Mamma vai a lavorare

Inviata da Yulenok · 10 ott 2024 Psicologia infantile

Buongiorno,

Ho il bimbo di 3 anni che ha avuto sempre la preferenza per papà. Gli ho dato la mia vita, ogni attimo del mio tempo ho dedicato sempre a lui. Ma quando c'è papà io non servo a nulla. Torno dal lavoro, e si mette a piangere e gridare, vai via, vai a lavorare. Ora sta migliorando. Ma a volte mi lascia sconvolta. Sono stata 2 gg a casa e lui voleva solo me, anche se papà era in casa. Al 3 giorno mi chiede' mamma, oggi vai a lavorare? ' gli dico di si con la faccia dispiaciuta. Lui fa un sorriso di gioa e grida yehhhhhh. È tornato dal asilo continuava a mandarmi a lavorare. Voglio tanto capire cosa lo spinge a fare così e poi mi dicono che mi cerca

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Miglior risposta 12 OTT 2024

Buongiorno,
comprendo quanto possa essere difficile per lei vivere queste situazioni, specialmente considerando l'impegno e l'amore che ha dedicato a suo figlio. È importante ricordare che i bambini di tre anni stanno attraversando una fase di sviluppo molto particolare, caratterizzata da una crescente indipendenza e dalla costruzione delle loro prime relazioni significative. La preferenza che suo figlio sembra manifestare per il papà non è un segnale di rifiuto nei suoi confronti, ma parte di un normale processo evolutivo.
Spesso i bambini si legano più a un genitore in certi momenti della loro crescita per vari motivi, tra cui il desiderio di esplorare l'attaccamento in modi diversi con ciascun genitore. Questo non sminuisce l'importanza del legame che lui ha con lei. Inoltre, è possibile che suo figlio associ il ritorno al lavoro a un senso di sollievo perché riconosce in qualche modo il bisogno di avere spazio e tempo per interagire anche con altri membri della famiglia.
Quando la manda "a lavorare", potrebbe voler esprimere il suo desiderio di avere momenti dedicati esclusivamente al papà, ma questo non toglie il fatto che lei sia comunque una figura centrale per lui. È importante non sentirsi sminuita o inadeguata a causa di questi comportamenti, ma vederli come parte di un normale sviluppo emotivo.
Le consiglio di mantenere aperta una comunicazione con suo figlio, cercando di rassicurarlo e di accogliere i suoi bisogni senza sentirsi esclusa. Allo stesso tempo, coltivi i momenti speciali tra voi due, ma senza cercare di forzare il legame: lasci che sia lui a trovare un equilibrio nel tempo con entrambi i genitori.
Se questi sentimenti di frustrazione dovessero persistere o intensificarsi, potrebbe essere utile confrontarsi con uno specialista per capire come affrontare al meglio questa fase e favorire una maggiore serenità nelle dinamiche familiari.
Resto a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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16 OTT 2024

Capisco quanto possa essere difficile e doloroso per lei vivere questa situazione. È normale che i bambini di questa età sviluppino una preferenza per uno dei genitori, e spesso questa scelta può variare nel tempo. I bambini possono essere molto sensibili e le loro preferenze possono dipendere da diversi fattori, come il loro stato d'animo, la quantità di tempo trascorso con ciascun genitore e anche le dinamiche familiari.
Il fatto che suo figlio stia esprimendo la sua gioia nel vederla tornare a casa o la sua preferenza per papà in determinati momenti non significa che non la ami o che non riconosca tutto ciò che ha fatto per lui. A questa età, i bambini stanno ancora esplorando le loro emozioni e imparando a comunicare ciò che provano. A volte, i comportamenti possono sembrare confusi o contraddittori, ma sono parte del loro sviluppo.
Il fatto che lei stia vedendo dei miglioramenti è positivo. Può continuare a costruire un legame forte con lui, anche quando si sente rifiutata. Provi a non prenderla sul personale; i bambini a volte esprimono i loro sentimenti in modi che possono sembrare ingiusti. Continui a essere presente e disponibile, e ricordi che il suo amore e il suo supporto stanno lasciando un segno profondo.
Inoltre, potrebbe essere utile creare dei momenti speciali solo per voi due, in modo che lui possa associare la sua mamma a esperienze positive e divertenti. Potrebbe aiutarlo a capire che può amare entrambi i genitori e che ognuno di voi ha un ruolo unico e importante nella sua vita.
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti, dott.ssa Camilla Persico

