Perché voglio concludere ogni task il prima possibile?

Inviata da antony01 · 25 ott 2024 Orientamento professionale

Salve. Racconto quello che vivo da ormai un paio di anni. Premetto che ho 23 anni e lavoro da quando ne ho 21.

Perché al lavoro non sopporto lasciare delle attività in sospeso ma preferisco "evaderle" nel più breve tempo possibile anche se ho tempo a sufficienza?

Ciò spesso pregiudica la qualità del lavoro. Cosa mettere in pratica da subito per cercare di trovare un equilibrio?

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Miglior risposta 26 OTT 2024

Buongiorno, il comportamento che descrivi e assumi purtroppo può compromettere la qualità del lavoro e questo puó essere motivo di frustrazione. La tua tendenza a voler completare task rapidamente potrebbe derivare da diversi fattori, come la pressione interna per essere produttivo, la paura di lasciare cose in sospeso o un forte senso di responsabilità. Ovviamente tutto questo puó essere approfondito e indagato al meglio in terapia.
Per trovare un equilibrio, potresti provare alcune strategie come ad esempio dedicare del tempo a pianificare le attività, stabilendo priorità realistiche. Questo ti aiuterà a distribuire il lavoro nel tempo, senza sentirti sopraffatto. Non so se hai mai sentito parlare della tecnica del pomodoro, é una tecnica di gestione del tempo che incoraggia a lavorare in blocchi di tempo con pause regolari, questo può aumentare la tua produttività senza compromettere la qualità.
Un altro suggerimento che sento di darti é di praticare tecniche di mindfulness o meditazione per aiutarti a rimanere nel momento presente e ridurre l’ansia legata al completamento rapido dei compiti, su youtube puoi trovare qualche pratica che puoi inserire nella tua giornata. In ultimo potrei consigliarti di chiederei feedback ai tuoi colleghi o supervisori, questo può fornirti una prospettiva esterna sulla qualità del tuo lavoro e aiutarti a bilanciare velocità e accuratezza.
Ricorda che trovare un equilibrio richiede tempo e pratica.
Ti auguro il meglio restando a disposizione,
cordialmente Dott.ssa Velia Morati.

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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OGGI, 28 OTT 2024

Salve Antony dipende tutto dal lavoro che fai che non conosco. In linea di massima viene apprezzata la velocità e il risolvere tutto prima come fai dipende poi se il lavoro che fai richiede lentezza e precisione. In quest'ultimo caso forse c'è bisogno di decellerare. Il consiglio che ti posso dare è di parlare con il tuo titolare e sentire cosa ti dice rispetto al tuo operato, se fai spesso errori. Se vuoi ulteriori chiarimenti io avrei bisogno di parlare con te e farti diverse domande.
a presto
dott.ssa Barbara Lolli

Barbara Lolli Psicologo a Casalecchio di Reno

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OGGI, 28 OTT 2024

Buongiorno Antony, il mondo del lavoro ti spinge dentro il mondo degli adulti e tu sei un giovanissimo adulto. Molto probabilmente ci sono degli aspetti del lavoro su cui non ti senti sicuro (relazione col capo, con i colleghi, consegne, decisioni da prendere) e un modo per disfarsi presto di queste preoccupazioni è.....finire presto!
Sei giovane e ci sta che ci sono ancora tante insicurezze, se fossi super sicuro sarebbe un problema!
Ti consiglio di scrivere ogni sera 3 cose che ti sono piaciute al lavoro, su cui ti sei sentito sereno, un complimento che hai ricevuto, un sorriso di approvazione, in caffè condiviso con gli altri. E fallo per un tempo lungo; questo esercizio che fa parte della psicologia positiva ti aiuterà ad alzare l'autostima e quindi a trovare la tranquillità sul lavoro, ti aiuterà nel diventare più sereno. E ricordati che hai appena cominciato la tua vita nel mondo del lavoro e devi darti tempo.

