Perché non riesco a lasciarlo nonostante il tradimento?

Inviata da W.F. · 6 nov 2024 Terapia di coppia

Salve, vi scrivo perchè sto vivendo una situazione che mi toglie sonno, fame e serenità. Convivo con il mio compagno da 3 anni, il nostro è stato un colpo di fulmine, una relazione complicata ma affiata per un primo periodo, poi qualcosa si è rotto con la convivenza nella nuova casa. La noia, l’abitudine, le cose non andavano ma ho preferito far finta di non vedere. Poi circa 6mesi fa sospetto per un messaggio intravisto che ci possa essere qualcosa con una sua collega, lui nega è solo una ragazza simpatica con cui lavora bene niente di più, ma si apre il vaso di Pandora, lui mi dice che le cose non vanno e come le responsabilità siano le mie che ho lasciato morire la nostra relazione.
Io decido di credere che non ci sia niente con questa ragazza e penso che abbia ragione, inizio quindi a metterci impegno, disinnescare discussioni, provare cose nuove. Passano i mesi ma lui è sempre più strano. Dal suo telefono scopro che quel qualcosa con la collega è una relazione, platonica dice lui mai fisica, lei non lo attrae dal punto di vista sessuale. Dice di essersi innamorato per il carattere, la descrive come un sole e l’esatto opposto di me, il paragone mi devasta ma io non riesco ad andarmene. Vado in terapia, su consiglio dello psicologo mi allontano, ci diamo del tempo e naturalmente senza dirci nulla rincominciamo la nostra vita, lui sembra centrato, sempre tornato quello dei prima tempi ma non parla di quello che prova, io vorrei sapere perché è rimasto con me e come si approccia a lei, cosa le dice perché si vedono tutti i giorni e ho bisogno di sapere per tornare ad avere fiducia in lui. Ieri, dopo un paio di mesi di serenità, per caso scopro che mi ha mentito: La relazione c’era, era fisica e lo era da tempo, ma la cosa si è chiusa da se prima dell’estate in quanto lei era in procinto di sposarsi…
Lui non si dice pentito, dice di aver fatto qualcosa a cui non poteva resistere, che era innamorato ma lei ha scelto di rimanere con il suo compagno, che se io mi fossi fatta gli affari miei sarebbe stata solo una sua parentesi e noi avremmo potuto proseguire più facilmente la nostra storia..
Mi spaventa come il mio dispiacere lo lasci indifferente e mi spaventa non riuscire a lasciarlo nonostante questo. Mi sento legata, dipendente da lui e nonostante io non lo abbia mai tradito mi sento in colpa perché credo di aver distrutto una relazione in cui credevo. Io ho un carattere forte, lui dice sempre di non essere riuscito a convincermi a fare mezza cosa che non volessi fare, ed è vero, eppure perché tollero questo dispiacere?
Sono finita nella trappola di un manipolatore affettivo o è solo una relazione al capolinea a cui non voglio arrendermi?

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Miglior risposta 9 NOV 2024

Buonasera gentile Utente, capisco il tormento e il senso di confusione che possono emergere in una situazione come questa, dove l’amore e la fiducia sembrano mescolarsi a delusione e senso di colpa. Riuscire a distinguere se questa relazione sia diventata uno spazio di manipolazione o se stia semplicemente arrivando a una conclusione è complicato, soprattutto quando i sentimenti sono ancora vivi e si sente una forte dipendenza emotiva.

Il comportamento del suo compagno può effettivamente farla sentire intrappolata in un rapporto ambiguo e doloroso, soprattutto per la mancanza di pentimento e l’indifferenza che mostra rispetto al suo dolore. Questo tipo di atteggiamento potrebbe essere un segnale che le sue esigenze emotive non vengano riconosciute né rispettate. Quando una persona rifiuta di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e fa sentire il partner colpevole, potrebbe attivarsi un meccanismo manipolativo che lascia chi subisce confuso e in dubbio persino sulle proprie emozioni e convinzioni.

