Momenti in cui sale una sorta di ansia anche senza motivo

Inviata da Mth · 5 lug 2024 Ansia

Buongiorno, sono un ragazzo di 22 anni fidanzato da ormai 8 mesi con una ragazza. Parlando in generale di me, sono sempre stato un ragazzo molto timido, ansioso e di base molto, troppo, introspettivo (un po’ il classico overthinker, mi spingo talvolta anche troppo oltre i miei pensieri e sensazioni cercando di trovare una risposta ad ogni sensazione); con il passare del tempo sono maturato molto, soprattutro grazie alle esperienze che ho fatto, la timidezza è quasi del tutto scomparsa, l’ansia l’ho imparata notevolmente a gestire. Ho vissuto due relazioni, abbastanza tossiche (anche io ero molto immaturo all’epoca e quindi non ha contribuito) dopo cui due anni circa di sole frequentazioni, belle ragazze che però non mi davano niente e anzi avevano atteggiamenti alquanto distruttivi. Senza cercarla, ho trovato la mia attuale ragazza, con cui iniziai a parlare senza la minima idea ed intenzione che il rapporto potesse evolvere com’è oggi. Mi ha aiutato a risanarmi, mi ha curato, ci siamo e ci stiamo aiutando molto a vicenda anche oggi. Tuttavia ho affrontato diverse difficoltà con me stesso, ho avuto momenti di ansia forte che mi facevano porre continue domande sulla relazione a raffica, mi arrovellavano i pensieri e mi generavano ulteriore ansia. Riuscii a consultare una psicologa in maniera molto blanda, mi disse che erano dovute al fatto che io fossi spaventato, dato u precedenti, da questa relazione e che la stessa mi destabilizzasse in quanto prima relazione realmente sana, persona con cui condivido tutto e mi fa crescere. Sto veramente bene come mai stato prima con nessuno. La mia domanda è relativa a questi dubbi che ho con me stesso su me stesso, dato che sti esplorando sensazioni mai vissute prima: capita che talvolta provi ansia leggera prima di vederla (che poi scompare vedendola), quando provo noja magari dovuta all’ozio di alcuni momenti ho paura perché il mio primo pensiero è “se fosse legata alla relazione” o talvolta pensieri negativi che vengono con domande insensate che si conseguono a cui non trovo risposta e che ormai sto imparando anche a dominare. Insomma, io credo di star crescendo, sul piano relazionale e non solo, davvero ora, grazie a lei e con lei. Quando sto con lei, tralsciando quei momenti di forte ansia dovuta alla destabilizzazione provata nelle fasi iniziali come detto prima, sto veramente bene, non provo mai disagio e anzi ho imparato ad apprezzare ogni momento e di più me stesso. La mia domanda dunque è: perché ogni tanto le paranoie anche magari infondate salgono nonostante le mie consapevolezze? Ancora talvolta ho paura delle mie emozioni e sensazioni e magari difficoltá a riconoscerle, pensando che siano negative necessariamente o come prima soluzione ho paura siano legate a lei nonostante stia sempre bene con lei. C’è una spiegazione? Talvolta cerco troppe spiegazioni a semsazioni che non si possono spiegare? Mi arrovello troppp i pensieri? Grazie in anticipo a chi rispomderà

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Miglior risposta 10 LUG 2024

Gentile Mth,
è probabile che nonostante i progressi che ha fatto e che si riconosce per le precedenti esperienze relazionali negative, sia residuata un pò di paura/insicurezza relativamente all'attuale gratificante relazione e che ciò le causi ansia anticipatoria negli incontri con la sua ragazza e/o fugaci pensieri negativi e intrusivi che, in quanto tali, sono ingiustificati.
E' consigliabile perciò un ulteriore step di psicoterapia per migliorare la gestione dell'ansia e arrivare alla defusione cognitiva dei pensieri negativi con tecniche di ACT e Mindfulness.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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17 LUG 2024

Gentile utente, l'ansia è quel timore costante di non essere in grado di affrontare qualcosa che deve ancora succedere. Poi, quando si è all'interno della situazione temuta, solitamente scompare.
Mi chiedo se lei sia più spaventato dal venir deluso da questa relazione o dallo scoprire che non sente per questa ragazza il sentimento profondo che vorrebbe sentire.
In ogni caso, comunque vada questa relazione, il suo modo di massacrare i suoi processi di pensiero sembra davvero esasperato e tossico. Cioè, se lei cerca una relazione tossica credo sia quella che intrattiene con la sua testa.
E se provasse con lo yoga?