Un caro saluto!
Michela Romano
psicologa psicoterapeuta

Dr.ssa Michela Romano Psicologo a Santorso

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OGGI, 28 OTT 2024

Buongiorno, trovo interessante che tu stia affrontando questo tema. La tua tendenza a "evadere" le attività il prima possibile potrebbe derivare da un desiderio di ordine o da un approccio di responsabilità verso il tuo lavoro. Tuttavia, come hai notato, questo può comprometterne la qualità.
Impara a identificare quali attività sono realmente urgenti e importanti. Ricorda che la qualità è più importante della velocità. Fai un patto con te stesso di dedicare un certo tempo a ogni attività per assicurarti di consegnare un lavoro ben fatto.
Prova a utilizzare tecniche come il Pomodoro, dove lavori in blocchi di tempo (ad esempio 25 minuti) seguiti da brevi pause. Questo ti può aiutare a mantenere la concentrazione e a ridurre la pressione di dover completare le attività in fretta.
A volte, la necessità di completare compiti rapidamente può derivare dalla paura del giudizio. Cerca di essere gentile con te stesso e riconosci che fare errori è parte del processo di apprendimento.
Poniti degli obiettivi specifici riguardo alla qualità del lavoro. Ad esempio, "Dedico almeno il 10% del tempo di lavoro a rivedere e migliorare le mie attività prima di consegnarle."
Ricorda che trovare un equilibrio richiede tempo e pratica. Sii paziente con te stesso mentre sperimenti differenti strategie. Buona fortuna!
Rimango a disposizione per ogni chiarimento e per fissare un appuntamento.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Paola Ferrazzi

Dott.ssa Paola Ferrazzi Psicologo a Busto Arsizio

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OGGI, 28 OTT 2024

Capisco che la tua voglia di completare le attività velocemente possa sembrare una virtù, ma capisco anche come questo possa compromettere la qualità del tuo lavoro. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a trovare un equilibrio:

Prioritizzazione: Identifica le attività più importanti e urgenti. Concedi il giusto tempo a quelle che richiedono maggiore attenzione e cura.

Pause pianificate: Imposta delle pause brevi e regolari. Questo ti aiuterà a ricaricare le energie e a mantenere alta la concentrazione.

Tecnica Pomodoro: Lavora per 25 minuti concentrato su un compito e poi prendi una pausa di 5 minuti. Questo metodo ti aiuterà a gestire meglio il tempo e a ridurre la sensazione di dover finire tutto subito.

Qualità sopra quantità: Ricorda che la qualità del tuo lavoro è più importante della velocità. Se necessario, prendi più tempo per completare un'attività, assicurandoti che sia fatta bene.

Feedback: Chiedi feedback ai colleghi o ai superiori per capire meglio cosa funziona e cosa può essere migliorato nel tuo approccio.

Trovare un equilibrio tra velocità ed eccellenza non è facile, ma con un po' di pratica e consapevolezza, puoi migliorare significativamente la tua produttività e soddisfazione lavorativa.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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IERI, 27 OTT 2024

Gentile Anthony,
occorrerebbe innanzitutto avere più informazioni sul suo contesto lavorativo e sulla tipologia di lavoro che svolge per inquadrare meglio il quesito che pone. Comunque, è possibile ipotizzare che la fretta di completare al più presto il compito possa dipendere prevalentemente da ansia per possibili complicazioni che potrebbero poi interferire nel rispettare i tempi stabiliti per le consegne.
Quest'ansia, a sua volta, può essere correlata ad insicurezza e preoccupazione del giudizio altrui sulle sue performances.
D'altra parte, siccome lei è anche attento alla qualità del lavoro e quindi alla perfezione dei dettagli, probabilmente ha una rigidità caratteriale che intensifica il contrasto tra velocità di esecuzione e precisione.
Per trovare un migliore equilibrio tra questi due parametri , bisogna fare una analisi della sua personalità ed una ricerca delle cause prime dell'ansia che produce questa modalità lavorativa disfunzionale tramite un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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IERI, 27 OTT 2024

