Ho bisogno dei consigli sono disperata

Inviata da Oksana · 14 nov 2024 A.D.H.D.

Anno scorso il mio figlio ha fatto la prima elementare (dove ha avuto qualche problema con le maestre ) per il suo atteggiamento troppo attivo (ADHD)
Allora abbiamo deciso di cambiare scuola e mandarlo dove già aveva un compagno del asilo , però quest’anno ha iniziato la scuola nei peggiori dei modi e la situazione secondo me sta sfuggendo di mano (si comporta male con i compagni ,è molto aggressivo ,dove tante parolacce,ruba delle cose come gomme o penne dei compagni e oggi ha fatto una cosa molto ma molto grossa a una bimba )
Non so più cosa fare con lui e per quale motivo si comporta in questo modo
Anno scorso tutto sommato è andata bene non ci hanno mai chiamato né dalla scuola né genitori perché appunto il comportamento era adeguato diamo invece quest’anno non riconosco più mio figlio e comincio ad aver paura dire la verità perché veramente non so cosa fare e perché lui fa così

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Miglior risposta 15 NOV 2024

Grazie per aver condiviso con tanta sincerità le tue preoccupazioni. È evidente quanto tu tenga al benessere di tuo figlio, e il fatto che stai cercando risposte è già un segno di grande attenzione verso di lui.

A volte i bambini, in particolare quelli con bisogni come l'ADHD, cercano sicurezza emotiva nelle figure di riferimento. Il cambio di scuola, con nuovi compagni e maestre, può averlo fatto sentire più insicuro e disorientato. Può capitare che comportamenti come l'aggressività o la ricerca di attenzione nascondano un bisogno di rassicurazione o il tentativo di esprimere emozioni difficili che non riesce a gestire diversamente.

In questo momento potrebbe essergli utile sentire che sei lì per accogliere i suoi sentimenti. Parlare con lui in un momento tranquillo, mostrandogli empatia, può aiutarlo a sentirsi compreso: anche semplici domande come "Sembri arrabbiato, vuoi raccontarmi cosa succede?" possono fare una differenza nel modo in cui si sente ascoltato. Inoltre, lavorare in stretta collaborazione con la scuola sarà importante per creare un ambiente in cui si senta supportato. Un dialogo aperto con le insegnanti potrebbe facilitare l’individuazione di strategie che possano aiutarlo a esprimersi senza sentirsi giudicato.

Se il disagio dovesse persistere, anche il supporto di uno specialista, come uno psicologo con esperienza in ADHD, potrebbe darti strumenti per capire meglio i suoi bisogni e aiutarlo a sviluppare modalità più funzionali di espressione e relazione.

Eleonora Giulianino Psicologo a Genova

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15 NOV 2024

Cara Mamma,
Capisco quanto possa essere difficile vedere un cambiamento così drastico nel tuo bimbo, è naturale sentirsi confusi e preoccupati quando un bambino che prima sembrava ben adattato alla scuola inizia a mostrare comportamenti aggressivi o impulsivi.
Il fatto che la sua condotta sia peggiorata in questo nuovo ambiente potrebbe derivare dalle sfide che incontra nell’adattarsi a nuove regole e dinamiche di vario genere.
Per un bambino con ADHD, questi cambiamenti possono essere particolarmente difficili da gestire, e la frustrazione che prova potrebbe manifestarsi in modo più evidente, può succedere che abbiano difficoltà ad esprimere i loro sentimenti o a gestire la rabbia, portandoli ad agire impulsivamente, In questi momenti, possono emergere comportamenti come l’aggressività o l’uso di parolacce.
Cerca di non farti sopraffare dalla paura, anche se capisco che sia difficile, parla con gli insegnanti per cercare insieme soluzioni che possano aiutarlo a sentirsi più a suo agio a scuola e con i compagni in modo da gestire meglio i suoi impulsi.
Una valutazione psicologica potrebbe essere utile per esplorare più a fondo ciò che sta vivendo e trovare gli strumenti più adeguati per supportarlo.
Tuo figlio merita di crescere in un ambiente che lo aiuti a sviluppare la sua capacità di autoregolazione e a sentirsi compreso.
Con il giusto supporto e un po’ di pazienza, sono sicura che riuscirai a trovare la strada per aiutarlo a superare questo momento difficile.
Resto a disposizione per eventuali dubbi o approfondimenti.
Cordiali Saluti Dott.ssa Jessica Bombino

