Percorso di laurea disastroso

Inviata da Ludo · 30 mag 2024 Orientamento scolastico

Gentili dottori,
Mi chiamo Ludovica e sono una studentessa fuori corso da 3 anni che si trova in una situazione molto difficile e sento la necessità di chiedere aiuto. Ho sempre vissuto in un ambiente familiare estremamente conflittuale, caratterizzato da continui litigi tra i miei genitori e molta violenza psicologica. Crescendo, ho notato le gravi conseguenze di questo ambiente sulla mia salute mentale: ho sviluppato una scarsa autostima, un profondo senso di solitudine, autolesionismo e una costante sensazione di essere invisibile.
Nonostante tutto, sono riuscita a farmi forza ottenendo ottimi risultati sia a scuola, che all'università. Tuttavia, nel passaggio alla Laurea Magistrale, ho visto il mio rendimento crollare drasticamente: sono passata dal completare 8 esami in un anno a non riuscire a sostenerne neanche uno. Penso che il fattore scatenante sia stato l’emergere di un ulteriore problema che, aggiungendosi alla già difficile situazione di partenza, mi ha totalmente devastata: è come se fossi scoppiata e mi fossi lasciata andare. Mi sento come se avessi raggiunto il fondo e mi ci fossi sdraiata, senza più le forze / la voglia di risalire in superficie. Sin da subito ho espresso le mie difficoltà ai miei genitori, (soprattutto per rispetto nei loro confronti che mi sostengono economicamente) ma, di fronte alla mia richiesta e al bisogno di fermarmi ho riscontrato da parte loro urla, insulti e tanta tanta manipolazione, laddove avrei voluto solo un minimo di comprensione. È come se fossi scomparsa: non c’è più niente di me, della mia vita e delle mie sensazioni che devono essere assolutamente represse, anche in casa mi sento solo un numero di matricola. Tutto ciò ha portato la mia salute mentale a peggiorare drammaticamente, sfociando in un forte stato di depressione con ricorrenti pensieri di morte e suicidio, nonché attacchi di panico.
Con tantissima fatica e sofferenza, sono arrivata a -1 esame dalla laurea e alla stesura della tesi. Tuttavia, sono molto preoccupata perché la richiesta per la tesi al mio relatore è avvenuta più di due anni fa. Da allora, sono praticamente sparita e, nonostante abbia provato a scrivere, non sono riuscita a fare alcun progresso. Ad oggi, mi sento smarrita, non riesco a mettere giù neanche una riga e provo una profonda vergogna nei confronti del mio relatore, che stimo moltissimo.
Mi sento intrappolata in un ciclo di insuccesso e frustrazione dal quale non riesco a uscire da sola. Vorrei chiedere il vostro supporto per capire come posso affrontare questa situazione e trovare un modo per migliorare la mia salute mentale. In particolare, ho bisogno di aiuto per sbloccarmi nella scrittura della tesi e superare la sensazione di essere un totale fallimento mentre vedo gli altri andare avanti. Inoltre, mi serve aiuto per trovare il coraggio di contattare il mio relatore dopo due anni di silenzio, nonostante la vergogna che provo.
Qualsiasi consiglio o percorso terapeutico che potete suggerire sarebbe di grande aiuto.
Grazie mille per l'attenzione e scusate per il lunghissimo messaggio.

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Miglior risposta 31 MAG 2024

Buongiorno Ludovica,
La ringrazio per la condivisione. Sicuramente un sostegno psicologico potrà aiutarla a ritrovare la motivazione e la fiducia in se stessa.
Un saluto
Dott.ssa Romina Cantarini

Dott.ssa Romina Cantarini Psicologo a Arzago d'Adda

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24 GIU 2024

Tutto andava bene il suo percorso universitario.ad un certo punto ha qualcosa è “scattato” che ha ribaltato la situazione e l’ha fatta entrare in una situazione in In cui lei è in questo momento.

Bisognerebbe capire nel concreto che cosa è successo che Ha fatto ribaltare questa situazione.