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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8 LUG 2024

Buongiorno,
la inviterei a chiedersi se il reale problema è il fatto che dei "pensieri disturbanti" arrivino o il fatto che "ci si agganci", rimanendone incastrato; in un percorso di terapia è possibile lavorare sulla normalizzazione dei pensieri intrusivi, migliorando la propria capacità percepita di gestione degli stessi.

Resto a disposizione,
Un saluto,
Dott.sa Federica Favro

Dott.ssa Federica Favro Psicologo a Busto Arsizio

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8 LUG 2024

La mente umana ha una sua autonomia nel pensare noi non possiamo impedire alla mente di pensare

Il pensare di non pensare è già pensare.

Se io le dicessi: non pensi a cosa ha mangiato ieri sera “

Lei Anche involontariamente ci penserà perché noi non possiamo impedire alla nostra mente di pensare.
Non possiamo controllare i nostri pensieri il loro flusso e il loro contenuto. Il cervello umano biologicamente ha una sua autonomia in questo senso.

Tuttavia possiamo impedire che questi pensieri abbiano effetto su di noi.

Le paranoie sono pensieri che si ripetono continuamente nella nostra mente più tentiamo di stracciarli più e si vengano. Tuttavia non significa che dicano la verità
Il fatto che noi pensiamo che una cosa sia vera non significa Che lo sia veramente per il fatto che lo pensiamo

Spesso seguiamo Senza di meno accorgersene la logica delle “lo penso perché è vero, è vero perché lo penso”.

Questa è una logica assolutamente fallace.


Il fatto che lei si è consapevole Che queste paure siano infondate è una cosa solamente positiva tuttavia per i motivi suddetti non possiamo impedire che la mente ogni tanto autonomamente richiami la mente queste paure.

Tuttavia Sta lei scegliere se lasciarsi influenzare da queste paure dandogli credito oppure no.

Una paranoia per sua stessa natura più tenta di scacciarla più lei resterà

Una cosa che si può fare è accettare che la paranoia ci sia lasciarla nella propria mente senza darle peso. Se ne andrà da sola quando vorrà.

Questo è un primo spunto su cui iniziare una riflessione

Un percorso psicologico potrebbe aiutarla affrontare la sua situazione

La terapia cognitivo comportamentale ottimale per questo genere di problemi.

Resto a disposizione.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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8 LUG 2024

Salve,
Lei dice molte cose su di sè e sulla relazione, tuttavia ne emerge un quadro un po’ confuso su un piano di focalizzazione del problema, mentre sembra più chiaro il profilo sintomatico ovvero l’ansia generalizzata. Tuttavia anche l’ansia non sembra avere una fisionomia riconosciuta se non per il fatto di essere legata alla relazione con la sua ragazza. Anche su questo piano sembrano coesistere due dimensioni: una è quella della rassicurazione e del benessere che questa relazione le apporta e le ha apportato in passato, l’altra quella di pensieri ripetitivi che mettono in dubbio ciò che lei sta provando e proverà in futuro. Quando c’è confusione, bisogna fare chiarezza e non c’è nulla di meglio in tal caso che parlarne con uno psicoterapeuta. L’opportunità di parlarne con uno psicoterapeuta si rende necessaria per l’insorgenza del sintomo ansioso, che per sua natura non recede se non compreso, ma tende a stabilizzarsi se non in molti casi ad aumentare.
Le auguro una buona esplorazione su questo punto.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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8 LUG 2024

Ciao, credo sia importante diventare consapevoli dei motivi che ti fanno sentire ansioso. I nostri sentimenti, le emozioni e stati d'animo ci comunicano qualcosa ed è importante capire cosa ci stanno comunicando, altrimenti rischiamo di allontanarci dai nostri bisogni, e da qui l'insoddisfazione la vasta gamma di possibili sintomi. Da soli non è semplice, spesso si rischia di rimanere arenati in un rimuginare senza sbocchi. Ampliare la prospettiva, nel confronto autentico e non giudicante della relazione con lo psicologo, può aiutare a diventare maggiormente consapevoli di sé e vivere più serenamente le proprie emozioni.
Spero di poterti essere d'aiuto