Gentile Antony,
innanzitutto vorrei dirle che la modalità da lei riportata nel gestire i compiti da portare a termine è piuttosto comune e suggerisce una voglia di essere al passo in una società che ci vuole efficienti e performanti a tutti i costi con una voglia diffusa di fare tutto e bene. Tuttavia, se estremizzata e non gestita, potrebbe portare ad un aumento della nostra frustrazione e ad una sensazione costante di rincorsa senza fine che si autoalimenta e con conseguenti effetti anche sulla qualità delle nostre attività portate a termine (oltre che della nostra qualità di vita).
Che si tratti della dieta, di un programma di allenamento, di un esame da preparare, o di un quadro da dipingere, il punto è sempre lo stesso.
Le vorrei però suggerire intanto alcune tecniche per provare a gestire meglio le sue attività:
1. Compilare per iscritto una lista di obiettivi e sotto obiettivi, in modo da procedere per gradi
2. Procedere con gradualità scrivendo una "scaletta" che possa fare da guida e trattarla come fosse una check list, spuntando ogni volta che si è portato a termine un compito
3. Semplificare il più possibile: se si trova davanti ad una miriade di attività da portare a termine, cerchi di riflettere su alcune attività che davvero in quel momento sarebbero superflue e si eserciti a rinunciarvi senza sensi di colpa oppure rimandarle ad un momento successivo
4. Evita il più possibile il multitasking: quando ci costringiamo a lavorare in multitasking facciamo molta più fatica, ci stanchiamo prima e la nostra attenzione sulle singole attività è meno focalizzata, aumentando la probabilità di commettere errori.

Sperando di averle dato qualche spunto utile da poter immediatamente applicare, aggiungo anche che sarebbe sicuramente interessante conoscere le motivazioni sottostanti a tale sua esigenza, magari aiutandola a conoscersi un pò meglio e comprendere eventuali pensieri legati a determinati comportamenti.

Rimango a disposizione, augurandole una buona giornata.

Dott.ssa Elisa Piscopiello

Dott.ssa Elisa Piscopiello Psicologo a Racale

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IERI, 27 OTT 2024

Buonasera,
Varie possono essere le possibili risposte al suo quesito, senza un'opportuna, preliminare, analisi della sua storia clinica ed assetto personologico.
Potrebbe risultare utile, in sede di terapia, indagare se la necessità di "evadere" nel più breve tempo possibile le attività lavorative possa essere dovuto all'incapacità di stare nell'attesa del giudizio del lavoro, piuttosto che all'impossibilità di stare nel rischio dato dalla possibilità di non finire in tempo/entro una data prefissata. Ad ogni modo, sembra possibile individuare un conflitto in lei, tra una parte che desidererebbe poter eseguire il lavoro in un tempo più disteso ed un'altra parte che preferisce (presumibilmente, a causa di una qualche paura o insicurezza) abbreviare i tempi, seppur ciò potrebbe andare a pregiudicare la qualità del lavoro.
Una volta compreso meglio il timore sottostante, sarebbe altrettanto utile capire se la difficoltà alla base non possa estendersi/generalizzarsi anche ad altee aree della sua vita, anche se non necessariamente ne fosse consapevole, al momento attuale.

Sperando di esserle stata utile,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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IERI, 27 OTT 2024

Buongiorno Antony.
Lo chiedo a lei: "cosa non le piace dell'idea di lasciarle in sospeso? Cosa significherebbe per lei? *Se le evado in fretta, ne paga le conseguenze alle volte la qualità del lavoro, tuttavia farlo mi permette di/mi fa sentire....*//*Se mi do più tempo, allora... *". Provi a rispondere a queste domande e completare queste frasi per trovare una prima risposta.

Dott.ssa Federica Favro Psicologo a Busto Arsizio

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IERI, 27 OTT 2024

Salve,

La natura della sua domanda apre la strada e diversi interrogativi che meriterebbero sicuramente approfondimento.. non so se è il suo caso ma spesso il problema risiede proprio nel fatto che pensiamo di avere un problema.. il segreto in questi casi è cercare di essere accoglienti verso sé stessi e il proprio modo di comportarsi, senza farsi pressioni o autoaccusarsi.

Una volta assunto un atteggiamento del genere spesso la risposta alle proprie domande arriva da sé.

Rimanendo a disposizione per ulteriori confronti, le auguro una buona giornata

Dott. Giuseppe F. D’Agostino

Giuseppe Francesco D'Agostino Psicologo a Velletri

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IERI, 27 OTT 2024

Ciao Antony,
Questa domanda mi fa simpatia, credo sia la prima volta che viene esposta una simile tendenza come problematica.