Al contempo, è comprensibile che non sia pronta a lasciarlo e che nutra il desiderio di salvare qualcosa in cui ha investito così tanto. Emerge però una dinamica che rischia di farla sentire vulnerabile e bisognosa di continue rassicurazioni, lasciando poco spazio a quella serenità di cui ha bisogno per poter stare bene.

Proseguire il percorso terapeutico potrebbe aiutarla a fare chiarezza su ciò che realmente desidera e merita in una relazione, e, soprattutto, a ridurre la dipendenza emotiva che la tiene legata. Permettersi del tempo per comprendere cosa è meglio per lei, senza forzare una decisione immediata, potrebbe anche aiutare a distinguere se quello che prova sia amore o attaccamento a una situazione divenuta familiare.

Prendersi cura di se stessa e dei propri confini potrebbe essere un primo passo per recuperare una serenità interiore, qualunque sia la direzione che sceglierà di prendere.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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11 NOV 2024

Buon pomeriggio,

grazie per aver condiviso la situazione che sta vivendo. Innanzitutto ci tengo a dirle che mi dispiace e che capisco il suo stato di confusione e i suoi sentimenti contrastanti. Non è mai facile affrontare queste situazioni, soprattutto quando si scoprono dei tradimenti e viene a mancare la fiducia. Il suo senso di colpa è legittimo perchè, quando finisce una relazione a cui teniamo tanto, razionalmente il nostro cervello ha bisogno di darsi una spiegazione e, forse, una strada semplice potrebbe essere quella di addossarsi le responsabilità. Mi sento di dirle che però non è così perchè in una relazione la responsabilità è equamente ripartita tra le due persone.
E' anche legittimo che in questo momento lei voglia continuare a stare con il suo ragazzo perchè lo ama, così come è anche legittimo provare questo senso di ambivalenza. Cerchi di non rimproverarsi e di non sentirsi in colpa per questi aspetti.
Le consiglierei di approfondire la sua situazione provando a cercare uno spazio che la faccia sentire accolta e che le dia degli spunti di riflessione.

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Dott.ssa Roberta Zito

Dott.ssa Roberta Zito Psicologo a Milano

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8 NOV 2024

Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, probabilmente il suo compagno gente ad esternalizzare Le situazioni, mi spiego meglio: tutto ciò che succede non è causa di scelte proprie attribuibili a responsabilità personali, ma è a causa degli altri, in questo caso, la storia si era interrotta per una sua intromissione, altrimenti non ci sarebbero stati ostacoli. Naturalmente questa spiegazione non è veritiera, ma prende la piega di un atteggiamene manipolatorio al fine di stare bene con la propria coscienza.
Non è è un rapporto fisico=quindi non è tradimento
Ti sei intromessa=potevi darmi il tempo di metabolizzare e chiudere
No. Se una coppia uno dei 2 soffre a causa dell’altro, forse è da valutare l’ipotesi che la relazione non ha più i presupposti per essere ancora vissuta

Dott.ssa Raffaella Verdino Psicologo a Lusciano

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7 NOV 2024

Gentile W.F.,

Cosa la tiene legata a lui? Dal racconto che lei fa mi sembra di capire che per lui è normale avere delle "parentesi relazionali" con altre persone. Scrivi che non è pentito della relazione che ha avuto la sua collega e che se è terminata è perchè lei ha scelto di farlo. Inoltre è indifferente al fatto che lei è ferita da questi suo comportamenti e l'ha accusata di averlo scoperto.

Una relazione si fonda sul rispetto reciproco, lei si sente rispettata e ascoltata? Perché lui deve convincerla a fare "cose che non vuole fare"?
Nelle relazioni bisogna essere in due per crederci perché composta da due persone, se una delle due persone crede meno possiamo fare dei passi verso la sua direzione ma sicuramente non possiamo costruire un legame in solitaria.

Credo che parlarne con un professionista possa aiutarla a chiarire meglio le sue idee.