Essere stato qualunque cosa una parola, un pensiero a cui abbiamo dato credito, una convinzione, uno stress ecc.. Che mal gestito l’ha portato a vivere la situazione in cui ora.

Le consiglio di interni un percorso terapeutico che la posso aiutare a fare chiarezza su questa situazione.

Resta a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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3 GIU 2024

Cara Ludovica,
Il suo coraggio nel condividere questa storia e nel chiedere aiuto è un primo, significativo passo verso il miglioramento del suo benessere mentale.
Le sue parole trasmettono una profonda sofferenza derivante da un ambiente familiare estremamente conflittuale e da una serie di esperienze traumatiche che hanno influito sulla sua salute mentale. Comprendo come queste dinamiche possano aver minato la sua autostima e generato un profondo senso di solitudine. Il suo impegno nello studio, nonostante le avversità, dimostra una forza interiore notevole, anche se ora si trova in una fase in cui tale forza sembra venir meno.
Il suo racconto suggerisce che le difficoltà accademiche e personali hanno creato un circolo vizioso, alimentato da sentimenti di fallimento e vergogna. È importante riconoscere che questi sentimenti sono validi e comprensibili, dati i contesti in cui si sono sviluppati. Tuttavia, essi non definiscono il suo valore come persona né il suo potenziale per il futuro.
Per quanto riguarda la sua preoccupazione per la tesi e il contatto con il relatore, vorrei suggerirle di affrontare la questione con sincerità e apertura. Potrebbe scrivere una mail al suo relatore, spiegando brevemente le difficoltà personali che ha affrontato e il desiderio di riprendere il lavoro sulla tesi. I professori sono spesso più comprensivi di quanto immaginiamo e il suo relatore potrebbe apprezzare la sua onestà e determinazione a concludere il percorso di studi.
Dal punto di vista terapeutico, potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicologico per lavorare sui traumi passati e sulle attuali difficoltà emotive. Affrontare i sintomi depressivi, i pensieri suicidari e gli attacchi di panico è prioritario e potrebbe essere necessario anche una valutazione psichiatrica per integrare la psicoterapia con un trattamento farmacologico. Mi rendo conto che questo possa spaventare, tuttavia valutare insieme ad un professionista la sintomatologia che riporta è importante perché la situazione che racconta merita un approfondimento attento e rispettoso.
Con un buon percorso terapeutico potrà essere supportata a sviluppare strategie per gestire l'ansia, migliorare l'autostima e rompere il ciclo di negatività in cui si sente intrappolata.
Infine, vorrei incoraggiarla a cercare momenti di auto-cura e di attenzione verso sé stessa. Piccoli passi quotidiani per prendersi cura del proprio benessere fisico ed emotivo possono fare una grande differenza nel lungo periodo.
Mi auguro che queste riflessioni possano offrirle un punto di partenza per affrontare la sua situazione. Non esiti a cercare il supporto di un professionista per un aiuto più specifico e personalizzato.
Un caro saluto

