Mi sento l'ultimo dei falliti

Inviata da Senzanome · 1 lug 2024 Autostima

Premessa: Prima di tutto ringrazio in anticipo tutti coloro che si stanno prendendo la briga di ascoltare questo mio sfogo personale, e che si interesseranno a darmi qualche dritta di cui con ardua umiltà mi affido.
Purtroppo devo ammettere che ritengo umiliante dover essere arrivata a questo punto tanto basso della mia vita (e che l'averlo fatto l'abbia reso uno dei punti più alti) da dovermi iscrivere ad un sito dedito a consigli e consulenze psicologiche ma ahimè trovo ancora più umiliante il mio stile di vita e prenderei in giro a me stessa a dire che non ne ho bisogno.
Ne ho estrema ed urgente necessità.
Uno dei motivi principali del perché non l'ho fatto prima era dato dal mio timore che qualcuno dei miei conoscenti avesse potuto riconoscermi e vedermi nel mio lato più intimo in assoluto per poi poter imparare i miei punti deboli.
Ma a questo punto anche al diavolo, poiché sono qui apposta per fare in modo che essi non possano più impedirmi di vivere come ogni cristo su questa terra.
(Cercate di non farvi condizionare dal mio tono sgarbato e poco consono, maledico il mondo e me stessa come mezzo di sfogo, senza alcun intento di parer rozza o offensiva nei vostri confronti).

Finito questo "prologo" ora proverò ad illustrare la situazione in maniera molto confusionaria e ahimè poco chiara dato che neanche io so esattamente cosa dover dire in questo momento:

Ho appoggiato tutta la mia essenza su un narcisismo farlocco, su un costante bisogno del parere altrui ed al contempo di temerlo, tanto da provare odio nei confronti di coloro che provano a a darmi pareri su me stessa e su qualcosa che non aggrada sentire; in automatico gli incolpo mentalmente di essere un ammasso di sfigati che cercano di criticare la mia persona per alzare la loro misera ed immonda autostima, amo mostrare al mondo la maschera del mio lato eccelso impedendomi di essere me stessa, distruggendo il mio Io tanto da non sapere più quale sia veramente il mio Io o come trovarlo, vivo esclusivamente di teatralità e di reazioni per nulla spontanee.
Vorrei essere un'altra persona, dico di adorarmi ma i fatti parlano chiaro di come chiaramente io odi me stessa, sono sulla ventina d'anni e mi autolesiono d'invidia nei confronti dei mie coetanei e anche di più giovani che sono riusciti a fare tutto quello che volevo e che non sono riuscita a fare nello stesso arco di tempo.
Simultaneamente mi sento indegna di loro in quanto non ho dato lo stesso impegno che hanno dato loro per fare quelle cose, rafforzando il mio senso di non essere alla loro altezza e che se ci provassi fingerei come al solito in quanto non sono portata ad essere come loro.

