Litigio e vie di fatto. #2

Inviata da Regio · 15 set 2024 Relazioni sociali

Purtroppo ho perso il controllo durante un litigio con una persona vicina di casa con cui ho avuto in passato vari problemi e altri litigi. La lite è finita con una spinta che ho causato all'altra persona. Sul momento non sono riuscito a tenere le mani a posto dopo una sua risposta infelice a un mio tentativo di risolvere un problema di vicinato. Mi sono poi scusato cercando di sincerarmi che la persona non avesse subito danni dal mio gesto, ma il comportamento negativo resta.

Alla fine la persona ha deciso di non sporgere denuncia ma sono preoccupato per il mio comportamento. Non credo di riuscire più a comportarmi adeguatamente. Vado in giro a testa bassa pensando che non sono la persona che pensavo di essere. Nonostante tutto non sono riuscito a comportarmi bene. Lo stress e la rabbia hanno avuto la meglio su di me. Durante la lite mi sentivo come in un tunnel e a un certo punto ho agito senza riflettere.

Che fare ora per evitare che si ripetano situazioni simili?

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Miglior risposta IERI, 18 SET 2024

Caro Regio,
grazie per aver condiviso la tua esperienza, che immagino non sia stata facile da gestire, sia sul momento che successivamente.
È del tutto comprensibile che la situazione ti abbia lasciato con una sensazione di disagio e frustrazione, ma è importante partire dal fatto che stai riflettendo su quanto accaduto e che desideri migliorare il tuo comportamento. Questo è già un primo passo importante verso il cambiamento.
Quando ci troviamo coinvolti in momenti di forte stress o conflitto, è facile che la nostra capacità di regolazione emotiva venga compromessa, portandoci a reagire in modi che normalmente non vorremmo. È quindi fondamentale comprendere non solo la natura delle emozioni che emergono in queste circostanze, come la rabbia, ma anche il modo in cui queste emozioni vengono gestite. La rabbia è una risposta naturale a situazioni percepite come ingiuste o frustranti, ma è altrettanto importante sviluppare strategie efficaci per riconoscerla e gestirla prima che sfoci in comportamenti dannosi, sia fisicamente che verbalmente.
Il fatto che tu ti senta preoccupato e insoddisfatto del tuo comportamento dimostra la tua volontà di cambiamento e il desiderio di essere una persona migliore.
Ti incoraggio a non demoralizzarti e a vedere questo episodio come un'opportunità di crescita.
È assolutamente possibile lavorare su queste dinamiche, migliorando la tua capacità di gestire situazioni difficili e di mantenere un comportamento che rispecchi la persona che desideri essere. Un percorso di auto-esplorazione e, se lo ritieni necessario, il supporto di un professionista, possono aiutarti a evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.
Spero che queste riflessioni possano esserti di supporto. Non esitare a cercare aiuto qualora ne sentissi il bisogno: è segno di forza e consapevolezza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Emma Noviello

Emma Noviello Psicologo a San Martino Valle Caudina

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16 SET 2024

Gentile Regio,
Grazie per avere condiviso questa consapevolezza, si perchè è gia un grande passo in avanti essere consapevole delle proprie emozioni e dargli un nome, vuol dire riconoscerle. Lo stress e la rabbia, se alimentate nel lungo periodo, possono scatenare reazioni i come quella che ha descritto lei. Ci sono delle pratiche come la mindfulness che possono esserle di grande aiutoper fare contatto con se stesso e riuscire a gestire al meglio lo stress.
E' importante imparare a canalizzare le emozioni, specialmente sotto stress. un percorso di psicoterapia sicuramente può aiutarla a lavorare su queste dinamiche, capire da dove arrivano, senza scatenare il suo senso di colpa, ma andando a riscoprire le sue risorde interiori. Rimango a disposizione anche online
Saluti,
Dott.ssa Simona Adorni

