Lui vuole lasciarmi perché lavoro

Inviata da Anna · Ieri, 17 ott 2024 Terapia di coppia

Buongiorno a tutti, vi scrivo a causa di una situazione con il mio fidanzato con cui sto da un anno e mezzo che mi sta facendo soffrire parecchio, ho necessariamente bisogno di consigli. Sto subendo da giorni silenzio punitivo da parte sua e so che a breve avverrà lo scarto. Il motivo? Semplicemente perché lavoro 8 ore al giorno e al lavoro non mi hanno dato i giorni per partire in vacanza quando voleva lui. Si era impuntato all'improvviso di andare adesso a ottobre mentre io avevo una settimana piena di ferie a metà novembre. Tra l'altro un viaggio intercontinentale non dietro l'angolo che si organizza in pochi giorni. Non ha voluto sentire ragioni. Musi lunghi, ripicche, offese, fino ad arrivare al silenzio. Sui social pubblica video dove è triste e solo per fare la vittima. Io sono la strega cattiva che poverina lavora 9 ore al giorno per 5/6 giorni su 7. Mentre lui vive di rendita del padre e non fa nulla dalla mattina alla sera. Il padre è una persona importante e viaggia sempre per lavoro. Sua madre invece è casalinga da sempre e il mio ragazzo la insulta perché dice che è mantenuta da una vita e dovrebbe trovarsi un lavoro. È chiaro che sia cresciuto con modelli disfunzionali. Lui non vuole lavorare, non vuole sposarsi, convivere, non vuole fare nulla nella vita. Dice che si annoia ed è stufo che io non sia mai libera. Che vuole andare via a capodanno ( ha già deciso lui giorni e luogo senza consultarmi)
Vorrebbe che non lavorassi più in modo di essere a sua disposizione appena vuole. Peccato che poi mi chieda di dividere anche 10 euro di benzina e tante altre cose ( quindi qui fa comodo che io lavori). Fortunatamente non conviviamo ma viviamo ognuno a casa propria. Di solito quando io devo iniziare il turno presto dormo a casa mia visto che ho il lavoro a 10 minuti da casa. Ed ecco che lui parte con altri silenzi punitivi e insulti perché non vado a dormire da lui. Non esiste vedersi di giorno per fare una passeggiata, una cena fuori, un cinema o qualsiasi altra attività di coppia. Devo essere pronta a sua disposizione per dormire da lui senza curarsi dei miei impegni ed esigenze, considerando che vivo ancora in famiglia. Vede la ragazza di suo fratello che è sempre libera e non lavora perché si è licenziata ( probabilmente sotto insistenza del compagno) e ciondola tutto il giorno e notte a casa loro e lui soffre ed è geloso che io non sia così sottomessa. Minaccia di tradirmi , gioca con i sensi di colpa.
Come devo comportarmi?

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Miglior risposta OGGI, 18 OTT 2024

Gentile Anna,
Dal tuo racconto emerge una dinamica di controllo e manipolazione che potrebbe avere un impatto molto negativo sul tuo benessere emotivo. Il "silenzio punitivo" che ci racconti e le minacce, così come le descrivi, così come il desiderio di controllare le tue scelte lavorative e personali, sono segnali di una relazione dal carattere disfunzionale.
Il rispetto reciproco, il supporto emotivo e la libertà di vivere la propria vita sono elementi fondamentali in un rapporto sano e la mancanza di considerazione per i tuoi bisogni e desideri, così come l'insistenza a farti sentire in colpa o manipolata, possono minare la tua autostima e portare a sentimenti di isolamento e frustrazione.
È importante che tu ti chieda se in questa relazione ti senta valorizzata e rispettata, o se piuttosto ti senta limitata.

È importante che tu sappia che hai tutto il diritto di vivere una vita in cui le tue esigenze e i tuoi desideri siano rispettati, così come il tuo lavoro e le tue necessità.

