Incapacità di uscire da una relazione che mi ha distrutta
Salve,
nella vita ho avuto poche relazioni, durate poco, in cui spesso davo più di quello che ricevevo. Ho sempre ricevuto complimenti riguardo il mio aspetto fisico e ai ragazzi che conoscevo interessava solo una cosa. Due anni fa ho conosciuto un ragazzo, quello con cui starò per ben due anni. Mi sembrava un ragazzo per bene e molto gentile, tra noi c’era una passione incontrollabile e dopo due mesi di frequentazione già ci eravamo affezionati. La storia continua diventando sempre più importante (almeno per me). Dopo un po’ lui inizia a dire di non essere in grado di avere una relazione ma allo stesso si sentiva troppo preso da me per lasciarmi andare. Ha iniziato a dirmi che gli piacevo ma abbastanza per poter ufficializzare, al ché ho iniziato a “impazzire”. Ho cominciato a convivere con la sensazione di non essere abbastanza per nessuno, ho iniziato ad essere gelosa e a chiedermi che avevo sbagliato con lui. Nonostante ciò, continuavamo a vederci e più il tempo passava più io non riuscivo a staccarmi di lui. Dopo un paio di mesi iniziamo a litigare perché io non riuscivo più a tenermi tutto questo mio malessere dentro e ci siamo lasciati ma non era la fine bensì l’inizio di un tira e molla che è andato avanti per un anno. Ci siamo rimessi insieme e io mi illudevo che lui finalmente potesse iniziare ad amarmi veramente. Credevo che fosse tornato perché mi voleva bene ma non era così dato che ha iniziato a tradirmi e così la mia gelosia e la mia umiliazione aumentavamo sempre di più. A Natale, poi, ci eravamo riappacificati e pensavo che le cose si sarebbero sistemate ma non è stato così, a capodanno ci siamo lasciati definitamente in seguito ad un grosso litigio. Questa volta è stata una tragedia tanto che sono rimasta a letto distrutta per una settimana. Due mesi dopo si è fidanzato con un’altra ma continuava a volermi essere amico dato che dovevamo vederci per motivi professionali. A furia di vederci e parlare da amici ci eravamo riavvicinati tanto che lui ha iniziato a tradire la sua ragazza con me. Poi due mesi fa ci rendiamo conto che la nostra relazione era troppo malata per andare avanti e abbiamo deciso insieme di non parlarci più (anche perché diceva che non riusciva a starmi lontano e voleva cercare di mettere la testa a posto, dedicandosi alla sua ragazza). Lui, quindi, è rimasto con la sua ragazza e io da sola. Sollevata, dopo essermi levata questo peso, ho iniziato a conoscere nuove persone e a riprendermi in mano la mia vita. Sono uscita con un paio di ragazzi ma NIENTE. Uno ha persino tentato di baciarmi ma io non ci riuscivo proprio. Non faccio altro che declinare appuntamenti, non ho proprio voglia; l’idea di avere del contatto fisico o una semplice intesa mi spaventa. Sento di non averlo ancora dimenticato, non faccio altro che sognarlo, quasi ogni notte. Sogno di abbracciarlo e l’idea che sia un altro ad abbracciarmi e a stringermi mi fa rabbrividire. Pensavo di stare meglio finalmente quando l’altro giorno l’ho visto con una ragazza, una di cui mi parlava dicendo. che ci provava con lui e mi è preso un attacco di panico, mi sentivo soffocare. Ed è da quel giorno che ho avuto una ricaduta pesante. È come se questa storia fosse un vortice infinito, continuo ad amare una persona che non dovrei amare ed è una sensazione bruttissima. Lui tornava sempre e non vederlo tornare più mi fa stare male. Nonostante il suo essere incline alla poligamia e la sua immaturità, avevamo creato un rapporto di amicizia molto importante in due anni. Stare con lui mi faceva stare male ma stare senza di lui fa male uguale. Non so più dove sbattere la testa, è da due anni che non vivo più bene. Vorrei innamorarmi di qualcun altro che sappia volermi bene e amarmi e poter mettere fine alle mie sofferenze ma non riesco neanche a fare quello. Non mi piace nessuno, tutti mi spaventano, persino quelli che sembrano innocui..non riesco neanche a concedermi del sano divertimento. Questo mio malessere dura da troppo e alle volte mi sembra di non farcela più.