Buongiorno a tutti, vi scrivo a causa di una situazione con il mio fidanzato con cui sto da un anno e mezzo che mi sta facendo soffrire parecchio, ho necessariamente bisogno di consigli. Sto subendo da giorni silenzio punitivo da parte sua e so che a breve avverrà lo scarto. Il motivo? Semplicemente perché lavoro 8 ore al giorno e al lavoro non mi hanno dato i giorni per partire in vacanza quando voleva lui. Si era impuntato all'improvviso di andare adesso a ottobre mentre io avevo una settimana piena di ferie a metà novembre. Tra l'altro un viaggio intercontinentale non dietro l'angolo che si organizza in pochi giorni. Non ha voluto sentire ragioni. Musi lunghi, ripicche, offese, fino ad arrivare al silenzio. Sui social pubblica video dove è triste e solo per fare la vittima. Io sono la strega cattiva che poverina lavora 9 ore al giorno per 5/6 giorni su 7. Mentre lui vive di rendita del padre e non fa nulla dalla mattina alla sera. Il padre è una persona importante e viaggia sempre per lavoro. Sua madre invece è casalinga da sempre e il mio ragazzo la insulta perché dice che è mantenuta da una vita e dovrebbe trovarsi un lavoro. È chiaro che sia cresciuto con modelli disfunzionali. Lui non vuole lavorare, non vuole sposarsi, convivere, non vuole fare nulla nella vita. Dice che si annoia ed è stufo che io non sia mai libera. Che vuole andare via a capodanno ( ha già deciso lui giorni e luogo senza consultarmi)
Vorrebbe che non lavorassi più in modo di essere a sua disposizione appena vuole. Peccato che poi mi chieda di dividere anche 10 euro di benzina e tante altre cose ( quindi qui fa comodo che io lavori). Fortunatamente non conviviamo ma viviamo ognuno a casa propria. Di solito quando io devo iniziare il turno presto dormo a casa mia visto che ho il lavoro a 10 minuti da casa. Ed ecco che lui parte con altri silenzi punitivi e insulti perché non vado a dormire da lui. Non esiste vedersi di giorno per fare una passeggiata, una cena fuori, un cinema o qualsiasi altra attività di coppia. Devo essere pronta a sua disposizione per dormire da lui senza curarsi dei miei impegni ed esigenze, considerando che vivo ancora in famiglia. Vede la ragazza di suo fratello che è sempre libera e non lavora perché si è licenziata ( probabilmente sotto insistenza del compagno) e ciondola tutto il giorno e notte a casa loro e lui soffre ed è geloso che io non sia così sottomessa. Minaccia di tradirmi , gioca con i sensi di colpa.
Come devo comportarmi?
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21 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 12 persone
Buongiorno gentile Anna, la situazione che ha descritto è chiaramente molto difficile e dolorosa, e sembra essere caratterizzata da dinamiche di manipolazione e controllo emotivo. Il silenzio punitivo, le ripicche, e l’atteggiamento del suo fidanzato indicano una mancanza di rispetto per i suoi bisogni e la sua autonomia, e queste sono tutte manifestazioni di una relazione potenzialmente tossica.
Il fatto che lui utilizzi il silenzio punitivo come strumento per "punirla" per scelte che lei è stata costretta a fare (come la mancata concessione di ferie) è un segnale di manipolazione emotiva. Questi comportamenti sono dannosi perché mirano a farle sentire colpa e a metterla in una posizione di subordinazione, dove lei si sente costretta a giustificarsi per azioni legittime. Non è sano, in una relazione, utilizzare il silenzio o la ripicca come forma di comunicazione.
Anche le minacce di tradimento e i sensi di colpa che lui cerca di instillarle sono comportamenti manipolatori. Questo tipo di atteggiamento non solo minaccia la sua autostima, ma anche la sua serenità emotiva. Lei si trova a dover giustificare il fatto di avere una vita professionale e personale indipendente, quando in realtà questi sono aspetti sani e necessari in una relazione equilibrata.
Lui sembra assumere il ruolo di vittima sui social media, presentando una versione distorta dei fatti per attirare simpatia o giustificare il suo comportamento. Questo tipo di atteggiamento evita di affrontare i veri problemi di coppia e indica una mancanza di maturità emotiva. Anche il fatto che lui viva di rendita senza assumersi responsabilità lavorative, mentre critica chi lo fa, come sua madre, riflette un quadro di disfunzione familiare che potrebbe aver influenzato il suo comportamento.