Cordialmente,
Dott.ssa De Santis Federica

Dott.ssa Federica De Santis Psicologo a Milano

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7 NOV 2024

Gentile Utente,
capisco quanto sia difficile affrontare un tradimento e il peso di dubbi e insicurezze, che sembrano aver eroso la fiducia nella relazione e in te stessa. Il tuo impegno per mantenere vivo il rapporto, il tentativo di risolvere i problemi e la tua apertura al dialogo mostrano una capacità investire nella coppia che, però, non dovrebbe mai diventare un peso per te o motivo di senso di colpa. In una relazione sana la fiducia e il rispetto reciproco sono essenziali. Il fatto che lui ti attribuisca la responsabilità della crisi e minimizzi l’impatto delle sue azioni può far emergere il rischio di una manipolazione, poiché sembra spostare il peso delle sue scelte su di te, cercando forse di farti accettare l’inaccettabile.
Un percorso individuale, come quello che hai già iniziato in terapia, può essere di grande aiuto per fare chiarezza, distinguere cosa ti trattiene davvero in questa relazione e cosa desideri per il tuo futuro. Chiediti se il legame che senti sia ancora fondato su una reciproca condivisione o se prevalgano ormai il dolore e la disillusione. Trovare la forza per ascoltare le tue esigenze autentiche e riconoscere il tuo valore può rappresentare un passo verso una maggiore serenità.
Qualunque sia la decisione a cui giungerai, sappi che meriti una relazione in cui ci sia rispetto e attenzione verso i tuoi bisogni.
Infine posso immaginare quanto sia difficile per te capire perché non riesci a lasciarlo, nonostante il dolore che ti sta causando. A volte, l’attaccamento emotivo e la paura di affrontare l’incertezza ci spingono a rimanere in relazioni che non ci fanno bene. Il legame che senti può diventare una "zona di comfort", nonostante le sofferenze, inoltre, se hai vissuto una relazione in cui ti sentivi dipendente, è naturale temere il distacco ma è importante ricordare che meriti una relazione che ti faccia sentire amata e rispettata.
resto a disposizione per eventuali chiarimenti o approfondimenti.
Cordiali saluti Dott.ssa Jessica Bombino

Jessica Bombino Psicologo a Bra

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7 NOV 2024

Cara W.F., leggendo il suo racconto è possibile comprendere la quota di impegno e risorse personali che lei ha investito in questa relazione, che come lei riporta ha attraversato momenti molto felici e momenti di difficoltà.
Quando investiamo così tanto, ci mettiamo in discussione (come lei sembra aver fatto) e impegniamo per far sì che le cose funzionino, può risultare difficile decidere di mettere definitivamente un punto. Oltre a questo, forse c'è qualcosa la tiene "agganciata" in questa dinamica e le impedisce di chiudere questa relazione nonostante le consapevolezze e i fatti che riporta: ciò che ci lega all'altro molto spesso parla di noi e del nostro funzionamento.
Mi verrebbe da porle alcune domande, sperando che possano essere spunti di riflessione. Cosa teme che potrebbe perdere, se chiudesse questa relazione? Come mai, pur di stare con il suo compagno, è riuscita a tollerare il dispiacere derivante dai suoi comportamenti? Quali parti di sé sente che vengono soddisfatte da questa relazione? Prima di questa relazione ha avuto altre esperienze simili o diverse da questa?
Non possiamo sapere che tipo di funzionamento abbia il suo compagno, ma possiamo chiederci come mai per lei è così importante mantenere questa relazione.
Resto a disposizione, qualora volesse approfondire.
Un caro saluto, Dott.ssa Diane Zanella

Dott.ssa Diane Zanella Psicologo a Milano

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7 NOV 2024

Buongiorno signora
Ne parli con il suo psicoterapeuta.
Per superare le problematiche che presenta
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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7 NOV 2024

