Genitori iper-protettivi
Salve, scrivo qui per avere un consiglio su come affrontare una situazione che mi causa molta sofferenza. Mi allungo un po' ma penso sia necessario. Sono una ragazza di 19 anni, straniera, cresciuta dai nonni mentre i genitori lavoravano in Italia. A 11 anni mi sono trasferita con loro. Trasferimento per niente facile ma è un'altra storia. Da sempre sono stata la figlia "perfetta". Sempre brava a scuola, per bene, educata, che non ha mai dato nessun tipo di problema. Ciò a me causava/causa molta sofferenza in quanto in tutta la mia vita sono sempre stata diversa dai miei coetanei, non ho fatto mai fatto le loro stese attività, non andavo alle feste, alle uscite serali, in discoteca per non fare preoccupare i miei genitori. Loro infatti mi fanno pesare come un senso di colpa la vita che hanno deciso di fare. Concentrata esclusivamente sul lavoro, per il mio bene per darmi un futuro, il che non posso dire non sia vero, ma a mio avviso è esagerato. La situazione sta degenerando in questo periodo perché io ho iniziato a sentire una impellente necessità di indipendenza. Ho iniziato a lavorare a viaggiare con amici , a uscire di più cose insomma che prima non facevo. Il problema però è che durante una vacanza ho conosciuto un ragazzo con il quale ho continuato a sentirmi e del quale mi sono innamorata, sentimento condiviso anche da lui. Siccome lui abita nel mio paese d'origine abbiamo avuto l'occasione di rincontrarci di persona solo di recente. In queste occasioni sono sempre andata io a trovarlo, cosa che per me non è un problema ma per i miei genitori si che ritengono inconcepibile il fatto che sia io a cercare lui, il che posso anche capire ma non modo il cui mi trattano. Infatti per loro il fatto di essermi innamorata di lui rappresenta un fallimento, "ormai ti sei rovinata, non studi più, non farai niente nella vita, ho lavorato tutta la mia vita per te e tu la sprechi così". Sono tutte affermazioni che mi sento rivolgere. Ovviamente non è così, da quando lo conosco ho continuato a essere la stessa, a studiare, a sostenere esami universitari e il fatto che lo abbia conosciuto non ha modificato le mie aspettative dalla vita. Dopo l'ultima litigata mi sono sentita dire da mio padre, che se mia madre, che stava piangendo perché io le ho rovinato la vita, avesse avuto un infarto( soffre di pressione alta) sarebbe stata solo colpa mia e che mi sarei dovuta prendere le mie responsabilità...al che io non so più come comportarmi. Non riesco a capire se sia normale, se sono io quella esagerata...voi cosa mi suggerite , come posso affrontare al meglio questa situazione.