Non riesco ad agire

Inviata da Fra86 · 22 set 2024 Terapia di coppia

Buongiorno a tutti
La mia storia è un po' particolare. Mi sono innamorata di un uomo sposato e abbiamo intrapreso una storia da più di un anno. Lui ancora è a casa con la moglie e figlia e mi dice che sono più di 9 mesi che non ha rapporto con la moglie per mio rispetto. Ultimamente non fa altro che attaccarmi e insultarmi sul fatto che non si fida di me. Gli ho parlato del mio passato e non crede che le storie che ho avuto fossero solo quelle elencate da me perché gli hanno detto che nel periodo delle superiori ero una sbarazzina... Mi ha detto che gli hanno detto che mi sono baciata con gente a me assurda... Ha iniziato a insultarmi dicendo che sono una bugiarda cronica che dico solo menzogne che sono lo schifo dello schifo, che sono lo schifo della donna in persona, che lui chi lo apprezza e che lo ama ce l ha... Qualche giorno fa io ho pubblicato un post bellissimo riguardante noi dove mi ha messo un like un ragazzo e da lì il putiferio... Io che mi sento con questo, che faccio schifo perché questo è di Civitavecchia e io 18 anni fa andavo a scuola a Civitavecchia e quindi si è creato un film dove a me ha fatto malissimo e mi ha offeso tantissimo, e questo io neanche lo conosco... Ho sempre avuto paura a relazionarmi con lui per paura di una sua reazione. Un giorno mi arrivò un SMS su fb che ho cancellato subito giurando che non era vero poi sentendomi tanto in colpa la mattina seguente gli ho detto tutta la verità e mi sn confessata anche con il parroco perché avevo giurato su mio figlio per un semplice ciao che mi era arrivato... Sono arrivata a dargli anche la password del mio facebook ma nonostante le mie giustificazioni mi insulta di continuo e mi dice che sono una falsa dopo che è + di un anno che sto aspettando lui che ancora sta a casa e non ha il coraggio di prendere una decisione. Ora ci siamo lasciati ma il fatto di essere stata umiliata in questo modo e passare da quella che non sono stata poi con lui, con tutto il rispetto che gli ho portato e quanto ho subito e quanto l ho aspettato non ci sto proprio. Come posso comportarmi? Grazie e buona giornata

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Miglior risposta 24 SET 2024

Buongiorno gentile Utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, che appare carica di dolore e frustrazione. Quello che descrive sembra essere una relazione caratterizzata da forti dinamiche di controllo, mancanza di rispetto e un grande squilibrio nei ruoli, dove lei si sente spesso messa sotto accusa e umiliata. Di seguito cercherò di fornirle qualche spunto per riflettere su come affrontare questo momento e prendere decisioni che possano tutelare il suo benessere.

Innanzitutto, è importante considerare il tipo di relazione in cui si è trovata: una relazione extraconiugale, che spesso comporta molta incertezza e sofferenza. Lui non ha ancora preso una decisione definitiva riguardo al suo matrimonio, e nel frattempo lei è stata coinvolta in un triangolo emotivamente complesso, che sembra non darle né stabilità né rispetto.

Il fatto che il suo partner la accusi di essere bugiarda, la insulti e la denigri non è solo una forma di mancanza di rispetto, ma può anche essere visto come un tentativo di esercitare controllo e manipolazione su di lei. Questo tipo di comportamento può erodere la sua autostima e farla sentire in colpa o indegna, anche quando ha agito in buona fede.

È importante riflettere su alcuni punti fondamentali:

1) Nonostante lei abbia cercato di rassicurarlo, arrivando persino a condividere la sua password e a confessarsi, lui continua a non fidarsi e a insultarla. La fiducia è alla base di qualsiasi relazione sana, e non dovrebbe essere conquistata a costo della sua dignità. Un rapporto dove prevalgono insulti e accuse infondate non può offrirle serenità.

2) Sentirsi continuamente sotto accusa e dover giustificare ogni sua azione, anche su episodi passati o situazioni che non hanno fondamento, è estremamente logorante. Lei merita rispetto e comprensione, non umiliazioni e insulti. È importante chiedersi se questa relazione le stia facendo più male che bene.