Infatti, solitamente il voler concludere ogni task nel più breve tempo possibile potrebbe essere considerato efficiente e funzionale, invece tu innanzitutto sei riuscito a notare che questo potrebbe impattare sulla qualità del tuo lavoro.

Questa modalità di approcciare alle attività quotidiane viene definita "pre-crastinazione", che è l'opposto della pro-crastinazione (il tentativo di rimandare continuamente dei compiti).

Entrambi potrebbe avere un'origine simile da ricercare nelle manifestazioni ansiose. In particolar modo, nella pre-crastinazione ci sentiamo così oberati dalle tante faccende che cerchiamo di togliercele di torno per godere della sensazione di sollievo che ne consegue.

Siamo troppo presi dal fatto di far arrivare il prima possibile questa sensazione di piacere e sollievo che non riusciamo a rimandare questa gratificazione e non consideriamo il fatto che nella fretta potremmo non essere precisi ed efficienti.

Prima di mettere in atto la pre-crastinazione dovremmo riflettere e fare un'analisi dei pro e dei contro del precrastinare quell'azione considerando quanto potrebbero pesare concretamente questi contro.

Inoltre, quando l'ansia di precrastinare ci spinge ad agire troppo velocemente, potremmo visualizzare nella nostra mente una sorta di segnale dello STOP, che ci fa prendere distacco dalla situazione, ci fa fare un passo indietro e ce la fa analizzare per bene in modo da agire nella maniera più efficace.

In ogni caso, per non farci prendere dalla frenesia della pre-crastinazione potrebbe essere utile mettere per iscritto un piano dettagliato di ogni task da compiere e spuntarli una volta ultimati. In questo modo, abbiamo una visuale completa e organizzata sul da farsi e ciò potrebbe contenere l'ansia di dover fare troppe cose.

Spero che questi spunti ti siano di aiuto e ti saluto.



Dott.ssa Fabiana Navarro Psicologo a Centurano

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26 OTT 2024

Gentile Antony, possono essere vari i motivi che spingono una persona ad accelerare i tempi di un compito, anche se non è necessario: la preoccupazione per la riuscita del compito, la difficoltà a gestire il senso di responsabilità legata ad esso, il senso di non poterlo evitare, ecc…..
Non so se uno di questi può essere il tuo caso. Può aiutare immaginare quali stati d’animo intervengono in caso di mancata evasione di quel compito. Prova a rifletterci e se non riesci da solo, e il comportamento ti danneggia sul lavoro, rivolgiti a uno psicoterapeuta che ti aiuti a dare significato a un atteggiamento apparentemente poco funzionale.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli

Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologo a Roma

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26 OTT 2024

Salve,
leggevo con attenzione la sua domanda e ho pensato che probabilmente il pensiero di avere qualcosa da portare a termine le crea ansia e il modo per allontanare l'ansia è 'eliminare il compito' più in fretta possibile. Ha difficoltà probabilmente a "stare" con vissuti spiacevoli, come l'ansia in tal caso.
Vorrei lasciarle una domanda: questa fretta, il vivere le cose in attesa che finiscano, la sperimenta solo in ambito lavorativo o è un aspetto che riscontra anche in altre aree della sua vita?

Cari saluti,
Dott.ssa Roberta Coppola

Dott.ssa Roberta Coppola Psicologo a Pagani

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26 OTT 2024

Da quanto descrivi, sembra che tu possa avere una propensione a una forma di perfezionismo o a una forte pressione personale. È comprensibile che desideri completare le attività il prima possibile, ma come hai notato, questo atteggiamento può influire negativamente sulla qualità del tuo lavoro e sul tuo benessere.
Esistono alcune strategie che potresti mettere in pratica per migliorare questo aspetto se per te comincia ad avere un "costo" troppo elevato e che possono essere apprese anche in un breve percorso.
Nel caso tu voglia approfondire, resto a disposizione anche online.