Jessica Bombino Psicologo a Bra

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15 NOV 2024

Gentile signora Oksana, capisco la sua preoccupazione. I bambini con ADHD possono manifestare comportamenti che influenzano l’autocontrollo e la gestione delle emozioni, soprattutto in ambienti nuovi o stressanti. Il cambiamento di scuola potrebbe aver inciso sul suo adattamento. Le suggerisco di parlarne con gli insegnanti per comprendere meglio la situazione a scuola e, se necessario, di coinvolgere uno psicologo che possa supportare suo figlio e la famiglia nella gestione di questi comportamenti. È fondamentale affrontare il problema con comprensione, cercando soluzioni che possano aiutarlo a gestire le sue emozioni e le sue relazioni.
Rimango a disposizione, ricevo a Torino e online

Dott.ssa Laura Galati Psicologo a Torino

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15 NOV 2024

Buon giorno Oksana,
suo figlio ha bisogno di essere compreso, e poi contenuto negli eccessi del comportamento. Ha già manifestato il suo disagio l'anno passato, ma non credo che la soluzione che avete trovato sia stata quella migliore, nel senso che piuttosto che focalizzarvi sui suoi problemi avete pensato che il problema fosse solo nell'ambiente dove si trovava, in quella scuola.
Le consiglio di non sentirsi spaventata ed impotente, ma nemmeno di sottovalutare il problema. Avrete sicuramente bisogno di un sostegno da parte dei Servizi Socio Sanitari, ma il lavoro importante deve essere svolto in famiglia. Qual è l'ambiente nel quale vive questo bambino? Assiste a discussioni, litigi o comportamenti poco rispettosi? A questa età il bambino assorbe tutto ciò che vede intorno, e spesso soffre nel trovarsi in situazioni difficili senza farlo vedere, spesso mostrandosi indifferente o distratto. Forse quei comportamenti sbagliati li ha visti in qualche video o sul telefonino: faccia in modo che non abbia libero accesso a questi strumenti, e se li usa che sia solo in presenza di un adulto attento.
Vedrà che nel giro di poco tempo, se farà in modo che l'ambiente domestico sia equilibrato e sereno, suo figlio si sentirà più sicuro, e quando si sentirà accettato anche dai compagni di scuola smetterà di essere di essere aggressivo e provocatorio.
Dott. Maurizio Tremaroli

Maurizio Tremaroli Psicologo a San Benedetto del Tronto

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15 NOV 2024

Buona sera signora..
la prima cosa che mi viene in mente è chiederle se a casa il bambino respira un clima di serenità o potrebbero essere presenti degli atteggiamenti / situazioni che non lo fanno stare tranquillo.
In seconda battuta potrebbe essere utile che il bimbo fosse visitato da uno specialista (un neuropsichiatra infantile), il quale potrebbe evidenziare un possibile disturbo, che quindi andrebbe trattato in maniera specifica.
Credo che il bambino - in assenza di patologia specifica - potrebbe mettere in atto questi comportamenti perchè ha bisogno di essere messo al centro dell'attenzione (a casa così come a scuola), quindi si potrebbero anche ipotizzare degli incontri di terapia familiare, per trovare una modalità funzionale sia per il bambino che per l'ambiente che lo circonda (in primis la famiglia, poi l'ambiente scolastico).