Resto a tua disposizione se avessi bisogno di parlarne ancora.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Cianchi

Dott.ssa Claudia Cianchi Psicologo a Roma

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OGGI, 18 OTT 2024

Quello che descrive riguarda dinamiche che possono essere molto tossiche e dannose per il suo benessere emotivo. Il comportamento che sta subendo, come il "silenzio punitivo" e le minacce di allontanamento, è preoccupante. Non è giusto far sentire l'altro in colpa o punirlo per delle situazioni che non dipendono da lui, come il fatto di non poter prendere ferie al lavoro quando lo decide una sola persona. Questo tipo di atteggiamento non è una forma di conflitto normale o costruttivo, ma piuttosto una manipolazione che può farla sentire insicura e frustrata.
Mi sembra che nella vostra relazione manchi una comunicazione rispettosa e paritaria. Lui prende decisioni unilaterali, come quando ha deciso di andare in vacanza senza consultarla, o quando ha già deciso cosa fare per Capodanno. Questo tipo di comportamenti mostra una chiara mancanza di considerazione per le sue esigenze, i suoi desideri e il suo lavoro. Il fatto che lui non voglia che lei lavori per essere "sempre disponibile" è un tentativo di limitare la sua indipendenza, e questo può essere molto pericoloso nel lungo termine, perché crea una dinamica di controllo. È importante che lei mantenga il suo lavoro e la sua autonomia economica, perché già il fatto che le chieda di contribuire alle spese mentre allo stesso tempo la vorrebbe dipendente economicamente mostra una grande incoerenza.
Mi rendo conto che il suo fidanzato possa essere influenzato da modelli familiari disfunzionali, come il comportamento del padre e la figura materna che lui critica. Tuttavia, questo non giustifica il modo in cui la sta trattando. Le persone possono avere passati difficili, ma devono essere in grado di riconoscere i propri comportamenti e cercare di cambiare, se vogliono costruire relazioni sane. Il fatto che lui minacci di tradirla o che giochi sui sensi di colpa non è accettabile e rappresenta una forma di abuso emotivo.
So che può essere difficile prendere decisioni in una situazione del genere, ma credo sia importante che lei si prenda del tempo per riflettere su quello che desidera davvero. Si merita una relazione basata sul rispetto, sul supporto reciproco e su una comunicazione aperta. Il suo benessere emotivo e la sua felicità devono essere una priorità. Stare con qualcuno che la fa sentire colpevole per il suo lavoro, per la sua indipendenza, o che la punisce con il silenzio, non è una condizione che la farà stare bene nel lungo periodo.
Le consiglio di provare a stabilire dei confini chiari con il suo fidanzato, spiegandogli come si sente e cosa non è più disposta ad accettare. Se la situazione non dovesse cambiare, potrebbe essere utile pensare a una pausa o addirittura considerare se questa relazione è davvero quello che vuole per il suo futuro. Inoltre, parlare con una persona di fiducia o un terapeuta potrebbe aiutarla a chiarirsi le idee e a rafforzare la sua autostima.
È fondamentale che lei non accetti queste minacce o ricatti emotivi. Merita di essere in una relazione in cui viene rispettata, valorizzata e in cui può crescere serenamente. Se questo non è possibile nella relazione attuale, prendersi cura di sé stessa e proteggere il proprio benessere emotivo deve essere una priorità.
Sono qui per supportarla, qualora ne sentisse il bisogno. Dott.ssa Camilla Persico

Camilla Persico Psicologo a Carrara

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OGGI, 18 OTT 2024

Gentile Anna.
La ringrazio per aver condiviso la sua situazione attuale. I comportamenti e le reazioni del suo compagno sono degli atteggiamenti volti al controllo e alla manipolazione, probabilmente dati da una sua instabilità personale. Ciò non dovrebbe influire su di lei; è bene che lei segua i sui valori e obbiettivi.
Oltre a ciò, cosa la tiene legata a questa persona? Si sente rispettata? Valorizzata? Amata?
è importante riconoscere questi pensieri per non andare a mirare alla sua autostima, perchè ciò porterebbe a grossa frustrazione.

Rimango a disposizione,
cordialmente
Dott.ssa Covini Sofia

Dott.ssa Sofia Covini Psicologo a Milano

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OGGI, 18 OTT 2024

Buongiorno Anna,
quelli che hai descritto sono meccanismi di manipolazione psicologica e di abuso emotivo che lui cerca di mettere in atto. Nessuno merita di sottostare a queste dinamiche e per fortuna tu hai fatto il tuo primo passettino di consapevolezza.
come agire dovrai deciderlo tu, ma intanto io ti chiedo: secondo te questo è amore? Questa persona ti ama?

Dott.ssa Martina La Gamma Psicologo a Castrovillari

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OGGI, 18 OTT 2024

Da quello che scrive, si intuisce che lei è il suo fidanzato non siete sulla stessa lunghezza d’onda.

Avete avuto un’educazione fatto esperienze differenti.

Al giorno d’oggi, lavorare otto o nove ore al giorno è normale quasi per tutti i lavori da quelli più comuni, come fare la commessa a quelli più facoltosi, come fare l’avvocato, il notaio, il direttore dell’azienda.