Dott.ssa Giada Crino
Psicologa Genova Chiavari Online

Dott.ssa Giada Crino Psicologo a Genova

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2 GIU 2024

Buonasera Ludo,
emerge, da ciò che scrive, una grande forza di carattere e volontà, che l'hanno portata, nonostante la difficilissima situazione familiare, ad affrontare e a percorrere con successo l'itinerario di studi scelto per la sua futura professione, quindi si merita una stima profonda di sé stessa e non un' autosvalutazione. Tenga distinto il percorso di studi dai suoi percorsi emotivi familiari. E' comprensibile che proprio agli ultimi passi verso la laurea, si manifesti un senso di vuoto e di solitudine, perché in effetti é come se non ci si sentisse più la forza di andare avanti e concludere. In questo caso però, visto ciò che ha premesso nella lettera egregiamente, le occorre un rapido aiuto, anche di tipo farmaceutico (sotto prescrizione medica), per superare questo momento difficile, con pensieri autodistruttivi, e un sostegno psicologico per quanto riguarda l'aiuto a riprendere la motivazione per dare l'ultimo esame e la laurea. In seguito (o al contempo), sempre con un sostegno psicologico, affrontare le difficoltà del suo vissuto interiore ed i suoi agiti, rafforzando le sue capacità, qualità e la resilienza che ha dimostrato di avere. Aumenti le relazioni sociali amicali, anche se non se ne sente la forza, e chieda un appuntamento al relatore, che gode della sua stima, e le dica sommariamente, perché non si é fatta più vedere. Penso che se gode della sua stima vuol dire che la merita, per cui potrà capire le sue difficoltà. Non vi é nulla da vergognarsi quando si presentano difficoltà come le sue. Potrà così riprendere il percorso momentaneamente interrotto e iniziare a pensare alla tesi superando la sindrome del foglio bianco (il blocco ad iniziare una scrittura). Non mi dilungo poiché non é questa la sede, perciò la invito a iniziare il percorso che le ho suggerito per rendersi conto delle sue molte qualità e capacità e che l'hanno portata a non soccombere a fronte delle difficoltà vissute non certo per causa sua.
Le dichiaro la mia grande stima e fiducia che porterà a termine il percorso iniziato per poi iniziarne un altro lavorativo, che la potrà portare ad un'indipendenza salutare verso la famiglia problematica che ha descritto.
La saluto cordialmente e se lo ritiene utile può contattarmi.
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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31 MAG 2024

Cara Ludovica ,
dalla tua profonda e sofferta condivisione emerge una forte richiesta di aiuto che e' pronta ad essere vista e ascoltata in primo luogo da te .
Solitudine , senso di svalutazione, inducono anche il tuo corpo ad entrare in allarme attraverso ansia e attacchi di panico
Chiedere di essere aiutata è un buon inizio.
Sarebbe importante per te poter approfondire ed esplorare le tue emozioni in un ambiente di supporto terapeutico per poter esplorare le tue risorse e lavorare sull' espressione delle stesse , iniziando ad accogliere e accettare te stessa anche nelle tue difficoltà come punto di partenza
Potresti valutare la possibilità di richiedere un consulto psicologico, per poi se te la senti procedere con un percorso terapeutico ,ti suggerirei un approccio integrale che lavori psicofisicamente per poter esplorare in profondita' ,nonostante la condivisa emersa sofferenza dalla tua condivsione sento tanta energia che puoi utiulizzare per imparare a volerti bene.
Per ulteriori richieste o approfondimenti non esistere a contattarmi , sono disponibile anche online.
Cordialmente .
Dr.ssa Alessandra Petrachi




Cordiali saluti,

Dott.ssa Alessandra Petrachi Psicologo a Rimini

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31 MAG 2024

Gentile Ludovica, sono dispiaciuta per quello che sta passando. Le consiglio un percorso di cura personale per farle riscoprire ancora una volta oltre la storia della sua vita che cosa lei adesso vuole scrivere della stessa. Sono disponibile, un abbraccio

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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31 MAG 2024

Salve, inizio nel dirle che non deve provare nessun tipo di vergogna, passare un periodo difficile non è una colpa e nemmeno una scelta. Posso immaginare il dolore e il senso di frustrazione che sta provando, e mi sento di consigliarle un percorso di psicoterapia volto alla comprensione del suo malessere e alla separazione dal malessere che ha vissuto all’interno dell’ambiente familiare.
Per qualsiasi necessità resto a disposizione.
Saluti

Dott.ssa Priscilla Zarfati Psicologo a Roma

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31 MAG 2024

Buongiorno cara
Ti consiglio di farti aiutare da uno Psicoterapeuta per superare questo periodo,
Che capita a diversi studenti.
Ti potrebbe essere utile studiare con qualcuno, che sta facendo la tesi.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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31 MAG 2024