Inoltre mi sembra di capire che abbiate priorità e obiettivi di vita molto diversi. Lei lavora, ha impegni e si sforza di mantenere un equilibrio tra lavoro e vita personale. Lui, al contrario, sembra vivere in una condizione di passività e vuole che lei si adegui ai suoi ritmi e alle sue esigenze, senza considerare i suoi bisogni. Questo include anche la mancanza di volontà di consultarla su decisioni importanti, come viaggi o piani per il futuro. Il suo desiderio che lei smetta di lavorare per essere sempre a sua disposizione è un ulteriore segno di controllo.
È chiaro che lei si sente limitata e sottomessa in questa relazione. È importante ricordare che una relazione dovrebbe essere fondata sul rispetto reciproco, sulla condivisione e sul supporto. I suoi bisogni, come il desiderio di mantenere il suo lavoro e di avere una vita al di fuori della relazione, sono legittimi e non dovrebbero essere visti come una minaccia per il partner. Il fatto che lui ignori i suoi impegni e desideri che lei sia sempre disponibile per lui non è compatibile con una relazione sana e paritaria.
Le vorrei dare quindi qualche suggerimento su come potrebbe procedere:
1) Prima di tutto le consiglio di riflettere seriamente su cosa desidera veramente in una relazione. Si merita rispetto, supporto e comprensione. Se il suo partner non è disposto a cambiare, potrebbe essere necessario considerare se questa relazione sia davvero quella giusta per lei.
2) Un atro punto importante riguarda lo stabilire dei confini chiari per proteggere il suo tempo e la sua energia. Se lui continua a ignorare i suoi bisogni o a manipolarla emotivamente, potrebbe essere utile allontanarsi per valutare la situazione in modo più oggettivo.
3) Consideri di cercare il supporto di un professionista, come uno psicologo, per aiutarla a elaborare i suoi sentimenti e a gestire questa situazione. Il supporto esterno potrebbe darle la forza necessaria per prendere decisioni consapevoli e giuste per il suo benessere.
4) Se il comportamento del suo fidanzato non cambia e continua a sottoporla a manipolazioni e pressioni emotive, potrebbe essere utile considerare la possibilità di allontanarsi, almeno temporaneamente, per riprendere il controllo della sua vita e riflettere su cosa desidera davvero.
La sua felicità e serenità sono importanti. Non è necessario accettare una relazione che la fa soffrire o in cui non si sente rispettata e apprezzata. Spero che queste riflessioni possano aiutarla a prendere decisioni che possano portarla verso una maggiore tranquillità e soddisfazione personale.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli attraverso una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
27 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Anna,
quello che stai vivendo è senza dubbio un momento complesso e carico di emozioni. È comprensibile sentirsi sopraffatti da una situazione in cui la vita sentimentale sembra scontrarsi con le esigenze personali e professionali. La tua dedizione al lavoro e il desiderio di costruire un futuro sono aspetti importanti della tua vita che meritano rispetto e considerazione.
Le dinamiche descritte nel tuo rapporto indicano che ci sono delle sfide significative da affrontare. I comportamenti da te descritti che il tuo compagno mette in atto con il silenzio punitivo e con le minacce di un ipotetico tradimento sono segnali che richiedono una riflessione approfondita. È essenziale riconoscere che un rapporto sano dovrebbe basarsi sul rispetto reciproco, sull’ascolto e sulla comprensione delle esigenze di entrambi.
Il fatto che tu hai deciso di affrontare questa situazione dimostra una consapevolezza delle tue necessità e dei tuoi diritti. È fondamentale che tu possa esprimere apertamente le tue emozioni e i tuoi desideri, senza timore di ritorsioni. Il tuo lavoro e le tue ambizioni non devono diventare un motivo di conflitto, ma piuttosto una fonte di orgoglio e realizzazione.
Potresti considerare di stabilire dei confini chiari. Comunicare le tue esigenze e il tuo desiderio di un equilibrio tra vita personale e professionale potrebbe essere un passo fondamentale. In questo processo, riflettere sul tipo di relazione che desideri e su come ti senti in questa attuale dinamica può rivelarsi illuminante.
