne soffrono di più, anche se avete avuto le vostre ragioni per finire un matrimonio, loro comunque non comprendono nell' immediato tutto questo, vedono solo al loro famiglia distrutta e la mancanza di una o dell' altra figura genitoriale. L' unica cosa in questo momento è dare tempo a suo figlio, ha bisogno di metabolizzare, d' accettare che lei non ha tradito lui come figlio, ma che la vita in alcune situazioni a volte prende pieghe diverse. Per un ragazzo che già vive l' adolescenza che è una fase complessa di suo, risulta complesso soprattutto la separazione di un genitore. Non faccia confronto tra i due figli, si ricordi ogni persona è a sé. Cordiali saluti

Dott.ssa Ada Palma Psicologo a Giugliano in Campania

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24 OTT 2024

Buon pomeriggio Farfallina75, la separazione dei genitori può di fatto essere uno scombussolamento che porta con sé la necessità di un nuovo assestamento, emozioni e sentimenti contrastanti che ciascuno può vivere diversamente.

In merito alla convivenza con il suo ex marito, ha provato a capire con suo figlio se la convivenza stessa sia stata fraintesa da lui? Nel senso, assicurarsi che non abbia creato in lui la falsa speranza che poteste tornare insieme. Lei giustamente specifica che i suoi figli erano al corrente della sua attuale relazione, ma se questa non è mai stata accettata da suo figlio, si sono potuti creare pensieri e speranze rispetto al ricongiungimento familiare?
Ha provato a parlare con suo figlio circa le cause di questo rifiuto? Come mai suo figlio pensa che il suo compagno sia stata la causa della fine della relazione tra voi genitori? Avete parlato chiaramente con i ragazzi delle motivazioni che hanno portato alla fine del vostro rapporto? E rispetto alla nascita della nuova relazione, sono state chiarite le dinamiche?

Mi rendo conto che possa essere molto difficile cercare di far cambiare idea ad una persona, soprattutto se si tratta di un figlio giovane-adulto che crede che la sua famiglia si sia disintegrata proprio a causa della persona con la quale la mamma vuole andare a convivere, immagino, portando con sé i figli stessi. Se il dialogo aperto e onesto che potrebbe cercare con suo figlio non dovesse andare a buon fine, potrebbe provare a proporre una figura esterna con cui il ragazzo possa parlare apertamente e con cui il ragazzo possa tirare fuori un mondo emotivo che, probabilmente, ora esternalizza con i suoi comportamenti piuttosto che con la comunicazione.

