Sono una ragazza di 22 anni, studio all'università e ho una madre decisamente pressante e invadente.
Ho sempre pensato che fosse amore il suo, ma crescendo ho capito che questa storia stava superando un po' il limite.
È una donna di 55 anni, che si è dedicata al lavoro e alla famiglia (marito, figlio maggiore e figlia minore, cioè io), ma crescendo ha iniziato a non rispettare più gli spazi che necessariamente ho richiesto con l'età che avanzava.
Da due anni sto con un ragazzo che ha 15 anni più di me, ovviamente all'inizio è stato un duro colpo questa differenza d'età, ma nonostante lei lo abbia conosciuto ha sempre qualcosa da ridire sul suo conto, anche senza alcun senso (nonostante sia una persona per bene). Ogni pretesto è buono per criticarlo, dandogli del manipolatore che mi fa dire cose che non penso e, nonostante provi a rassicurarla, lei continua con le sue teorie.
Cerca di farmi sentire in colpa costantemente e talvolta arriva ad insultarmi ("devi farti curare", "ti facevo più intelligente", "tu non pensi che io potrei aver bisogno di te e tu te ne vai da lui").
Lo stesso vale per l'università, sebbene diversi ottimi risultati, non è mai davvero contenta (solo perché sto con questo ragazzo) e cerca sempre di intromettersi nelle mie attività extra-universitarie, cercando di capire cosa faccio, cosa dico, o di cosa parlo coi miei amici.
A volte si offre di accompagnarmi in macchina anche in tragitti brevi di 10/15 minuti, perché ha paura che guidi, siccome quasi due anni fa ho fatto un incidente.
So che può sembrare premura, ma trovo decisamente invasivo e svilente questo suo comportamento, visto che mi prosciuga le energie e la fiducia nelle mie capacità, che però a mente lucida so di avere.
Alla luce di ciò e visto che la storia con il mio ragazzo va bene (abbiamo già sperimentato la convivenza per diversi giorni, perché spesso vado da lui) ho deciso di andare a vivere con il mio ragazzo (per creare anche una maggior intimità nel rapporto, indipendentemente da mia mamma), cercando anche un lavoro part-time per poter contribuire alle spese.
Lei non approva assolutamente questa cosa, ma è l'unico modo per sentirmi più libera e priva di ansie, perché parlarle non basta più: non capisce le mie esigenze e insiste imperterrita con le sue paure perché, secondo lei, "una mamma si deve preoccupare dei figli. E il bene che ti vuole la tua famiglia, non te lo vorrà nessuno".
È davvero una situazione sfiancante.
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4 LUG 2024
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Buongiorno Giulia,
da quello che racconta mi sembra che lei si stia già comportando nella direzione di definire i suoi confini e abbia bene in mente la tendenza all'invadenza di sua mamma. Probabilmente i comportamenti di sua mamma sarebbero da inserire in una cornice più ampia legata al suo funzionamento e storia di vita. Tenga a mente che l'importante è riuscire a muoversi e differenziarsi nonostante i tentativi di bloccarla, accettare che sua mamma funzioni in questo modo potrebbe esserle utile. Le consiglio di cercare un supporto psicologico che la possa aiutare a raggiungere quest'ultimo obiettivo ed individuare altre strategie che supportino i suoi bisogni. Potrebbe anche essere utile proporre a sua mamma un percorso di supporto psicologico insieme.
Un caro saluto,
dott.ssa Chiara Slavazza
21 LUG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Giulia,
condivido parzialmente le sue ragioni di rammarico per il comportamento un pò invadente di sua madre che fatica a concederle maggiore autonomia e e libertà decisionale ma sarebbe anche interessante sapere qual'è l'atteggiamento di suo padre relativamente a tutto ciò.
Consideri che lei è ancora una studentessa; in quanto tale non ha autonomia economica e trovare un lavoro part-time comporterebbe sicuramente un ritardo nel completamento del suo percorso di studi ostacolando ulteriormente il suo processo di separazione-individuazione e autorealizzazione.
Anche per la discreta differenza di età col suo ragazzo comprendo le perplessità/preoccupazioni di sua madre.
Ad ogni modo, ritengo che potrebbe essere molto utile proporre a sua madre di discutere insieme a lei questa problematica in un contesto di psicoterapia.
Qualora sua madre dovesse decisamente rifiutare questa possibilità, lei potrebbe avvalersi di un percorso terapeutico individuale per acquisire le competenze necessarie a ragionare con sua madre con maggiore capacità persuasiva, assertività, utilità e senza compromettere il rapporto con lei.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 LUG 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve,
Spesso è difficile vivere una situazione del genere, in cui l’amore materno si trasforma in un comportamento invadente e limitante. È evidente che la sua mamma, pur agendo con l'intenzione di proteggerla e di fare il suo bene, non riesce a rispettare i suoi spazi e la sua autonomia, creando così tensione e frustrazione.
