non vuole una relazione ma
Buongiorno, faccio un resoconto di quello che è successo perchè ritengo diano una visione più chiara:
la ragazza con cui stavo ha perso all'improvviso il padre.
dopo un paio di mesi dove sembrava che il colpo fosse stato assorbito in maniera positiva ha cominciato all'improvviso ad essere meno presente e più fredda e subito dopo ha smesso di vedermi.
all'improvviso intendo che in una settimana parlavamo di progetti futuri e lacrime di gioia per aver ricevuto il regalo dei fiori, ridevamo e scherzavamo nei momenti dove eravamo soli.
La settimana successiva era più distante ma le volte che siamo stati assieme siamo stati molto molto bene.
La settimana ancora dopo ha smesso di vedermi.
Io avevo notato che nelle ultime due settimane era giù di morale, ho sempre chiesto se voleva parlarne ma rispondeva sempre che era perchè gli mancava il padre e il suo punto di riferimento dove poter discutere. Senza fare pressioni, ho sempre e solo dimostrato che ero disponibile se avesse bisogno.
Purtroppo il vederla distaccarsi ha innescato delle paure già vissute in passato che mi hanno fatto essere molto emotivo.
Ho messo da parte la visione che lei stesse male pensando più a me stesso ed un paio di volte ho avuto dei momenti dove impulsivamente ho espresso il mio malessere (senza mai essere aggressivo od offensivo, ma facendo leva sul fatto che mi facesse stare male) per poi però subito tornare razionalmente alla visione che lei stesse infinitamente peggio, chiedendo scusa e ribadendo che io c'ero per aiutarla e che in questo momento doveva pensare più a se stessa che a me.
Lei intanto ha iniziato a girare più spesso con un gruppetto
(mi sono sempre detto che fosse per trovare una situazione che non conoscono il suo malessere e può indossare una maschera felice)
Da lì in poi ho cercato di essere sempre e solo di supporto.
Pensando di essere stato pesante in quegli attimi mi sono anche io allontanato per non farla sentire oppressa dalla mia presenza, seppur virtuale. Mi limitavo a darle il buongiorno o la buonanotte, chiedere come stava senza costringerla a parlare.
all'inizio dovevo aspettare una giornata per una risposta dopo un paio di settimane aveva iniziato a rispondere più velocemente e fare anche conversazioni più lunghe (da un paio di messaggi a qualche ora di scambio messaggi)
Durante questo periodo avevamo delle attività organizzate da mesi dove lei mi ha detto che non "sentiva la voglia" di fare con me. Questo perchè io le ricordo il momento della morte del padre, essendo che ero affianco a lei quando le è arrivata la telefonata.
Mi ha detto che pensare a me, stare a casa mia, la facevano stare male e che quindi non riusciva a vedermi.
Che ha pensato di lasciarmi.
Io allora mi sono fatto ancora più indietro per non portarle altro male.
Dopo circa un mese passato in questo modo (dove io ho messo via il malessere per non trasmetterlo a lei) ho provato a riconcigliarci. ho pensato che se il problema è un ricordo brutto, nonostante i tantissimi belli, avrei dovuto crearne di nuovi belli.
Lei ha rifiutato un paio di incontri, dicendo che era già occupata ma dandomi una data di incontro.
Un conoscente che ha parlato con questa ragazza ha detto che avrebbe voluto vedersi di più (nonostante io abbia comunque chiesto più volte di passare del tempo assieme in tranquillità e lei sempre rifiutato) e che avrebbe voluto rilanciare la relazione.
Ci incontriamo, ridiamo e scherziamo per qualche ora finchè non affrontiamo la conversazione più seria.
Parliamo del periodo ed io chiedo di studiare una strategia assieme per ripartire.
Lei però mi ha risposto che non se la sente, in gran parte perchè le ricordo quel brutto momento e che in 2 occasioni (una nel periodo immediato di quando le è morto il padre che è stato raccontare una storia in cui sicuramente non ho avuto tatto. l'altra l'ultima volta che ci siamo visti prima del distacco dove per 30 secondi ho avuto un atteggiamento di scontro verso di lei perchè ero particolarmente frustrato per la mia giornata) non si è sentita supportata come voleva.
Dopo questa bomba che mi sono trovato, forse perchè troppo convinto che potesse andare bene, mi ha detto che mi vuole un mondo di bene, mi ha riempito di baci e di abbracci.
Abbiamo provato a ridere facendo qualche battuta, siamo stati al telefono per il viaggio in macchina fino a casa e ci siamo dati la buonanotte e lei mi ha detto che nessuna porta è chiusa.
Per una settimana la ho comunque contattata ogni tanto in tranquillità , parlando del più e del meno come se non fosse successo nulla. Adesso sono entrato nel momento no contact.
Mi trovo adesso in un limbo di pensieri.
Ho una continua sensazione che la relazione alla fine si creerà di nuovo, al tempo stesso non voglio crearmi speranze frutto del momento doloroso che sto passando.
Purtroppo altri fattori non mi aiutano:
L'ho vista per caso due volte. Entrambe le volte lei ha cercato vicinanza, mettendosi affianco a me, continui sguardi. contatto fisico.
una delle due volte appena ero da solo mi è venuta a cercare per conversare 5 minuti prima che lei andasse via.
Lei vorrebbe che le scrivessi perchè ha il timore che sia arrabbiato con lei (in parte lo sono, essendo che mi sono trovato in una situazione dove non ho potere di nulla e devo solo accettare una cosa che non vorrei accettare) ma intanto non mi cerca.
I miei amici dicono che è solo un momento dove lei è spaesata, che hanno visto un modo nel guardarmi come le prime volte che ci vedevamo.
Lei si comporta come se non fosse successo nulla, sapendo comunque che in questo momento sento il cuore spezzato.
Tutti mi dicono di aspettare, intanto andare avanti con la mia vita (cosa che sto facendo con i vari momenti più o meno faticosi), che andrà tutto bene.
Io spero tantissimo di si, ma al tempo stesso non voglio farmi illusioni dove prolungo la mia sofferenza per poi rimanerci scottato.
è così stupido pensare che si sistemerà?
sono io che vedo la cosa in maniera irreale?
A me sembra tutto frutto di irrazionalità e di un momento dove lei è estremamente disorientata