Buongiorno Ludo,
La ringrazio per la fiducia riposta in Guidapsicologi e nei suoi professionisti. Quello che riporta merita di essere trattato con cura e attenzione, soprattutto per quanto riguarda i ricorrenti pensieri di morte e di suicidio, oltre che gli attacchi di panico.
Quello che mi sento di consigliarle è di iniziare un percorso psicologico che si occupi e tratti questi aspetti. Ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale è molto valida in questo senso, oltre che per i successivi punti che le vado a presentare.
Infatti, una volta allontanati i pensieri suicidari e ridotti gli attacchi di panico, potrebbe concordare con il suo terapeuta di trattare il suo blocco universitario e cosa la ostacola dal portarlo a termine. In questo senso, la terapia potrebbe aiutarla a superare questo momento di stallo, trovando la strada giusta per lei. Infine, la sensazione di insuccesso e frustrazione, potrebbe naturalmente sfumare, oppure essere oggetto di lavoro terapeutico, come ultimo obiettivo della sua terapia. Un percorso di questo genere mira al suo benessere mentale e psicologico, oltre che ad una maggiore comprensione di se stessa e di cosa si cela dietro la sua sofferenza.

Spero di esserle stata d’aiuto,
Rimango disponibile ad essere contattata.

Dott.ssa Ilaria De Mola.

Dott.ssa Ilaria De Mola Psicologo a Milano

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31 MAG 2024

Buongiorno Ludovica,
i momenti difficili che sta vivendo la stanno sicuramente mettendo alla prova sotto tanti aspetti: primo fra tutti la percezione che ha di se stessa. Sta attraverso un difficile momento di passaggio: avere uno spazio in cui parlare di ciò che prova sarebbe importante per affrontare queste emozioni e trovare loro un significato.
Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere le sue risorse, il significato dei vissuti che prova e come poterli affrontare e superare al meglio. La psicoterapia le consentirebbe di uscire da questo ciclo di insuccesso e frustrazione, riconoscendo le sue potenzialità e sviluppando un'immagine di sé più positiva.
Rimango a disposizione per un consulto,
dott.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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31 MAG 2024

Buongiorno Ludo,
Capisco il senso di angoscia e frustrazione che prova in questo momento e mi dispiace, capisco anche il fatto che sia difficile per lei sbloccarsi, non avendo affianco qualcuno che la inciti e la sproni con le giuste parole ad andare avanti.
Ognuno di noi ha i suoi tempi per fare le cose, quindi non abbia fretta, sta andando bene, la cosa importante è che lei riacquisti sicurezza e fiducia in se stessa, solo così riuscirà a uscire da questo loop.
Le consiglierei per questo un percorso terapeutico.
Rimango a disposizione.
Saluti
Dott. Ssa Martina Romano

Dott.ssa Martina Romano Psicologo a San Vito Chietino

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31 MAG 2024

Cara Ludo,
la ringrazio per la condivisione preziosa e mi dispiace per il periodo complicato che sta vivendo.

Intanto, ci tengo a sottolineare la grande forza che ha avuto arrivando dove è arrivata da sola, nonostante il contesto difficile e violento in cui è stata costretta a crescere e da cui credo che sia arrivato il momento di prendere le distanze (anche internamente, non intendo necessariamente andando via di casa, perché comprendo possa esserci un aspetto economico importante).

Non si preoccupi per i tempi lunghi e per il suo relatore, ognuno ha i suoi di tempi, non c'è nessuna corsa contro il tempo, l'importante è prendersi cura di sé e oltre che per esperienza professionale, glielo dico anche per esperienza personale. :)

Credo che un percorso di terapia, in questo caso, sia fondamentale per ritrovare il suo centro e per andare avanti.

Io, nel caso in cui lei fosse interessata, rimango a disposizione anche online, potremmo insieme andare innanzitutto a rompere il circolo degli attacchi di panico, per poi scavare nel profondo e comprendere le varie dinamiche interne che le si sono innescate.

Un carissimo saluto,
dott.ssa Veronica Bartolini.