Dott.ssa Simona Adorni Psicologo a Podenzana

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16 SET 2024

Gentile Regio, reazioni incontrollate avvengono generalmente quando si accumulano emozioni non elaborate in modo efficace. Queste vanno a caricare una molla che esplode alla prima occasione una volta raggiunti certi limiti.
Probabilmente il motivo della reazione è legato al contrasto con il vicino e alla storia dei vostri problemi, ma sicuramente non solo a quello.
Le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta che la aiuti a ricostruire il percorso della rabbia, e di altri stress concomitanti, per poter ricostruire il senso e la coerenza di quanto è accaduto, e recuperare il controllo sulla sua vita emotiva.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli

Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologo a Roma

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16 SET 2024

Nei momenti di forte rabbia può succedere che diciamo pensiamo facciamo cose che non vorremmo.

Questo suo comportamento è un caso isolato oppure è successo anche in passato?

È comprensibile che lei senta spossata da quello che è successo e forse ho paura che possa ricapitare.

Tuttavia il pensiero che possa capitare di nuovo non impone che capiti di nuovo realmente.
I pensieri non Sono prove di verità né predittori di futuro.
I pensieri sono semplicemente pensieri.

Ci sono degli orientamenti psicoterapeutici come la psicoterapia cognitivo comportamentale che insegnano tecniche ed esercizi pratici Per la Gestione della rabbia e la gestione dei pensieri.

Resto a disposizione Per Eventuali colloqui se ha necessità mi contatti.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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16 SET 2024

Buongiorno,
Sono Lisa Marie Miele, psicologa e sessuologa, socia di un’associazione che si occupa di gestione della rabbia e comportamenti che possono essere definiti violenti.
Mi sembra un ottimo punto di partenza riconoscere che ci sia qualcosa su cui poter lavorare per migliorare la gestione dell’aggressività; questa può presentarsi in alcuni momenti di vita ed è importante capirne il significato. Se vorrà prendersene cura iniziando un percorso per capire meglio ed avere strategie per affrontare questa situazione sono a disposizione sia in presenza che online.
Cordialmente.

Dott.ssa Lisa Marie Miele Psicologo a Perugia

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16 SET 2024

Buongiorno
Effettivamente la rabbia è un tunnel nel quale si entra senza sapere come e se ne esce con grande difficoltà, e una volta "imparata" questa strada tendiamo a riprenderla ogni volta che non riusciamo a gestire noi stessi.
Il fatto è cercare di capire verso chi o cosa è davvero indirizzata la rabbia, perché il vicino è solo uno dei tanti più o meno bravi a suscitare in lei questa risposta.
Poi c'è anche il fatto che ognuno dovrebbe avere cose più importanti nella vita, che per via della rabbia vengono rese secondarie e non di rado distrutte. però queste cose vanno costruite e poi percepite e poi rese appunto primarie rispetto ad altro, .
A quel punto un accesso di rabbia viene percepito come una sciocca reazione che guasta tutto il resto delle cose della vita, ma c è un lavoro da fare prima che si riesca a percepirlo così.
A disposizione

Dott. Giacomo Sillari

Dott. Giacomo Sillari Psicologo a Siena

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16 SET 2024

Buongiorno Regio,

Gli agiti (spingere il vicino) sono collegati ad elementi traumatici passati che vengono inconsciamente rivissuti nella situazione presente.
Si chieda: cosa ha toccato in me la lite? Come mi sentivo nel momento in cui stavo litigando? Dice come in un tunnel, che significato ha questo per lei?

Elaborando ciò che è connesso all’agito può evitare che si ripetono situazioni simili.


Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Cisternino

Dott.ssa Francesca Cisternino Psicologo a Milano

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16 SET 2024

Buongiorno, colpisce l'espressione "Vado in giro a testa bassa pensando che non sono la persona che pensavo di essere". Non esistono persone buone sempre e persone cattive. Ogni persona, per quanto educata con valori positivi, può assumere comportamenti sbagliati e violenti se si lascia incastrare in giochi psicologici ripetitivi e frustranti o se cade nel rimuginio rabbioso. E' importante imparare a riconoscere queste situazioni ed interromperle prima che generino una valanga di emozioni negative incontrollabili.
Le suggerisco di intraprendere un percorso di terapia per imparare a monitorare queste dinamiche intrapsichiche e relazionali.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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16 SET 2024