Buongiorno, capisco la complessitá di questa situazione che ti arreca cosí tanto dispiacere. La sensazione di legame e dipendenza che descrivi può derivare da una serie di fattori, tra cui l’attaccamento emotivo profondo, ma anche dalla difficoltà di affrontare la perdita di una relazione che, nonostante le difficoltà, senti ancora significativa. È normale sentirsi in colpa quando si percepisce che qualcosa si è rotto, ma questa colpa non sempre corrisponde alla realtà, non puoi essere l'unica responsabile di questa frattura. Anche perché entrambi avete vissuto questo calo ma non mi sembra che tu abbia avuto una relazione parallela come ha fatto lui. La tua autostima e il tuo benessere dovrebbero essere al centro, e non bisogna accettare comportamenti che ti fanno soffrire, soprattutto se non sono rispettosi del tuo valore come persona. Non è detto che tu sia in una relazione con un manipolatore, ma è importante distinguere tra l’amore sano e quello che ti fa sentire male e indebolita. Se lui continua a non mostrarsi pentito per il dolore che ti ha causato e se la tua serenità è continuamente compromessa, potrebbe essere il momento di riflettere su quanto valga la pena continuare su questa strada. La terapia che stai facendo è un ottimo strumento per aiutarti a vedere più chiaramente la situazione e fare scelte che siano davvero in linea con il tuo benessere. Non hai bisogno di giustificare una sofferenza che ti sembra senza fine; meriti di essere in una relazione che ti faccia sentire amata, rispettata e felice. Hai il dubbio che tu non voglia arrenderti, ti rispondo dicendoti che a volte ci aggrappiamo a situazioni scomode e familiari, anche se ci fanno soffrire, perché per il nostro cervello l’ignoto è percepito come una minaccia maggiore rispetto a qualcosa che, pur doloroso, conosciamo già. Il cambiamento, anche quando necessario, può spaventarci più della sofferenza che stiamo vivendo, e questo ci porta a restare in zone di comfort, anche se ci causano disagio.
Ti auguro il meglio,
Dott.ssa Velia Morati

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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7 NOV 2024

Gentile utente, grazie tantissimo per aver raccontato la sua storia.

Dalla sua descrizione si percepisce che ci siano delle cose rimaste in sospeso che lei ha scelto di accettare, andando oltre le sue esigenze. Cosa la ha portato a fare ciò? è questa la relazione che lei desidera? Con un accompagnamento terapeutico, può iniziare a porsi queste domande e scoprire verso dove la portano, superando il senso di colpa che la attanaglia.

Una relazione sana deve basarsi su fiducia e sincerità e dopo aver capito dove si trova la sua verità con un percorso di analisi interiore, può iniziare ad aprirsi con il suo compagno in modo sincero cercando di capire e condividere punti di vista.

Ognuno di noi ha un grande valore e dobbiamo imparare a riconoscerlo per non permettere alle situazioni di portarci nell'ombra e nei pensieri automatici di colpevolizzazione. Dobbiamo solo scegliere che il momento per riscoprire il nostro valore è arrivato davvero e che siamo pronti ad affrontare i disappunti con lo scopo di raggiungere a piccoli passi la serenità che meritiamo.

Un carissimo saluto,
Dott.ssa Viola Mastrocola

Dott.ssa Viola Mastrocola Psicologo a Napoli

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7 NOV 2024

Una relazione per essere sana si deve basare sul rispetto, fiducia, dialogo, comprensione, fedeltà, supporto volontà di costruire un futuro insieme, tutto questo da entrambe le parti.

Percorsi una relazione sana, occorre tempo.
Nei primi tempi sembra tutto perfetto, teniamo a a presentare all’altro o all’altra il nostro lato migliore.
Tuttavia, con il tempo che vengano fuori i nostri difetti.


Le consiglio di cogliere l’occasione di quanto è successo per valutare insieme al suo compagno cos’è che non ha funzionato nella vostra relazione e cercare di correggerlo, al fine che non si ripeta in futuro.

