dubbio su relazione , chiedo aiuto

Gentili psicologi, vi presenterò nel modo più esaustivo possibile la mia situazione. Sto da tre anni e qualche mese con un ragazzo io 25 e lui 27 anni, non siamo conviventi e ci vediamo circa 2-3 volte la settimana.
Ebbene i primi mesi di relazione abbiamo avuto dei litigi, sempre risolvibili, poi abbiamo passato un periodo di buona stabilità fino ad arrivare ad un periodo dove per tre mesi non ci siamo visti per un mio viaggio formativo e lui è anche venuto a trovarmi a metà del mio percorso 'estero' aspettandomi finchè ritornassi in italia (con molto coraggio è venuto, non aveva mai preso un aereo); la nostra coppia non si è mai separata in questi tre anni se non fosse che 6 mesi fa abbiamo avuto una forte crisi, voluta da lui per suo volere a causa della mia gelosia eccessiva per la sua ex , lui per questo mi vedeva come 'immatura', per 2 settimane è scomparso e si è distaccato da me. POI dopo queste due settimane ci siamo riparlati ed io Avendo compreso questo suo fastidio/esigenza, io mi sono fatta un esame di coscienza e me la sono 'messa via' non nominandogliela più e facendomi passare anche questa paturnia per poter andare avanti e crescere insieme. Il problema così si effettivamente è risolto, siamo andati avanti altri 6 mesi bene, senza problemi, facendo anche 2 belle vacanze insieme! ORA però altro momento di crisi dopo 6 mesi sempre da LUI voluto perchè: per circa 1 settimana ho avuto delle crisi di pianto quando ci vedevamo la sera generate dalla mia frustrazione per il lavoro, quando ci vedevamo mi mettevo a piangere Ci vedevamo, Io mi sfogavo con lui e piangevo, e volevo sentirlo vicino, sentirmi capita e coccolata da lui, ma lui anzichè starmi vicino ha incominciato a dirmi che se mi vedeva triste e piangere si allontanava da me perchè non voleva stare male anche lui, e in questa occasione mi ha detto ribadito che dovevo rialzarmi e farmi forza altrimenti lui si sarebbe 'scocciato'; allora io con la paura di perderlo mi sono fatta forza, e mi sono arrangiata senza avere nessuno vicino e in più mi sono accollata l'ulteriore pensiero e stress di sapere di dover mostrarmi per forza forte per paura di perderlo /o che lui scocciasse. Ingoiato anche questo rospo, i problemi si risolvono ulteriormente, tanto che addirittura mi dice di fare un'altra vacanza insieme, non sapendo bene la meta dove andare mi dice intanto di prendere i biglietti dell'aereo e poi che avremmo prenotato l'albergo insieme. MI FIDO e Prendo i biglietti dopo sua conferma , mi ringrazia ma incredibilmente solo dopo poche ore averli acquistati, altro colpo di scena: mi dice di non voler più andare in quel preciso posto perchè avendo visto le foto il mare non gli pareva 'bello' e quindi decide di non andare più via e piuttosto di rimanere a casa (in quanto se avessimo cambiato vacanza avremmo dovuto rispendere altri soldi oltre a quelli già persi). IO Accetto anche questo, accetto di rimanere a casa e perdere i soldi spesi per il mio biglietto (lui mi rimborsa la sua parte). Passiamo una settimana senza lasciarci ma più distaccati dato il periodo burrascoso e io soprattutto con tante incertezze per paura che la relazione finisse. Infine ci rivediamo e tutto fila liscio, lui sembra essersela messa via (anche se in realtà forse ero io quella che doveva essere arrabbiata per l'accaduto), mi cerca e mi tiene la mano però inizia ora lui a sfogarsi con me del suo lavoro, facendomi anche parecchie scenate di rabbia, IO anzichè scappare e lasciarlo solo rimango accanto a lui sebbene tutto e sebbene fossi rimasta scioccata dal suo comportamento delle ferie. IO ci sono sempre per lui, penso sempre a risolvere, lui però non mi da la stessa sicurezza che gli do io sebbene tutti i problemi.
ORA , sarò sincera: io non so come andare avanti in questa relazione perchè mi sembra sempre di dover adattarmi alle sue esigenze. Il mio desiderio sarebbe di non distruggere tutto, ma di poter crescere insieme a questa persona e trovare dei compromessi. Il problema è che A volte Mi fa sentire come una pazza se mi sfogo. Se io piango o sono giù lui 'tentenna' e io non faccio altro che sentirmi insicura ed impaurita perchè devo mostrarmi forte. Poi mi fa paura che lui mi faccia questi tiri e cambia idea da un momento all'altro ed io devo accettare e starmene zitta per non creare altri problemi. Se sono giù devo ingoiarmi il rospo però se lui si arrabbia o si sfoga devo capirlo.
Io ho il coraggio di parlargli, ma vedo che lui anche se gli parlo non cambia, (forse perchè sono sempre stata tanto presente e sempre accondiscendente e non gli ho fatto un discorso chiaro e schietto nemmeno io). QUINDI secondo voi professionisti Cosa potrei dirgli per poter essere chiara ed INCISIVA?
Avete dei consigli da darmi 'a freddo' subito, visto che la situazione si protrae da qualche settimana e mi sconcerta non a dir poco ciò che è accaduto (per quanto possa sembrare stupido) e sentire un vostro parere professionale mi farebbe stare meglio sicuramente.
Spero di ricevere più pareri da più psicologi in modo da poter decidere poi tra più professionisti quale a cui io possa affidarmi. GRAZIE DI CUORE