Ricorda che meriti un amore che ti valorizzi e non ti faccia sentire in colpa per le tue scelte.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o supporto.
Cordiali saluti Dott.ssa Bombino Jessica
26 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera e intanto grazie per il coraggio e per essere riuscita a confidarti in questo spazio. Mi dispiace sapere che stai passando un periodo così difficile. La situazione che racconti sembra essere caratterizzata da dinamiche di controllo e manipolazione emotiva, che alla lunga possono risultare molto dannose. Ti scrivo degli spunti di riflessione su come potresti procedere:
1. **Riflettici sù**: Prenditi del tempo per valutare ciò che desideri veramente da te stessa e dalla tua relazione.
2. **Stabilisci i tuoi limiti**: È fondamentale comunicare i tuoi bisogni e i tuoi limiti. Spiega al tuo fidanzato quali sono i tuoi impegni e che non puoi essere sempre disponibile.
3. **Non isolarti**: Parla con amici fidati o familiari riguardo alla tua situazione. Avere un supporto esterno può offrirti nuove prospettive e conforto.
4. **Valuta la relazione**: Considera pro e contro e se questa relazione è sana per te. Se il suo comportamento non cambia nonostante i tuoi tentativi di comunicazione, potrebbe essere il momento di valutare se è opportuno prendere strade diverse.
5. **Non cedere ai sensi di colpa**: Ricorda che non sei responsabile delle emozioni o delle scelte del tuo partner. Non puoi sentirti in colpa per il tuo lavoro o per il tempo che dedichi a te stessa.
6. **Considera la terapia**: Se ti sembra utile, potresti considerare la terapia individuale o di coppia per affrontare questi problemi in un ambiente sicuro e supportivo.
Nel caso fossi interessata a una consulenza puoi fissare un appuntamento per affrontare tutto insieme.
La situazione che stai vivendo non è definibile normale e meriti di essere in una relazione in cui invece potersi sentire rispettata e valorizzata. Prenditi il tempo necessario per fare delle scelte che siano giuste per te.
Ti auguro il meglio e resto a tua disposizione.
Dott. Alessio Attinasi
25 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Anna,
La prima cosa che mi viene da chiederti è come rispondi agli atteggiamenti ricattanti e punitivi che mette in atto il tuo ragazzo.
Sicuramente questa dinamica sarà stata alimentata o assecondata in qualche modo - magari anche inconsapevolmente - nei vostri trascorsi di coppia.
Inoltre, molto probabilmente, anche nel suo passato potrebbe aver appreso che questa modalità di relazione è quella che gli permette di ottenere ciò che desidera.
Ciascuno di noi potrebbe cercare e trovare in una relazione qualcosa che risponde ad alcune necessità, che supporta alcuni schemi: tutto sta nel diventare consapevoli di ciò, di cosa cerchiamo, di come ce lo prendiamo.
Sarebbe opportuno provare a chiarire queste dinamiche, come si sono strutturate e cercare di agire affinché la relazione possa prendere un'altra piega.
23 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Anna, la relazione che descrive è caratterizzata da dinamiche che le procurano sofferenza che, se prolungata, può diventare tossica. Prima di tutto mi sembra che nella vostra coppia non ci sia la reciprocità che nutre il rapporto e lo rende un luogo di crescita per entrambi i partner. Dal suo racconto emergono atteggiamenti prevaricanti, manipolatori e mortificanti di matrice passivo-aggressiva. È ammirevole la sua consapevolezza del fatto che il suo fidanzato stia applicando alla vostra relazione modelli disadattivi appresi nella sua famiglia d'origine. Tuttavia, ciò che è davvero importante è che lei sposti il focus più su di sé e arrivi ad aver chiaro cosa vuole per la sua vita e che tipo di persona voglia avere al suo fianco.
Tenga a mente che una buona relazione è quella che rappresenta un valore aggiunto per la nostra esistenza.
Se vorrà impegnarsi a fare chiarezza per se stessa sarò lieta di aiutarla.
Un caro saluto.
Dott.ssa Rosa Lacerenza
22 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Anna
Lei desidererebbe questo? Se lo chieda, più volte al giorno. Desidera un compagno che la manipola e, attraverso i sensi di colpa, le faccia fare quello che vuole lui?