Il passaggio all'età adulta comporta inevitabilmente il bisogno di maggiore indipendenza e la necessità di prendere decisioni autonome, anche se questo può portare a conflitti con i genitori. È naturale desiderare di essere riconosciuti come individui capaci di gestire la propria vita, le proprie relazioni e le proprie responsabilità.
La differenza di età con il suo ragazzo sembra essere un punto particolarmente critico per sua madre, che probabilmente la vede ancora come una ragazza da proteggere piuttosto che una giovane donna capace di fare scelte mature. Tuttavia, se la vostra relazione è solida e soddisfacente per entrambi, è importante che lei si senta libera di viverla senza continue interferenze.
Anche il controllo sulle sue attività quotidiane, sull’università e sulle sue amicizie appare eccessivo e soffocante. Sebbene possa sembrare che sua madre agisca per premura, il suo comportamento sta minando la sua fiducia in sé stessa e nelle sue capacità, il che non è salutare né giusto per lei.
Ha fatto bene a prendere in considerazione l’idea di andare a vivere con il suo ragazzo. Questa potrebbe essere un'ottima opportunità per crescere ulteriormente come persona indipendente e per sperimentare una vita più autonoma. È importante che lei possa prendere decisioni che ritiene giuste per il suo benessere e la sua crescita personale.
Non sarà facile per sua madre accettare questa sua decisione, ma è essenziale che lei rimanga ferma sulle sue scelte e che le comunichi chiaramente le sue necessità e i suoi confini. Un dialogo aperto e sincero, anche se difficile, può aiutare sua madre a comprendere che il suo desiderio di indipendenza non significa mancanza di amore o di rispetto verso di lei.
Le auguro il meglio per il suo percorso e spero che possa trovare la serenità e l’autonomia che cerca.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna
5 LUG 2024
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Buonasera Giulia,
I processi di separazione e individuazione dalla famiglia d’origine ( ma anche da rapporti particolarmente significativi) richiedono tempo, impegno e attenzione e per questo sono complessi. Spesso ci si può trovare in dinamiche di adattamento o ribellione, che vanno gestite per arrivare ad autonomia e scelte libere.
Dott. Pietro Salemme
5 LUG 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buonasera Giulia, la situazione che hai descritto con tanta precisione è assai comune in famiglia quando la madre o il padre iperprotettivo o che si è sacrificato e ha protetto, amato, consigliato ,accudito il figlio (oggetto del suo amore) lo vede sfuggire al proprio controllo ( pur amorevole e necessario ..in passato) e non riesce a "crescere" insieme a lui, modificando il proprio ruolo, allentando il controllo e accettando anche che possa fare e scegliere diversamente. Non riesce a comprendere che il figlio ha esigenze di indipendenza, che deve uscire dalla cerchia familiare rassicurante e comoda, che deve fare esperienze e anche sbagliare. Quindi a volte questo ruolo amorevole diventa ingerenza, invadenza, critica. Così che, da parte del figlio, la naturale spinta verso l'indipendenza diventa sempre più forte allo scopo di uscire da una situazione in cui si sente costantemente giudicati. Direi che questa è la situazione di partenza. Tu hai preso una decisione che è quella della convivenza. Fin qui va bene. Mi sembri convinta di quello che stai facendo. Mi chiedo allora quale sia il problema. Non sai come gestire tua madre in futuro? Temi che questa tua decisione possa compromettere il rapporto fra di voi? Vorresti che tua madre accettasse la tua decisione? Vorresti essere capita da lei? IO credo che sia importante per te fare chiarezza su quello che senti adesso che ti appresti ad una nuova vita. In bocca al lupo per tutto. uncaro saluto
Dott.ssa Marzia mazzavillani
5 LUG 2024
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I genitori come genitori hanno dovere morale di consigliare i figli nei loro scelte di vita
Ognuno poi è libero di fare Le sue scelte assumendosene le loro responsabilità e le relative conseguenze.
Potrebbe provare a parlare con sua madre di questo suo malessere e di quanto la fa soffrire Questo suo essere entrante nella sua vita e la non approvazione della relazione col suo compagno
Se ciò non fosse possibile o non porta ad alcun risultato, credo che l’unica cosa Che possiamo fare sia prendere atto della situazione e accettare sua madre così com’è.
Se lei convive con il suo compagno cerchi di vivere questa relazione meglio che può, Cercando di dare meno importanza a quello che sua madre pensa delle sue scelte.