3) Spesso, quando ci troviamo in situazioni come questa, possiamo perdere di vista il nostro valore. È fondamentale ricordare che nessuno dovrebbe permettersi di farla sentire inferiore o di attaccarla in modo così aggressivo. Lei merita una relazione in cui ci sia rispetto reciproco, fiducia e sostegno.

4) La decisione di restare con la moglie o di lasciarla dovrebbe essere sua responsabilità e non dipendere da lei. Continuare a vivere una situazione di attesa e incertezza, in cui lui non prende decisioni chiare, può impedirle di trovare la serenità e di costruire un futuro sereno per se stessa.

Per quanto riguarda il suo comportamento futuro, potrebbe considerare di prendersi una pausa: darsi il tempo e lo spazio necessari per riflettere su cosa desidera veramente e se questa relazione le sta offrendo ciò di cui ha bisogno.
Potrebbe anche riflettere sui suoi confini, è importante ristabilire i suoi confini e non permettere che vengano violati. Nessuno ha il diritto di trattarla con mancanza di rispetto o di svalutarla.
Un'ulteriore opzione potrebbe essere considerare di confrontarsi con un professionista (psicologo o terapeuta) per elaborare meglio le sue emozioni e chiarire i suoi bisogni. Un supporto esterno può offrirle strumenti utili per affrontare questa fase difficile.

Le auguro di trovare la forza per riprendersi e per decidere ciò che è meglio per il suo benessere, senza lasciare che l'opinione di chi non la tratta con rispetto influenzi la sua autostima. Merita di essere in una relazione in cui è amata e valorizzata per chi è realmente.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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19 OTT 2024

Grazie per aver condiviso la tua storia, e mi dispiace molto sapere che stai vivendo una situazione così dolorosa. Da quello che descrivi, sembra che tu stia affrontando una relazione molto complessa, caratterizzata da dinamiche di controllo, insicurezza e mancanza di rispetto. Vorrei offrirti alcune riflessioni che potrebbero aiutarti a chiarire i tuoi sentimenti e a prendere una decisione su come andare avanti.

Prima di tutto, è importante riconoscere che in una relazione sana non dovresti mai sentirti costretta a giustificarti continuamente o a provare il tuo valore e la tua onestà. Le accuse, gli insulti e il controllo che hai descritto sono segnali di una dinamica tossica e dannosa, che può avere un impatto negativo sulla tua autostima e sul tuo benessere emotivo. Nessuno ha il diritto di umiliarti o trattarti con disprezzo, indipendentemente dalla situazione.

Ecco alcuni aspetti su cui potresti riflettere:

1. Riconosci i comportamenti tossici: Gli insulti, le accuse ingiustificate e il controllo sono segni di una relazione sbilanciata e poco sana. Se ti senti costantemente messa sotto esame, criticata o umiliata, questo è un segnale che la relazione non sta funzionando nel modo giusto. Nessuno dovrebbe essere costretto a subire questi comportamenti, e tu meriti di essere rispettata e trattata con gentilezza e dignità.
2. Considera la sua posizione e il suo comportamento: Da quello che hai descritto, sembra che il tuo partner non abbia preso una decisione chiara riguardo alla sua situazione familiare, nonostante dica di voler stare con te. Questo comportamento ambivalente può causare molta confusione e incertezza, e spesso porta a situazioni di sofferenza e instabilità emotiva. Se lui non è pronto a fare chiarezza nella sua vita e nelle sue scelte, questo rende difficile costruire una relazione stabile e rispettosa.
3. Prenditi cura di te stessa: Essere insultata, criticata e controllata può avere un impatto devastante sulla tua autostima. È fondamentale che tu metta al primo posto il tuo benessere e la tua serenità. Se continui a rimanere in una situazione che ti causa dolore e ti fa sentire costantemente sotto accusa, potresti finire per danneggiare ulteriormente la tua salute emotiva.
4. Cerca il supporto di chi ti vuole bene: Parlare della situazione con persone di fiducia, che possano ascoltarti e offrirti il loro sostegno, può aiutarti a sentirti meno sola e a vedere la situazione da una prospettiva diversa. A volte, quando siamo dentro una relazione difficile, può essere complicato riconoscere chiaramente i problemi, e il sostegno di amici, familiari o un professionista può fare la differenza.
5. Considera di cercare un supporto psicologico: Se senti che questa situazione ti sta facendo soffrire profondamente e ti lascia confusa su come procedere, potrebbe essere utile parlare con uno psicologo. Un professionista può aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti, a riflettere sulla relazione e a trovare strategie per prenderti cura di te stessa. Può anche offrirti sostegno per elaborare le emozioni che provi, compresa la delusione, la tristezza e la rabbia.
6. Pensa a cosa desideri davvero per te: Meriti di avere una relazione in cui ti senti rispettata, amata e apprezzata per chi sei. Se questa relazione ti porta più dolore che gioia, e se senti che lui non è in grado di offrirti il rispetto e la fiducia che meriti, potrebbe essere utile chiederti se questa è davvero la relazione giusta per te. Prendere una decisione del genere è difficile, specialmente quando ci sono sentimenti profondi coinvolti, ma è importante mettere al primo posto la tua serenità e il tuo benessere.