Chieda a se stessa se è questo ciò che desidera dal suo compagno, dalla persona che le sta accanto. Vuole essere una compagna o una mamma di un bambino (non ancora cresciuto) molto viziato?
Chieda a se stessa se gli agiti del suo compagno sono una dimostrazione d'amore o se, più probabilmente, dei capricci nati e mai risolti da 2 genitori come li definisce lei disfunzionali.
Non si lasci soggiogare da questi tentativi subdoli e puerili cara Anna.
Può avere molto di più dalla vita: qualcuno che ammiri la sua dedizione al lavoro, che la appoggia in ogni cosa che fa, che la rincuori quando si sente fragile.
Non è forse questo che desidera per lei?
22 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Anna,
Grazie per aver condiviso con noi la sua storia.
Non posso di certo dirle io quale scelta deve prendere per la sua vita, ne credo possa farlo nessun altro.
Quello che le posso dire è che la invito a porsi delle domande: la relazione che descrive, come lei ben sa, è tutt’altro che sana, ma piuttosto basata sul ricatto emotivo.
In un rapporto del genere i suoi bisogni sono completamente accantonati, ma la prima ad accantonare se stessa e a mancarti di rispetto è proprio lei. Come mai nonostante sia consapevole della situazione che vive permette ad un’altra persona di farle tutto ciò? Avrebbe bisogno di uno spazio nella sua vita dove lei esiste e sarebbe importante che se lo ritagli fisicamente ed emotivamente anche con un professionista.
Quando ci si mette da parte così tanto, a tal punto da annullarsi, arrivare da uno psicologo assume un valore enorme: le sue emozioni, i suoi bisogni esistono e devono essere ascoltati.
Qualora ne avesse voglia, resto a disposizione per parlarne. Spero di averle dato qualche spunto,
Dott.ssa Giorgia Tanda.
22 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Nessuno purtroppo può dirle come deve comportarsi, Anna. Lui sta provando ad imporre il suo modo di vivere e a "manipolarla" per farla adattare alle sue esigenze, ma lei ha ben chiaro quanto tutto questo sia disfunzionale e non le piaccia, non ci stia. Cerchi di capire, anche con il supporto di un collega, cosa le impedisce quindi di allontanarsi da questa relazione, a prescindere dalle azioni e i comportamenti messi in atto dal compagno.
19 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao, mi dispiace per quello che stai subendo. Questa persona ti ama veramente? Tu cosa ami di lei? Affronterei questi temi in psicoterapia.
Sono a disposizione, un grande abbraccio
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Anna, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buonasera Anna,
questo quadro di relazione che presenta é chiaramente disfunzionale alla sua serenità mentale ed affettiva, in quanto é presente un comportamento ricattatorio e svalutante, oltreché manipolatorio, nei suoi confronti.
Il rischio é che si venga a creare in lei una forte carenza di autostima e capacità di valutare lucidamente gli atteggiamenti e comportamenti di lui e dove possono portarla. Si può definire questi comportamenti come una violenza psicologica in atto e dalla quale deve cercare di uscirne il prima possibile.
In questa relazione non vi é, da parte di lui, una minima attenzione e presa d'atto delle sue necessità, i suoi desideri, il riconoscimento di ciò che comporta, in termini energetici e mentali, il recarsi quotidianamente al lavoro. In altri termini vi é una svalutazione costante di lei come donna e partner e, mettendo nei social la sua insoddisfazione, il dare di lei un'immagine diversa da quella che le attiene.
Fortunatamente lei é ben attenta a non sottostare alle sollecitazioni ricattatorie circa l'abbandono del suo lavoro e praticamente della sua indipendenza economica.
Il consiglio che le posso dare é quello di rivedere se é il caso di continuare in questa pericolosa modalità di relazione e se invece non sia il caso di iniziare a prendersi cura di sé, delle proprie necessità affettive e desideri, progetti e aspettative che non vengono minimamente condivisi da questo fidanzato ma, anzi, ignorati e ostacolati. Il rispetto del partner é una delle implicite condizioni per le quali si forma una coppia ed in questo caso sembra non sia adeguatamente presente nei suoi confronti. Si prenda del tempo per riflettere su questa situazione , per trovare una strada che la porti a non sottostare più ai comportamenti ed ai capricci di una persona che pensa solo a sé stesso e non alla coppia (se non nei termini che vuole lui).