Buongiorno Regio,
i momenti di forte stress, soprattutto se protratti da tempo e inficiati da diverse cause, possono causare anche difficoltà di gestione delle emozioni, diciamo una sorta di perdita di controllo, come è accaduto a lei. La differenza infatti, la fa proprio la consapevolezza che ognuno ha sul proprio agito e, da quanto leggo, lei ha avuto e ha tuttora una buona consapevolezza sul fatto che l'accaduto non sia stato funzionale per nessuno. Questo elemento è già un buon passo per poter intervenire su di sé, in merito alla gestione della rabbia e dello stress. Le voglio sottolineare che, in questo caso, lei non è il comportamento che ha avuto nei confronti del vicino, ma una persona in balia di un forte stress emotivo che, per un benessere personale, deve essere approfondito.

Rimango a disposizione.
Dott.ssa Sara Borroni

Dott.ssa Sara Borroni Psicologo a Saronno

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16 SET 2024

Buongiorno Regio,
Sarebbe opportuno che lei intraprendesse un percorso per imparare a gestire la rabbia e capire quale sia il fulcro della sua esplosione incontrollabile. Le sarebbe molto utile per la quotidianità e per instaurare relazioni sociali più funzionali.
Se ha bisogno di altre informazioni, mi contatti pure.
Buona giornata
Dott.ssa Selene Spigolon

Dott.ssa Selene Spigolon Psicologo a Monza

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16 SET 2024

Buongiorno Regio,
lavorare sulla consapevolezza della propria potenziale impulsività. La psicologia analitica junghiana ha introdotto il concetto di Ombra per spiegare che siamo vissuti anche da componenti negative che è necessario imparare a conoscere per poterle controllare.
A disposizione per ulteriori specifiche, la saluto cordialmente.
Dottor Eliseo Ghisu

Dott. Eliseo Ghisu Psicologo a Quartu Sant'Elena

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16 SET 2024

Mi dispiace che tu stia affrontando una situazione così complessa e capisco quanto possa essere difficile riflettere su ciò che è accaduto. Il fatto che tu abbia cercato di scusarti e assicurarti che l'altra persona stesse bene dimostra la tua consapevolezza e la volontà di assumerti la responsabilità delle tue azioni, nonostante la perdita di controllo.
Potrebbe essere utile identificare i fattori scatenanti che hanno contribuito alla tua reazione, riconoscendo i pensieri immediati che hanno preceduto l'episodio. Questo ti aiuterà a comprendere meglio i meccanismi che innescano certi comportamenti e a sviluppare strategie per prevenirli. Valutare tecniche di gestione dello stress, come la respirazione, la meditazione o l'attività fisica, potrebbe inoltre offrirti metodi efficaci per ridurre la tensione. Esistono anche percorsi specifici per la gestione della rabbia che potrebbero fornirti strumenti pratici e mirati.

Dr.ssa Stefania D'Ambrosio Psicologo a Milano

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16 SET 2024

Gentile utente, grazie di aver condiviso la sua preoccupazione. Questo mi fa pensare che in lei ci sia la volontà di un cambiamento, per non camminare più a testa bassa per strada. Mi sembra che lei riconosca un punto di rottura, un momento in cui non è stato più se stesso e “ha perso il controllo”. Riesce a ricordare quando questo è successo? Inoltre, mi verrebbe da chiederle cosa le dice questo comportamento di se stesso? Queste possono essere domande difficili a cui rispondere da soli. Consideri un percorso di supporto psicologico, volto anche a modificare questi suoi schemi di comportamento e di pensiero. Un saluto. Dott.ssa Chiara Manna

Dott.ssa Chiara Manna Psicologo a Cernusco sul Naviglio

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16 SET 2024

Gentile Regio,
ti ringrazio per la tua sincerità nel condividere la tua esperienza. È positivo che tu riconosca la gravità del comportamento e che ti sia scusato. Il fatto che tu sia preoccupato per ciò che è successo dimostra consapevolezza, ed è un buon punto di partenza.