Camilla Persico Psicologo a Carrara

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14 OTT 2024

Gentilissima Yulenok, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e soprattutto il dolore che prova nel sentirsi talvolta forse rifiutata o allontanata dal suo bambino. Forse quello che potrebbe aiutarla è cercare di esplorare a fondo quello che sente e come mai da sempre ha questa percezione di inferiorità rispetto al papà, nonchè quali potrebbero essere le dinamiche che portano suo figlio a comportarsi cosi.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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14 OTT 2024

Buongiorno Yulenok, comprendo che si possa sentire ferita e confusa dal comportamento di suo figlio, sopratutto perchè si dedica al lui con dedizione.
Potrebbero esserci diversi motivi dietro questo comportamento che comunque è molto comune nella fase di sviluppo che il suo bambino attraversa.
La preferenza che manifesta per il papà non è un segnale di rifiuto nei suoi confronti, ma potrebbe essere un modo per affermarsi o la preferenza verso uno stile genitoriale più accondiscendente. Sarebbe importante analizzare le vostre dinamiche famigliari in proposito.
I bambini possono anche cercare l'attenzione dei genitori in modi che a noi possono sembrare contraddittori.
È importante che lei non si senta rifiutata e non costringerlo a stare con te se non vuole. Puo' essere utile invece affrontare la situazione con il papà, trovando insieme una strategia comune.
Rimango a sua disposizione per ogni chiarimento e per fissare un eventuale appuntamento.

Cordiali saluti.
Dott.ssa Paola Ferrazzi

Dott.ssa Paola Ferrazzi Psicologo a Busto Arsizio

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14 OTT 2024

Buongiorno gentile Utente, capisco quanto possa essere doloroso per lei vedere il suo bambino preferire il papà in alcune situazioni, specialmente considerando tutto il tempo, l'attenzione e sforzi che ha fatto e che gli dedica tuttora. La sua reazione è normale e comprensibile, e ci tengo a rassicurarla che, nei primi anni di vita, è comune per i bambini manifestare delle preferenze nei confronti di uno dei genitori, e questo può variare nel tempo. Non significa che il bambino ami meno l'altro genitore o che non abbia bisogno di lui.

A questa età, i bambini stanno ancora sviluppando la loro capacità di esprimere le emozioni e i loro bisogni in modo chiaro. Quello che sembra essere un rifiuto o un comportamento "contro" uno dei genitori potrebbe, in realtà, essere il modo in cui il bambino gestisce il desiderio di indipendenza o l'ansia da separazione. La domanda "mamma, oggi vai a lavorare?" accompagnata dal sorriso di gioia potrebbe non riflettere un rifiuto verso di lei, ma piuttosto una fase in cui il bambino cerca di rassicurarsi rispetto alla routine e alle sue emozioni.

Quando è a casa per più giorni e il bambino le si avvicina di più, potrebbe significare che lui sente di potersi rilassare e affidarsi a lei in un momento di bisogno. D'altro canto, il comportamento che osserva quando il papà è presente potrebbe rappresentare la sua necessità di "testare" le dinamiche familiari, giocando con le preferenze come un modo per esplorare le relazioni con entrambi i genitori.

Le consiglio di provare a non prendere troppo sul personale queste fluttuazioni. È importante mantenere la calma e continuare a mostrargli affetto e vicinanza, anche quando lui sembra preferire il papà. Col tempo, i bambini imparano che l'amore dei genitori è costante, indipendentemente da come reagiscono, e questa fase passerà.

Se si sente particolarmente provata da questa situazione, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo infantile per capire meglio le dinamiche emotive del suo bambino e ricevere ulteriori suggerimenti su come affrontare queste difficoltà. Essere genitore è complesso, e cercare supporto quando ci si sente confusi o feriti è un passo importante per il benessere sia suo che del bambino.

