Depressione (reiterata) di un familiare, stanchezza: cosa fare?
Vi scrivo per avere consigli utili per una situazione familiare che vivo da circa dieci anni e che non riesco più a gestire senza rimetterci in termini di umore e stanchezza mentale, motivo che mi ha spinta a scrivere questo paragrafo. Mia sorella di appena trent'anni ha avuto una diagnosi recente di depressione (con terapia farmacologica) ma non è la prima volta che intraprende un percorso terapeutico, anzi, ha provato diverse volte a uscire da stati più o meno gravi di ansia e depressione (che hanno avuto origine da una crisi coniugale e familiare ma che si sono ripresentati nel tempo, a tanti anni di distanza da eventi difficili) ma questo stato ha sempre inficiato la qualità della sua vita. Mi spiego: molti problemi nell'intraprendere un percorso di studi con vari cambi di programma (e conseguenti traslochi), sensi di colpa, scarsissima voglia di socializzare, tendenza a sabotare rapporti amicali come di coppia, colpevolizzazione costante dei miei genitori per i loro errori del passato, strane dinamiche anche verso di me, da sempre perno per lei ma quasi un sostituto di figura materna (poco empatica a sua volta per vissuto difficile). Da un lato sono contenta che abbia voluto nuovamente prendersi cura di lei, ma sta avendo anche atteggiamenti vittimistici non appena sente che il focus non è al 100% su di lei. In questo periodo i miei genitori si occupano di due parenti strette malate e anziane (lei vive ancora con loro), io vivo a km di distanza in un'altra regione, lavoro e convivo con il mio compagno da anni. Spesso il non poter dare supporto anche per mancanza di tempo nella settimana mi viene rinfacciato come distanza mentale. A mia volta ho appena superato un momento di lutto e l'anno scorso un periodo altrettanto difficile del mio compagno. A volte sento di non avere energie extra da dedicarle. Come posso fare senza rovinare il nostro rapporto? Sto cercando di tutelarmi, a differenza del passato in cui sono stata anch'io male ma mi sono sempre messa da parte perché lei aveva problemi sempre più grandi.