Se tutto questo non fosse possibile ed ognuno rimane sulle sue posizioni, valuti se continuare una relazione di questo tipo oppure no.


Un percorso psicologico di coppia o anche individuale è utile ad aiutarvi a risolvere la questione.

Resto a disposizione, per chiarimenti e domande mi contatti. Sarò lieto di aiutarla.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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7 NOV 2024

Ciao, ti capisco profondamente, e mi dispiace che tu stia vivendo una situazione così dolorosa e confusa. La tua esperienza sembra essere un mix di molte emozioni difficili da gestire, tra il dolore per il tradimento, il senso di perdita, la difficoltà nel distaccarti, e la lotta con il senso di colpa.

A giudicare dalla descrizione che fai della relazione, credo che ci siano alcune dinamiche molto complesse in gioco. Sospetto che tu stia vivendo una sorta di dipendenza affettiva, che spesso si manifesta quando una persona, pur riconoscendo che la relazione non è sana o soddisfacente, fatica a distaccarsene per paura della solitudine, del cambiamento o del fallimento.

Sebbene tu non abbia tradito, sembra che ci sia una sorta di "colpa" o senso di responsabilità che senti riguardo alla relazione, come se tu fossi la causa della sofferenza. Questa percezione è un tratto comune nelle dinamiche manipolative, dove il partner che ha ferito (come nel caso di lui con la collega) riesce a distogliere l'attenzione dalla sua colpa, spostando la responsabilità sul comportamento dell'altro. Quando lui dice che se ti fossi "fatta gli affari tuoi", la relazione sarebbe stata più facile, sta minimizzando il suo comportamento e la sua mancanza di rispetto per te, per le tue emozioni e la vostra relazione. Questo è un comportamento che può essere percepito come manipolatorio, in quanto spinge la colpa su di te, togliendosi la responsabilità delle sue azioni.

Le sue risposte fredde e indifferenti alla tua sofferenza, come quella che ti ha dato ieri, sono un altro segnale preoccupante. In una relazione sana, le emozioni dell’altro vengono riconosciute e rispettate, e il partner si preoccupa del dolore che ha causato. Quando invece c'è una mancanza di empatia o un disinteresse per il dolore dell'altro, è un chiaro segnale di un problema più profondo nella relazione. Questo tipo di reazione può anche portare a una confusione emotiva, in cui ti senti colpevole o inadeguata, nonostante non sia stato tu a tradire, ma lui a ferire profondamente il legame.

A questo punto, l’auto-consapevolezza che hai acquisito durante la terapia è preziosa: riconoscere questi schemi emotivi e comportamentali è il primo passo verso il cambiamento. Quello che posso suggerire è di continuare a lavorare su te stessa, per rinforzare la tua autostima e per fare chiarezza su cosa meriti davvero da una relazione.

La paura di lasciarlo, nonostante tutto, è normale, soprattutto se c'è stata una forte dipendenza emotiva o se la relazione è stata importante per te. Ma è fondamentale che tu ti chieda se questa relazione ti sta permettendo di crescere e di essere felice. Le tue emozioni sono valide e, come hai scritto, meritano di essere ascoltate e rispettate, non ignorate o sminuite. Se lui non è disposto a darti la sicurezza, la fiducia e l'empatia che meriti, potrebbe essere davvero arrivato il momento di pensare se questa relazione ha un futuro sano.

Probabilmente, lasciarlo ti farà paura, ma lasciare andare ciò che ti fa soffrire è un atto di coraggio verso te stessa. A volte, non è l’amore che ci tiene legati, ma l’idea di non poter vivere senza, e questo può confondere i nostri sentimenti e la nostra capacità di prendere decisioni. Ma ricordati che la serenità e il rispetto che cerchi devono partire da te stessa, non da qualcuno che ti fa sentire in colpa per aver cercato la verità.