In questo frangente potrebbe esserle d'aiuto un sostegno professionale per aiutarla a capire come procedere verso una soddisfazione delle proprie necessità e quant'altro in relazione ad una realtà di coppia che desidera.
Cordialmente
dott. Giancarlo Mellano
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Anna,
la relazione che descrive sembra essere piuttosto sbilanciata, dove lei sente di avere e le vengono attribuite colpe e responsabilità che l'altra parte non si riconosce. E' molto difficile dare consigli, dal momento che mancano informazioni importanti per meglio comprendere la storia fra lei e il suo fidanzato, ma il reagire con "silenzi punitivi" e accuse non giova al benessere psicologico né alla vostra relazione. Alla base di ogni rapporto ci dovrebbe essere il rispetto reciproco, la condivisione e la volontà di comprendere l'altro: quello che sta accadendo sembra invece un tentativo di un membro di importi sulla vita dell'altro, in questo caso della sua vita. Per questo motivo, credo sarebbe importante per lei iniziare un percorso per riflettere sui suoi obiettivi di vita (che sembrano molto diversi da quelli del suo fidanzato), su quello che questa relazione significa per lei e sul rapporto con questa persona, con la consapevolezza che solo lei, Anna, può decidere cosa fare e dove indirizzare la sua vita.
Resto a disposizione,
dott.ssa Alessia Foronchi
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Anna,
Cambierei la domanda, chiedendosi "come voglio comportarmi?". Sarebbe importante focalizzarsi sui suoi valori e bisogni e comprendere se questa relazione possa ancora avvicinarsi ad essi; abilità di comunicazione assertiva, poi, potrebbero aiutarla in direzione di una apertura nei confronti del suo ragazzo, funzionale a raccogliere maggiori elementi che offrano questo tipo di risposta utile per lei. Si chieda "cosa posso fare IO in questa situazione" e lasci andare altre aspettative sull'altro, che riguardano aspetti che dipendono solo, per l'appunto, dall'altro.
Un percorso di supporto psicologico potrebbe essere utile per questi obiettivi. Resto a disposizione,
Un saluto,
Dott.ssa Federica Favro
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Anna,
in una relazione è importante che ci sia rispetto reciproco ma soprattutto ascolto. Dal suo racconto mi sembra di percepire che siano messe in primo piano solo le esigenze del suo compagno e non le sue, e che agisca nei suoi confronti atti manipolativi come il silenzio punitivo per esercitare su di lei un controllo.
E' importante che lei riconosca quali sono i suoi bisogni e esigenze personali conscia del fatto che in una relazione entrambi hanno un ruolo attivo.
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Quello che descrive riguarda dinamiche che possono essere molto tossiche e dannose per il suo benessere emotivo. Il comportamento che sta subendo, come il "silenzio punitivo" e le minacce di allontanamento, è preoccupante. Non è giusto far sentire l'altro in colpa o punirlo per delle situazioni che non dipendono da lui, come il fatto di non poter prendere ferie al lavoro quando lo decide una sola persona. Questo tipo di atteggiamento non è una forma di conflitto normale o costruttivo, ma piuttosto una manipolazione che può farla sentire insicura e frustrata.
Mi sembra che nella vostra relazione manchi una comunicazione rispettosa e paritaria. Lui prende decisioni unilaterali, come quando ha deciso di andare in vacanza senza consultarla, o quando ha già deciso cosa fare per Capodanno. Questo tipo di comportamenti mostra una chiara mancanza di considerazione per le sue esigenze, i suoi desideri e il suo lavoro. Il fatto che lui non voglia che lei lavori per essere "sempre disponibile" è un tentativo di limitare la sua indipendenza, e questo può essere molto pericoloso nel lungo termine, perché crea una dinamica di controllo. È importante che lei mantenga il suo lavoro e la sua autonomia economica, perché già il fatto che le chieda di contribuire alle spese mentre allo stesso tempo la vorrebbe dipendente economicamente mostra una grande incoerenza.