Da piccola ero una bambina con indole da leader, ma poi qualcosa deve essere cambiato e non riesco ad individuare cosa, cominciai a mettere su tanti chili sin da giovamissima e mi distrussi la salute, ed ora come dulcis in fundo fumo pure, i sogni e le aspettative si fanno sempre più forti ogni singolo giorno che passa, ma al contempo il mio corpo si fa più debole, ho smesso di uscire e se lo faccio è sotto seccante insistenza, non riesco a mantenere la costanza in nulla e non riesco a vivere senza il mio sacro letto e sigarette, e ahimè anche senza mangiare in orari sfalsati, con porzioni di cibo esagerate che non fanno altro che peggiorare la mia chiara bulimia.
O per lo meno penso di averla ma non sono qui per farmi auto diagnosi.
Sono rimasta con pochi amici, tutti gli altri gli ho eliminati dalla mia vita, gli incolpavo di un'insicurezza che era unicamente mia.
Li vedevo tutti come una combriccola di sfigati, di gente illusa di valer qualcosa e che se mi fossi mostrata insieme a loro la gente, che ai miei occhi "vale" avrebbe pensato che erano le uniche compagnie che mi potevo permettere e di conseguenza non avevo più alcuna intenzione di farmi vedere insieme a loro.
Neanche degli amici rimasti sono soddisfatta, sempre per lo stesso motivo, gli metto sotto analisi e mi sembra che le loro parole siano contrarie ai fatti, devono dimostrare di essere qualcosa ma dentro sono ancora dei bambini che frignano, per quanto ad alcuni di loro possa in un certo senso voler bene.
Non percepisco più l'amore romantico, dopo che ebbi il mio primo trauma a circa quindici anni non riesco più ad innamorarmi, vedo solo sacchi pieni di autostima per me, da nutrirmi della loro devozione, in quanto io non la detengo da per me ho bisogno di persone che me la ricarichino, e quando se ne vanno non provo nulla, solo il dispiacere dei miei comportamenti nei loro confronti e da brava ipocrita quale sono mi manca in primis quello che mi davano. Devozione cieca ed assoluta e provare soddisfazione dal fatto che la loro vita sarà segnata da un pre ed un post me medesima.
Il mio è un narcisismo falso, che serve a coprire la feccia immonda che ritengo detenere nella psiche, ho il costante bisogno di valere più degli altri come una forma di riscatto, una vendetta, se cosi posso definirla, nei confronti delle persone che non mi hanno preso abbastanza sul serio.
Ma cosa vorrei dimostrare quando non riesco nemmeno a prendermi cura di me stessa e ignoro totalmente la mia igiene a cui ormai do poco valore, non riesco a cambiare, mi sento in in loop, in gabbia, cerco di fare cose nuove ma ho la forza di fare solo queste piccolezze e già mi riempiono di disagio nel timore di ricevere più critiche che aiuti da parte di gente che ha studiato per fare queste cose.
Pensavo di poter dire di più ma questo è il massimo che posso condividere, penso che altro non riesca proprio a condividerlo nonostante dovrei.

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Miglior risposta 8 LUG 2024

Cara anonima,
dal suo scritto, a tratti un pò criptico, a mio parere traspare sicuramente molta rabbia, bassa autostima e depressione latente; è quanto basta per incoraggiarla ad intraprendere un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a riordinare le idee, placare la rabbia e migliorare autostima e tono dell'umore.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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22 LUG 2024

Cara,
grazie per aver condiviso con tanta onestà e profondità le tue difficoltà. Mi rendo conto di quanto sia stato difficile per te aprirti su questi temi così personali, e apprezzo la tua fiducia nel farlo.
Quello che descrivi è un insieme complesso di emozioni e comportamenti che riflettono una lotta interiore significativa. La percezione di te stessa, la difficoltà a riconoscere il tuo valore intrinseco, il confronto costante con gli altri e il bisogno di approvazione esterna sono temi centrali nella tua esperienza attuale.
È comprensibile sentirsi intrappolati in un circolo vizioso di insoddisfazione e critiche verso se stessi e gli altri. Il fatto che tu riconosca questi schemi e stia cercando aiuto è un primo passo fondamentale verso il cambiamento. La consapevolezza dei propri meccanismi interni è infatti il punto di partenza per qualsiasi percorso di crescita personale e guarigione.
Riguardo ai sentimenti di narcisismo e alla teatralità di cui parli, può essere utile esplorare come questi comportamenti siano legati a meccanismi di difesa sviluppati nel tempo per proteggerti da vulnerabilità più profonde. Il desiderio di dimostrare il proprio valore agli altri spesso maschera un'insicurezza radicata e un bisogno non soddisfatto di accettazione e amore incondizionato.
I sentimenti di invidia e l'autolesionismo emotivo che descrivi sono segnali di una sofferenza profonda che merita attenzione e cura. Il confronto costante con gli altri può erodere ulteriormente l'autostima, rendendo difficile riconoscere e apprezzare le proprie qualità e successi.
È evidente che il tuo benessere fisico e mentale è compromesso, come testimoniato dalla bulimia e dal fumo. Questi comportamenti autolesivi sono spesso modi per cercare di gestire il dolore emotivo, ma a lungo termine possono aggravare il senso di impotenza e disperazione.
Ti incoraggio a considerare l'opzione di intraprendere un percorso terapeutico più strutturato con un professionista che possa offrirti un supporto continuativo. La terapia cognitivo-comportamentale, ad esempio, potrebbe aiutarti a lavorare sui tuoi schemi di pensiero negativi e a sviluppare strategie più sane per affrontare le difficoltà. La terapia psicodinamica potrebbe invece aiutarti a esplorare le radici più profonde dei tuoi problemi e a comprendere meglio i tuoi bisogni e desideri.
È importante ricordare che non sei sola e che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Ogni passo che fai verso la comprensione di te stessa e il miglioramento della tua vita è un traguardo significativo.