Un caro saluto,
dottoressa Francomano Ilaria

Dott.ssa Ilaria Francomano Psicologo a Verona

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24 OTT 2024

Buongiorno Farfallina75, gli elementi che lei fornisce sono davvero pochi per poter comprendere la situazione che sta vivendo.
Se mi metto però nei panni di suo figlio trovo del tutto giustificato che possa esprimere un rifiuto verso quest'uomo e soprattutto che non desideri che lui entri nei vostri spazi.
Le separazioni inevitabilmente anche se "concordate" comportano sempre sofferenza nei coniugi, ma anche nei figli anche se hanno già raggiunto la maturità.
Molto dipende poi dal rapporto che hanno instaurato con il padre e con lei, può essere che sua figlia sia più solidale con lei e che abbia meglio compreso le ragioni della sua separazione, mentre suo figlio può essere maggiormente legato al padre e difende il suo territorio, non so faccio delle possibili ipotesi o che faccia più fatica a separarsi dall'idea di famiglia che si era costruito, dipende anche molto da quanto questo figlio sia proiettato verso l'esterno, se ha spazi suoi e vive poco la casa, se sta studiando o se lavora, se la casa dispone di spazi adeguati per la privacy di chi vi abita, quanto è soddisfatto della sua vita, se già ne ha abbozzato una sua (dubito) o se vive ancora tanto la sua famiglia d'origine.
Naturalmente sarebbe auspicabile ascoltare le motivazioni di suo figlio, comprendere le ragioni di questo rifiuto, quanto è disposto ad esprimerle o se ne è consapevole.
Può essere che in questo momento stia chiedendo di essere riportato al centro, che chieda di essere più importante del suo compagno, che viva un rifiuto a sua volta, che rifiuti questa situazione in generale e che lo esprima attraverso il rifiuto del suo compagno. Inoltre l'età di suo figlio è quella in cui i figli naturalmente si separano dal nucleo familiare, anni in cui non desiderano legarsi, ma piuttosto staccarsi dalla famiglia, può essere che lui stia anche esprimendo questo.
Magari ha solo bisogno di tempo per digerire la vostra separazione, e la sua nuova convivenza, comunque in ultima analisi credo che non debba forzare questo passaggio, a lei resta la possibilità di frequentare il suo compagno, ma non nella casa di famiglia, consideri che suo figlio potrebbe non essere pronto nel vedere una famiglia diversa da quella che ha visto per 20 anni, nel suo immaginario resta la sua vecchia famiglia, mantenerla viva nella memoria può aiutarlo a superare questo periodo.
La vostra percezione del tempo può essere molto differente, per lei è tanto tempo che desidera stare con il suo compagno, per lui è troppo presto per far entrare un altro uomo in casa vostra.
Spero di averla aiutata a leggere in maniera un po' più articolata il rifiuto di suo figlio e che le abbia dato spunti per riflettere e ascoltarlo, e per riprendere i fili di un dialogo che forse si è interrotto quando ne avevate più bisogno.
Se avesse bisogno di approfondire mi rendo disponibile per colloqui online e in presenza presso i miei studi a Savona e a Torino.
Cordiali Saluti Dott.ssa Paola Villa













Dott.ssa Paola Villa Psicologo a Savona

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24 OTT 2024

Salve,
comprendo la difficoltà dell'attuale situazione familiare e la speranza di riunire i suoi membri, ma al momento suo figlio non è ancora pronto per accettare tale cambiamento: ogni persona ha i suoi tempi e suo figlio è un ragazzo di 20 anni che probabilmente fatica a fare i conti con la separazione dei propri genitori. Non so come suo figlio manifesti poi effettivamente tale contrarietà, ma credo che insistere sia controproducente: resti accanto a suo figlio, gli dia il tempo che gli serve per venire a patti con quanto sta accadendo.
Saluti,
dott.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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24 OTT 2024

Buonasera gentile Utente, comprendo quanto sia difficile per lei gestire la situazione con suo figlio, soprattutto quando il suo desiderio di costruire una nuova vita con il suo compagno sembra entrare in conflitto con i sentimenti di suo figlio.

È del tutto normale che, in una fase di cambiamento così delicata, ciascun membro della famiglia reagisca in modo diverso. Sua figlia sembra aver accettato la sua nuova relazione con una certa serenità, mentre per suo figlio il distacco emotivo dal padre e l’accettazione di una nuova figura maschile in famiglia sembra più complesso. È possibile che lui attribuisca al suo nuovo compagno la responsabilità della separazione, anche se, ovviamente, le dinamiche che hanno portato alla fine del matrimonio possono essere molto più articolate.

In questi casi, è importante tenere conto dei sentimenti di suo figlio, ma anche non permettere che la sua posizione impedisca a lei di vivere pienamente la sua nuova relazione. Una strada da considerare potrebbe essere quella di cercare un dialogo aperto e paziente con lui, senza forzare l'accettazione del suo compagno, ma cercando di capire le sue paure, le sue frustrazioni e il suo dolore. Forse, per lui, la rottura del matrimonio è stata più traumatica di quanto sia stato in grado di esprimere, e il risentimento verso il suo nuovo compagno potrebbe essere una manifestazione di questo dolore.

Può essere utile chiarire a suo figlio che la fine del matrimonio è stata una decisione tra lei e il suo ex marito, indipendentemente dalla presenza di una nuova persona nella sua vita. E, se lo ritiene opportuno, potrebbe proporgli di affrontare insieme questi sentimenti, magari con l'aiuto di un terapeuta familiare. La terapia familiare può offrire uno spazio sicuro per esprimere le emozioni e costruire un dialogo più costruttivo.

