Continui dubbi e conflitti con partner, aiuto!!

Inviata da Sofia · 29 lug 2024 Terapia di coppia

È da un po’ di mesi che ho attacchi di crisi per i dubbi sorti sulla mia relazione.
Non so proprio come poter gestire l’ansia in queste situazioni, o come riordinare i pensieri… a volte sento che non è la persona giusta per me solo per il suo modo rude ed autodeterminante che mi scredita, mentre a volte penso che sia la persona che vorrei per sempre al mio fianco dato che ci divertiamo, scherziamo e facciamo tante cose insieme.
Stiamo insieme da 1 anno, e le cose all’inizio sono andate a gonfie vele: siamo entrambi due persone disposte alla compagnia dell’altro, vogliose di fare mille cose e con tanta ironia; in pratica sin dal primo giorno non ci siamo mai staccati e conviviamo da subito.
Mentre nella scorsa relazione ero io totalmente persa del mio ex ed ho subito un dolore immane a dovermi distaccare da lui, in questa relazione è il mio ragazzo ad essere perso per me mentre io ho sempre viaggiato nella paura che forse qualcosa non fosse così autentico da parte mia… ho sempre messo in dubbio i miei sentimenti: “ma se inconsciamente avessi solo voglia di compagnia sostitutiva?”; “ma se mi stessi solo accontentando perché era la prima persona innamoratissima di me ad avvicinarsi subito?”.
C’è da dire che in fin dei conti a parte qualche battibecco e differenza iniziale è sempre andata abbastanza bene tra noi due, le energie positive non mancavano.
Se i problemi si fossero limitati a terminare nei primi mesi di assestamento emotivo mio, almeno avrei potuto pensare che si trattasse solo del fatto che mi fossi messa insieme a lui troppo vicino alla rottura precedente… invece le cose a distanza di mesi non stanno migliorando, su certi aspetti.
Lo amo e lo stimo, ma sento a volte di disprezzarlo per alcuni lati del suo carattere… a volte sento di volerlo per sempre ed a volte sento invece di meritare altro. Un casino insomma.
Non so se sia la convivenza, peró tende sempre a fare battute giudicanti, o ironizza criticandomi soprattutto su cosa non faccio io in casa.. e sinceramente non capisco se sia normale che ad un partner non vada a genio il senso dell’umorismo dell’altro.
In effetti a volte ci rimango male se non coglie il mio senso dell’umorismo (spesso è come se non viaggiasse sul mio stesso vibe ironico), ma è come se il suo modo di ironizzare verta sempre sul mio sminuimento (se si dice così..).
Faccio degli esempi per capire meglio.
“Io ti preparo la colazione, te cosa fai per me?”; “guarda che casino che lasci sempre”; “ehh che pazienza che mi tocca avere con te”; “E te quando pulisci?”; “Guarda fai morire le piante, non le annaffi”; “..quante cazzate che dici”; “ma come, io non ci credo che scatti in manuale” (faccio la fotografa); “sta buona! Lasciami fare a me!” (Appena cerco di aiutarlo); “Sofia muoviti, ti lascio qui eh, tra poco io parto”; “dai sta più in mezzo mentre guidi”; “io te lo dico da un bel po, quando cominci a cercare per quel lavoro lì?”; “te sei troppo buona, io avrei giá fatto così e cosá”; “ah andiamo bene…” tutti sti commenti così!!!
Oppure quando faccio le battute io a volte non le coglie, mi risponde serio e non ride, o dico una cosa e dice “ma lascia andare dai”. È come se non avesse per niente stima in ciò che dico io perché io dico solo cazzate e lui fosse il detentore delle risposte del mondo. Quello tosto, io la pappa molla perché mi dice sempre come agire nelle situazioni. Ovviamente non è sempre così…
Quando ci rimango male poi se ne rende conto e dice che non intendeva sminuirmi o criticarmi ma lo diceva in maniera ironica… a me sinceramente non fa per niente ridere anzi mi fa solo incazzare. Purtroppo il suo modo di ironizzare e scherzare la maggior parte del tempo è “farmi incazzare”. Non lo capisco.
Quando lo sento rude, scettico, distaccato, poco dolce ed ignorante rivivo il trauma di mio padre, un misogino frustrato che sa solo criticare mia mamma, e che ha sempre ragione.
Non voglio finire così.
Quante cose dell’altra persona ci possono irritare? Quanti difetti è normale notare nell’altro? So che forse già dicendo tutto ciò mi rispondo da sola, ma sono troppo confusa per capire. Ci starei male se finisse. Non mi potrei mai perdonare di rovinare un rapporto così, perché in fin dei conti ci sto bene quando non fa così. Ci sono dei giorni in cui è sereno o in cui io riesco a prendere meglio le battute.
Allo stesso tempo a tratti mi sento spesso giudicata e poco stimata. Ironizza sempre in negativo sulle mie capacità, è poco lodante anche quando sono entusiasta nel fargli vedere qualcosa fatto da me… percepisco che non gli interessa…
A volte mi sento come se mi percepisse stupida, mi deve spiegare cose come se solo lui lo sapesse… e lì mi irrito molto.
Non capisco se sia normale percepire tutti questi difetti nell’altro dopo solo un anno. So che bisogna trovare un compromesso di caratteri e comportamenti venendosi incontro ma ho paura che sia proprio lui stesso intero a non essere giusto per me. O sono io che devo cercare di essere più flessibile?
Quante cose farsi scivolare addosso?
Quanti litigi sono definiti troppi per stare sereni con una persona? Perché ho come l’impressione che stiano diventando troppo frequenti (ogni settimana due o tre). Questo fattore mi impanica.
Io non voglio perderlo, ma non voglio nemmeno vivere in un falso amore o illuderlo perchè ammetto che i momenti in cui sto male stanno diventando frequenti.
Ho paura, anche perchè il percorso psicologico che sto facendo non mi sta dando certe risposte. Ed i giorni in cui sto male continuano ad esserci…
Io lo amo, non lo giudico. Se fa errori li sorvolo e se ci ironizzo lo faccio in maniera positiva ridendoci su, buttandola suIn più sono estremamente interessata a tutto ciò che fa: faccio domande, mi interesso, lo osservo ed è come se fosse la mia luce.
Lo vedo molto concentrato su se stesso a lui, non lo so.
Non fa parte del suo carattere essere dolce ed espansivo amorevolmente, ma ho paura di cambiarlo e di certo non vorrei fosse una persona diversa per colpa mia, snaturandolo.
Boh, forse mi lamento troppo e questa persona non mi piace per com’è realmente…