Se dovesse avere bisogno di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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13 OTT 2024

E' assolutamente normale e comprensibile sentirsi ferita e confusa di fronte a questo comportamento del tuo bambino. È importante sottolineare che i bambini, a quell'età, non hanno la capacità di elaborare le loro emozioni in modo razionale e spesso agiscono per impulsi.

Perché il tuo bambino preferisce papà in alcuni momenti?

Ci possono essere diverse ragioni:

Fasi di sviluppo: È una fase molto comune nei bambini di 3 anni, quella di cercare di affermare la propria individualità e di sperimentare nuove emozioni. Potrebbe essere che, in alcuni momenti, tuo figlio voglia semplicemente passare più tempo con il papà per rafforzare il legame con lui.
Dinamiche familiari: Forse il papà ha uno stile di gioco o di interazione diverso dal tuo, che in quel momento risulta più attraente per tuo figlio.
Attenzione: A volte, i bambini cercano l'attenzione dei genitori in modi che possono sembrare contraddittori. Ad esempio, potrebbe piangere perché vuole che tu stia con lui, ma poi, quando sei presente, potrebbe cercare di allontanarti per attirare ulteriormente la tua attenzione.
Cosa puoi fare?

Non prenderla sul personale: È importante non sentirti ferita o rifiutata. Ricorda che il comportamento di tuo figlio non è un riflesso del tuo valore come madre.
Parlane con il papà: Discutete insieme di questa situazione e cercate di trovare un modo per affrontare la cosa in modo costruttivo.
Mantieni la calma: Reagire con rabbia o frustrazione potrebbe peggiorare la situazione. Cerca di mantenere la calma e di comunicare con tuo figlio in modo chiaro e semplice.
Passa del tempo di qualità con lui: Dedica dei momenti solo a lui, facendo attività che gli piacciono. Questo lo aiuterà a sentirsi amato e sicuro.
Non forzare i legami: Non costringere tuo figlio a passare del tempo con te se non ne ha voglia. Lascialo libero di esprimere le sue emozioni.
Consulta un pediatra o uno psicologo: Se la situazione ti preoccupa particolarmente, puoi consultare un pediatra o uno psicologo dell'infanzia.
Ricorda: è una fase e passerà. Con pazienza e comprensione, riuscirai a superare questo momento difficile e a rafforzare il tuo legame con tuo figlio.

Consigli aggiuntivi:

Non paragonarti al papà: Ogni genitore ha un ruolo unico e insostituibile.
Celebra i momenti positivi: Quando tuo figlio cerca te, approfittane per rafforzare il vostro legame.
Sii paziente: I bambini hanno bisogno di tempo per capire e gestire le loro emozioni.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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12 OTT 2024

Buongiorno Y., come mai ha la percezione che il bambino abbia avuto da sempre la preferenza per il papà? Cosa intende per "sempre" e a quali episodi potrebbe far riferimento per dire che c'è questa preferenza? Probabilmente, scrivere delle situazioni in cui lei percepisce questa disuguaglianza potrebbe aiutarla a razionalizzare guardando dall'esterno la situazione stessa, oppure aiutarla a rendere soggettivo quello che sente.
Quando dice di aver dato la sua vita e ogni attimo del suo tempo al suo bambino, che immagino comporti un grado di fatica e difficoltà notevole, pensa che anche il padre abbia fatto lo stesso? Potrebbe essere che il bambino, potendo contare sempre su di lei, la dia un po' per "scontata" in alcune situazioni e cerchi il padre che magari potrebbe non essere accessibile e presente come lei?
Magari approfondire le sue emozioni e le sue interpretazioni in merito potrebbe aiutarla ad allentare un po' alcune tensioni personali e poi relazionali.