Nel frattempo, potrebbe essere utile continuare a non forzare la presenza del suo compagno in casa quando suo figlio è presente, lasciando che sia il tempo, e magari il dialogo, a rendere più tollerabile questa nuova situazione.

Si ricordi che il percorso di accettazione può essere lungo, ma il dialogo paziente e il rispetto per i tempi e le emozioni di suo figlio sono fondamentali. Allo stesso tempo, è giusto che lei e il suo compagno abbiate la possibilità di costruire una vita insieme, mantenendo il giusto equilibrio tra la sua felicità e le esigenze dei suoi figli.

Sperando le siano stati utili, se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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24 OTT 2024

Gentile signora
Per un figlio non e facile superare la separazione dei propri genitori.
Specialmente se pensa che sia stato, l'artefice
Della rottura genitoriale.
Parli con suo figlio, e potreste farvi aiutare da uno psicoterapeuta.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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24 OTT 2024

Cara Farfallina75,

Pensando alla famiglia come ad un gruppo di persone, il cambiamento di uno dei membri del gruppo a favore di un altro esterno può influenzare profondamente le dinamiche interne, generando effetti simili a quelli che hai descritto. Per una figlia che accetta il cambiamento ci può essere un figlio che invece si oppone a tale. Potrebbe essere utile cercare di comprendere a fondo le motivazioni del figlio e valutare se un percorso psicologico personalizzato possa aiutarlo. Il supporto della famiglia, allo stesso modo, è altrettanto importante per favorire un cambiamento positivo.

Rimango disponibile per qualsiasi informazione

Dott. Cristian Mosti

Dott. Cristian Mosti Psicologo a Massa

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24 OTT 2024

Buongiorno, é comprensibile che suo figlio possa avere difficoltà ad accettare il suo compagno, soprattutto se percepisce che la sua presenza è legata alla fine del tuo matrimonio. La situazione richiede pazienza e un approccio delicato.

Innanzitutto le posso suggerire di parlare aparteamente con suo figlio dei suoi sentimenti, chiedendogli di condividere le sue preoccupazioni e ascoltare senza giudicare. Mostrare che lei é aperta al dialogo può aiutare a costruire fiducia.
Inoltre il coinvolgimento é giusto che sia graduale, quindi, provi a facilitare incontri informali tra suo figlio e il suo compagno, in un contesto rilassato. Questo potrebbe ridurre la tensione e permettere loro di conoscersi meglio senza pressioni.
Ogni persona ha i propri tempi per elaborare cambiamenti, le consiglio di non forzare la situazione, ma mostri il suo amore e il suo supporto, sia a suo figlio che al suo compagno.
Potrebbe aiutarla anche comunicare a suo figlio l’importanza che ha per lei questa relazione e come contribuisce alla sua felicità questo potrebbe aiutarlo a vedere la situazione da una nuova prospettiva.
Se la situazione rimane difficile le suggerisco di considerare di coinvolgere un professionista che possa facilitare una discussione tra di voi. Affrontare questo processo con empatia e apertura può fare la differenza nel modo in cui suo figlio percepisce il tuo compagno.
Questo approccio fornisce strategie pratiche e incoraggia una comunicazione sana all’interno della famiglia.
La saluto cordialmente, Dott.ssa Velia Morati.

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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24 OTT 2024

Per una corretta comprensione della situazione da lei descritta, necessita di essere profondità.

Può succedere che un figlio o una figlia incolpino il nuovo compagno, la nuova compagna del genitore di essere la causa della fine della precedente relazione.

Per elaborare queste cose, ogni persona ha bisogno del suo tempo. Perché ognuno ha il suo carattere e la sua sensibilità.

Vi consiglio di parlare con suo figlio e cercare di chiarirvi.
Ascoltare le sue motivazioni in modo costruttivo e empatico e non giudicante.

Ascoltare anche le sue motivazioni spiegare anche le proprie e cercare una possibile soluzione, se non è possibile a cercare di trovare un compromesso che vada bene a entrambi

Se per adesso suo figlio non si sente di frequentare il suo nuovo compagno, deve rispettare questa scelta senza forzarlo.

