Come posso aiutare un'amica con disturbi alimentari?
ho un'amica di 17 anni che secondo me ha problemi di anoressia considerando i 15 kg persi in tre mesi, è molto riservata. Come posso convincerla ad andare da uno psicologo?
Grazie
ho un'amica di 17 anni che secondo me ha problemi di anoressia considerando i 15 kg persi in tre mesi, è molto riservata. Come posso convincerla ad andare da uno psicologo?
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Gent.le Tiziana,
evidentemente i suoi sospetti sono fondati, se ha letto questi segnali d'allarme nella sua amica.
penso che se avete un buon rapporto, possiate parlarne apertamente, credo.
Se non lo avete ancora fatto, provi, con delicatezza, nel modo opportuno e nel momento opportuno a comunicarle la sua preoccupazione e a suggerirle un aiuto terapeutico.
Dovrà poi partire dalla sua amica la motivazione, la spinta ad intraprendere una richiesta d'aiuto concreta. Mi chiedo se in famiglia questo segnale evidente sia stato colto...
Essendo minore, motivo in più e basilare che la famiglia prenda provvedimenti.
Ne sa qualcosa? è possibile parlarne con loro?
Oppure, partendo dal presupposto che non sia possibile o attuabile, sfrutterei questa "impossibilità" per "convincere" la sua amica ad aprire una porta verso l'aiuto e il supporto di uno/a psicologo , che la aiuti a "stimolare " l'ambiente familiare. Presso i consultori pubblici (non a pagamento) c'è attivo di solito uno "sportello giovani", uno spazio gratuito dove possono accedere minori, senza il consenso dei genitori. Potreste cominciare ad informarvi e trovare così un punto da cui partire per poi proseguire.
Un grosso augurio.
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Cara Tiziana,
solitamente è molto difficile rapportarsi con chi soffre di un Disturbo dell'Alimentazione, sono disturbi egosintonici, ovvero la persona affetta fa fatica a rendersi consapevole di avere un problema. Spesso la prima "breccia" è la preoccupazione che vedono nei cari, nei familiari e amici. Le confidi quanto e perchè è preoccupata per la sua salute, sia comprensiva, aperta all'ascolto e cerchi di non criticare o giudicare la sua amica. Cercate di trovare insieme una soluzione, nesuna imposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Francesca Zoppi
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Buongiorno, per fare una diagnosi del genere la sua amica deve essere sotto peso, avere un indice di massa corporeo basso. Dovrebbe fargli capire il suo malessere tutte le volte che si avvicina al cibo e non solo a quello. Chi soffre di questi disturbi ha difficoltà a stare bene con gli altri ecc. Vive una vita di sofferenza. Se riesce nel suo intento contattate un terapeuta che sicuramente l' aiuterà a capire quali motivazioni ci sono dietro la sua malattia. Cordiali saluti. Dott.ssa Silvia Parisi psicoterapeuta e sessuologa.
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Cara Tiziana,
concordo a pieno con quanto suggerito dalla mia collega, la Dott.ssa Elisa Fagotto.
Un caro saluto
Dr. Elisabetta Bellagamba
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Cara Tiziana,
purtroppo le persone che soffrono di un disturbo alimentare spesso non si rendono conto di quanto sia grave la loro situazione, soprattutto perchè inizialmente si passa un periodo di totale euforia per i chili persi, ma purtroppo in poco tempo si perde il controllo della situazione. Inoltre, si percepiscono gli altri come un ostacolo al proprio progetto, ovvero quello di perdere il maggior numero di chili. Puoi dirle che nell'ultimo periodo l'hai vista cambiare, in particolare nell'ambito relazionale e sociale. Proponile apertamente di andare a parlare con qualcuno che possa aiutarla. Vista la vostra amicizia, anche se non seguirà subito il consiglio, sarai uno stimolo di riflessione che nel tempo potrà anche prendere in considerazione.