Dott.ssa Ilaria Francomano Psicologo a Verona

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11 OTT 2024

Gentile Yulenok,
comprendo la difficoltà e la sofferenza che prova a vedere suo figlio che piange quando lei rientra a casa dal lavoro. In alcune situazioni, può accadere che i bambini esprimano delle preferenze momentanee per una figura di accudimento, tali da non mettere però in discussione l’importanza e la forza del legame con ciascun genitore.
Il comportamento di suo figlio potrebbe essere legato a diversi fattori, tra cui il tempo che trascorre con il padre, la routine quotidiana e il bisogno di stabilità. Va inoltre considerato che i bambini possono avere difficoltà a gestire i cambiamenti: il suo rientra a casa potrebbe essere un momento emotivamente complicato, perché richiede a suo figlio il passaggio dalla modalità del tempo trascorso con papà a quello tempo con la mamma.
A tre anni, i bambini non sempre sanno come esprimere le loro emozioni in modo chiaro; il pianto potrebbe essere anche la manifestazione di tensione accumulata durante la giornata o semplicemente un modo di manifestare i propri sentimenti di confusione o di frustrazione. Continui a dimostrare il suo amore e affetto, a mantenere la calma nei momenti di difficoltà e lo rassicuri rispetto al suo desiderio e piacere di trascorrere tempo insieme anche se deve andare a lavorare. Resto a disposizione

Un caro saluto
Dott.ssa Laura Soldati

Dott.ssa Laura Soldati Psicologo a Riccione

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11 OTT 2024

Gentile Yulenok,
comprendo la sua confusione e sofferenza al riguardo, non è affatto facile cercare di non prenderla sul personale, ma provare a capire che il bambino ci sta comunicando qualcosa, al di là delle sue parole.
Dall'episodio dei due giorni a casa capisco alcune cose. Lei stessa dice che voleva solo lei, e già qui possiamo vedere come quello di suo figlio non sia un rifiuto della sua persona, ma che ci sono delle situazioni che attivano il suo mandarla via. Con questo spero che il senso di colpa ed estraniamento che posso immaginare lei ogni tanto provi, si possa ridimensionare un pochino. Inoltre, mi sembra che anche in quell'episodio, come all'asilo, il rifiuto del bambino si attivi proprio alle soglie della separazione. Proverei quindi a indagare un po' meglio i vostri rapporti: il bambino ha una buona routine (che significa avere un po' di prevedibilità, non deve essere rigida)? gli sono chiari i ruoli in casa e fuori casa? come avviene la vostra separazione? quanto i sentimenti della mamma incidono su questa? li trasmette in qualche modo? e il papà cosa dice e fa in queste situazioni? perché anche il suo ruolo è importante, non siete mai solo mamma e bambino ma papà, mamma e bambino.
Il bambino quando lei non c'è la cerca. Parta da questa certezza del vostro amore per indagare le vostre dinamiche, magari con l'aiuto di un professionista.
Un cordiale saluto

Dott.ssa Francesca Rusalen Psicologo a Mirano

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11 OTT 2024

Gentile Yulenok,
sembrerebbe che indirettamente, come mamma del bambino, lei si senta in competizione col papà che risulterebbe preferito (forse come compagno di gioco). Ovviamente in tal caso sarebbe un errore perchè quelli dei due genitori sono ruoli diversi ma entrambi importanti e indispensabili per il normale sviluppo psico-affettivo del bambino.
Il legame che il piccolo ha con lei non è in discussione per cui il suggerimento è di non dare peso a ciò che dice il bambino in quanto può essere una sua strategia momentanea per contrastare la frustrazione del distacco.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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11 OTT 2024

Gentile Yukenok,
Capisco quanto possa essere doloroso e difficile per te vivere una situazione del genere, soprattutto dopo aver dedicato così tanto tempo ed energia a tuo figlio. È naturale che queste reazioni possano lasciarti confusa e disorientata, ma è importante ricordare che i bambini, specialmente a tre anni, attraversano fasi di sviluppo emotivo in cui esprimono i loro sentimenti in modo spesso impulsivo e diretto.
I bambini di questa età stanno scoprendo la loro autonomia e a volte, per loro, esprimere una preferenza può essere un modo per esplorare le loro relazioni con i genitori. Potrebbe essere che in alcuni momenti si senta a suo agio con il papà o che associ a te il fatto di andare a lavorare, che per lui rappresenta un distacco.

Quando ti chiede se vai a lavorare e reagisce con gioia, è possibile che stia cercando di gestire il suo senso di separazione in un modo che lo faccia sentire più in controllo. In altre parole, potrebbe interpretare il fatto che tu vai a lavorare come un momento prevedibile della sua giornata, che gli dà sicurezza, anche se contemporaneamente potrebbe sentirne la mancanza in altri momenti.

