Dubbi ricorrenti e incapacità di godermi la relazione

Salve a tutti, volevo altri pareri esterni per una situazione che mi toglie serenità da ormai un po' di tempo. Premetto che mi faccio già seguire da una terapeuta, però volevo raccogliere ulteriori punti di vista. Sono un ragazzo di 21 anni e circa 3 mesi fa ho iniziato una relazione con una ragazza fantastica, che non mi fa mancare nulla e con cui passo tanto tempo volentieri. La storia è iniziata con un corteggiamento da parte di lei, un mio iniziale rifiuto (non mi colpiva esteticamente e caratterialmente non me la immaginavo in una relazione con me), salvo poi conoscerla meglio e ricredermi su tutto (il feeling è aumentato e dopo il nostro primo bacio ho iniziato a vederla bellissima). Qui veniamo al primo trigger, ossia il fatto che non sia stato colpo di fulmine mi porta a pensare che non sia autentico come magari altre situazioni in cui mi sono buttato a capofitto senza pensarci troppo, e ho paura quasi di essermi autoconvinto per farmela piacere. In più, dal momento in cui abbiamo ufficializzato la relazione, sono iniziati una serie di dubbi e pensieri martellanti sulla natura del mio sentimento, tanto da farmi credere di soffrire di doc centrato sulla relazione. Ho avuto crisi di pianti e momenti in cui l'ansia mi prendeva lo stomaco, mentre nelle ultime settimane sto meglio, ma convivo con una sensazione quasi di insoddisfazione, nonostante non ci sarebbero motivi per essere insoddisfatto, e a volte un impulso a chiudere la relazione. Faccio continuamente confronti con ragazze viste sui social, magari quando sono più attraenti della mia partner o hanno interessi in comune con me (sono consapevole di essere un ragazzo carino e di poter avere tante altre chance). Sicuramente provo del sentimento per lei, ma questa continua razionalizzazione mi rende apatico e sta rovinando il nostro rapporto (cerco di non parlargliene ma a volte cedo). Il forte sospetto è che questo sia un meccanismo di auto-sabotaggio per cui mentalmente cerco di prepararmi al peggio per non soffrire ulteriormente (nella mia testa ho già vissuto varie volte lo scenario in cui la relazione finisce). La causa scatenante sarebbe la separazione improvvisa dei miei genitori con annesso tradimento. Infatti oltre ad essere evitante nelle relazioni affettive, ho anche una parte di me ipercontrollante (oltretutto entrambi gli psicologi da cui mi sono fatto seguire hanno sempre detto che il controllo alto su tutto), che ha bisogno di un partner trasparente e che dia rassicurazioni. Ho vissuto dai 16 ai 19 anni una relazione che ho un po' trascinato, dove all'inizio ho avuto dubbi molto simili, e alla fine ho vissuto il resto della relazione con la consapevolezza che sarebbe finita, e questo non voglio che accada più. L'unica storia che si diversifica per andamento è stata l'estate scorsa, è durata poco perchè lei era molto assente e non mi dava quello che volevo, ma in quel caso non avevo questo tipo di dubbi, quindi a volte penso che magari esistono altre persone là fuori con cui non ci sarebbe questo maledetto meccanismo di dubbio. Detto ciò, spero davvero di stare meglio e tornare sereno (sereno come lo sono stato solo quando sono stato single probabilmente) e vorrei amare questa ragazza con tutto me stesso senza reticenze. E ovviamente tutta questa situazione mi fa dubitare del fatto che sono realmente innamorato, perchè quando una persona è innamorata, tutta questa razionalità non dovrebbe averla, nonostante quando stia con lei mi senta davvero bene e ci sia una grandissima chimica e fiducia tra noi. Grazie per l'attenzione.