Un percorso psicologico potrebbe aiutare ad affrontare questo momento difficile.

Resto a disposizione, se ha necessità mi contatti

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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24 OTT 2024

Buongiorno, trovare un nuovo equilibrio familiare dopo le separazioni richiede tempo per riorganizzare le relazioni sia tra i familiari e sia tra i componenti della famiglia allargata. Parli con suo figlio, coinvolgendo nella comunicazione anche sua figlia che potrebbe essere una risorsa per il fratello. Se ritiene che suo figlio abbia delle difficoltà ad adattarsi al nuovo assetto familiare sarebbe opportuno richiedere l'intervento di uno psicologo che lo possa aiutare a rivedere il significato che ha attribuito alla separazione dei suoi genitori.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Valeria Amaro

Dott.ssa Valeria Amaro Psicologo a Palermo

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24 OTT 2024

Quando i genitori si separano è sempre momento difficile per gli adulti così come per i figli, qualsiasi età abbiano questi ultimi. Per il figlio maschio perdere in casa la figura paterna è forte così come perdere per la figlia femmina la figura materna ed è per questo che è importante parlarne, capire il perché dei sensi di colpa di suo figlio nei confronti del matrimonio finito e riflettere anche su un possibile percorso psicologico per suo figlio cosi da poter trovare qualcuno con cui possa sfogarsi e possa anche mettere a parole ciò che prova, le sue paure, che forse non riesce ad esprimere.

Dott.ssa Emanuela Grosso Psicologo a Salerno

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24 OTT 2024

Buongiorno Farfallina75,
comprendo sia il suo stato d’animo ed il desiderio, legittimo, di vivere serenamente la relazione con il suo compagno, ma anche la reazione di suo figlio, il quale probabilmente si sarà fatto delle fantasie per dare un significato alla fine del matrimonio con il padre. Credo che provare a parlare con lui possa offrire ad entrambi la possibilità di comprendere come lui ha vissuto ed interpretato la fine del matrimonio e come si sia sentito emotivamente.
Potrebbe essere utile rivolgervi ad un collega, così da fornirgli uno spazio in cui esprimersi, per arrivare all’accettazione della sua relazione attuale.

Saluti
Dottssa Matilde Ragno

Dott.ssa Matilde Ragno Psicologo a Avellino

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24 OTT 2024

Buongiorno. La gestione delle relazioni familiari, soprattutto dopo un divorzio, può essere particolarmente difficile, specialmente quando ci sono figli coinvolti con sentimenti forti e contrastanti.
È naturale che suo figlio di 20 anni possa provare risentimento verso il suo compagno, specialmente se percepisce la nuova relazione come un fattore che ha contribuito alla fine del matrimonio. Le dinamiche familiari richiedono tempo e pazienza per adattarsi a nuove realtà, e ogni membro della famiglia reagisce in modo diverso.
È positivo che sua figlia stia accettando la situazione, ma la mancanza di accettazione da parte di suo figlio può creare tensione. È importante avere conversazioni aperte e oneste con entrambi i figli, cercando di capire le loro preoccupazioni e paure. Potrebbe essere utile coinvolgerli in discussioni su come si sentono riguardo alla nuova relazione, permettendo loro di esprimere le proprie emozioni senza giudizio.
Riguardo alla sua relazione, è comprensibile il desiderio di andare a vivere insieme, ma è essenziale assicurarsi che entrambi siate pronti e che ci sia un clima di accettazione, anche da parte dei figli. Potrebbe essere utile trovare momenti in cui il suo compagno e suo figlio possano interagire in un contesto neutro, al di fuori delle dinamiche familiari quotidiane.
Se la situazione continua a essere difficile, considerare la possibilità di un supporto esterno, come un professionista, potrebbe aiutare a mediare e a trovare un percorso che funzioni per tutti.
Le auguro il meglio nel suo percorso e resto a disposizione se desidera approfondire ulteriormente. Cordiali saluti, Dott.ssa Camilla Persico

Camilla Persico Psicologo a Carrara

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