Ricorrenti dubbi d'amore

Temo vi sia molto da scrivere, e chiedo venia in anticipio per forse le troppe parole e la lunghezza del testo. Dunque, sono cassio ho 23 anni e ho avuto diverse relazioni tutte iniziate per noia, o perché non volessi starmene da solo. Credevo e credo tutt'ora sia naturale ricercare una relazione, la soddisfazione e ciò che può portare questa cosa che quasi tutti affrontano e maneggiano chi con semplicità e maestria e chi altro. Quindi ho sempre professato un certo distacco di tipo emotivo; mai iniziato una relazione per interesse se non meramente subdolo o discutibile. Mi sono innamorato soltanto di una persona una mia amica che conoscevo da anni all'epoca e con la quale avevo iniziato una relazione per gli stessi subdoli motivi, dopo poco tempo mi accorgo di essere attratto fisicamente da lei e questo mi da modo di coinvolgermi sempre più oltre che emotivamente nella relazione, che è a tutti gli effetti tossica, il mio comportamento è deleterio, la sofferenza della mia ex partner era palese tanto da decidere di lasciarmi sotto suggerimento dei suoi dopo 4 mesi di relazione, per poi riprendere dopo averla convinta promettendole un miglioramento convinto di poter essere più sano e di trovare soluzioni a problemi di cui ero totalmente ignaro, essendone io la principale e riconoscibile causa. Peccavo di sensibilità, la criticavo fisicamente ed emotivamente, le addossavo la colpa alla maggior parte delle discussioni come se dovesse essere lei a cambiare e migliorare e mai io. Difficile mi mettessi in discussione e capissi dove stessi sbagliando avendo anche un tono severo e aggressivo tanto da attaccarla e offenderla verbalmente. Sicuramente non un buon esempio. Comunque sia, lei mi rimanè comunque affianco nonostante tutto e tutti, e dopo 9 mesi di relazione ciò che provavo svanisce nel nulla dall'oggi al domani. L'unica persona che amavo e che avevo mai amato, i progetti, il legame che nonostante le accessissime discussioni si era costruito e le esperienze condivise, eccetera eccetera, sfumarsi improvvisamente senza se e senza ma, facendomi soffrire come un cane senza capire il perché. A distanza di anni ( avevo 17 anni) mi dico che i segni di una relazione non sana fossero evidenti e che avessi molto da migliorare dal punto di vista personale e che fossero fattori importanti di un poi disastro imminente e conseguenziale, o magari ancora, poteva trattarti di una fase di innamoramento oramai terminata, e la presa di coscienza di caratteristiche e circostanze forse inconsciamente non proprio propositive per il continuo della relazione, mi aveva fatto capire di non provare più quello che provavo. Così la lascio, nella speranza comunque che torni quando i dubbi si saranno attenuati, ma lei non tornerà facendomi poi sentire la mancanza che sino ad allora avevo iniziato a non sentire più. Il distacco fu così repentino e impattante da farmi cadere in depressione con conseguenziale insonnia, assunzione di farmaci antidepressivi e perdita di peso per digiuno prolungato, "il periodo più buio della mia esistenza". Dopo di essa le relazioni si sono ripresentate subdole dove cercavo di ottenere del sesso scadente ed emotivamente indifferenti, sino a poi cercare di migliorare! E non prendere in giro me stesso ne tantomeno il prossimo, insomma di far cadere la faccia del narcisista tossico che oramai avevo indossato per tanto tempo sotto diagnosi di coloro che mi avevano conosciuto e sotto autosuggestione per via di ciò. Ero iscritto ad un sito d'incontri in primis per le attenzioni che mi venivano rivolte, la maggior parte delle ragazze finivano con il coinvolgersi di me, mentre io mi disinteressavo/annoiavo e finivo col troncare una frequentazione virtuale non protratta nella realtà. Sino a poco tempo fa, dove ho conosciuto una ragazza paradossale, dolce ma anche irruenta e libidinosa, ingenua ma perspicace e emotivamente intelligente, sguaiata e superficiale nelle battute ma tremendamente profonda nei valori e nei principi e sarà il collante per le nostre conversazione che difficilmente sono state così interessanti e coinvolgenti. In principio il timore del disinnamoramento mi frenava ponendomi in una posizione evitante, con dubbi angosce ed ansie, ma man mano che la conoscevo e le parlavo ecco che dopo pochissimo tempo ero sicuro di affermare di tornare a provare e sentire un sentimento oramai impolverito dagli anni, un tepore che mi faceva stare bene e desideroso di passare la vita con lei, idealizzandola per una relazione prodigiosa. In principio è un infatuazione "tipico, classico, in fin dei conti" si sente una certa sintonia, ci si eccita per cosuccie in comune, so più o meno come funzionano questo genere di cose, all'inizio delle frequentazioni quasi mi sembrava potesse accendersi una cosa simile per poi scemare praticamente quasi sempre con l'approfondire la conoscenza. Ma non in questo caso, lei per me è bellissima, profonda, interessante, originale, e non mi annoia. Ma dopo 3 mesi di relazione "nata e protratta a distanza, senza esserci mai visti se non in foto" , circa 1 settimana fa ho iniziato a denotare di tutti quei pensieri come "mh, non la sento da ore, ma non mi manca... chissà se sono innamorato" una persistenza sempre più ingombrante sino a rendermi conto che l'innamoramento o "fase bucolica" stesse già scemando... forse per via della distanza, forse per la circostanza, non ne ho idea, seguo una psicologa che mi ha detto di attendere di vederla, e difatti progettiamo di vederci, ma ammetto che quelle ansie che provavo nella mia oramai passata relazione di quando ero innamorato sono tornate concrete e creandomi impedimento nella tranquillità della mia vita. Ad oggi penso di essermi fatto prendere dal panico con i dubbi e le ansie, forse il trauma vissuto mi ha fatto ossessionare alle paranoie, oppure la fase bucolica sarebbe davvero giunta al termine e mi sto rendendo conto molto precocemente avvantaggiato dal distacco fisico per via della distanza che ci siano caratteristiche di lei o della relazione che inconsciamente e inconsapevolmente non mi garbano, e proprio non ho idea di cosa possano essere. Mi direte che il tempo, te lo dirà... io chiedo una risposta, "che ovviamente non c'è, se non dentro di me immagino" insomma, a parte il suggerirmi di incontrarla per carpire in modo più chiaro i miei sentimenti e darmi modo di frequentarla fisicamente nella realtà. Cosa potrei fare attualmente, a questi dubbi, come ci s'invoglia ad amare qualcuno, voglio la regola, la ricetta, che qualcuno me lo dica... sono stanco di avere frequentazioni fallimentari e di vedere tutti accoppiarsi, non voglio stare da solo e non voglio perdere l'ennessima ragazza....