Continui dubbi e conflitti con partner, aiuto!!
È da un po’ di mesi che ho attacchi di crisi per i dubbi sorti sulla mia relazione.
Non so proprio come poter gestire l’ansia in queste situazioni, o come riordinare i pensieri… a volte sento che non è la persona giusta per me solo per il suo modo rude ed autodeterminante che mi scredita, mentre a volte penso che sia la persona che vorrei per sempre al mio fianco dato che ci divertiamo, scherziamo e facciamo tante cose insieme.
Stiamo insieme da 1 anno, e le cose all’inizio sono andate a gonfie vele: siamo entrambi due persone disposte alla compagnia dell’altro, vogliose di fare mille cose e con tanta ironia; in pratica sin dal primo giorno non ci siamo mai staccati e conviviamo da subito.
Mentre nella scorsa relazione ero io totalmente persa del mio ex ed ho subito un dolore immane a dovermi distaccare da lui, in questa relazione è il mio ragazzo ad essere perso per me mentre io ho sempre viaggiato nella paura che forse qualcosa non fosse così autentico da parte mia… ho sempre messo in dubbio i miei sentimenti: “ma se inconsciamente avessi solo voglia di compagnia sostitutiva?”; “ma se mi stessi solo accontentando perché era la prima persona innamoratissima di me ad avvicinarsi subito?”.
C’è da dire che in fin dei conti a parte qualche battibecco e differenza iniziale è sempre andata abbastanza bene tra noi due, le energie positive non mancavano.
Se i problemi si fossero limitati a terminare nei primi mesi di assestamento emotivo mio, almeno avrei potuto pensare che si trattasse solo del fatto che mi fossi messa insieme a lui troppo vicino alla rottura precedente… invece le cose a distanza di mesi non stanno migliorando, su certi aspetti.
Lo amo e lo stimo, ma sento a volte di disprezzarlo per alcuni lati del suo carattere… a volte sento di volerlo per sempre ed a volte sento invece di meritare altro. Un casino insomma.
Non so se sia la convivenza, peró tende sempre a fare battute giudicanti, o ironizza criticandomi soprattutto su cosa non faccio io in casa.. e sinceramente non capisco se sia normale che ad un partner non vada a genio il senso dell’umorismo dell’altro.
In effetti a volte ci rimango male se non coglie il mio senso dell’umorismo (spesso è come se non viaggiasse sul mio stesso vibe ironico), ma è come se il suo modo di ironizzare verta sempre sul mio sminuimento (se si dice così..).
Faccio degli esempi per capire meglio.
“Io ti preparo la colazione, te cosa fai per me?”; “guarda che casino che lasci sempre”; “ehh che pazienza che mi tocca avere con te”; “E te quando pulisci?”; “Guarda fai morire le piante, non le annaffi”; “..quante cazzate che dici”; “ma come, io non ci credo che scatti in manuale” (faccio la fotografa); “sta buona! Lasciami fare a me!” (Appena cerco di aiutarlo); “Sofia muoviti, ti lascio qui eh, tra poco io parto”; “dai sta più in mezzo mentre guidi”; “io te lo dico da un bel po, quando cominci a cercare per quel lavoro lì?”; “te sei troppo buona, io avrei giá fatto così e cosá”; “ah andiamo bene…” tutti sti commenti così!!!
Oppure quando faccio le battute io a volte non le coglie, mi risponde serio e non ride, o dico una cosa e dice “ma lascia andare dai”. È come se non avesse per niente stima in ciò che dico io perché io dico solo cazzate e lui fosse il detentore delle risposte del mondo. Quello tosto, io la pappa molla perché mi dice sempre come agire nelle situazioni. Ovviamente non è sempre così…
Quando ci rimango male poi se ne rende conto e dice che non intendeva sminuirmi o criticarmi ma lo diceva in maniera ironica… a me sinceramente non fa per niente ridere anzi mi fa solo incazzare. Purtroppo il suo modo di ironizzare e scherzare la maggior parte del tempo è “farmi incazzare”. Non lo capisco.
Quando lo sento rude, scettico, distaccato, poco dolce ed ignorante rivivo il trauma di mio padre, un misogino frustrato che sa solo criticare mia mamma, e che ha sempre ragione.
Non voglio finire così.
Quante cose dell’altra persona ci possono irritare? Quanti difetti è normale notare nell’altro? So che forse già dicendo tutto ciò mi rispondo da sola, ma sono troppo confusa per capire. Ci starei male se finisse. Non mi potrei mai perdonare di rovinare un rapporto così, perché in fin dei conti ci sto bene quando non fa così. Ci sono dei giorni in cui è sereno o in cui io riesco a prendere meglio le battute.
Allo stesso tempo a tratti mi sento spesso giudicata e poco stimata. Ironizza sempre in negativo sulle mie capacità, è poco lodante anche quando sono entusiasta nel fargli vedere qualcosa fatto da me… percepisco che non gli interessa…
A volte mi sento come se mi percepisse stupida, mi deve spiegare cose come se solo lui lo sapesse… e lì mi irrito molto.
Non capisco se sia normale percepire tutti questi difetti nell’altro dopo solo un anno. So che bisogna trovare un compromesso di caratteri e comportamenti venendosi incontro ma ho paura che sia proprio lui stesso intero a non essere giusto per me. O sono io che devo cercare di essere più flessibile?
Quante cose farsi scivolare addosso?
Quanti litigi sono definiti troppi per stare sereni con una persona? Perché ho come l’impressione che stiano diventando troppo frequenti (ogni settimana due o tre). Questo fattore mi impanica.
Io non voglio perderlo, ma non voglio nemmeno vivere in un falso amore o illuderlo perchè ammetto che i momenti in cui sto male stanno diventando frequenti.
Ho paura, anche perchè il percorso psicologico che sto facendo non mi sta dando certe risposte. Ed i giorni in cui sto male continuano ad esserci…
Io lo amo, non lo giudico. Se fa errori li sorvolo e se ci ironizzo lo faccio in maniera positiva ridendoci su, buttandola suIn più sono estremamente interessata a tutto ciò che fa: faccio domande, mi interesso, lo osservo ed è come se fosse la mia luce.
Lo vedo molto concentrato su se stesso a lui, non lo so.
Non fa parte del suo carattere essere dolce ed espansivo amorevolmente, ma ho paura di cambiarlo e di certo non vorrei fosse una persona diversa per colpa mia, snaturandolo.
Boh, forse mi lamento troppo e questa persona non mi piace per com’è realmente…