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Miglior risposta 30 LUG 2024

Buongiorno Sofia,

quello che mi arriva dal suo racconto è un profondo senso di insicurezza e di inadeguatezza che ha dentro di sé... come se le critiche e i giudizi negativi del suo compagno rispecchiassero in fondo l'idea che ha di se stessa. È per questo che hanno un così forte impatto su di lei con tutte le emozioni negative conseguenti che vive.

Mi sembra che abbia difficoltà a mettere confini e a sentirsi autonoma in questa relazione, come se rimanesse a subire passivamente queste critiche senza sentirsi degna di prendere le distanze quando accade. Prendere le distanze emotivamente e anche fisicamente dal suo compagno nei momenti di conflitto.

Penso che attraverso il percorso psicologico che a quanto capisco ha intrapreso, ha bisogno di rafforzarsi, di imparare a sentire il suo valore e la sua dignità e a non metterli mai in dubbio. Ha bisogno di trovare il suo spazio e il senso di sé al di là dell'altro.

È difficile spiegare per scritto questi concetti così importanti che richiedono di essere vissuti per essere compresi. Penso comunque che una volta che arriverà a maturare il senso della sua importanza e del suo valore, riuscirà a capire se il suo compagno è la persona che vuole al suo fianco o meno.

Ad ora, a mio parere, non ha la giusta lucidità e distanza per fare chiarezza dentro di sé.

Spero di averle dato degli spunti di riflessione.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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30 LUG 2024

Buongiorno
Perché si fa trattare male da un uomo.?
Le consiglio di fare un percorso da uno psicoterapeuta, per superare le sue problematiche.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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30 LUG 2024

Salve, le consiglio un percorso personale, per capire meglio cosa vuole fare della sua relazione e come gestire meglio i suoi dubbi. Sono disponibile, un forte abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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30 LUG 2024

Cara Sofia,
Mi sembra di capire che stia già facendo terapia individuale, sicuramente si tratta di un percorso non breve e quindi sente di non aver ancora trovato tutte le risposte che cerca, continui questo percorso cercando di lavorare su se stessa e sui suoi bisogni. Eventualmente potreste pensare di intraprendere anche un percorso di coppia se il suo compagno dovesse essere d'accordo.
Le faccio un grande in bocca al lupo,
Dott.ssa Giada Abbas.

Dott.ssa Giada Abbas Psicologo a Bari

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30 LUG 2024

Una relazione per essere sale duratura si deve basare sul rispetto dialogo fiducia sostegno comprensione tutto questo da entrambe le parti.

Una relazione sana e duratura perché se tale ha bisogno di tempo si costruisce col tempo, si fortifica col tempo.
Una relazione con una pianta per essere sana ha bisogno di cure quotidiane e di tempo.


Iniziare una convivenza appena conosciuti può far sembrare di aver trovato subito la persona fantastica e un’ottima intesa. All’inizio quando ci conosciamo tu ti sentiamo presentar un’immagine di noi molto belle e senza difetti. Poi col tempo questi difetti vengono fuori è naturale non si possono nascondere per sempre.
Il tempo del fidanzamento se deve per questo ha capito se la persona con cui abbiamo iniziato una relazione e quella giusta per noi per tutta la vita

L’aver una convivenza nell’immediato Può aver fatto sembrare tutto perfetto è stupendo senza davi il tempo di conoscervi più approfonditamente a livello caratteriale e di personalità

Consiglio di parlare col tuo compagno di questa situazione E cercare insieme se è possibile una situazione

Un percorso psicologico individuale di coppia potrebbe iniziare a fare chiarezza E superare questa difficoltà.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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30 LUG 2024

Salve Sofia,
a volte correre molto, come avete fatto voi, nasconde qualche sorpresa, sia positiva che negativa.
E se sicuramente gli aspetti positivi emergono, forse non ha elaborato a sufficienza gli aspetti limite e quindi l'accettazione è ridotta.
Le consiglio di iniziare un percorso con un terapeuta, per riequilibrare la visione
e mettere in atto le piccole tecniche che possono permetterle di elaborare la relazione e di valutarne il valore
Se le serve, sono a sua disposizione
Un saluto cordiale
dr. Angelo Alessio
STUDI CLINICI ALESSIO

Dott. Angelomaria Alessio Psicologo a Castelfranco Veneto

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