Maria Pina Cascone Psicologo a Ragusa

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15 NOV 2024

Gentile Oksana, quando un bambino mostra comportamenti aggressivi, difficili da gestire, e completamente diversi rispetto a quelli che aveva in precedenza, è normale sentirsi smarriti e preoccupati. La reazione di tuo figlio potrebbe essere il risultato di vari fattori, innanzitutto, hai menzionato che tuo figlio ha ricevuto una diagnosi di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività), il che può sicuramente influire sul suo comportamento. I bambini con ADHD tendono ad avere difficoltà a regolare i propri impulsi e a mantenere l’attenzione in situazioni che richiedono autocontrollo, come in un ambiente scolastico. Il fatto che lo scorso anno, pur con qualche difficoltà, le cose sembrassero andare meglio, suggerisce che il contesto scolastico o altre variabili quest’anno potrebbero aver giocato un ruolo importante nel modificare il suo comportamento. Il cambiamento di scuola può essere un fattore rilevante in quanto cambiare ambiente, ma anche cambiare insegnanti e compagni, può essere un’esperienza molto stressante per un bambino, in particolare se già ha una condizione che rende difficile adattarsi a nuovi stimoli o regole. Se il nuovo ambiente scolastico è diverso da quello precedente, potrebbe esserci stata una difficoltà iniziale nell’integrarsi o nel capire le nuove aspettative da parte dei maestri e dei compagni. Un altro fattore potrebbe essere la mancanza di un supporto adeguato a scuola. Anche se hai fatto una scelta consapevole di cambiarlo per metterlo in un ambiente che conosceva, è possibile che il personale scolastico non abbia ancora trovato un modo efficace di gestire i comportamenti di tuo figlio, soprattutto in un contesto di ADHD, dove la gestione delle emozioni e dell’impulsività richiede strategie specifiche. Comportamenti come l’aggressività, l’uso di parolacce o il rubare oggetti potrebbero essere una manifestazione di una frustrazione non espressa, un modo per attirare attenzione o gestire l’ansia che lui potrebbe provare in un contesto che gli risulta difficile. Inoltre, se tuo figlio ha un compagno dell’asilo nella nuova scuola, questo potrebbe anche aver generato in lui un certo tipo di aspettativa o pressione sociale, che ha portato a comportamenti più competitivi o prepotenti, forse nel tentativo di “dimostrare” qualcosa o sentirsi accettato. A volte, i bambini con ADHD hanno difficoltà a regolare le proprie emozioni, e ciò può tradursi in reazioni aggressive quando si sentono insicuri o non all’altezza. Non riconoscere più il proprio figlio e vederlo comportarsi in modo che non appartiene alla sua natura può essere destabilizzante. La preoccupazione per come gestire il suo comportamento è legittima, ma è importante anche non colpevolizzarsi. La genitorialità di un bambino con ADHD comporta delle sfide specifiche, e il fatto che il comportamento di tuo figlio stia cambiando non significa che tu stia facendo qualcosa di sbagliato. Ti suggerisco di affrontare questa situazione con calma e di cercare un supporto più mirato. Potrebbe essere utile confrontarti con il personale scolastico per capire se ci sono strategie specifiche che stanno cercando di mettere in atto o se c’è bisogno di un supporto più professionale (ad esempio, uno psicologo infantile o uno specialista in ADHD). Inoltre, lavorare insieme con la scuola su un piano di gestione comportamentale potrebbe aiutare a trovare un modo più strutturato per intervenire sui comportamenti aggressivi e impulsivi di tuo figlio.
Anche tu, come genitore, potresti aver bisogno di un po’ di supporto, magari da un terapeuta o un gruppo di supporto per genitori di bambini con ADHD, che ti permetta di affrontare le tue paure e preoccupazioni. Avere una rete di sostegno e imparare nuove modalità per affrontare il comportamento di tuo figlio può fare una grande differenza.
Infine, è importante ricordare che i bambini con ADHD possono migliorare nel tempo con il giusto supporto e le giuste strategie. Non è raro che ci siano alti e bassi nel comportamento, ma con un approccio adeguato e comprensivo, il bambino può sviluppare progressivamente abilità per gestire la propria impulsività e per migliorare le relazioni sociali.
Non sei sola in questa situazione, e cercare aiuto è un passo fondamentale per affrontare le difficoltà in modo costruttivo.
Ti saluto cordialmente augurandovi il meglio,
Dott.ssa Velia Morati.

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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15 NOV 2024

La situazione che descrive suggerisce che il cambiamento di scuola potrebbe aver influenzato suo figlio più di quanto sembri. Comportamenti come “rubare gomme o penne” o essere aggressivo possono essere segnali di un disagio che sta cercando di comunicare in modo indiretto.

Lei come percepisce il suo rapporto con lui in questo momento? Da lì potrebbe emergere qualche elemento per aiutarci a comprendere meglio cosa sta accadendo e come affrontarlo.

Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Cisternino

Dott.ssa Francesca Cisternino Psicologo a Milano

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15 NOV 2024

Buongiorno Oksana,
Comprendo il suo timore. Suo figlio sta crescendo e come tale continua a conoscersi e a sperimentare cosa può fare e cosa no. Sicura mente la sua vivacità è volta all’esplorazione del mondo e delle relazioni che riesce a istaurare con i pari, e di questo molto passa da quello che percepisce delle loro reazioni.
“Il mondo è molto vario”, per fortuna, e pensare di trovare un ambiente “ottimale” per la crescita armoniosa dei propri figli è la causa prima del senso impotenza che spesso pervade i nostri stati d’animo.
Potrebbe pensare di farsi guidare, iniziando dei percorsi specifici e calibrati, da figure professionali che possano aiutare lei a comprenderlo meglio e lui a sapersi esprimere nel migliore dei modi.

Non tutti raggiungiamo il nostro posto nel mondo in maniera semplice… ognuno ha i propri tempi, utilizza i propri spazi…e sceglie i propri modi!