Rimango a disposizione per ulteriori riflessioni e supporto.

Cordialmente,

Dott.ssa Jessica Pierobon

Dott.ssa Jessica Pierobon Psicologo a Torino

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3 LUG 2024

Gentile utente, i percepisce la sofferenza che sta provando. Io potrei consigliarle una terapia personale in modo tale da capire cosa prova e affrontarlo al meglio. Sono a disposizione, un abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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3 LUG 2024

Carissim*,
In realtà notare e verbalizzare con così tanta ferocia verso sé stessi tratti che ci caratterizzano potrebbe essere un ottimo punto di partenza per un'analisi più approfondita, uno spazio di parola attraverso il quale riuscire a fare ordine e trovare una direzione ed anche la funzione di questo periodo e di tale sfogo. Potrà sembrare difficile, forse impossibile, ma con la giusta motivazione ed impegno l'umano è in grado di migliorare, indirizzare quelle che sono proprie e recondite convinzioni in qualcosa di utile, un punto di partenza, focalizzando le energie ad una più approfondita conoscenza e consapevolezza.
Cordialmente
Dott.ssa Cristina Presta

Dott.ssa Cristina Presta Psicologo a Bologna

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3 LUG 2024

Salve, ho letto attentamente le sue parole ed ho percepito moltissimo la sua dualità tra il voler essere e il dover essere. Questo penso che sia un punto fondamentale da cui partire per uscire da questo impasse. La dicotomia giusto o sbagliato esiste? Cos'è importante per lei?
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento o supporto.

Dott.ssa Mari Daniela Psicologo a Roma

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3 LUG 2024

Salve. Da qualche parte avrà imparato ad appoggiarsi a questo "narcisismo farlocco", come lo chiama lei. Bisogna lavorare sulle sue dinamiche relazionali e sulla visione che ha di sé. Dalla sua domanda emerge una certa complessità che richiederebbe un intervento professionale.

Susanna Mattoccia Psicologo a Roma

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3 LUG 2024

Buongiorno,

innanzitutto grazie per questa condivisione così ricca di emozioni che è stata sicuramente un primo passo di apertura verso il mondo esterno.

Quello che mi arriva è una forte sofferenza interiore nascosta dietro una rabbia fortissima verso se stessa e verso gli altri. Dentro di lei è presente una parte ipercritica con cui si svaluta e si denigra continuamente. Di rimando questo lo fa anche con gli altri, cosa che le rende difficile instaurare relazioni reali, autentiche e nutrienti. Se considera gli altri in maniera così negativa, infatti, viene da sé che pensa di non potersi fidare e aprire con nessuno, che pensa di non potersi permettere con nessuno il lusso della spontaneità. La conseguenza è che si ritrova sola, senza nessuna persona su cui poter contare. Rimane imprigionata dietro a questa maschera sociale/falso sé di persona forte e adeguata, mentre dentro ci sono tanta sofferenza e senso di inadeguatezza.

Sono sicura, però, che dietro a questa condivisione anonima ci sia già un desiderio forte di apertura verso il mondo e verso il cambiamento. E' sicuramente stato un primo passo verso questa direzione e sono sicura che, se troverà il coraggio di fidarsi di un professionista che la possa sostenere in un processo di cambiamento, riuscirà a tirare fuori tutte le risorse e le qualità preziose che sicuramente nasconde dentro di sé. Sono sicura che potrà imparare ad abbassare la guardia per sentirsi spontanea, autentica e libera. La libertà di essere se stessa, infatti, sembra essere quello che più le manca.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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2 LUG 2024

Buonasera
Lei ha già cominciato a fare qualcosa di diverso dalla sua normale routine, decidendo di dare voce alle emozioni, alle paure, alle sensazione di frustrazione con cui convive da anni, chiedendo aiuto. Questo è già un bel passo avanti per una “narcisista farlocca” come si definisce!
Pare che abbia una buona consapevolezza di quelli che sono i suoi limiti e i suoi punti di forza.
Avrebbe bisogno di essere guidata per fare un po’ di ordine dentro di lei, cominciando dalle piccole cose. La costanza che le risulta difficile da mantenere, potrebbe avere qualche possibilità di riuscita, se puntasse a obiettivi facili da raggiungere.
Si affidi ad un professionista che sia in grado di guidarla senza aver paura di abbassare la maschera che indossa. Impari a fidarsi un po’ di chi come lavoro sa ascoltare senza giudicare e non abbia fretta, perché il cambiamento ha bisogno dei suoi tempi.
Le auguro di trovare la sua guida e forza che la strada che ha imboccato e’ quella giusta!