(Data la mia esperienza di psicologo psicoterapeuta con le coppie mi permetto di fare una considerazione: il fattore differenza di età è un fattore che può incidere nella relazione. Adesso lei ha 22 anni e il suo compagno ne ha 37 siete entrambi giovani. Tuttavia Eventuali problemi dovuti alla differenza di età si vedano con il tempo: adesso lei ha 22 anni e il suo compagno 37 quando lei ne avrà 40 il suo compagno ne avrà 55 quando lei ne avrà 45 lui ne avrà 60 A quel punto che la differenza di eta adesso non vedete a quel Potrebbe iniziare a vederla. Si era un punto di vista psicologico che Di salute fisica.)
Mi sono permesso di fare questa presentazione perché Per mia esperienza pratica clinica è un punto su cui molte coppie non Riflettono oppure sorvolano. Tuttavia è un fattore molto importante da prendere in considerazione. Che potrebbe incidere Sul rapporto di coppia
5 LUG 2024
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Gentile Giulia,
è riuscita bene a trasmettere un senso di oppressione e di "essere invasi" che può essere tipico sia della sua età, in cui giustamente ci si aspetta sempre maggiore autonomia, sia di figli di genitori che vivono il concetto di cura in maniera morbosa e faticano nel lasciare andare e tagliare il famoso cordone ombelicale. Anche vero è che, alla fine della fiera, quello che può fare è interrogarsi sul perchè questo rapporto si sia costruito in questa maniera e poi riflettere sulle strategie attraverso cui lei può esprimere le proprie necessità e, quando l'altro non comprende, far comunque in modo che i propri spazi vengano rispettati.
Rispetto alla convivenza trovo importante riflettere sulla funzione: è un'evoluzione per la coppia e che entrambe avvertite come necessaria, o è una fuga da un contesto familiare opprimente? è importante non confondere i due piani...
tutto questo lavoro credo richieda uno spazio ed un tempo con un professionista, che mi auguro lei contatterà per trovare finalmente sollievo!
Le faccio i migliori auguri e rimango a disposizione.
Cordialmente,
D.ssa Bono
4 LUG 2024
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Gentile utente, si percepisce la sofferenza nelle sue parole. Le consiglio un percorso di crescita personale al fine di capire quando le zavorre del passato che spesso ci portiamo dietro sono utili o meno. Sono disponibile, un abbraccio
4 LUG 2024
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Giulia,
Da quello che scrive è legittimo come si sente, molto stanca e provata dall’invadenza di sua madre.
Come sono legittimi i confini che sta cercando di mettere.
Sarebbe interessante indagare la questione della differenza di età tra lei e il suo compagno, non per fare moralismi, bensì per comprendere se è una scelta sostenuta dal suo desiderio o da altro.
4 LUG 2024
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentilissima Giulia,
dovrebbe parlare con sua madre e definire dei confini chiari, come quelli che sta cercando di delineare lei.
Sarebbe opportuno per lei iniziare un percorso con un professionista che le consenta di capire se realmente desidera una convivenza o se semplicemente sta cercando di allontanarsi da sua madre.
Sono a disposizione anche online per un approfondimento.
un cordiale saluto
Daniela Rega
4 LUG 2024
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Buon pomeriggio
Complimenti, ha già trovato il modo per fare dei confini con la sua mamma.
A lei consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per farsi aiutare, a diventare più autonoma
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
4 LUG 2024
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I genitori come genitori hanno il dovere morale di consigliare i figli loro scelte.
O ognuno poi fa la sua vita assumendosi Le responsabilità delle proprie scelte E delle relative conseguenze nel bene o nel male.
Potrebbe Provare a parlare con sua madre di questo suo malessere e di quanto a far soffrire questo suo essere entrante Nella sua vita e questa sua non approvazione delle sue scelte.
Se questo non fosse possibile o non porta alcun risultato Credo che l’unica cosa da fare se accettare Sua madre così com’è
4 LUG 2024
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Giulia,
Da ciò che scrive mi sembra di comprendere che sua madre fatichi a riconoscere il suo ruolo di adulta e, di conseguenza, la necessità di lasciarle maggiore libertà e spazio.
Nella sua situazione ritengo possa essere importante stabilire dei confini e delle regole da rispettare.
Le faccio un esempio per farle capire cosa intendo: nel caso si trasferisse dal suo ragazzo, una possibile regola potrebbe essere di non venirla a trovare senza aver avvisato.
Questo è solo un esempio il quale può essere adattato alle sue necessità.
Rimango a disposizione
Buona giornata
Dott.ssa Elena Dati