Dottoressa Veronica Bartolini Psicologo a Perugia

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31 MAG 2024

Gentile Ludo,
Mi rendo conto che la storia di vita che porta è molto dolorosa e credo che meriti ascolto. La difficoltà che riscontra nel terminare il suo percorso universitario è perfettamente comprensibile in una cornice di così grande sofferenza, anzi ritengo che debba riconoscersi di aver fatto del suo meglio. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista sia per attraversare questo blocco della carriera universitaria, ma soprattutto perché lei, come tutti, merita di stare bene.
Resto a disposizione anche online.
Cordiali saluti,
Marianna Iacoboni

Marianna Iacoboni Psicologo a Avezzano

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31 MAG 2024

Buongiorno Ludovica,
Credo che essenzialmente lei stia attraversando una crisi che implica in sè una svolta esistenziale. Il blocco della tesi sembrerebbe essere connesso alla vergogna da Super-io che agisce dentro di lei in modo inibente. Prima di tutto quindi è necessario sgombrare spazio psichico rispetto al giudizio morale che psicologicamente è un grande peso di cui sbarazzarsi al più presto. Non c’è vergogna per l’attraversare una crisi che nella sua etimologia rimanda all’attimo essenziale del decidere il cambiamento. La crisi però è soprattutto qualcosa che emerge sotto l’ auspicio della potenza inconscia per qualcosa che vuole esprimersi ed essere rappresentata tramite il sintomo ( in tal caso la vergogna come sentimento prevalente) per essere integrata alla coscienza nei suoi risvolti simbolici e simbolizzanti. La personalità totale, verso cui tendiamo per tutta la nostra vita, richiede integrazioni tra coscienza e inconscio che, se tralasciate, producono sintomi e blocchi.
Per elaborare il materiale da far emergere e depositare in nuove configurazioni simboliche, è opportuna una psicoterapia del profondo. Ed è la chance che le si prospetta con buoni auspici di risoluzione sintomatica e progressione della personalità in chiave evolutiva.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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31 MAG 2024

Cara Ludo,
innanzitutto la ringrazio per aver condiviso qui la sua situazione.
Emergono diversi aspetti su cui potenzialmente poter lavorare, in particolare credo sia molto importante nel suo caso, lavorare sui suoi pensieri negativi relativi alla percezione di sè e il suo senso di impotenza che in questo momento la stanno bloccando come se fosse intrappolata dalle sabbie mobili. Le consiglio dunque un percorso che possa aiutarla a ricostruire un'immagine di sè più positiva e superare questa condizione di impotenza.
La aspetto volentieri per un primo colloquio gratuito al fine di valutare un percorso insieme.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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31 MAG 2024

Gentile Ludo,

Innanzitutto grazie per averci raccontato di questo momento difficile della sua vita. È una ragazza con tante competenze e risorse che sta attraversando un periodo particolarmente complesso, fatto di smarrimento e incertezze. Il blocco con la scrittura della tesi e la correlata sintomatologia depressiva le indicano la necessità di fermarsi, prendersi cura di sé e concedersi il giusto tempo e spazio per occuparsi della sua salute mentale. Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia, in particolare ad orientamento cognitivo comportamentale.

Resto a disposizione, anche per impostare un lavoro online o per darle maggiori indicazioni attraverso un contatto telefonico. Sono qui per aiutarla.

Dr.ssa Gioia Raffoni

Dr.ssa Gioia Raffoni Psicologo a Pavia

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31 MAG 2024

Buongiorno Ludovica, in questo messaggio posso sentire tutto il tuo disagio per la situazione che vivi (ed hai sempre vissuto), per questo consiglio vivamente di trovare un professionista ed iniziare un percorso psicologico per affrontare e sostenere una serie di meccanismi interni e relazionali.
Detto ciò, ti posso consigliare di rivolgerti con gentilezza e motivazione (che sicuramente hai ma bloccata da paure giustamente esistenti) chiedendo al tuo relatore di riprendere il lavoro di tesi insieme. Sono sicura che spiegando alcune delle problematiche che vivi, sarà comprensivo e al momento opportuno deciderà di lavorare insieme a te.
Aspetto un riscontro.
Dott.ssa Elda Valente

Elda Valente Psicologo a Torremaggiore

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