Mi rendo conto che il suo fidanzato possa essere influenzato da modelli familiari disfunzionali, come il comportamento del padre e la figura materna che lui critica. Tuttavia, questo non giustifica il modo in cui la sta trattando. Le persone possono avere passati difficili, ma devono essere in grado di riconoscere i propri comportamenti e cercare di cambiare, se vogliono costruire relazioni sane. Il fatto che lui minacci di tradirla o che giochi sui sensi di colpa non è accettabile e rappresenta una forma di abuso emotivo.
So che può essere difficile prendere decisioni in una situazione del genere, ma credo sia importante che lei si prenda del tempo per riflettere su quello che desidera davvero. Si merita una relazione basata sul rispetto, sul supporto reciproco e su una comunicazione aperta. Il suo benessere emotivo e la sua felicità devono essere una priorità. Stare con qualcuno che la fa sentire colpevole per il suo lavoro, per la sua indipendenza, o che la punisce con il silenzio, non è una condizione che la farà stare bene nel lungo periodo.
Le consiglio di provare a stabilire dei confini chiari con il suo fidanzato, spiegandogli come si sente e cosa non è più disposta ad accettare. Se la situazione non dovesse cambiare, potrebbe essere utile pensare a una pausa o addirittura considerare se questa relazione è davvero quello che vuole per il suo futuro. Inoltre, parlare con una persona di fiducia o un terapeuta potrebbe aiutarla a chiarirsi le idee e a rafforzare la sua autostima.
È fondamentale che lei non accetti queste minacce o ricatti emotivi. Merita di essere in una relazione in cui viene rispettata, valorizzata e in cui può crescere serenamente. Se questo non è possibile nella relazione attuale, prendersi cura di sé stessa e proteggere il proprio benessere emotivo deve essere una priorità.
Sono qui per supportarla, qualora ne sentisse il bisogno. Dott.ssa Camilla Persico
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Anna.
La ringrazio per aver condiviso la sua situazione attuale. I comportamenti e le reazioni del suo compagno sono degli atteggiamenti volti al controllo e alla manipolazione, probabilmente dati da una sua instabilità personale. Ciò non dovrebbe influire su di lei; è bene che lei segua i sui valori e obbiettivi.
Oltre a ciò, cosa la tiene legata a questa persona? Si sente rispettata? Valorizzata? Amata?
è importante riconoscere questi pensieri per non andare a mirare alla sua autostima, perchè ciò porterebbe a grossa frustrazione.
Rimango a disposizione,
cordialmente
Dott.ssa Covini Sofia
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Anna,
quelli che hai descritto sono meccanismi di manipolazione psicologica e di abuso emotivo che lui cerca di mettere in atto. Nessuno merita di sottostare a queste dinamiche e per fortuna tu hai fatto il tuo primo passettino di consapevolezza.
come agire dovrai deciderlo tu, ma intanto io ti chiedo: secondo te questo è amore? Questa persona ti ama?
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Da quello che scrive, si intuisce che lei è il suo fidanzato non siete sulla stessa lunghezza d’onda.
Avete avuto un’educazione fatto esperienze differenti.
Al giorno d’oggi, lavorare otto o nove ore al giorno è normale quasi per tutti i lavori da quelli più comuni, come fare la commessa a quelli più facoltosi, come fare l’avvocato, il notaio, il direttore dell’azienda.
Tuttavia, guardiamo la situazione al punto di vista di un ragazzo che non lavora, che si annoia, che non sa cosa vuole fare la sua vita, che non ha progetti, che vive di rendita della famiglia (presumo che sia una famiglia molto agiata) è comprensibile che non capisca la sua situazione.
Se poi lui vede che la ragazza del suo fratello si è licenziata per essere sempre quel fidanzato, questo rafforza la sua idea.
Il silenzio punitivo è una tecnica di manipolazione che certe persone mettono in pratica nei confronti del partner quando vedono che lui o lei non accontenta i suoi desideri e non riescono a controllarlo
È una forma di punizione psicologica basata sul senso di colpa su sminuire l’altro e di fargli pressione psicologica.
In una relazione sana,costruttiva e matura il silenzio punitivo non dovrebbe nemmeno esserci.
Le consiglio di parlare col suo fidanzato e di affrontare questa situazione.
Se non fosse risolvibile, le consiglio di valutare se è il caso di continuare a portare avanti questa relazione.
È felice in questa relazione?
Una relazione di questo tipo che futuro può offrirle?