Tuttavia, guardiamo la situazione al punto di vista di un ragazzo che non lavora, che si annoia, che non sa cosa vuole fare la sua vita, che non ha progetti, che vive di rendita della famiglia (presumo che sia una famiglia molto agiata) è comprensibile che non capisca la sua situazione.

Se poi lui vede che la ragazza del suo fratello si è licenziata per essere sempre quel fidanzato, questo rafforza la sua idea.

Il silenzio punitivo è una tecnica di manipolazione che certe persone mettono in pratica nei confronti del partner quando vedono che lui o lei non accontenta i suoi desideri e non riescono a controllarlo
È una forma di punizione psicologica basata sul senso di colpa su sminuire l’altro e di fargli pressione psicologica.

In una relazione sana,costruttiva e matura il silenzio punitivo non dovrebbe nemmeno esserci.


Le consiglio di parlare col suo fidanzato e di affrontare questa situazione.

Se non fosse risolvibile, le consiglio di valutare se è il caso di continuare a portare avanti questa relazione.

È felice in questa relazione?
Una relazione di questo tipo che futuro può offrirle?

Sono domande su cui iniziare a fare una riflessione.

Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a valutare tutti gli aspetti, fare chiarezza.

Resto a disposizione, se ha necessità mi contatti

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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OGGI, 18 OTT 2024

Gentile Anna,

La situazione che sta vivendo è estremamente difficile e piena di segnali preoccupanti. Il comportamento del suo fidanzato, come il silenzio punitivo, la manipolazione emotiva, le minacce di tradimento e il controllo sulle sue scelte lavorative e personali, è molto tossico. Nessuna relazione sana dovrebbe basarsi su queste dinamiche.

È importante riconoscere che il suo valore non dipende dalla disponibilità a essere "sempre pronta" per lui. Una relazione equilibrata si fonda sul rispetto reciproco, sulla libertà di ognuno di esprimere i propri bisogni e sulle scelte condivise. Il fatto che lui non voglia ascoltare le sue esigenze e cerchi di manipolarla emotivamente per farle fare ciò che vuole è un segno chiaro di mancanza di rispetto e di controllo.

La sua preoccupazione per il comportamento del suo fidanzato è più che giustificata. La mancanza di comunicazione sana, il rifiuto di prendere in considerazione le sue esigenze e l'insistenza su decisioni che riguardano la coppia senza consultarla indicano che questo rapporto è sbilanciato e può essere emotivamente dannoso per lei.

Prendere tempo per riflettere su cosa desidera davvero e cosa merita in una relazione è fondamentale. La invito a considerare se questo rapporto possa davvero offrirle la serenità e il rispetto che merita. Parlare con una persona di fiducia o con un professionista potrebbe aiutarla a vedere più chiaramente la situazione e a prendere le decisioni giuste per il suo benessere.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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OGGI, 18 OTT 2024

Ciao Anna, dal tuo racconto percepisco un profondo malcontento rispetto alla tua relazione.
Partendo dal presupposto che in una coppia non c’è uno “sbagliato” ed un “giusto” in assoluto, ma ci si deve basare su come ci si sente e cosa ci regala la coppia, sento che lei è pienamente insoddisfatta. Nel suo racconto, parla del suo ragazzo solo con aggettivi e considerazioni negativi, non c’è una sola nota positiva quando lo descrive.
Probabilmente, il suo compagno, a causa di una famiglia disfunzionale e di alcuni suoi tratti narcisistici e manipolativi, tende ad instaurare un rapporto in cui vede solo i suoi bisogni. È come se il suo compagno, che evidentemente ha un’autostima molto bassa, facesse dipendere il suo stesso valore da quello che lei, Anna, fa o non fa (ovvero, ha bisogno di “tenere il potere” per sentirsi apprezzato, per sentirsi qualcuno).
Utilizzando tecniche manipolatorie come i silenzi, per farla sentire in colpa ( “se non fai questo non mi ami abbstanza”).
Mi dice anche che lui non lavora, che la scredita perché lei, Anna, lavora molto … ma al tempo stesso scredita sua madre per essere casalinga.
Sotto questo comportamento si intravede un altro tratto narcisistico, quello dell’invidia. Probabilmente il suo compagno soffre del fatto che lei abbia un lavoro e qualcosa in cui impegnarsi; invece di impegnarsi lui stesso per migliorare la propria situazione, tenta in qualche modo di portare lei, Anna, al suo stesso “livello”, disprezzando il suo lavoro.