Dott.ssa Bonato Elena Psicologo a Scorzè

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2 LUG 2024

Buonasera
il suo malessere arriva da lontano e la vita educativa ha contribuito a farlo nascere e crescere. Lei vive in due modalità non neutrali fra loro: da una parte giudica e dispensa valutazioni più o meno distruttive verso il mondo esterno, dall'altra usa le valutazioni ed i giudizi estremi positivi, che le sembra di riconoscere negli altri/e, non applicabili a sé stessa, in quanto timore di non aver avuto o avere l'abilità guadagnarseli. Non può essere giudice e valutatrice imparziale nelle due modalità, poiché é soggetto agente (per cui totalmente coinvolta) in tutte e due.
lei ha già fatto il primo e importante passo per dare una svolta alla sua vita, scrivendo in questa sede ed accettandone i limiti.
I giudizi sono dati da persone abilitati a questi compiti e che implicano un'assoluzione o condanna e in questa sede esprimiamo pareri invece, non giudizi. Noi possiamo dire chi siamo "se sussistono certe condizioni", perché non possiamo essere certi, che in altre, saremmo assolutamente coerenti con ciò che pensiamo di essere in questo momento.
Per cui, alla luce del malessere diventato una gabbia insopportabile, la invito a dare inizio ad un percorso di sostegno psicologico atto a svelare e riconoscere le sue qualità, abilità, competenze, ambizioni, sogni e progetti, insieme alle sue molte insicurezze, incertezze, aspettative tradite, delusioni e senso di incostanza che percepisce. Un percorso che la aiuterà a scoprire una nuova persona più indipendente cioé meno dipendente dai pareri altrui, una persona partecipante al Vivere comune in modo costruttivo. La condivisione e la partecipazione é ciò che ha permesso che la nostra specie sia sopravvissuta fin'ora. Non abbia timore nel riconoscere quella persona che non é così negativa e fallimentare come si descrive, tra l'altro ha scritto moltissimo in queste righe che risultano molto precise sul suo stato d'animo.
Nel frattempo, nel quale cerca un/a professionista che le ispiri fiducia, scriva i suoi pensieri tutti i giorni, con matite o pennarelli colorati, anche con il colore nero, e faccia passeggiate
Cordialmente la saluto
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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2 LUG 2024

La situazione non l’hai descritta è molto complessa e sicuramente merita approfondimento.

Come lei avrà sicuramente notato la logica narcisista ci porta da un lato a cercare sempre di essere io e gli altri e a svalutarli Dell’altro proprio perché gli svalutiamo e gli allontaniamo ci porta a stare in solitudine e poi soffrire Di una ricerca di felicità che non si raggiunge mai.
È un circolo vizioso che si autoalimenta.

Da quello che scrivi mi sembra di capire che lei veda gli altri come non sinceri nei suoi confronti.

Sarebbe interessante iniziare a riflettere se questa convinzione è data da un dato oggettivo oppure è una sua credenza?

Spesso capita che Noi prendiamo, senza nemmeno Accorgercene I nostri pensieri, le nostre valutazioni come verità assolute per il semplice fatto che noi la pensiamo così.

Questo ovviamente ci porta ad interpretare il comportamento degli altri in maniera errata.

Lei è ferma che questo suona narcisismo è in realtà un modo per coprire una sofferenza Interiore.

Ammettere di avere un problema è il primo passo per superarlo.

Intraprendere un percorso di terapeutico potrebbe aiutarla ad avere uno stile di Pensiero più sano e funzionale (Affrontando tutti Questi suoi pensieri e valutazioni negativi e disfunzionali che ha di sé e sugli altri) Al fine di riuscire ad uscire da questo circolo vizioso che è narcisismo.