Sono domande su cui iniziare a fare una riflessione.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a valutare tutti gli aspetti, fare chiarezza.
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Anna,
La situazione che sta vivendo è estremamente difficile e piena di segnali preoccupanti. Il comportamento del suo fidanzato, come il silenzio punitivo, la manipolazione emotiva, le minacce di tradimento e il controllo sulle sue scelte lavorative e personali, è molto tossico. Nessuna relazione sana dovrebbe basarsi su queste dinamiche.
È importante riconoscere che il suo valore non dipende dalla disponibilità a essere "sempre pronta" per lui. Una relazione equilibrata si fonda sul rispetto reciproco, sulla libertà di ognuno di esprimere i propri bisogni e sulle scelte condivise. Il fatto che lui non voglia ascoltare le sue esigenze e cerchi di manipolarla emotivamente per farle fare ciò che vuole è un segno chiaro di mancanza di rispetto e di controllo.
La sua preoccupazione per il comportamento del suo fidanzato è più che giustificata. La mancanza di comunicazione sana, il rifiuto di prendere in considerazione le sue esigenze e l'insistenza su decisioni che riguardano la coppia senza consultarla indicano che questo rapporto è sbilanciato e può essere emotivamente dannoso per lei.
Prendere tempo per riflettere su cosa desidera davvero e cosa merita in una relazione è fondamentale. La invito a considerare se questo rapporto possa davvero offrirle la serenità e il rispetto che merita. Parlare con una persona di fiducia o con un professionista potrebbe aiutarla a vedere più chiaramente la situazione e a prendere le decisioni giuste per il suo benessere.
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Ciao Anna, dal tuo racconto percepisco un profondo malcontento rispetto alla tua relazione.
Partendo dal presupposto che in una coppia non c’è uno “sbagliato” ed un “giusto” in assoluto, ma ci si deve basare su come ci si sente e cosa ci regala la coppia, sento che lei è pienamente insoddisfatta. Nel suo racconto, parla del suo ragazzo solo con aggettivi e considerazioni negativi, non c’è una sola nota positiva quando lo descrive.
Probabilmente, il suo compagno, a causa di una famiglia disfunzionale e di alcuni suoi tratti narcisistici e manipolativi, tende ad instaurare un rapporto in cui vede solo i suoi bisogni. È come se il suo compagno, che evidentemente ha un’autostima molto bassa, facesse dipendere il suo stesso valore da quello che lei, Anna, fa o non fa (ovvero, ha bisogno di “tenere il potere” per sentirsi apprezzato, per sentirsi qualcuno).
Utilizzando tecniche manipolatorie come i silenzi, per farla sentire in colpa ( “se non fai questo non mi ami abbstanza”).
Mi dice anche che lui non lavora, che la scredita perché lei, Anna, lavora molto … ma al tempo stesso scredita sua madre per essere casalinga.
Sotto questo comportamento si intravede un altro tratto narcisistico, quello dell’invidia. Probabilmente il suo compagno soffre del fatto che lei abbia un lavoro e qualcosa in cui impegnarsi; invece di impegnarsi lui stesso per migliorare la propria situazione, tenta in qualche modo di portare lei, Anna, al suo stesso “livello”, disprezzando il suo lavoro.
Considerando che non si può comprendere bene una persona e le dinamiche instaurate solo sulla base di un racconto, bisogna concentrarsi su come lei, Anna, si sente.
Si sente apprezzata? Sente che vengono rispettati i suoi bisogni e le sue aspirazioni? Si sente serena e “comoda” nella relazione?
Sente che il suo fidanzato la ama per la persona che lei è oppure che la ama solo quando tutto corrisponde alle aspettative che lui si è creato?
Credo che lei abbia già tutte le risposte ma non abbia ancora il coraggio di agire.
Vorrei terminare con una considerazione.. un rapporto di coppia sano è quello che ci dà qualcosa, che ci arricchisce, non quello che ci toglie qualcosa.
Resto a disposizione, anche online
Stefania Capriglia
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Anna,
comprendo la sua difficoltà a gestire emotivamente una relazione dalle dinamiche disfunzionali per come la racconta.
