Il mio compagno è Confuso su tutto.
Salve, ho vissuto per due anni una storia clandestina con un ragazzo fidanzato da ben 18 anni (in pratica sono cresciuti insieme). La nostra storia è stata piena di emozioni, collaborazione, dialogo, crescita, sacrificio, sia da parte mia che da parte sua. Ma nel contempo i litigi non sono mancati, io non ho mia preteso che la lasciasse, perché che non ero pronta a perderlo, lui mi ha danto tanto. Ma ad un certo punto entrambi eravamo stanchi di soffocare il nostro rapporto, nonostamte non mancasse nulla, avevamo casa insieme, lui mi portava ovunque, mi ha presentato agli amici, uscivamo alla luce del giorno, una coppia normale, altro che clandestina. Alla fine le discussioni da stress aumentavano, lui era esausto e pure io, quindi non ce l'ho più fatta a reggere, l'ho lasciato dicendogli che non era più giusto condividerlo con un'altra donna, che avrebbe dovuto risolvere la sua vita senza me, che lo amavi da morire ma che non potevo più stare in questa situazione, e che lo avrei amato e rispettato qualsiasi scelta avesse fatto. Dopo un mese e mezzo circa, in cui ci siamo visti una sola volta, lui la lascia e corre da me in lacrime. Ho dimenticato di dire che loro hanno comprato una casa col mutuo insieme, lei non vuole vendere la sua parte a lui, lui indebitato tqntisismo per le spese, e stressato dai pensieri del notaio, garante etc. Insomma lei giustamente non vuole collaborare, e lui è molto stressato e arrabbiato con sé stesso per aver investito tanto soldi per poi averlo persi. Ma sapeva benissimo dall'inizio che se l avesse lasciata, doveva partire da zero, infatti lui molto dolcemente, quando è tornato da me, mi ha premesso che non aveva molti soldi, che doveva partire da zero e mi chiedeva se io fossi disposta a stare con un uomo così. A me non è mai importato dei soldi, io ho due case di proprietà, infatti a lui ho proposto di andare in una delle mie, ma lui orgoglioso vuole la rivalsa e comprare una casa sua, perxhe sente come se gli avessero tolto qualcosa per cui si è tanto sacrificato. La nostra storia da quando è tornato dura due settimane, in cui lui progetta matrimonio e figli, due settimane in cui non mi molla un attimo, volendo recuperare il tempo perso. Poi una mattina incontriamo lei sulla spiaggia, lui la vede dimagrita e triste, e da lì inizia a incupirsi e turbarsi. Io vedendo lui così non riesco a nascondere il mio dispiacere, perché lo amo tanto e mi fa male vederlo triste. In lui si innesca un miscuglio tra angoscia, senso di colpa, rabbia per la questione mutuo che si fa sempre più complicata. Quindi mi chiede di stare solo, dicendo che non vuole rovinarmi il giorno del mio compleanno (cadeva due giorni dopo), mi dice che è Confuso su tutto e che non vuole trasmettere il suo malumore a me. Mi dice che non è più sicuro di nulla, che non sta bene con lui stesso, che sente il peso del senso di colpa che non lo fa stare sereno con me. E che la ex contribuisce a pressarlo, facendolo sentire in colpa e questo non lo lascia vivere la nostra storia spensierato. Che quando fa le cose con me, si sente in colpa per lei. Ma che questo non intacca le emozioni che prova per me, che lui cmq prova amore per me. Ma che vuole soltanto stare solo,perché non si sente pronto al 100 % di vivere la storia con me spensierato. Poi mi dice che avrebbe comunque pagato la sua metà di fitto. Io ovviamente l ho mollato e gli ho detto che non mi ama etc, e lui mi ha risposto che non è così, ma che vuole solo stare solo. Io ci ho capito ben poco, a parte sentirmi esausta e delusa. Quindi presa dalla rabbia e appunto dalla stanchezza mentale, l'ho lasciato. Dopo due giorni mi manda un messaggio per farmi gli auguri di compleanno, in cui mi scrive che non ha giustificazioni per il suo comportamento se non doverlo odiare, io gli rispondo che lo amo, che lo rispetto e lo capisco, e che gli sono vicina anche da lontano. Dopo 9 giorni mi contatta scrivendo "spero che tu stia bene", e mi chiede se deve pagare il fitto al proprietario o a me. Li mi arrabbio, perxhe non ha senso che mi faccia una domanda del genere, quando sa benissimo a chi pagare te e come fare, non c era proprio bisogno di scrivermi. Sentendomi presa in giro, gli rispondo semplicemente di fare la ricarica al proprietario come ha sempre fatto,ignorando anche la risposta al suo "spero che tu stia bene". Dopodiché blocco messaggi e chiamate. Sono troppo arrabbiata, mi sento presa in giro. Non so se devo comprendere il suo momento o meno. Fatto sta che sono passate tre settimane da quando mi ha detto di voler stare solo. Mi manca da morire, ma non posos fare nulla, visto che mi ha chiesto di stare solo. Gentili Dottori, a voi chiedo soltanto se è normale il suo periodo, prima è corso da me tutto entusiasta di essere riuscito a lasciarla e poi dopo è caduto in queata confusione. Aiutatemi, sono molto angosciata anche io.