Consigli bambino 6 anni
Salve,
Sono in un momento di frustrazione e abbattimento nella crescita di mio figlio di 6 che tende ad avere reazione fisiche e manesche a scuola ( iniziata da poche settimane) .
Mi rendo conto che cerca i guai, cerca di attirare l’attenzione in modo negativo anche in situazioni delicate.
Anche nelle azioni più affettuose risulta una vena di nervosismo.
Mi spiace molto perché capisco che dietro c’è un forte senso di incomprensione e disagio, ed essere incompreso alimenta ancor di più questa situazione.
Da una parte mi rendo conto del disagio che provoca (a noi e ad altri)e dall’altra come siano spesso erronee letture del suo pensiero, come se avesse un linguaggio diverso e che molte volte è incompreso, ha un modo di fare più sottile e strutturato che a volte senza una giusta lettura fa scaturire incomprensioni e litigi.
Se sono presente riesco a mediare e tradurre l’intento magari con l’altro bambino ma quando è solo credo che parta proprio da qui la sua frustrazione, non sapere(voler) tradurre in modo positivo i suoi desideri.
A casa percepisco questo atteggiamento aggressivo nel modo in cui si sta relazionando con la sorella più piccola(3anni), con la quale cerca spesso lo scontro ed è diventato difficile lasciarli “da soli” perché le mani sono diventate un mezzo molto presente di comunicazione .
Quando riesco a fare breccia nel suo comportamento diventa un bambino pieno di gentilezza e attenzione .
È un bimbo molto intellettivo legge da più di un anno e vive nel suo magnifico mondo di libri nel quale si rifugia per ore, ma è anche molto abile fisicamente, arguto, ama le sfide intellettive, i giochi di società, le barzellette , gli sport , insomma non direi affatto che è un bambino con una problematica profonda.
In situazioni libere tipo al parco non ha problemi ha creare amicizie e gioco con altri bambini, è molto affettuoso e spontaneo .
Questa doppia faccia crea chiaramente molto fascino quindi se da una parte i bambini si lamentano delle sue reazioni fisiche dall’altra lo nominano spesso lo cercano e desiderano molto (cosa che lo snerva quando vuole la concentrazione nel fare cose da solo) .
Questo momento di profonda attenzione (negativa) che ci richiede ci sta sfibrando a noi genitori, generando un clima poco rilassato e faticoso nel quale stanno iniziando ad essere una costanza comportamenti poco costruttivi.
Credo più che sia in un periodo di crescita emotiva e personale e ho paura di non dargli gli strumenti giusti per vivere il momento.
Che consigli vi sentite di darmi?