Resto a disposizione.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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2 LUG 2024

Buongiorno, mi ha colpito molto quanto ha scelto di condividere con noi. E ti ringrazio per averlo fatto.
Hai una buona conoscenza di quanto ti é accaduto e di quanto ti accade ora.
É probabile arrivato il momento di abbassare qualche muro e togliere qualche maschera, ma partendo da te, dall'ascoltarti e dal partire dall'amare te. E nello stesso tempo iniziare a giudicarti meno.
Intanto hai scritto qui, questo probabilmente significa che il desiderio di cambiamento c'è. E già mi sembra molto.
Se vorrai approfondire puoi contattarmi.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Rosaria Petrillo

Dott.ssa Maria Rosaria Petrillo Psicologo a Infernetto

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2 LUG 2024

Carissima anzitutto grazie per aver esposto nel modo più chiaro ed esaustivo possibile il tuo problema, mi sembra che sei già ad una buona consapevolezza del tuo problema, questo ti aiuta ad entrare nella fase di lavoro più avanzata, sai leggerti bene dentro. Un'altra cosa importante, grazie per esserti affidata a noi: ci hai detto che ti costa moralmente e psichicamente, lo vedi come un fallimento pure questo, invece cominciamo a leggere diversamente questo tuo affidarti. Anche qui, siamo già ad un nuovo inizio, un nuovo percorso di vita, dove vuoi cambiare, ma non sai come. Sei intrappolata dalle tue abitudini, ma anche dai tuoi costrutti con cui leggi e interpreti la tua realtà: sembra che tutto vada tra la lettura del fallimento e il polo di un se' grandioso
E se cominciassimo a mettere nuove letture?
Stai già cominciando avendo scritto qui: vedi anche tu che a volte l'interpretazione del fallimento e del tradimento a volte non regge? Credimi, questa buona analisi di te e l'affidamento ad esperti getta le basi per un buon lavoro!

Dott.ssa Erica Tonetto Psicologo a Conegliano

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2 LUG 2024

Cara "Senzanome", forse partirei proprio da qui: mi dispiace non poterti chiamare in qualche modo, anche con un nome fittizio, perchè già dalla scelta del nick sembra che tu voglia annullarti.

La tua storia, per quanto immagino stringata, parziale e riassunta, è pregna di sentimenti contrastanti ma molto forti, e questo sei riuscita a trasmettermelo.
Posso solo immaginare che razza di fatica tu provi nel dover vivere tutto questo, sembra davvero pesante.
Mi dispiace che tu senta umiliazione, anche nel dover chiedere una mano a professionisti, non dovresti. A volta la vita ci mette così tanto alla prova che perdiamo la bussola, ci sentiamo così stanchi da pensare di affogare e abbiamo bisogno che qualcuno ci lanci per qualche minuto un salvagente in modo da attaccarci e prendere respiro prima di ripartire.

La tua storia è molto piena e complessa e non credo sarebbe utile e rispettoso provare a dirti qualcosa di profondo tramite questo mezzo, piuttosto la mia considerazione è questa: riprendi in mano il tuo film, hai fatto 30, perchè non fare 31? Prova a contattare un* psicolog* e prova a capire che cosa potreste fare insieme.
Il modo migliore per interrompere un loop è quello di imprimere un nuovo movimento all'oggetto (o persona) che ci è in mezzo, in modo che cambi traiettoria. Lavorare sulla tua storia e i tuoi sentimenti potrebbe essere una grande aiuto.

Credimi, vorrei poterti aiutare molto di più, ma questo mezzo consente fino a qui.
Sappi che si può stare meglio, il passato non deve condizionare il futuro! C'è sempre una scelta :)

Rimango a tua disposizione, anche online!
Buona giornata,

Dott.ssa Valeria Carbone ☾
⧽ Psicologa, Consulente sessuologa e Counselor professionista
⧽ Coppie e singoli
⧽ Torino e online

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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2 LUG 2024

Carissima,
comprendo la difficoltà che sta passando in questo momento. Dalle sue parole emerge tanta rabbia repressa ma anche tanta tenerezza rispetto a se stessa. Valutare insieme valori e obbiettivi personali potrebbe aiutarla a riscoprire i suoi limiti e risorse che le permettono di ritrovare la soddisfazione nella propria vita.
Rimango a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Covini