Cordialmente
Dott.ssa Gloria Giacomin

Ecco alcune strategie che potresti mettere in pratica per trovare un equilibrio:

Dott.ssa Gloria Giacomin Psicologo a Bologna

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26 OTT 2024

Caro A. non sempre il nostro rapporto con il tempo è pacifico , spesso la nostra necessità di controllarlo e dominarlo nasconde proprio la paura di essere sopraffatti dalle cose . Se ci mettiamo anche che non consegnare il lavoro nei tempi richiesti determina la possibilità di un giudizio negativo allora la pressione che sentiamo diventa inevitabile. . Va da sé però che sotto pressione si lavora male e quindi si anticipano i tempi a scapito della qualità del lavoro . Ciò che può venirci in soccorso in questi casi è acquisire una buona capacità di pianificazione e organizzazione . Sarebbe utile lavorare sulla capacità di pianificare le attività secondo i tempi reali di cui necessitano per il loro svolgimento e secondo le caratteristiche di qualità che vogliamo avere , questo eviterà di farla sentire sotto pressione e l’aiuterà a lavorare più serenamente .
Se ne sente la necessità si può intraprendere un training su queste capacità .
Resto a disposizione
Cari Saluti

Dott.ssa Laura Baiano Psicologo a Pozzuoli

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26 OTT 2024

Buongiorno,
La situazione che lei descrive potrebbe essere dovuta ad un eccesso di ansia che la spinge a darsi scadenze serrate invece che riflettere sul da farsi e svolgere i suoi compiti con più tranquillità.
Questo poi la porta a non essere sempre soddisfatto del risultato raggiunto, preferendo quindi la tempestività della consegna piuttosto che la qualità del lavoro.
A questo proposito mi viene da chiederle "cosa potrebbe accadere se lei consegnasse il lavoro l'ultimo giorno disponibile?".
Potrebbe intanto mettere nero su bianco la lista dei compiti da portare a termine scrivendo vicino la data di consegna e suddividendo ciascun compito in piccoli obiettivi dedicandosi a ciascuno in modo progressivo senza la pressione di un'unica full immersion.
Per quanto riguarda la tensione che lei percepisce e che la porta a svolgere tutto e subito, il mio consiglio è quello di cercare di esplorare meglio questo stato d'animo con il supporto di uno specialista che la possa guidare.
Se avesse bisogno, resto a sua disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina Monaco

Dott.ssa Valentina Monaco Psicologo a Roma

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26 OTT 2024

Ciao, è comprensibile sentire la necessità di completare le attività, specialmente quando si desidera mantenere elevati standard di qualità. La tua esperienza riflette un conflitto comune: da un lato, il desiderio di evitare il disagio di avere compiti in sospeso, dall'altro, la ricerca di un lavoro di qualità.
Se ti va potrebbe essere utile provare a vedere questa difficoltà considerando una visione processuale. Ad es: potrebbe essere utili lavorare sull’accettazione : puoi riconoscere i tuoi pensieri e sentimenti riguardo al lavoro. È normale provare ansia o pressione per completare le attività. Anziché combattere questi sentimenti, prova ad accettarli come parte della tua esperienza. Puoi dirti: “È naturale sentirsi così in questa situazione”.

Chiedere a figure che ti possano supportare ti aiuterà a trovare un equilibrio tra completare le attività e mantenere la qualità del tuo lavoro. Ricorda, il cambiamento richiede tempo, e ogni piccolo passo conta.