È importante non interpretare queste reazioni come un rifiuto personale. I bambini possono avere atteggiamenti contrastanti: in un momento possono allontanarti, e in un altro cercarti con insistenza. È proprio la loro naturale alternanza tra il bisogno di vicinanza e il desiderio di autonomia che sta emergendo in questa fase.

Potresti cercare di mantenere una routine prevedibile e rassicurante con tuo figlio, spiegandogli in modo semplice che il lavoro fa parte della tua giornata ma che torni sempre a casa da lui. Allo stesso tempo, accogli i suoi momenti di vicinanza senza cercare di forzare una reazione diversa quando mostra una preferenza per il papà. L’importante è continuare a offrire amore e presenza, sapendo che i suoi sentimenti verso di te sono profondi e che, anche se non sempre riesce a esprimerli come vorresti, il legame che avete è forte.

Resto a disposizione per parlarne insieme.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Cianchi

Dott.ssa Claudia Cianchi Psicologo a Roma

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11 OTT 2024

I tre anni sono un momento fondamentale nello sviluppo del bambino e si fa sempre più presente la lotta tra mamma e papà, è un passaggio naturale ,necessario, di identificazione anche di suo figlio con suo padre ed è per questo che è come se la volesse fare fuori, ma non nel vero senso della parola, ma per ritrovare sempre più la figura del padre che in questo momento è quella a cui aspira, proprio perché vede che sta con lei e quindi come possibile raggiungimento poi della mamma. Quando i bambini sono piccoli è importante ascoltare e osservare tutto quello che ci dicono, ma allo stesso tempo non metterci al loro stesso piano e non prendere in senso negativo quello che ci dicono, come per esempio, mamma vai a lavorare, perché anzi è uno slancio verso la visione di un'indipendenza anche da parte della donna e la possibilità di lasciargli spazio con il padre.

Dott.ssa Emanuela Grosso Psicologo a Salerno

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11 OTT 2024

Buongiorno, capisco quanto possa essere faticoso vivere questa situazione, i bambini di tre anni stanno ancora imparando a gestire le loro emozioni e la preferenza per il papà può essere momentanea e dovuta a diversi fattori. Continui a dedicargli del tempo di qualità in cui si dedica completamente a lui e al fare qualcosa insieme. Parli apertamente con lui spiegandogli che anche a lei piace tanto stare insieme ma che deve andare a lavorare e starete insieme in un altro momento, promessa che poi va mantenuta. Infine lo rassicuri spesso sull'amore che prova per lui, anche se va al lavoro e anche se lui dice di preferire il papà, in questo modo il bambino potrà ritrovare la sicurezza del suo affetto per lui.

Marzia Biondo Psicologo a Milano

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11 OTT 2024

Buongiorno,
da quello che descrive pare che suo figlio abbia trovato uno stratagemma per difendersi dalla dolore della sua lontananza, a livello inconsapevole. Le chiederei come sono andati i primi due anni, a che età ha iniziato il nido, come ha affrontato l'inserimento etc. Ci sono tanti fattori che vanno considerati. Capisco che sia molto frustrante e doloroso sentirsi rifiutati dal proprio figlio ma si ricordi che è una difesa che mira a controllare ciò che lo circonda. Le consiglierei di rivolgersi a un professionista che faccia sostegno alla genitorialità, oltre che a perseverare nel dimostrare a suo figlio che lei c'è e che gli vuole bene nonostante lui la mandi via, questo è molto importante.
Resto a disposizione
Un caro saluto