Si affidi a persone competenti che possano supportarla nel suo essere genitore
Abbia fiducia in se stessa, in lui e nelle sue capacità.

Un saluto

Dott.ssa Zeudi Ammoscato

Zeudi Ammoscato Psicologo a Mola di Bari

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15 NOV 2024

Mi dispiace per la situazione che stai affrontando. È evidente che tuo figlio sta manifestando un disagio profondo, e ci sono molti fattori che potrebbero contribuire a questo comportamento, tra cui il passaggio alla nuova scuola, le difficoltà relazionali, o anche una possibile frustrazione legata al suo ADHD.

Ecco alcuni passi che potrebbero aiutarti a gestire la situazione:

1. **Coinvolgi un professionista specializzato**: Contatta il neuropsichiatra infantile o il terapeuta che segue tuo figlio per approfondire il cambiamento comportamentale e capire se il piano terapeutico (se esiste) necessita di modifiche.

2. **Confrontati con la scuola**: Fissa un colloquio con gli insegnanti per capire esattamente cosa succede in classe e per condividere una strategia comune. Le scuole hanno anche il compito di mettere in atto misure di supporto per i bambini con difficoltà comportamentali.

3. **Valuta le sue emozioni**: Parla con tuo figlio in momenti tranquilli, senza giudizio, cercando di capire cosa lo preoccupa o lo frustra. Chiedi anche se si sente accettato dai compagni o se ci sono episodi specifici che lo turbano.

4. **Rafforza le regole e le conseguenze a casa**: Assicurati che ci sia una comunicazione chiara delle regole e delle conseguenze. Premia i comportamenti positivi e affronta con calma ma fermezza quelli negativi, spiegando perché sono sbagliati.

5. **Supporto per la gestione della rabbia e delle emozioni**: Il tuo bambino potrebbe beneficiare di tecniche che lo aiutino a riconoscere e regolare le sue emozioni. Questo potrebbe essere fatto con un supporto psicologico o attraverso attività che promuovano la calma (es. giochi rilassanti, tecniche di respirazione).

Infine, tieni a mente che questo è un periodo di crescita e cambiamento per tuo figlio. Con il giusto supporto e pazienza, è possibile guidarlo verso un comportamento più equilibrato. Se hai bisogno di ulteriori indicazioni, fammi sapere.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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15 NOV 2024

Gentile Oksana,
da ciò che racconta emergono molta frustrazione e paura di non saper gestire la situazione da parte sua e ciò è assolutamente comprensibile.
L'ADHD consiste in un disordine del neurosviluppo con manifestazioni come iperattività, impulsività e incapacità a
concentrarsi e dove tutto questo non rappresenta solo una fase temporanea del bambino ma un vero e proprio disturbo.
Il fatto che non ci siano state grosse problematiche può essere magari causato dal fatto che l'ambiente classe era ben organizzato o che le maestre avessero un approccio educativo funzionale che permettesse di gestire al meglio i tempi e le esigenze di suo figlio. Posso solo ipotizzare, perché non conoscendo nel dettaglio la situazione vissuta precedentemente, rimane difficile.
Una cosa simile la posso dire per la situazione attuale, dove si possono fare più ipotesi. L'ADHD è davvero un disturbk complesso. Il cambiamento dell'ADHD nel corso delle varie fasi di vita ha a che fare con molti fattori, tra cui:
-cambiamenti biologici e ormonali
-nuove sfide di vita e necessità di adattarsi ad esse
-a volte... un puro caso
Quello che però mi sento in dovere di consigliarle è di informare le maestre e cercare una collaborazione che sia il più possibile efficace per rispondere alle esigenze di suo figlio che ha diritto di vedere riconosciuta questa sua difficoltà che è oggettiva.
In tal modo, sia voi come famiglia che il corpo docente, potreste (e dovreste) lavorare in sinergia per raggiungere obiettivi comuni e affrontare le inevitabili difficoltà insieme, attuando degli interventi coerenti.
Tramite questa modalitá non è possibile approfondire molti aspetti della problematica che andrebbero sicuramente trattati ma spero di averle in qualche modo dato alcuni spunti di riflessione. Ultimo consiglio che vorrei darle è quello di affidarsi al consulto di un professionista che possa in questo momento supportarla nella gestione di tutti i vari aspetti legati alla situazione di suo figlio.
Rimango a disposizione per approfondimenti.