Dott.ssa Teresa Modica Psicologo a Palermo

2 Risposte

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26 OTT 2024

Buongiorno, comprendo molto bene la situazione descritta. La necessità di portare a termine le attività nel minor tempo possibile è un impulso comune, soprattutto in un contesto lavorativo in cui si vuole dimostrare efficienza e capacità di gestione. Tuttavia, il fatto che questo approccio possa influire sulla qualità del lavoro ti dimostra già una buona consapevolezza di ciò che accade, e questo è un ottimo punto di partenza per trovare un equilibrio.
Questa spinta a concludere velocemente, anche quando hai tempo a disposizione, può nascere da un bisogno di “liberarsi” degli impegni per sentirsi più leggero, come se lasciare delle attività incomplete creasse un senso di disagio.
Per trovare un equilibrio, un primo passo potrebbe essere riflettere su cosa rappresenta per te il completare rapidamente un’attività. Quali emozioni emergono, ad esempio, nel momento in cui lasci un compito in sospeso? Questo tipo di riflessione può aiutarti a comprendere meglio i tuoi automatismi e a sviluppare una consapevolezza più profonda delle tue abitudini lavorative.
Per sostenerti in questa direzione, ti consiglio alcuni semplici esercizi pratici. Potresti provare a stabilire una “soglia temporale minima” per ogni attività: concederti qualche minuto in più potrebbe aiutarti a sperimentare un approccio più rilassato, dove il risultato finale ha la stessa importanza della rapidità. Un’altra idea è quella di suddividere i compiti in passaggi più piccoli; in questo modo, avrai la sensazione di avanzare senza dover completare tutto subito.
Infine, ricordati che lavorare con un ritmo più lento e attento non diminuisce il tuo valore o la tua efficienza: anzi, spesso consente di ottenere risultati migliori e di costruire un approccio più sereno e soddisfacente.


Jessica Bombino Psicologo a Bra

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26 OTT 2024

Ciao! È comprensibile che tu voglia affrontare le attività al lavoro in modo tempestivo, e spesso questa mentalità può dimostrarsi molto utile. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra l'efficienza e la qualità del lavoro. Ecco alcuni suggerimenti pratici che puoi mettere in atto subito:

Prioritizzazione delle attività: Fai una lista delle attività che devi completare e ordinale in base all'urgenza e all'importanza. Puoi usare la matrice di Eisenhower, che distingue tra ciò che è urgente e ciò che è importante.

Tecnica del Pomodoro: Prova a lavorare in blocchi di tempo (25 minuti) seguiti da una breve pausa (5 minuti). Questo ti aiuterà a mantenere la concentrazione e a garantire che il tuo lavoro abbia una qualità migliore, evitando di sentirti sopraffatto.

Impostazione di scadenze realistiche: Se hai l'abitudine di completare i compiti rapidamente, prova a dare a te stesso scadenze leggermente più lunghe per le attività. Questo ti permetterà di valutare meglio il lavoro e di avere più tempo per un controllo di qualità.

Concentrati sulla qualità: Prima di iniziare un'attività, chiediti quali sono gli elementi chiave della qualità per quel compito e cerca di tenerli a mente mentre lavori.

Riflessione post-attività: Dopo aver completato un'attività, prenditi un momento per riflettere su ciò che hai fatto. Chiediti se hai raggiunto gli standard di qualità desiderati e cosa potresti migliorare la prossima volta.

Comunicazione con i colleghi: Parla con i tuoi colleghi o un supervisore e chiedi feedback su come gestisci le tue attività. Possono darti spunti utili su come migliorare.

Mindfulness e gestione dello stress: Pratiche come la meditazione o la respirazione profonda possono aiutarti a mantenere la calma e a migliorare la tua concentrazione, contribuendo a una migliore qualità del lavoro.

Flessibilità: Ricorda che a volte è meglio lasciare una piccola attività in sospeso per dedicare più tempo a un compito che richiede maggiore attenzione. Impara a riconoscere quando è appropriato fare una pausa o riprendere più tardi.

Implementando questi suggerimenti, potresti iniziare a trovare un equilibrio migliore tra la rapidità e la qualità del tuo lavoro. Buona fortuna!

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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26 OTT 2024

Caro utente, grazie per aver condiviso la sua domanda. Per provare a fare chiarezza sul suo problema la inviterei a chiedersi perché per lei sia così importante finire in fretta il suo lavoro, quando ha iniziato a fare così e cosa significa per lei stare in equilibrio. Non sapendo lei che lavoro faccia mi è un po' difficile darle dei consigli più pratici. Di soluzioni pratiche ce ne posso essere tante, ma a mio parere servirebbero solo a tamponare temporaneamente il problema. Se vuole davvero risolvere questa sua richiesta ne indaghi i motivi e le cause. Capendola meglio saprà anche meglio come agire.
C'è un proverbio che forse potrebbe esserle utile che dice "affrettati con calma". Non c'è nulla in se di sbagliato nel voler finire un lavoro il prima possibile, ma cerchi di sforzarsi di dare il giusto tempo alle cose. All'inizio potrà essere difficile, ma continuando a lavorare con calma in modo costante questa potrebbe diventare un abitudine.
Spero di poterle essere stato d'aiuto, le auguro di riuscire a superare questo suo problema.