Dott.ssa Sofia Covini Psicologo a Milano

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2 LUG 2024

Gentilissima,
la ringrazio immensamente per essersi aperta in modo spontaneo con noi e comprendo quanto sia stato difficile.
Nelle sue parole c'è tanta sofferenza ma anche tanta bellezza che aspetta solo di essere mostrata al mondo.
Alcune esperienze della nostra vita, soprattutto nell'infanzia, possono farci credere di valere poco, possiamo percepire il mondo come ingiusto imparando a credere che siamo degni di amore solo se "siamo bravi bambini".
Iniziamo allora a indossare una maschera per coprire la nostra ferita, fingendo di essere sicuri di noi ma dentro soffriamo e abbiamo tante insicurezze.
Ci priviamo della libertà in cambio del riconoscimento sociale.
Quando il peso di questa situazione si fa elevato arrivano i primi sintomi come quelli che ha descritto. Il primo passo per superare il narcisismo è comprenderlo, come lei è riuscita a fare in modo egregio. Ora dovrebbe darsi il permesso di poter chiedere aiuto e smetterla di giudicarsi, "affidandosi" a un professionista che possa aiutarla nel suo viaggio di rinascita.
Sono a disposizione, anche online, per approfondimenti
Un cordiale saluto
Daniela Rega

Dott.ssa Daniela Rega Psicologo a Rimini

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2 LUG 2024

Buongiorno gentile utente, dalla sua lettera sembra trasparire una grande sofferenza che si porta dietro da tanto tempo, forse troppo e anche a mio avviso una solitudine emotiva che pare trovare sfogo unicamente in effimeri rapporti deludenti. Lei parla di tanti sintomi e tanti disagi sovrapposti ma che a mio avviso afferiscono unicamente al senso di inadeguatezza e alla disistima di sé come lei ha ben centrato nel discorso. Credo che sia proprio su questi aspetti e sul disamore che prova nei confronti di se stessa che dovrebbe iniziare a lavorare in maniera riflessiva e introspettiva. Da dove le deriva, da dove nasce questa mancanza di riconoscimento positivo?che cosa la fa sentire così inadeguata e priva di risorse da ricercare spasmodicamente la conferma e l'approvazione dell'altro se non come scrive l'adulazione da parte degli altri? Molto spesso le cause di queste manifestazioni emotive di sofferenza si possono ricercare nel rapporto, nella dinamica relazionale vissuta nella prima infanzia e nel rapporto con le figure di riferimento soprattutto genitoriali.
Molto spesso non ci riconosciamo e non ci sentiamo adeguati e meritevoli proprio perché non siamo stati "guardati' con fiducia, amore e accettazione; E allora capita che questo di amore dobbiamo imparare a darcene noi stessi imparando ad apprezzarci, rassicurarci, contenerci e amarci. È un percorso di riconoscimento e attenzione amorevole che può essere svolto solo a partire dalla lettura delle proprie esperienze emotive profonde dandovi un senso e riorientandole positivamente.
È un percorso a volte difficile e complesso ma ne vale sicuramente la pena. Credo che, per quanto non riesca a vederle, lei possegga tutte le risorse per sentirsi a suo agio e una persona degna di valore. Resto disponibile per ulteriori chiarimenti. Saluti dottoressa Romano Morena

Dottoressa Romano Morena Psicologo a Forlì

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2 LUG 2024

Gentile senzanome,
dal tuo “sfogo” mi è arrivato molto dolore e autosvalutazione. Ti ho immaginata davanti ad uno specchio dove non volgi lo sguardo su di te, ma osservi il riflesso dei passanti nella tua vita. Dici che avresti potuto dire di più e questo mi fa pensare che senti il bisogno di avere uno spazio d’ascolto, per poterti prendere cura di te e guardarti davanti lo specchio!
Ascolta questo bisogno.
Sono disponibile se ne vorrai parlare, anche online.
Un caro saluto
Dr.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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2 LUG 2024

Buongiorno,
ho letto il suo sfogo e condivido il suo stato emotivo.
La prima cosa che le consiglio di fare è di essere se stessa senza cercare di apparire per quello che non si è; dopo le consiglierei un percorso di psicoterapia per ritrovare se stessa con lati positivi e negativi che potrebbero o no piacere agli altri.
Sono disponibile ad ascoltarla anche on line.
Dott.ssa Carmelina Proietto

Dott.ssa Proietto Carmelina Psicologo a Scandiano

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2 LUG 2024

Buongiorno cara
Mi spiace moltissimo della sofferenza che provi.
La tua mancanza di autostima, ti fa vedere le cose più gravi di quello che sono.
La vita e tutto un problema, sta a noi attivare le nostre risorse per superare gli ostacoli, e se non riusciamo, chiediamo aiuto.
Ti consiglio di fare dei colloqui con uno psicoterapeuta,per superare i tuoi problemi.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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