La fine di una relazione, soprattutto quando ci sono stati tanti sacrifici e speranze, è dolorosa. Ma se ti senti costretta a subire comportamenti che ti feriscono, potrebbe essere necessario considerare se questo rapporto possa realmente offrirti la felicità e la sicurezza che meriti. Sappi che cercare aiuto, prendere tempo per te stessa e riflettere su cosa vuoi e su come vuoi essere trattata sono scelte di grande forza e coraggio.

Spero che tu possa trovare chiarezza e supporto in questo momento difficile. Se hai bisogno di parlare ulteriormente o di esplorare altre possibilità, sono qui per offrirti ascolto e sostegno.

Cristina Moretti Psicologo a Marina di Ragusa

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10 OTT 2024

Buongiorno Fra,
Grazie per aver condiviso la sua storia ed il suo rammarico.
Credo che il punto principale nella sua storia, non siano tanto i fatti che sono successi, ma quanto le sue sensazioni.
Come si è sentita quando è stata attaccata? Cosa ha provato?
Una volta che ha risposto a queste domande, si chieda se si meritava quel trattamento. Dalle sue parole, io credo di no.
Si faccia forza di questo. Sicuramente non merita al suo fianco una persona che la disprezza, che non le crede, che non si fida di lei, che preferisce credere alle voci che sente in giro, piuttosto che alle sue parole.
Merita qualcuno che creda in lei.
Ma per questo, deve essere lei la prima a credere in se stessa.

Spero di esserle stata utile, nel vedere la situazione da un diverso punto di vista.
Se volesse approfondire, sono a disposizione anche con sedute online.
Un caro saluto,
Dr.ssa Luisa Vignozzi

Dr.ssa Luisa Vignozzi Psicologo a Montespertoli

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7 OTT 2024

Buongiorno,
le dinamiche che lei racconta sono tipiche di una dipendenza emotiva. Comprendo che i suoi sentimenti siano di dolore e confusione perchè la situazione è molto complessa e dolorosa.
La relazione di cui ci parla è caratterizzata da dinamiche di controllo che mirano ad intaccare l'autostima anche mediante insulti e svalutazione. E' molto importante fermarsi e comprendere quali siano le motivazioni profonde che la spingono a continuare questo rapporto che evidentemente colma in qualche modo un bisogno di affetto non appagato.
Le consiglio di iniziare a prendersi cura di sé, rivolgendosi ad un professionista per un percorso di supporto psicologico.
Rimango a sua disposizione per ogni chiarimento e per fissare un eventuale appuntamento.