Distinti saluti, dr. Morgione Massimo

Dottor Massimo Morgione Psicologo a Torino

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26 OTT 2024

Salve, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

Il desiderio di completare rapidamente le attività può nascere da diversi fattori. Spesso, si tratta di una forma di ansia legata al lasciare qualcosa “in sospeso” o di un bisogno di chiudere rapidamente le questioni aperte per evitare un senso di incertezza o stress. Questo impulso è molto comune tra le persone che vogliono sentirsi efficienti e responsabili, ma come ha notato, può influire negativamente sulla qualità del lavoro.

Ecco alcuni suggerimenti pratici per gestire meglio questa tendenza:

1. Riconoscere le Priorità e il Tempo Necessario: Prima di iniziare un’attività, provi a valutare se si tratta di una priorità o di qualcosa che può essere affrontato con più calma. Questo le permetterà di dare maggiore attenzione alle attività più delicate, senza la pressione di concludere tutto in fretta.
2. Dividere i Compiti in Piccole Fasi: Una tecnica utile è suddividere ogni attività in fasi e stabilire dei piccoli obiettivi intermedi. In questo modo, può sentire di fare progressi senza dover chiudere immediatamente l’intero lavoro, mantenendo però alta la qualità.
3. Darsi un Tempo di Revisione: Prima di considerare un’attività come “completata”, può decidere di concedersi un breve tempo di revisione per controllare la qualità del risultato. Questo può aiutarla a rallentare leggermente e migliorare la cura del dettaglio.
4. Riflettere sulle Proprie Motivazioni: A volte questo bisogno di “chiudere” tutto può riflettere un timore di non avere abbastanza tempo o risorse in futuro, o la preoccupazione di dimenticarsi di compiti lasciati in sospeso. Rifletta su cosa la spinge a questa urgenza e provi a capire se ci sono altre modalità più bilanciate per gestirla.

Infine, le potrebbe essere utile lavorare su questi aspetti anche con il supporto di un professionista, per acquisire strumenti pratici e gestire meglio l’ansia legata alla gestione del tempo.

Dott. Fabrizio Paone Psicologo a Aversa

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26 OTT 2024

Per una corretta comprensione della situazione da lei descritta è necessario indagare più approfonditamente quali siano: le motivazioni, i pensieri e le credenze e le paure alla base di questo suo comportamento.

Per quale motivo adotta questo comportamento? In un primo momento potrebbe non trovare risposta. Tuttavia ad una riflessione più approfondita, una risposta si trova.

Ad esempio: per quale motivo l’hai adotta a questo comportamento? Qual è l’obiettivo finale?
Cosa potrebbe succedere in concreto, se lei cambiasse comportamento?
Per quale motivo per lei è più importante è finire prima, anche se il lavoro non è ottimo piuttosto che fare un lavoro migliore in più tempo?
Cosa credi che succederebbe nel concreto di positivo e di negativo se cambiasse comportamento?

Queste domande sono un primo spunto di riflessione.

Un percorso psicologico è utile a comprendere meglio e a superare questa situazione

Resto a disposizione, se ha necessità, mi contatti

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o domande non esiti a contattarmi

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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26 OTT 2024

Buongiorno Antony

Sembra che il lavoro sia un elemento importante per lei. Per cui si preoccupa di non aver dedicato sufficiente tempo e attenzione alle attività svolte. Questa fretta che sente potrebbe essere legata a vari fattori: tipologia del lavoro svolto, interesse per la propria esperienza lavorativa che può variare nel tempo ed avere alti e bassi.
Potrebbe essere utile uno spazio dove riflettere e comprendere meglio la situazione, così da non prendere decisioni affrettate.