Dott.ssa Miriam Cau Psicologo a Mogoro

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8 LUG 2024

Gentile Utente, il mio consiglio è un’approfondimento personale attraverso una consulenza psicologica, magari ad indirizzo umanistico esistenziale . Cosi da fare chiarezza dentro di Lei e comprendere cosa il corpo, attraverso le sue emozioni le sta comunicando. In quanto il corpo è lo specchio di come viviamo dentro di noi.
.
Cordialità
Dott. Maurizio Di Benedetto

Dott. Maurizio Di Benedetto Psicologo a Monza

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7 LUG 2024

Buongiorno,
se lei riconosce che questa relazione ha contribuito a viversi meglio ed a vivere meglio il rapporto sociale in genere, non si stia ad arrovellare e se la viva serenamente come merita. Ha passato momenti difficili, anche dovuti a relazioni, come dice lei, tossiche e li ha superati. Ha imparato anche a controllare l'ansia e a gestirla, insomma ha fatto un gran lavoro su sé stesso e può superare e risolvere, anche dialogando con la fidanzata, queste paure o timori che a volte fan capolino. Un piccolo sostegno psicologico professionale la può aiutare sicuramente a rispondersi ai troppi perché, ed alle "paranoie", ricerche di spiegazioni, che si pone. Inizi a individuare quali siano le sue passioni, interessi e urgenze, li coltivi,persegua e condivida. Invece di pensare scriva ciò che pensa, usando matite colorate a seconda dello stato emotivo del momento, cambiando colore quando sente che quel colore non la soddisfa più. Coltivi qualche sport o disciplina che usi il fisico come mezzo principale per esprimersi ( atletica leggera, Tai chi, ecc.) o qualche arte, tipo musica, scultura, pittura. Insomma cominci ad usare di più il suo fisico piuttosto che seguire passivamente i suoi pensieri. Queste azioni la porteranno a superare i vari interrogativi che si pone e a far emergere il suo lato agentivo, che equilibrerà quello introspettivo che risulta ancora discretamente presente e disfunzionale al suo benessere: agisca di più fisicamente e meno cognitivamente e vivetevi questa bella e costruttiva relazione che avete instaurato.
Rimanendo a sua disposizione le auguro un'ottima serata e le porgo un cordialissimo saluto
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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6 LUG 2024

Caro utente, il consiglio che le ha dato la psicologa potrebbe essere vero, forse le sue relazioni negative passate la stanno ancora influenzando. Qualora avesse modo le consiglierei di ricontattare questa psicologa, o anche di trovarne un altro, che possano aiutarla ad ascoltare meglio queste sue ansie e preoccupazioni. Del resto l'ansia è come se fosse una voce interna che ci dice che c'è qualcosa che non va e pertanto dobbiamo ascoltarla. Da quanto scrive lei ha fatto molti progressi nella sua vita, quindi le risorse per affrontare anche questa situazione sembra averle. Forse ha solo bisogno di dar voce alle sue preoccupazioni per poterle conoscere meglio e lavorarci sopra. Spero di essere stato d'aiuto.

Distinti saluti, dr. Morgione Massimo

Dottor Massimo Morgione Psicologo a Torino

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6 LUG 2024

Gentile utente, a volte chiedersi il perchè è necessario... tranne quando non lo è! A volte la nostra mente ci porta lontano da ciò che è il presente. La invito dunque a iniziare una terapia personale che possa aiutarla a spiegare questi pensieri. Sono a disposizione

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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6 LUG 2024

Buongiorno Mth,
Volevo innanzitutto congratularmi con lei per la grande capacità riflessiva che possiede. La capacità di mentalizzare è l'ingrediente principale della nostra salute psicologica. Ha certamente ragione: ci deve essere senza dubbio una spiegazione a questa sua ansia che insorge improvvisa. É molto curioso il fatto che l'ansia compare in momenti caratterizzati da sentimenti positivi come quelli della appagante relazione che sta vivendo. Potrebbe esserle utile domandarsi se e cosa conosce già questa ansia. Ha forse un sapore di qualcosa di più antico? Se ha voglia di approfondire questo suo sentire e provare a decifrare i messaggi che la sua mente le sta mandando, non esiti a contattarmi.
Possiamo effettuare un colloquio sia in presenza che a distanza.
In bocca al lupo per tutto,

Dott.ssa Michela Brivio

Dott.ssa Michela Brivio Psicologo a Bergamo

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