Cordialmente.
Dott.ssa Paola Ferrazzi

Dott.ssa Paola Ferrazzi Psicologo a Busto Arsizio

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7 OTT 2024

Salve Fra86, grazie per aver condiviso la dolorosa situazione che sta vivendo. Senza entrare troppo nel merito, non avendo adeguate informazioni, suppongo che lei si trovi in una relazione caratterizzata da controllo e attacco che l'altro esercita su di lei per giustificare, in un certo qual modo, la sua stessa relazione. Mi spiego meglio: il suo partner è sposato, ha moglie ma la tradisce, ma le assicura di non aver rapporti con lei pur di non ferire te, eppure la accusa di essere bugiarda e "traditrice".. non le sembra che in realtà parla di se stesso definendo lei in questo modo? E, inoltre, se lei è davvero una bugiarda e traditrice perchè lui dovrebbe lasciare la moglie per lei? Oltre questi spunti che, spero, le saranno utili, credo che sia auspicabile lei decida di cercare un sostegno psicologico al fine di comprendere e ridefinire i suoi bisogni, prendendosi cura del suo benessere in primis.
Resto a sua disposizione, se vorrà.
un saluto!

Dott.ssa Mara Iannone

Dott.ssa Mara Iannone Psicologo a Napoli

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3 OTT 2024

La domanda che ti faccio è una sola: perchè ti sei voluta così poco bene da farti zerbinare da un simile manipolatore?

Rifletti molto bene sulla risposta e poi pensa al fatto che l'unico modo in cui ti devi comportare riguarda il rapporto con te stessa, affinchè tu impari ad amarti e a non ricadere più tra le braccia di simili personaggi

Dott.ssa Chiara Pica Psicologo a Grosseto

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30 SET 2024

Salve Fra86 mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Cerchi di approfondire soprattutto quello che sente e quello che prova verso questa persona, soprattutto andando, attraverso aiuto di un terapeuta, a capire lo stato mentale che l’ha portata a scegliere proprio lui, la cosa importante su cui lei deve puntare e che deve arrivare alla consapevolezza dei suoi vissuti e del suo comportamento non potendo ovviamente controllare il comportamento degli altri.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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30 SET 2024

Capisco che ti trovi in una situazione molto complessa e dolorosa. Mi sembra che tu stia vivendo una relazione caratterizzata da dinamiche di controllo, sfiducia e insulti, che sembrano aver intaccato la tua autostima. È importante riconoscere che ogni relazione dovrebbe basarsi sul rispetto reciproco e sulla fiducia. Il fatto che tu ti senta umiliata e che ci sia un costante controllo su di te, anche attraverso i social media, potrebbe essere segnale di una relazione malsana.

Potresti voler riflettere su cosa ti ha spinto a rimanere legata a questa persona e su come tale situazione influisce su di te, non solo a livello emotivo, ma anche sul tuo senso di autostima. È importante dare valore a te stessa, ai tuoi bisogni e al rispetto che meriti in una relazione.

Prendersi cura di sé, magari con il supporto di uno psicologo, potrebbe aiutarti a esplorare meglio questi aspetti e a capire quale strada sia più giusta per il tuo benessere.

Dott.ssa Claudia Cianchi Psicologo a Roma

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29 SET 2024

Buongiorno,
È evidente che grossa parte della sua sofferenza attuale deriva dalla sensazione di essere stata trattata in modo non rispettoso nei confronti dei suoi interessi.
Ritengo fondamentale ascoltare e dare spazio a questa sensazione che, dal suo racconto, sembrerebbe essere stata ignorata e trascurata per troppo tempo. Un percorso di psicoterapia breve le potrebbe essere di aiuto nel individuare e dare ascolto a quelli che sono i suoi bisogni individuali, che talvolta si finisce per ignorare nell’ambito di una relazione.

Sperando di esserle stata d’aiuto,

Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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27 SET 2024