Rimango a disposizione

Dott. Ciullini Filippo

Dott. Filippo Ciullini Psicologo a Padova

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26 OTT 2024

Buongiorno gentile Utente, quella che descrive è una difficoltà comune, soprattutto all’inizio di una carriera lavorativa, e il bisogno di completare le attività rapidamente può derivare da diversi fattori, tra cui la ricerca di controllo o di approvazione. Il desiderio di chiudere rapidamente le attività, anche quando c'è tempo a disposizione, può infatti essere legato a una forma di "ansia da incompiuto" o alla voglia di dimostrare a sé stesso e agli altri la propria efficienza.

Per cominciare a trovare un equilibrio, può essere utile mettere in pratica alcune strategie:

1) Pianificare e ordinare le priorità: una buona gestione del tempo passa anche per la capacità di stabilire delle priorità. Provi a pianificare le attività della giornata secondo l'urgenza e l’importanza, dedicando più tempo a ciò che richiede maggiore qualità e attenzione. Vedere le attività ordinate per priorità può aiutarla a sentirsi meno sotto pressione e ad affrontarle con più calma.

2) Dedicare tempo a pause e riflessioni: inserire delle brevi pause tra un'attività e l'altra permette al cervello di "resettarsi" e migliorare la qualità dell’attenzione. Provi a prendere qualche minuto, anche solo per fare un respiro profondo, prima di proseguire. Questo piccolo distacco può fare una grande differenza.

3) Lavorare sulla “qualità” mentale del tempo: può aiutare considerare non solo quanto rapidamente termina le attività, ma anche con quale qualità le affronta. Ogni volta che sente e riconosce il bisogno di chiudere in fretta, potrebbe ricordarsi di dare spazio alla precisione e alla riflessione, come punti altrettanto importanti per il buon esito del suo lavoro.

Queste pratiche possono richiedere un po' di tempo per diventare abitudini consolidate, ma col tempo dovrebbero aiutarla a trovare un ritmo più sostenibile e gratificante, migliorando anche la qualità del lavoro senza compromettere l'efficienza.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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26 OTT 2024

Quando si lavora si vuole dare sempre il meglio, soprattutto quando si è giovani e ci si mette alla prova costantemente ,ma anche nei confronti degli altri colleghi, in base all'ambiente lavorativo, per dimostrare le proprie capacità e competenze. La ricerca della perfezione ma anche della velocità nell'esecuzione di quel lavoro. comporta però a volte non solo la non riuscita del lavoro in sé. ma anche un senso di angoscia e di frustrazione e di percezione di assenza di tempo che in realtà non c’è; a mio parere non c'è una risposta immediata alla sua questione ma è importante capire cosa c'è dietro quella scelta lavorativa e quella corsa contro il tempo ,che effettua costantemente, così da arrivare, andando più a fondo, alla risposta che non è detto che risolva completamente la questione e che le dà la possibilità il giorno dopo di lavorare con più calma, ma iniziare a questionarsi e a capire che di fondo c'è qualcos'altro che la spinge a comportarsi in quel modo e questo può avvenire attraverso un percorso psicologico.
Dott.ssa Emanuela Grosso

Dott.ssa Emanuela Grosso Psicologo a Salerno

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26 OTT 2024

Buongiorno Antony,
innanzitutto tengo a dirle che non voler lasciare le cose in sospeso, ma portarle fino in fondo è un buon movimento; per quanto riguarda invece il tempo, che mi sembra nel suo caso la questione centrale che sta portando, le vorrei dare alcuni spunti di riflessione, facendole alcune domande a cui non è tenuto a rispondere qui, ma può rispondere tra sé e sé.

Ci sono pressioni che sente da parte del suo dirigente e/o colleghi e colleghe, rispetto alla velocità con cui conclude le attività assegnate?
Cosa succede nel momento in cui conclude l'attività prima del tempo della scadenza? Come impiega il tempo che le rimane?
Questa necessità di evadere le attività il prima possibile, di concluderle nel più breve tempo possibile, le capita anche in altre aree della sua vita oltre a quella lavorativa? Ed in quel caso come la gestisce?

Buone riflessioni e buona giornata.
Dott.ssa Chiara Giacomelli



Dott.ssa Chiara Giacomelli Psicologo a Verona

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