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Cara Tiziana, alla base dell'anoressia c'è sempre un'enorme sofferenza. Cercare di sollecitare la sua amica ad aprirsi e confidarsi con lei è forse la prima cosa da fare. Non è comunque per niente facile interagire con chi soffre di questo disturbo, proprio per la rigidità di pensiero e comportamento adottati. Mi chiedo comunque se la famiglia della sua amica non abbia colto l'evidenza di questo cambiamento. D'altronde il forte dimagrimento è spesso un'esplicita richiesta di aiuto e di attenzione. Auguri.
Dott.ssa Sabina Orlandini, Torino
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Gentile signora Tiziana,
il problema di amici o parenti di persone che hanno veramente bisogno di uno psicologo specializzato in psicoterapia e non vogliono curarsi è molto frequente in Italia. In tali situazioni i consigli a distanza non sono sufficienti affinché si possa convincere la persona bisognosa di aiuto. E' necessario che l'amico (o il parente) interessato si presenti lui dallo specialista per un percorso di consulenze competenti e mirate ad obiettivo concreto: come fare, passo dopo passo, a portare in osservazione clinica chi ha bisogno di cure. Solitamente, per mia esperienza personale in casi del genere, si riesce quasi sempre a portare la persona a curarsi anche in tempi molto brevi: si tratta di combinare assieme le conoscenza sulla persona da curare con le competenze del terapeuta.
Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine
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Ciao Tiziana,
è molto difficile convincere una ragazza con un problema di anoressia ad andare da uno psicologo, in quanto queste ragazze non considerano il loro comportamento alimentare come un disturbo.
Il consiglio che mi viene di darle è di affrontare la problematica apertamente con la sua amica, e se la sua amica ha una minima consapevolezza del problema, allora può provare ad invogliarla ad andare da uno specialista. Se la sua amica le è particolarmente legata, allora potrebbe offrirsi di accompagnarla, e se necessario di partecipare anche lei al colloquio.
È molto importante che la sua amica affronti il problema quanto prima, se di anoressia si tratta. Tuttavia, potrebbe trattarsi più semplicemente anche solo di un periodo difficile per la sua amica, caratterizzato da un forte calo di appetito, o potrebbe trattarsi anche di un altro tipo di disturbo.
Stia vicina alla sua amica, le faccia capire che lei vuole aiutarla e la accompagni lei stessa da uno psicologo della sua zona.
Non perda tempo!
Dott.ssa Marianna Vallone. Roma.
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Cara Tiziana,
dai dati che fornisci è difficile sapere se la tua amica soffra di un disturbo anoressizzante. Ma sicuramente perdere 15kg in poco tempo indica senz'altro un disturbo della sfera alimentare. Per cui dovresti parlarle e semplicemente farla riflettere sul fatto che sia importante fare chiarezza su ciò che le sta accadendo. In primo luogo da escludere aspetti bio-fisiologici. Esclusi gli aspetti fisiologici affrontare la questione secondo una prospettiva psicologica. Per ottenere questo, le strade potrebbero essere due: parlare con la famiglia e/o parlare con lei. Ripeto non neccessariamente si parla di anoressia ma senz'altro un problema alimentare. Cordialmente Dr. Massaro Salvatore.
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Salve Tiziana.
E' molto bello da parte sua preoccuparsi e tentare di "occuparsi" della sua amica. Certamente dalle sue poche righe non è possibile capire se la sua preoccupazione sia motivata o meno - per quanto lo possa sembrare -. Non è neanche possibile, almeno non lo è per me, darle un consiglio universalmente valido, non conoscendo nè la sua amica, nè il legame effettivo che caratterizza la vostra relazione amicale. L'unico suggerimento che mi sento di darle è quello di parlarle con sincerità, manifestandole apertamente la sua preoccupazione e il desiderio di starle accanto sia nel mettere al corrente i suoi genitori rispetto al disagio vissuto, sia nella ricerca, se fosse necessario, di un aiuto professionale. I disturbi alimentari sono disturbi seri ed importanti e non debbano essere trascurati a lungo, ma temo che lei non possa fare più di ciò che in fondo sta già facendo.
La saluto affettuosamente.
Dott.ssa Stefania Corda
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