Dott.ssa Irene Fortuna

Dott.ssa Irene Fortuna Psicologo a Firenze

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11 OTT 2024

Cara Y. comprendo il suo dolore di fronte a quello che apparentemente può apparire come un atteggiamento di rifiuto .
Un dolore che è accentuato dal fatto che lei lavorando sente come molte mamme ingiustamente un senso di colpa per non essere troppo presente . Un ingiusto senso di colpa visto che i bambini hanno bisogno per crescere di spazi di autonomia.
Deve sapere che a questa età i bambini cominciano ad esplorare la loro autonomia e il distacco e’ un mezzo per affermare la propria indipendenza, inoltre sono in pieno sviluppo cognitivo ed emotivo , non gestiscono bene emozioni ed impulsi e non hanno ancora piena consapevolezza degli effetti dei loro comportamenti (e quindi del fatto che la ferisca).
Anche se sembra che preferisca il papà in alcuni momenti non vuol dire che non sia profondamente legato anche a lei .
Spesso i papà diventano molto complici nella relazione di gioco e a volte diventano anche un punto di riferimento nella percezione della loro sicurezza, soprattutto a questa età in cui il bambino comincia ad affacciarsi al mondo al di fuori della relazione diadica com la madre . Ma questo deve essere percepito da lei come un punto di forza per due motivi , uno perche’ suo figlio sta crescendo e si sta aprendo al mondo , due perché sta costruendo due punti di riferimento importanti , la mamma e il papà .
E’ importante allora mantenere un atteggiamento calmo e affettuoso , e avere comprensione indipendentemente da ciò che dice e fa .
La sensazione e’ che questa modalità sia diventata per lui anche un gioco , e allora provi a mantenerlo rispondendo in modo divertente e con il sorriso , stia al gioco . Non dimentichi che suo figlio la ama ..
Intanto affronti questo suo dolore anche con suo marito e privilegiate momenti esclusivi con il bambino , in cui siate presenti entrambi.
Solo se questo comportamento si dovesse prolungare nel tempo , sarebbe utile poi valutare una consulenza psicologica per comprendere meglio le dinamiche familiari e il comportamento del bambino .
Cari Saluti

Dott.ssa Laura Baiano Psicologo a Pozzuoli

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11 OTT 2024

Buongiorno! È normale che cerchi la figura del padre! I figli si fanno in due anche per questo motivo! È un pregiudizio che preferisce il papà! Domanda: perché lei pensa che quando sceglie il papà non le vende bene? È un suo corto circuito! Dovrebbe lavorare su questo!

Cristina Sammati Psicologo a Sesto San Giovanni

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11 OTT 2024

Buongiorno Yulenok,
sono comprensibili la sua reazione di dispiacere così come il vissuto di inutilità che sperimenta rispetto alle parole del suo bambino, considerata la dedizione verso di lui. Più che una preferenza per il papà è probabile che con lui ci sia una condivisione differente della quotidianità, magari suo marito rappresenta più l'aspetto ludico della funzione genitoriale. Ne parli con lui e provi a chiedere, anche sottoforma di gioco, anche al bambino.

Saluti
Dott.ssa Matilde Ragno

Dott.ssa Matilde Ragno Psicologo a Avellino

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11 OTT 2024

Buongiorno signora
Il bambino si sente abbandonato cerchi di giocarci molto quando e in casa , e di dirle che si che va a lavorare, ma che ritorna.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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11 OTT 2024

Carissima Yulenok, il percorso evolutivo dei bambini è fatto di momenti in cui possono esserci più sintonia con un genitore piuttosto che con un altro. LA mamma in genere è il riferimento per alcuni aspetti anche legati alle norme, all'educazione perché è colei che aiuta sia nello vezzamento che nella regolazione degli sfinteri quando il bambino lascai andare il pannolino.
Il babbo è piuttosto colui con cui giochiamo. Sono ruoli diversi che non includono che il bambino non le voglia bene , infatti quando lei non c'è, la cerca. A volte la richiesta di attenzione e riconoscimento da parte di un genitore può appesantire la relazione perciò le consiglio di accogliere e favorire questa tendenza del bambino, lasciando che sia lui a scegliere le modalità. Mi ha colpito che nei giorni in cui è stata in casa il bambino voleva solo lei e al terzo giorno le ha chiesto se tornava al lavoro, sembrerebbe che il bambino abbia intercettato il suo bisogno e cerchi di soddisfarlo. Bisognerebbe comunque vedere come si è costruita la relazione tra voi, cosa è successo nella primissima infanzia per capire meglio, forse con un sostegno alla genitorialità potrebbe trovare un valido aiuto.
Carissimi saluti e rimango a disposizione per qualsiasi cosa
Silvia Chiavacci

Dott.ssa Silvia Chiavacci Psicologo a Firenze

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