Dipendenza affettiva? Sono bloccata

Inviata da Rosmary · 22 mag 2024 Dipendenza affettiva

Salve, sono una ragazza di 22 anni molto sola. Mi sono fidanzata con un ragazzo che all'inizio reputavo un buon partito, ma poi più in là ho capito che non sono innamorata come agli inizi. Anzi, credo di non essere per niente innamorata. Non credo di sopportarlo più. Ho provato a lasciarlo diverse volte, ma sono sempre tornata: provo una sofferenza indicibile, come se fossi stata abbandonata, nonostante sia io a lasciare lui. La nostra è una relazione tossica e infelice, perché credo che siamo codipendenti ( lui si prende cura di me, io scappo, lui mi rincorre, poi io ritorno). Ogni interazione con questo ragazzo è diventata dolorosa. Passo tantissimo tempo con lui e anche a pensarlo. E' come un lavoro a tempo pieno. Ho completamente perso la mia identità in questo rapporto e, da quando mi sono laureata a novembre, è diventata la mia occupazione principale se non l'unica cosa che penso durante la giornata. Quando lo lascio, vengo assalita da sensazioni fisiche insopportabili, vengo lasciata a me stessa. Sono molto sola, non ho una rete di supporto, e lui è l'unica persona che c'è per me. In pratica sto con lui per non stare sola. La mia autostima è a terra, non riesco a prendere in mano la situazione, mi sento in colpa perché non riesco a ricambiare questo ragazzo che merita di essere ricambiato, e mi fa soffrire il fatto che io lo stia facendo soffrire. Voglio dare a entrambi una possibilità di voltare pagina, ma puntualmente gli riscrivo dopo aver troncato, perché sento una dipendenza nei suoi confronti fortissima, dubbi che in realtà voglio stare con lui ma sempre per i motivi sbagliati. Non so se lo amo. Sento che senza di lui non sono niente, che non avrò mai nessun altro, che se perdo lui perdo tutto perché effettivamente lui è diventato tutto nelle mie giornate. Ho perso mesi in questa situazione di tira e molla e non riesco a venirne fuori. La mia vita è un disastro e lui era l'unica cosa che più o meno funzionava nelle mie giornate. Non ho un lavoro perché vorrei iscrivermi in una magistrale a breve, anche se so che non riuscirò perché sono incapace di relazionarmi con gli altri e non riuscirò ad affrontare il percorso universitario per questo motivo. Non ho amici, non li ho mai avuti, e lui è stata la prima e l'unica persona con cui ho legato così tanto nella mia vita. Se fallisco con lui, vuol dire che ho fallito nelle relazioni, perché sono un fallimento, perché non riesco ad avere relazioni stabili e persone di supporto nella mia vita. Non so come farmi degli amici perché sono bloccata con lui che non mi permette di vivere.
Sono a terra, ho bisogno di aiuto, delle linee guida. Non posso più perdere altro tempo. Grazie per avermi ascoltataSalve, sono una ragazza di 22 anni molto sola. Mi sono fidanzata con un ragazzo che all'inizio reputavo un buon partito, ma poi più in là ho capito che non sono innamorata come agli inizi. Anzi, credo di non essere per niente innamorata. Non credo di sopportarlo più. Ho provato a lasciarlo diverse volte, ma sono sempre tornata: provo una sofferenza indicibile, come se fossi stata abbandonata, nonostante sia io a lasciare lui. La nostra è una relazione tossica e infelice, perché credo che siamo codipendenti ( lui si prende cura di me, io scappo, lui mi rincorre, poi io ritorno). Ho completamente perso la mia identità in questo rapporto e, da quando mi sono laureata a novembre, è diventata la mia occupazione principale se non l'unica cosa che penso durante la giornata. Quando lo lascio, vengo assalita da sensazioni fisiche insopportabili, vengo lasciata a me stessa. Sono molto sola, non ho una rete di supporto, e lui è l'unica persona che c'è per me. In pratica sto con lui per non stare sola. La mia autostima è a terra, non riesco a prendere in mano la situazione, mi sento in colpa perché non riesco a ricambiare questo ragazzo che merita di essere ricambiato, e mi fa soffrire il fatto che io lo stia facendo soffrire. Voglio dare a entrambi una possibilità di voltare pagina, ma puntualmente gli riscrivo dopo aver troncato, perché sento una dipendenza nei suoi confronti fortissima, dubbi che in realtà voglio stare con lui ma sempre per i motivi sbagliati. Non so se lo amo. Sento che senza di lui non sono niente, che non avrò mai nessun altro, che se perdo lui perdo tutto perché effettivamente lui è diventato tutto nelle mie giornate. Ho perso mesi in questa situazione di tira e molla e non riesco a venirne fuori. La mia vita è un disastro e lui era l'unica cosa che più o meno funzionava nelle mie giornate. Non ho un lavoro perché vorrei iscrivermi in una magistrale a breve, anche se so che non riuscirò perché sono incapace di relazionarmi con gli altri e non riuscirò ad affrontare il percorso universitario per questo motivo. Non ho amici, non li ho mai avuti, e lui è stata la prima e l'unica persona con cui ho legato così tanto nella mia vita. Se fallisco con lui, vuol dire che ho fallito nelle relazioni, perché sono un fallimento, perché non riesco ad avere relazioni stabili e persone di supporto nella mia vita. Non so come farmi degli amici perché sono bloccata con lui che non mi permette di vivere.
Sono a terra, ho bisogno di aiuto, delle linee guida. Non posso più perdere altro tempo. Ho bisogno di riprendere in mano la mia vita e la mia autostima perduta. Grazie per avermi ascoltata

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Gentile Rosmary,
la situazione che lei riporta è sicuramente portatrice di una sofferenza che la blocca nelle sue scelte.
Come giustamente dice, ha bisogno di riprendere in mano la sua vita.
Il primo passo è quello di fare ordine e chiarezza nei suoi pensieri ma soprattutto nelle emozioni. Conosce bene quello che le succede e la sua situazione, ma è soprattutto la parte emotiva che è confusa.
Ritengo che per lei sia necessario rivolgersi a qualcuno, un professionista, che l'aiuti in questo percorso per fare chiarezza e ordine in modo da riprendere in mano la sua vita.
Cordialmente,
Dott Cristian Chiappini

Dott. Cristian Chiappini Psicologo a Perugia

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