Il discontrollo della rabbia può essere un segnale che il tuo livello di stress ha raggiunto un punto in cui diventa difficile gestire le emozioni. Può capitare a chiunque, ma è importante non ignorare il problema. Potresti trarre grande beneficio da un percorso psicologico, che ti aiuti a comprendere cosa scatena questa rabbia e a sviluppare strategie per gestirla in modo più costruttivo.

In terapia potresti imparare tecniche per riconoscere i segnali di allarme della rabbia prima che diventino ingestibili, oltre a praticare esercizi di rilassamento e comunicazione assertiva che ti permettano di esprimere il tuo disagio senza arrivare al conflitto fisico.

Il fatto che tu voglia cambiare è un passo importante e necessario per evitare che si ripetano situazioni simili in futuro. Rivolgiti a uno specialista, che possa aiutarti a lavorare su questo aspetto della tua vita e a ritrovare fiducia in te stesso.
Cordialmente,
Dott. Cristian Chiappini

Dott. Cristian Chiappini Psicologo a Perugia

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16 SET 2024

Caro Regio,
la situazione è complessa. Ritengo, comunque, che il suo preoccuparsi indichi che c'è spazio di ragionamento su quello che è successo e sulle implicazioni che ciò può avere su di lei e sull'Altro. D'altro canto, in questi casi, è da attenzionare l'entità della sua preoccupazione, al che non diventi un rivolgere l'aggressività su lei stesso.
Credo possa essere utile poter trovare un luogo di ascolto per questi suoi vissuti, in modo che lei possa trarne un sollievo e anche un'occasione di riflessione su di sè, sulle sue modalità, su ciò che desidera migliorare.
Un caro saluto,
Dott.ssa Di Tillio

Dott.ssa Tania Di Tillio Psicologo a Padova

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16 SET 2024

Salve Regio, mi spiace molto per l'accaduto perchè comprendo bene come si sente. Sente di non aver controllo su di sè? Vive con la paura che ciò possa accadere nuovamente? Credo che per Lei sia importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta al fine di capire dettagliatamente cosa ha provato in quella situazione al fine di riconoscere segnali premonitori che possano avvisarla di un'eventuale crisi e sui quali, dunque, poter lavorare per modificare la traiettoria.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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16 SET 2024

Caro Regio,
la ringrazio per aver condiviso in questo spazio il suo vissuto. Quella che condivide è
solo un'esperienza, cosa ha fatto in quella specifica situazione e come si è sentito.
Sarebbe molto utile ed interessante invece, comprendere come solitamente si comporta nei contesti che la attivano e provocano in lei rabbia, frustrazione e stress.
La cosa positiva è che è possibile lavorare sulla gestione emotiva e comportamentale con ottimi risultati, ad esempio seguendo l'approccio cognitivo comportamentale che permette di intercettare possibili pensieri e comportamenti poco funzionali sostituendoli via via con degli altri più consoni.
Se interessato la aspetto volentieri per un primo colloquio completamente online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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16 SET 2024

Buongiorno Regio,
Grazie per aver condiviso ciò che sente qui.

Può accadere di reagire impulsivamente quando si è arrabbiati: il fatto che lei si stia interrogando così tanto è un enorme punto di partenza, perché vuol dire che si interroga su quello che fa e sulle conseguenze che hanno le sue azioni sull’altro.

Un evento non la definisce in assoluto come persona.

Quello che può fare è dedicare uno spazio a se stesso nella quale può esplorare le sue emozioni, comprendere come esprimerle al meglio e magari anche capire come mai sente che la situazione che è accaduta le abbia fatto mettere in discussione tutto se stesso.

Spero di averle dato uno spunto.
Resto a disposizione qualora ne abbia bisogno,
Dott.ssa Giorgia Tanda.