Rifletti su ciò che ti fa sentire completa, sana e felice. Se il suo comportamento continua a sminuire i tuoi sentimenti, forse è il momento di chiederti se davvero vuoi vivere una vita in cui sei costantemente messa in discussione, infelice o insicura. È una decisione difficile, ma riprendere il controllo della tua vita e del tuo benessere è la priorità.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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7 NOV 2024

Cara W.F.,

Mi spiace molto per questa situazione complicata che sta vivendo.

Sento forte il suo dolore e la sua confusione che sono assolutamente comprensibili, in questo contesto.

La sua terapia personale, la sta continuando o l'ha interrotta?
Di certo è fondamentale che in questo momento lei possa essere seguita e supportata ed è necessario che faccia un lavoro su di sé per poter comprendere quali sono i meccanismi che la spingono a restare in una relazione con queste intricate dinamiche.

Le faccio un grande in bocca al lupo, si prenda cura di sé .
Dott.ssa Giada Abbas.

Dott.ssa Giada Abbas Psicologo a Bari

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7 NOV 2024

Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Il problema che molti uomini non riescono ad essere sinceri fino in fondo, quando vengono scoperti negano ed insinuano il dubbio che la colpa del loro allontanarsi è la nostra . In realtà mirano a distruggere la nostra autostima. Lei non riesce a lasciarlo andare perché davvero l’ha amato, sta cercando di ricucire e di cambiare atteggiamenti ascoltando le sue recriminazioni Recriminazioni che molte volte saranno state date per trovare una scusa. Bisogna imparare a guardare la nostra vita da un’altra angolazione.Ci vorrà del tempo, il tempo di fortificarti, di guardare dentro di te, di capire cosa vuoi realmente e cosa lui ti possa ancora offrire e poi sarai pronta per decidere la tua strada, con lui o senza di lui. Resto a disposizione per qualsiasi consiglio. Dott.ssa Beatrice Canino

Dott.ssa Beatrice Canino Psicologo a Napoli

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7 NOV 2024

Buongiorno,
immagino quanto questa situazione la stia mettendo a dura prova. Non ci sono scelte giuste o sbagliate, soprattutto quando in gioco ci sono dei sentimenti profondi come i suoi.. in questo momento di poca chiarezza e lucidità il mio invito è solo quello di porsi delle domande come: cosa voglio e di cosa ho bisogno? cosa credo di meritare per me stessa? che direzione voglio dare alla mia vita?
mi rendo conto che non è una situazione semplice.. ma se segue quello che sente davvero, nonostante il dolore, sono sicuro che le cose andranno per il verso giusto e tornerà a stare bene.
Un caro saluto

Giuseppe Francesco D'Agostino Psicologo a Velletri

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7 NOV 2024

Buongiorno,
Mi viene da dirle che in entrambe le ipotesi che ha descritto nelle ultime righe la difficoltà che lei vive e porta è sempre la stessa: quella di "lasciar andare" qualcosa che pare non farla stare bene, per "accogliere" tutto ciò che riguarda lei stessa e potrebbe invece farla sentire meglio. Quali siano le "resistenze" in tal senso è comprensibile solo addentrandosi un po' di più nel merito dei suoi vissuti e significati personali. A fronte di tutta la fatica percepita - che comprendo e per la quale mi dispiaccio - le consiglio di riprendere contatti con uno psicologo e chiedere un aiuto. Resto a disposizione,
Un saluto,
Dott.ssa Federica Favro

Dott.ssa Federica Favro Psicologo a Busto Arsizio

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7 NOV 2024

Buongiorno,
comprendo il conflitto in cui si trova in questo momento: scopi ugualmente importanti per lei, da una parte restare con il compagno che le ha mentito tradendola e dall’altra lasciarlo. Credo che parlare di “manipolatore affettivo” non l’aiuti, la concezione “l’altro mi fa” ed è per questo che soffro è limitante, la rilega a vittima delle circostanze e del comportamento altrui togliendole potere decisionale. Si è chiesta cosa vorrebbe per sè? Vale anche per il suo compagno che pare addossarle la colpa del tradimento senza assumersi la responsabilità della scelta fatta.
Cosa può fare lei per se stessa, per stare nella relazione migliore per lei?
So che forse cercava più risposte che domande ma credo, anche con l’aiuto della collega terapeuta che la segue, che rifocalizzandosi su di sè e non sul compagno che la fa sentire in colpa, impaurita, delusa possa riappropriarsi del potere di agire su di sè per risolvere il problema.

