Come posso intervenire quando una suocera manipola il figlio contro di me?

Buonasera, mi chiamo Erica. Scrivo per ricevere un aiuto su come gestire situazioni di incomprensioni e astio da parte del mio partner, appoggiati da sua madre.
Tre anni di relazione 30 io - 35 anni lui, andiamo a convivere subito dopo qualche mese, è stato intenso e molto costruttivo, tant'è che cercavamo di comprare casa insieme e di avere un figlio.
Da circa un anno il rapporto era diventato diverso sia sotto il punto delle dinamiche di comunicazione che sotto la sfera sociale. Sono iniziati litigi burrascosi nati da piccole incomprensioni e poi sfociate in dialoghi non costruttivi e offensivi.
Più volte ho cercato un confronto a mente più lucida per capire il nervosismo generato da qualsiasi cosa gli chiedessi, con gentilezza o non (ho provato differenti modi di approccio) e il suo modo completamente differente di porsi nei miei riguardi, con parole che andavano ad etichettare la mia figura ben diversa da quella che sono. Lo riconducevo, a traumi generati da ex ragazze, oppure paure nascoste, alla mancata voglia di proseguire la relazione... Insomma dopo varie discrepanze sempre più importanti sono giunta alla conclusione che era impossibile proseguire un rapporto che non mi rendeva più felice e rispettata.
Qualche giorno fa, ho deciso di rendere le ultime cose ai genitori in assenza del mio partner perché non in grado di vederlo di persona. Benché la situazione mi recasse disagio, ho voluto ringraziare i miei ex suoceri per avermi accolto a casa loro e salutarli per l'ultima volta. In casa ho trovato solamente la madre, con cui, con molto dispiacere ( e anche liberatorio), ho avuto uno scambio di opinioni, molto accese ed accusatorie rivolte verso di me. Insomma, ho notato che ha usato le stesse parole che usava il figlio nei miei confronti quando doveva attaccarmi senza un reale motivo. (Lui ha la tendenza di ripetere frasi di altre persone , senza rendersene conto). Sono stata definita manipolatrice, opprimente, e tutte cose sullo stesso genere.
La madre difronte gli altri si è sempre comportata in maniera garbata, oltre qualche volta in cui mi ha attaccato alzando la voce e avvicinandosi con nervosismo verso di me, per piccole cose (es. Non prestavo attenzione sulla variegatura della forchetta di casa mia e casa sua) , dalla quale è stata fermata dal fratello del mio compagno perchè in questi momenti mi pietrificavo senza dar risposta nel suo stesso tono di voce. Non ho dato molto peso a questi dettagli, so che una madre è protettiva nei confronti del figlio e cerca sempre il meglio, anche con modi sgarbati e salutando a mezza bocca, oppure offendersi e preoccupandosi se il figlio non gli rispondeva subito o mettendo il muso se il figlio gli diceva "no".
Dopo il mio confronto chiarificatorio con la mia ex suocera, ho attribuito il comportamento "malsano" nei miei confronti del figlio ad un istigazione molto velata da parte della madre.
Purtroppo i segnali non mi sono stati chiari fin da subito, quindi, sperando che una cosa simile non mi riaccada, come posso gestire queste situazioni o preventivarle, in maniera tale da bloccare l'intervento negativo di una futura eventuale suocera su la relazione con il partner?

PS. I genitori hanno sempre avuto un ruolo importante e sempre presente nella sua vita, ho cercato di fargli capire che in alcune situazioni avevano troppo controllo nella sua vita privata, e di iniziare a ricercare un distacco di indipendenza nei loro confronti... Con evidenti scarsi risultati aimé.