Mi piacerebbe valorizzare insieme a lei l'aspetto di consapevolezza che si evince dal suo racconto: lei riesce a riconoscere e a chiamare per nome tutti gli aspetti manipolatori che le creano disagio all'interno del rapporto, li conosce e li verbalizza: questo è già qualcosa! Significa che su un piano razionale, lei ha raggiunto delle consapevolezze. Quello che manca per poter rispondere in maniera efficace alla sua domanda " come devo comportarmi ", è adesso interrogarsi su quali sono gli aspetti, ancora non del tutto consapevoli, che non le permettono di svincolarsi all'interno di queste dinamiche. E' importante allora che lei apra una finestra di ascolto dentro di sè,( anche con l'aiuto di qualcuno), sui suoi desideri e bisogni piu' profondi, da permetterle di comportarsi poi in risonanza con essi.
Resto a sua disposizione.
Una buona giornata,
Dott.ssa Anna Lucia Marzia
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
in una situazione come questa ci sono alcuni segnali da considerare, come le ripicche, i silenzi punitivi, le minacce di tradimento, il volere una persona sempre aperta alle proprie disponibilità; tutti questi aspetti fanno pensare ad una relazione disfunzionale.
Alcuni degli elementi più importanti all'interno di una relazione sono il rispetto, l'indipendenza e il dialogo e sembra che alcuni di questi vengano meno.
La domanda da porsi è se questa relazione fa stare bene o ci si sente manipolati, è importante riflettere su tutti questi aspetti al fine di comprendere se è giusto proseguire la relazione o lasciare andare. Tutti questi elementi che creano uno stato di manipolazione possono ledere anche la propria autostima e il senso di sé.
Inoltre, aspetti da considerare sono: il proprio benessere, la propria felicità, le priorità nella vita.
Rifletta su tutte queste domande e questi aspetti per comprendere come è meglio proseguire la propria vita.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Le auguro una buona giornata,
cordialmente,
Dott.ssa Angelica Venanzetti
18 OTT 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
È evidente che il comportamento del tuo fidanzato sta avendo un impatto negativo sulla tua vita e sul tuo benessere emotivo.
Ecco alcuni punti da considerare:
Riconosci i segnali: Il silenzio punitivo, le offese e le minacce di tradimento sono segnali di un comportamento manipolativo e tossico. È importante riconoscere questi segnali e capire che non sono accettabili in una relazione sana.
Valuta le tue priorità: Il tuo lavoro e il tuo benessere personale sono importanti. Non dovresti sentirti in colpa per avere impegni e responsabilità. Una relazione dovrebbe essere un supporto, non un ostacolo.
Comunica i tuoi bisogni: Se possibile, prova a parlare apertamente con il tuo fidanzato riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue esigenze. Se lui non è disposto ad ascoltare o a cambiare il suo comportamento, potrebbe essere il momento di rivalutare la relazione.
Cerca supporto: Parla con amici, familiari o un professionista della salute mentale. Avere un supporto esterno può aiutarti a vedere la situazione da una prospettiva diversa e a prendere decisioni più informate.
Prendi in considerazione la tua felicità: La tua felicità e il tuo benessere sono fondamentali. Se la relazione ti sta causando più dolore che gioia, potrebbe essere il momento di considerare se è davvero ciò che desideri per il tuo futuro.
Ricorda che meriti di essere trattata con rispetto e amore.
18 OTT 2024
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Gentile Anna,
Dal tuo racconto emerge una dinamica di controllo e manipolazione che potrebbe avere un impatto molto negativo sul tuo benessere emotivo. Il "silenzio punitivo" che ci racconti e le minacce, così come le descrivi, così come il desiderio di controllare le tue scelte lavorative e personali, sono segnali di una relazione dal carattere disfunzionale.
Il rispetto reciproco, il supporto emotivo e la libertà di vivere la propria vita sono elementi fondamentali in un rapporto sano e la mancanza di considerazione per i tuoi bisogni e desideri, così come l'insistenza a farti sentire in colpa o manipolata, possono minare la tua autostima e portare a sentimenti di isolamento e frustrazione.
È importante che tu ti chieda se in questa relazione ti senta valorizzata e rispettata, o se piuttosto ti senta limitata.
È importante che tu sappia che hai tutto il diritto di vivere una vita in cui le tue esigenze e i tuoi desideri siano rispettati, così come il tuo lavoro e le tue necessità.
Resto a tua disposizione se avessi bisogno di parlarne ancora.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Cianchi