Gentile Fra86,
Dalle sue parole emergono non solo la sofferenza per la fine della relazione, ma anche la necessità di ristabilire la propria credibilità.
La mancanza di fiducia, i giudizi negativi, le accuse, le insinuazioni, le colpevolizzazioni, il controllo dei social fanno parte del repertorio classico di strategie messe in atto dalla persona possessiva e gelosa per destabilizzare, rendere insicuri e magari fare in modo che si accettino altre restrizioni.
Lei chiede consiglio su come comportarsi. In una situazione del genere, l’unica via è quella di restare alla larga da quest’uomo, di non cedere alla tentazione di risentirlo, anche nel caso in cui lui si dichiarasse pentito o pronto a lasciare la famiglia per lei. Lo lasci a chi lo “apprezza e lo ama”, l’atteggiamento di questa persona non potrà cambiare senza un profondo lavoro su se stesso, e non è lei che può aiutarlo.
Ciò che invece può essere molto utile per lei, è riflettere sui sensi di colpa che l’hanno spinta non solo ad accettare i piccoli abusi (che poi non sono mai piccoli) ma anche a giustificarsi, a umiliarsi e addirittura a consegnare la password (che la inviterei a cambiare rapidamente).
Non ceda al pur comprensibile desiderio di ristabilire la sua verità e non si lasci prendere dalla paura delle relazioni. Ripensi a tutto ciò che di buono ha realizzato nella sua giovane esistenza per consolidare la propria autostima. Si faccia aiutare da un professionista o almeno condivida i suoi dubbi e i suoi timori con amici e persone fidate che le vogliono bene, e non si isoli. Una riflessione su se stessa e una presa di coscienza le permetteranno di stabilire nuove relazioni più equilibrate e gratificanti.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Falcolini

Dott.ssa Elisabetta Falcolini Psicologo a Sansepolcro

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25 SET 2024

Bonasera,
comprendo il suo turbamento e la sofferenza che lei racconta.
Per superare questo momento difficile potrebbe aiutarla un supporto psicologico.
Cordiali saluti

Dott. Lorenzo Truffi Psicologo a Perugia

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25 SET 2024

Salve Fra86,
Grazie per aver condivido questa sua parte di vita così importante per lei.
Mi spiace molto per quello che ha dovuto vivere e tutt'ora vive rispetto a questo.

E' evidente da ciò che racconta che la relazione che ha vissuto non sia stata sana, non solo per il fatto che fosse un uomo sposato ma anche per come lui la ha trattata. Mi fanno riflettere, e avanzo solo un ipotesi, le modalità con cui ha iniziato ad attaccarla, quasi come se a tradire non fosse lui ma fosse lei stessa: ho la sensazione che attraverso quest'atteggiamento lui la abbia voluta allontanare, non essendo capace di farlo comunicandolo.

Come può comportarsi? Beh le direi che non possiamo scegliere noi come dovrà comportarsi da ora in poi. Posso solo dirle che sarebbe importante che lei comprendesse come mai ha permesso a se stessa che qualcuno le causasse tutto questo. Quando ci innamoriamo sembra sempre tutto un caso, "è capitato"; non è così però. Ci accostiamo inconsciamente a delle persone per ragioni specifiche. Potrebbe esplorare il perché si è inserita in una relazione che, già da principio, la poneva in una situazione scomoda e dolorosa, quella di essere e rimanere il più delle volte l'amante.

Ciò che ha vissuto con quest'uomo può essere un ottimo monito per lei per imparare di più su se stessa e, forse, per pretendere per se stessa e dagli altri il rispetto che merita.

Spero di averle dato uno spunto.
Resto a disposizione qualora abbia bisogno di parlarne,
Dott.ssa Giorgia Tanda.

Dott.ssa Giorgia Tanda Psicologo a Roma

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25 SET 2024

Gentile Fra,
Immagino che lei abbia provato un amore davvero molto forte per questa persona, a tal punto da sopportare tutte queste situazioni che lei stessa chiama umiliazioni.
Credo che, seppur ingiustificato, lei abbia sperimentato spesso un forte senso di colpa, che le accuse di lui le hanno indotto e credo che, nonostante ora la relazione sia finita, queste umiliazioni restino comunque in lei come delle ferite. Pertanto il mio suggerimento è quello di ripercorrere ed affrontare questa situazione con il supporto di un professionista, in maniera tale da poter fare pace con se stessa e ritrovare il suo equilibrio post relazionale.
Spero di esserle stata utile e resto a sua disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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24 SET 2024