Dott.ssa Camilla Santini Psicologo a Brescia

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7 NOV 2024

Buongiorno W.F.,
è solo lei che può dare una risposta agli interrogativi che si pone.
In che modo? Riflettendo su che cosa significa per lei stare in relazione, su come si sente allo stato attuale in questa relazione. Lei parla di sentirsi dipendente da lui ed in colpa per aver distrutto la relazione.
Io le suggerisco di rivolgersi ad un collega, proprio per lavorare su questi aspetti, perché credo che proprio in questi risiede il motivo per cui lei non riesce a fronteggiare in modo differente, e più funzionale per lei, la situazione. Provi a rifletterci.

Saluti
Dottssa Matilde Ragno

Dott.ssa Matilde Ragno Psicologo a Avellino

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7 NOV 2024

Gentilissima W.F., grazie per la profonda condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e comprendo la fatica nel sentirsi lucidi in contesti relazionali simili, soprattutto quando siamo mossi da profondi sentimenti. Credo che, al di là del futuro del vostro rapporto relazionale, un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e comprendere a fondo le motivazioni che in questo momento non le permettono di prendere una decisione, nonchè indagare i suoi pensieri e anche timori più profondi nel caso di separazione dal suo compagno.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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7 NOV 2024

Cara utente,

quello che descrivi è un’esperienza profondamente dolorosa e complessa, che merita di essere esplorata con attenzione e supporto. Dal tuo racconto emerge una forte confusione tra il senso di colpa, il bisogno di chiarezza e il timore di perdere una persona a cui sei legata. Il tuo bisogno di capire se hai “distrutto” qualcosa e la paura di trovarti intrappolata in una relazione manipolativa sono segni chiari che ti senti bloccata in una situazione che sta mettendo a dura prova la tua serenità.

L’approccio cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarti a fare chiarezza su alcuni punti centrali in questa situazione, in particolare:

Esplorare i pensieri e le convinzioni che nutri riguardo alla relazione, a te stessa e alla colpa. A volte, infatti, siamo condizionati da pensieri automatici e convinzioni apprese che ci portano a mettere in discussione il nostro valore o a sopportare situazioni che ci causano sofferenza.
Comprendere i meccanismi di dipendenza emotiva che possono portare a restare legati a una relazione anche quando questa sembra danneggiare il nostro benessere. Potrebbe essere utile capire insieme come e perché tolleri questo dolore, e cosa ti tiene ancorata in questa situazione.
Costruire strumenti di assertività e autostima, in modo da riuscire a definire i tuoi confini personali con chiarezza e sicurezza. Questo ti aiuterà non solo a proteggerti ma anche a capire meglio quali sono i tuoi bisogni autentici nella relazione.
La tua capacità di riflettere su ciò che stai vivendo è già un grande passo. Entrare in un percorso di terapia ti permetterà di sviluppare maggiore consapevolezza e strumenti concreti per gestire i momenti di disagio, comprendere se sei intrappolata in una relazione manipolativa e, soprattutto, prendere decisioni che rispecchiano il tuo benessere. Se deciderai di intraprendere questo percorso, sarà uno spazio sicuro per affrontare tutte queste domande e aiutarti a ritrovare la tua serenità e il tuo equilibrio.

Ti sono vicina in questo momento e ti incoraggio a considerare la possibilità di lavorare insieme per trovare risposte e ristabilire la tua serenità interiore.

Carmen Cuomo Psicologo a Catanzaro

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