Un caro saluto
Dott.ssa Elisa Piscopiello

Dott.ssa Elisa Piscopiello Psicologo a Racale

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15 NOV 2024

Buongiorno,
dal messaggio mi sembra che suo figlio abbia una diagnosi di ADHD; al di là della diagnosi mi chiedo se stia effettuando un percorso con dei professionisti per lavorare su tali aspetti; è ancora piccolo e c'è possibilità di costruire un percorso adeguato.
Il mio consiglio è rivolgersi ad uno/a psicologo/a che possa lavorare sugli aspetti dell'attenzione, dell'impulsività e dei comportamenti che vengono evidenziati, i quali risultano essere un problema.
Inoltre, mi chiedo se tali comportamenti segnalati nel contesto scolastico vengono evidenziati anche a casa.
Resto a disposizione per qualunque informazione e chiarimento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angelica Venanzetti

Dott.ssa Angelica Venanzetti Psicologo a Roma

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15 NOV 2024

Buongiorno Oksana,

Vorrei ringraziarti per la tua condivisione, e al contempo sottolineare la tua competenza nel prenderti cura di tuo figlio, accogliere i suoi disagi e preoccuparti per lui. I bambini possono adottare comportamenti distruttivi per motivi diversi. Quel che è certo è che la competenza che tu hai l'hai trasmessa anche a tuo figlio perchè è in grado di esprimere il proprio disagio interiore, anche se utilizza un linguaggio che per noi è difficile da accettare o capire. E' probabile che dietro ai suoi comportamenti si celino delle sofferenze che lui ha percepito e che potrebbero riguardare non solo lui ma l'intero nucleo familiare. Ecco alcune domande che potresti farti e che ti aiuterebbero ad aiutare tuo figlio: Che aria si respira in casa? Tu come ti senti? E' successo qualcosa in particolare nei periodi in cui tuo figlio ha cominciato a comportarsi in modo distruttivo?

Capisco che possano essere domande complesse alle quali rispondere in autonomia, ed è proprio per questo che esiste il supporto psicologico. Potresti pensare di iniziare un percorso in modo da capire al meglio i vissuti sia di tuo figlio ma anche quelli dell'intera famiglia.

Un abbraccio

Michele Maiella Psicologo a Roma

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15 NOV 2024

Buongiorno signora
Che cosa e successo in famiglia,?
Nascita di un fratellino o sorellina?
Fra voi genitori ci sono problemi,?
Lo porti da un Neuropsichiatra infantile e da uno psicoterapeuta .
Per vedere le varie problematiche.
Gli faccia fare sport, per scaricare la sua rabbia.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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15 NOV 2024

Buongiorno,
Il bimbo avendo già delle difficoltà , si è trovato in una scuola nuova e con nuovi compagni dunque forse il suo atteggiamento potrebbe essere peggiorato per questo.
Le consiglierei di farlo valutare dall' Asl per avere eventualmente una certificazione e usufruire al più presto di un insegnante di sostegno che li possa seguire meglio a scuola e nei suoi apprendimenti.
Il bimbo necessiterebbe anche di un supporto psicologico; consiglio di fare lo stesso a voi genitori per aiutarvi nella gestione di vostro figlio.
Buona giornata.
Dott.ssa Carmelina Proietto

Dott.ssa Proietto Carmelina Psicologo a Scandiano

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15 NOV 2024

Buongiorno Oksana,
Le consiglio di chiedere un parere e un supporto ad un professionista dell'età evolutiva. Le difficoltà che racconta sembrano ripetersi nei diversi contesti scuola per cui non sembra che il comportamento sia legato alla gestione delle precedenti maestre. Bisogna chiedersi a casa come si comporta? Che regole ha il bambino? Con chi trascorre le giornate? E soprattutto se gli adulti di riferimento sono diversi, hanno tutti le stesse regole? Inoltre negli altri contesti con i coetanei come si approccia agli altri bambini?
Questi sono solo alcuni degli aspetti che vanno indagati per aiutare il bambino e soprattutto per vivere con serenità il contesto scuola.

Un caro saluto,
Dott.ssa Annette Aversano

Annette Aversano Psicologo a Ischia

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15 NOV 2024

Buongiorno Oksana,
comprendo la sua preoccupazione.
La invito a riflettere sul fatto che la diagnosi di ADHD contempla anche aspetti di impulsività, verbale e comportamentale. Consideri che suo figlio, in seguito al cambio scuola, sta provando ad adattarsi ad una nuova situazione e probabilmente lo sta facendo a fatica, con le modalità di cui dispone e che risultano poco funzionali.
Le suggerisco di rivolgersi ad un neuropsichiatra infantile, per una rivalutazione diagnostica, e successivamente, sarà utile un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale o di psicomotricità.

Saluti

Dott.ssa Matilde Ragno Psicologo a Avellino

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