Gentile Fra 86, leggendo la sua storia si percepisce bene come si sia sentita umiliata. Una relazione sicura presuppone che siano soddisfatti i bisogni di cura, rispetto e accettazione dell'altro. Dove per cura e rispetto si intende avere abbastanza gentilezza e cura da non cercare di non ferire l'altro e per accettazione si intende il dare valore all'altro così per come realmente è a prescindere dalle sue azioni, prestazioni e gusti personali. Tenendo in considerazione questi bisogni mi sembra molto legittimo sentirsi umiliati soprattutto se come ha scritto ha ricevuto anche degli insulti. Provi a pensare a quello che questa relazione le dava realmente e a che tipo di relazione desidera per il suo futuro.
Rimango disponibile per un consulto,
dott.ssa Giulia Piccinini

Dott.ssa Giulia Piccinini Psicologo a Padova

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24 SET 2024

Buonasera, pur comprendendo la sua rabbia e il senso di umiliazione che sta sperimentando per le ingiurie, le calunnie e le intrusioni nella sua privacy, le suggerisco di desistere dall'ingaggiarsi ulteriormente con quest'uomo al fine di rendere giustizia alla sua rabbia per i maltrattamenti subiti.
Lo dico per la sua salute psicologica e per la sua incolumità fisica. Quest'uomo è capace di fare molto male alle donne con cui sta, visto che ha tradito la moglie e ha maltrattato lei.
Provocarlo ulteriormente la potrebbe anche mettere a rischio di azioni violente. I maltrattamenti psicologici sono spesso l'anticamera di azioni violente anche estreme. Per tale motivo le suggerisco di evitare di avere ulteriori contatti con costui, di respingere qualsiasi tentativo di riavvicinamento anche bonario e di intraprendere un percorso di psicoterapia per elaborare le ferite psicologiche che questa persona le ha procurato.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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24 SET 2024

Buongiorno, Fra, purtroppo non è nè la prima nè l'ultima donna a subire questo tipo di violenza psicologica da parte del partner. Lo so che non è facile accettare perchè è difficile capire il funzionamento di queste persone, a volte lo è anche per noi. Se volesse approfondire per capire come mai questa relazione non è una relazione ''buona'' per lei non esiti a contattarmi. Si concentri su sé stessa sulle sue esigenze e si prenda cura della sua persona, favorisce relazioni con persone che la fanno stare bene e che l'aiutino a tornare a sorridere. Io ci sono se volesse rafforzare quelle parti che non le hanno permesso di reagire e di opporsi a questa situazione.
Un saluto.
Marina

Dott.ssa Marina Brusadelli Psicologo a Cisano Bergamasco

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24 SET 2024

Buongiorno,
Da quello che racconta mi sembra che ora la strada sia quella di riconfigurare quanto accaduto in un ordine di senso e significato che le consenta di lasciar andare - oltre che la relazione - anche i pensieri negativi associati che le causano una quota di umiliazione difficile da accettare e regolare. Il modo in cui si sente è comprensibile e dettato probabilmente da una serie di aspettative deluse; allo stesso modo, il comportamento del suo ex compagno é stato dettato da una serie di fattori che dicono poco o nulla di lei, o del suo valore, a differenza di quanto probabilmente la sua mente è portata a pensare: da qui la difficoltà a "lasciar andare". Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a rielaborare l'esperienza e le emozioni connesse. Resto a disposizione,
Un saluto,
Dott.ssa Federica Favro