Considerando che non si può comprendere bene una persona e le dinamiche instaurate solo sulla base di un racconto, bisogna concentrarsi su come lei, Anna, si sente.
Si sente apprezzata? Sente che vengono rispettati i suoi bisogni e le sue aspirazioni? Si sente serena e “comoda” nella relazione?
Sente che il suo fidanzato la ama per la persona che lei è oppure che la ama solo quando tutto corrisponde alle aspettative che lui si è creato?

Credo che lei abbia già tutte le risposte ma non abbia ancora il coraggio di agire.
Vorrei terminare con una considerazione.. un rapporto di coppia sano è quello che ci dà qualcosa, che ci arricchisce, non quello che ci toglie qualcosa.

Resto a disposizione, anche online
Stefania Capriglia

Stefania Capriglia Psicologo a Tricase

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OGGI, 18 OTT 2024

Cara Anna,
comprendo la sua difficoltà a gestire emotivamente una relazione dalle dinamiche disfunzionali per come la racconta.
Mi piacerebbe valorizzare insieme a lei l'aspetto di consapevolezza che si evince dal suo racconto: lei riesce a riconoscere e a chiamare per nome tutti gli aspetti manipolatori che le creano disagio all'interno del rapporto, li conosce e li verbalizza: questo è già qualcosa! Significa che su un piano razionale, lei ha raggiunto delle consapevolezze. Quello che manca per poter rispondere in maniera efficace alla sua domanda " come devo comportarmi ", è adesso interrogarsi su quali sono gli aspetti, ancora non del tutto consapevoli, che non le permettono di svincolarsi all'interno di queste dinamiche. E' importante allora che lei apra una finestra di ascolto dentro di sè,( anche con l'aiuto di qualcuno), sui suoi desideri e bisogni piu' profondi, da permetterle di comportarsi poi in risonanza con essi.
Resto a sua disposizione.
Una buona giornata,
Dott.ssa Anna Lucia Marzia

Dott.ssa Annalucia Marzia Psicologo a Roma

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OGGI, 18 OTT 2024

Buongiorno,
in una situazione come questa ci sono alcuni segnali da considerare, come le ripicche, i silenzi punitivi, le minacce di tradimento, il volere una persona sempre aperta alle proprie disponibilità; tutti questi aspetti fanno pensare ad una relazione disfunzionale.
Alcuni degli elementi più importanti all'interno di una relazione sono il rispetto, l'indipendenza e il dialogo e sembra che alcuni di questi vengano meno.
La domanda da porsi è se questa relazione fa stare bene o ci si sente manipolati, è importante riflettere su tutti questi aspetti al fine di comprendere se è giusto proseguire la relazione o lasciare andare. Tutti questi elementi che creano uno stato di manipolazione possono ledere anche la propria autostima e il senso di sé.
Inoltre, aspetti da considerare sono: il proprio benessere, la propria felicità, le priorità nella vita.
Rifletta su tutte queste domande e questi aspetti per comprendere come è meglio proseguire la propria vita.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Le auguro una buona giornata,
cordialmente,
Dott.ssa Angelica Venanzetti

Dott.ssa Angelica Venanzetti Psicologo a Roma

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OGGI, 18 OTT 2024

È evidente che il comportamento del tuo fidanzato sta avendo un impatto negativo sulla tua vita e sul tuo benessere emotivo.

Ecco alcuni punti da considerare:

Riconosci i segnali: Il silenzio punitivo, le offese e le minacce di tradimento sono segnali di un comportamento manipolativo e tossico. È importante riconoscere questi segnali e capire che non sono accettabili in una relazione sana.

Valuta le tue priorità: Il tuo lavoro e il tuo benessere personale sono importanti. Non dovresti sentirti in colpa per avere impegni e responsabilità. Una relazione dovrebbe essere un supporto, non un ostacolo.

Comunica i tuoi bisogni: Se possibile, prova a parlare apertamente con il tuo fidanzato riguardo ai tuoi sentimenti e alle tue esigenze. Se lui non è disposto ad ascoltare o a cambiare il suo comportamento, potrebbe essere il momento di rivalutare la relazione.

Cerca supporto: Parla con amici, familiari o un professionista della salute mentale. Avere un supporto esterno può aiutarti a vedere la situazione da una prospettiva diversa e a prendere decisioni più informate.

Prendi in considerazione la tua felicità: La tua felicità e il tuo benessere sono fondamentali. Se la relazione ti sta causando più dolore che gioia, potrebbe essere il momento di considerare se è davvero ciò che desideri per il tuo futuro.

Ricorda che meriti di essere trattata con rispetto e amore.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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