Dott.ssa Giorgia Tanda Psicologo a Roma

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16 SET 2024

Salve, capita spesso che durante periodi di stress si perda il controllo delle emozioni , e’ importante che lei abbia percepito una distonia nel suo modo di comportarsi rispetto a quello abituale . Si può sicuramente lavorare sulle modalità di gestione della rabbia , ma è importante anche imparare a gestire lo stress e capire andando a fondo perché alcune reazioni dell’altro riescono a destabilizzarla influenzando le sue reazioni .
Un percorso potrebbe sicuramente aiutare .
Cari saluti

Dott.ssa Laura Baiano Psicologo a Pozzuoli

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16 SET 2024

Gentile Utente,
mi dispiace che si sia trovato in una situazione così difficile, ma il fatto che stia riflettendo sul suo comportamento e che si senta preoccupato è già un primo passo importante verso il cambiamento. Lo stress e la rabbia, specialmente in situazioni conflittuali ripetute, possono portare a reazioni impulsive, come è accaduto a lei. È fondamentale comprendere che questi episodi non definiscono chi lei è, ma che possono essere affrontati e gestiti con il giusto supporto.
Innanzitutto, sarebbe utile esplorare modi per gestire meglio le emozioni, specialmente in momenti di forte tensione. Le consiglio di considerare un percorso di supporto psicologico per lavorare su queste dinamiche. La gestione della rabbia, ad esempio, è un aspetto che si può migliorare attraverso tecniche specifiche, come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo e strategie di gestione del conflitto. Queste tecniche possono aiutarla a prendere tempo per riflettere prima di reagire impulsivamente.
Inoltre, potrebbe esserle utile lavorare sull’identificazione dei fattori scatenanti che la portano a perdere il controllo. Cosa esattamente le fa scattare la rabbia? Ci sono schemi ripetuti nei conflitti che la infastidiscono particolarmente? Comprendere questi fattori potrebbe permetterle di affrontarli in modo più consapevole in futuro.
Infine, non si colpevolizzi troppo. Avere la consapevolezza di ciò che è successo e il desiderio di migliorarsi è fondamentale per evitare che simili situazioni si ripetano. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a ritrovare fiducia in sé stesso e a sviluppare strategie per gestire meglio le emozioni, evitando che lo stress e la rabbia prendano il sopravvento.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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16 SET 2024

Gentile Regio,
È molto buono che lei abbia scelto di scrivere su questa rubrica aprendosi a sè stesso e all’altro come interlocutore. Ciò significa che è iniziato in lei un processo di consapevolezza circa il suo mondo interiore che si è palesato attraverso una perdita di controllo nella gestione dell’emozione rabbioso-aggressiva. La consapevolezza è un processo fondamentale nella capacità di controllare i propri impulsi. Forse questo suo accorgersi di non controllare la rabbia può essere connesso a qualche altro problema interno che lei non sta affrontando e che affiora stimolato da un’altra configurazione di stimolo ambientale.
Inoltre bisogna fare molta attenzione alle liti condominiali e starne alla larga il più possibile. La lotta sui confini territoriali è una delle maggiori cause di incidenti imprevedibili e che ha a che fare anche con la non conoscenza dello psichismo degli altri con cui condividiamo il palazzo o i pianerottoli. Pertanto è necessario prendere una distanza fisica e psichica per poter pensare lucidamente e non cadere in trappole che sono ordite anche talvolta da problematiche complessuali dell’altro e non nostre.
Resto a disposizione per possibili domande consulenziali.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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16 SET 2024

Salve! Mi pare di capire che la sua tematica siano il controllo e la gestione della rabbia, che come tutte le altre emozioni non va assolutamente repressa ma riconosciuta, accettata e gestita. Ogni emozione ha un suo significato e una sua funzione. Nel suo caso la rabbia verso il suo vicino avrà sicuramente motivazioni legittime, ma è attraverso un percorso di consapevolezza e riconoscimento che è possibile renderla funzionale e non straripante, causando poi reazioni di cui lei si pente. Le auguro di riuscire in questo importante obiettivo, meglio se aiutato magari da un professionista che le fornisca i giusti strumenti.
Saluti
Dott. Gianmario Galano

Dott. Gianmario Galano Psicologo a Salerno

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