Dott.ssa Federica Favro Psicologo a Busto Arsizio

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23 SET 2024

Gentile utente,
la situazione che descrive è molto delicata e comprendo come possa sentirsi ferita e umiliata, soprattutto dopo aver investito tanto in una relazione che, a quanto sembra, non le sta dando il rispetto e la serenità che merita.
Da quanto racconta, emergono dinamiche di controllo, manipolazione emotiva e insicurezza da parte dell’uomo con cui ha intrapreso questa relazione. Gli insulti, le accuse e i continui dubbi sulla sua sincerità sembrano essere più legati alle sue insicurezze che a un reale comportamento da parte sua. In una relazione sana, il rispetto reciproco, la fiducia e la comprensione sono fondamentali, e il modo in cui lui si sta comportando nei suoi confronti non sembra riflettere questi valori. Il fatto che le chieda prove continue della sua fedeltà e che la insulti pesantemente, nonostante lei abbia già fatto molti sforzi per rassicurarlo, è un segnale di un rapporto che sta diventando tossico.
Riguardo al fatto che lui non abbia preso ancora una decisione sulla sua situazione familiare, questo potrebbe indicare una sua difficoltà a staccarsi dalla vita che conduce con la moglie, anche se le dice di non avere più rapporti con lei. È importante chiedersi se questa situazione le sta davvero dando la stabilità e la sicurezza di cui ha bisogno e se lui è veramente in grado di offrire un futuro sereno. Da quanto descrive, il suo comportamento sembra più volto a tenerla sotto controllo, piuttosto che a costruire un legame basato sulla fiducia e il rispetto reciproco.
Le consiglio di riflettere attentamente su cosa questa relazione le sta apportando e su quanto possa essere sostenibile continuare a investire energie emotive in una situazione che sembra portarle più sofferenza che felicità. Inoltre, è fondamentale che si protegga da comportamenti che possono minare la sua autostima e il suo benessere emotivo. Se necessario, potrebbe essere utile considerare il supporto di uno psicologo per elaborare quanto accaduto e per prendere decisioni più consapevoli e salutari per il suo futuro.
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Pinella Chionna

Dott.ssa Pinella Chionna Psicologo a Mesagne

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23 SET 2024

Gentile ragazza, la domanda che le è utile porsi "Perchè permette che la maltrattino in tal modo? Perchè stare con individui che non la rispettano?" . Per rispondere a tali domande sarebbe utile intraprendere un percorso verso il benessere grazie all'aiuto di uno psicologo che potrà aiutarla a potenziare la sua autostima e il valore di sè. Resto a disposizione nel caso voglia parlare di lei e delle sue relazioni interpersonali. Un grande in bocca al lupo.
Dott.ssa Maria Graziano

Maria Graziano Psicologo a Palermo

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23 SET 2024

Buon pomeriggio Fra,
lei si é trovata ad avere una relazione con una persona che é, probabilmente, un autore di violenza domestica, in quanto la sua descrizione sul come é stata trattata, conferma che questa persona ha cercato di annullarla psicologicamente in modo continuativo e violento. Lei ha subìto un attacco pesante alla stima di sé stessa e al rispetto che le é dovuto, ed é stata brava a non farsi annullare del tutto. Ora deve assolutamente mantenere la distanza da lui, perché se fosse continuata questa relazione, sarebbe sfociata, molto probabilmente, in aggressione anche fisica visti i presupposti. Gli uomini maltrattanti portano le loro compagne, accusandole di qualsiasi cosa, ad arrivare all'isolamento sociale ed al continuo senso di paura di fare qualcosa che scateni la reazione violenta del "partner". Diceva che la rispettava ma poi l'ha aggredita verbalmente dicendole che lei era una bugiarda, che era una liceale sbarazzina, che era uno schifo. Si veda come é stata aggredita a fronte del like ricevuto e l'sms con i suoi risvolti. Queste manifestazioni non sono né amore né rispetto ma volontà di annullare la persona per proprie ragioni personali egoiche.
Ora deve solo cercare di capire come si é venuta a creare questa situazione, per non rischiare che si possa ripetere.
Si faccia aiutare, attraverso un sostegno psicologico, a rivedere le tappe di questa brutta avventura, cosa vedeva in quest' "uomo" che appagava i suoi desideri, bisogni, aspettative. Un sostegno che la potrà aiutare a capire il perché é rimasta in una situazione di umiliazione ed a sopportare tutte le accuse che le venivano rivolte. Un sostegno che la aiuti ad individuare le sue debolezze,attraverso le quali una persona é potuta accedere ai suoi sentimenti facendola innamorare. Un sostegno che la aiuti ad allontanare definitivamente questa presenza che le ha causato molto dolore e malessere. Non cerchi rivalsa ma inizi un nuovo percorso su di sé, individuando, alla luce di ciò che ha vissuto, i suoi valori,obiettivi, le sue urgenze, bisogni e quant'altro possa portarla a vivere ed affrontare, con la serenità che merita, il futuro suo e di suo figlio.
Cordialmente
dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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23 SET 2024

Buongiorno, comprendo il suo turbamento e la sofferenza che lei racconta. Le situazioni che descrive fanno pensare ad una dipendenza emotiva: lei subisce delle mancanze di rispetto che altrimenti non accetterebbe per il timore di perdere questa relazione.
La love addition è una dipendenza comportamentale che si sviluppa attorno a una relazione o all’idea che si è costruiti della relazione.
Ha l'impressione che senza di lui anche lei perda valore e significato. Questo rende sottomessi e soli.
E' importante capire qual'è realmente il bisogno che lei cerca di colmare nella relazione che vive, solo in questo modo potrà mettere in campo le sue risorse e valutare la situazione con più obiettività.
Le consiglio di cercare supporto professionale.
Resto a disposizione e le auguro di stare presto meglio.

Dott.ssa Paola Ferrazzi Psicologo a Busto Arsizio

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23 SET 2024

Gentile Fra86,
mi spiace molto per quello che ha vissuto. Non è mai facile quando veniamo umiliati al punto da convincerci che siamo noi a sbagliare qualcosa e a sentirci dunque in difetto, poiché non riusciamo a comprendere bene quello che ci viene fatto a causa dei sentimenti che proviamo. Penso che ora la cosa fondamentale sia che lei si chieda che cosa vuole davvero dalla vita in questo momento, per sé stessa e per essere davvero felice e serena, senza paura di ammettere desideri di cui magari si vergogna; insomma essere il più possibile onesta con sé stessa e iniziare ad "automettersi" la pulce nell'orecchio che lei merita di essere felice. Prendersi dunque un momento di vera introspezione a autoanalisi per comprendere davvero di cosa sente il bisogno ora. Le auguro il meglio per la sua vita e resto a disposizione. Un caro saluto.

Daniele Fossati Psicologo a Chieri

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23 SET 2024

Buonasera
Mi spiace moltissimo, che lei sia stata maltrattata, psicologicamente.
Una donna non deve mai consentire ad un uomo di farsi maltrattare .
Immagino come stai a livello emotivo, e come la sua autostima sia diminuita.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta, per superare tale periodo.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Rima

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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23 SET 2024

Gentile utente,
lei dice che per ciò che ha subìto da quell'uomo non ci sta, ma oltre a comprendere che non è la persona adatta a lei cos'altro vorrebbe fare? Vorrebbe forse vendicarsi?
Quello che può fare è di utilizzare per il futuro ciò che ha imparato da questa esperienza deludente in modo da riconoscere precocemente le persone arroganti, insolenti e/o con problemi di gelosia patologica, a maggior ragione se hanno pure famiglia a carico.
Tenga presente che un percorso di psicoterapia può agevolarla in tal senso.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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23 SET 2024

Gentile Fra86,
c'è una cosa che ripeto spesso quando con i miei pazienti a proposito di relazioni e ciò che nelle relazioni ci si deve arricchire reciprocamente, la relazione va vissuta come un'esperienza reciproca di crescita, di arricchimento, di conoscenza, di condivisione, e non come un limite per il proprio Sé. Ma soprattutto, una relazione sana e funzionale non poggia su un dislivello in termini di "potere". Nel suo caso, mi sembra ci sia un disequilibrio che l'ha spesso fatta sentire inadeguata, sbagliata, con delle ricadute anche sulla sua autostima. Ora, noi non abbiamo possibilità di cambiare l'altro, ma possiamo cambiare il nostro modo di affrontare le situazioni.
Come? Facendo chiarezza dentro di noi, cercando di comprendere il nostro modo di intendere la vita e sui valori che ci diamo, e poi confrontandoci con l'altro.
Per cui, si chieda che cosa intende Lei per relazione, su quali elementi dovrebbe reggersi, e valuti poi se ciò trova corrispondenza nella relazione che ha vissuto.
Se ritiene di aver necessità di un supporto, può scegliere di rivolgersi ad un professionista.

Spero di esserLe stata utile in qualche modo, Saluti

Dott.ssa Matilde Ragno Psicologo a Avellino

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