Problema di fiducia verso la mia ragazza
Buongiorno,
ho 19 anni e sono fidanzato da poco più di un anno con una ragazza che per me è meravigliosa e unica. Io sono un ragazzo buono ma impulsivo, e nutro dentro di me molto rancore che mi porto dietro da anni; inoltre un mio grande difetto è che penso troppo, rimugino su ciò che sarebbe potuto accadere in determinate circostanze e vivo perciò schiavo dei miei pensieri. Abito solo con mia madre, che per tutto il giorno non fa altro che pulire la casa da cima a fondo , dalle 5 di mattina alle 22 di sera. Non si riposa mai, e verso di me ha un comportamento aggressivo e volgare; inoltre mi impedisce di uscire quando voglio, non posso tornare a casa di sera all'ora che stabilisco io ma devo sempre seguire i suoi ordini, altrimenti rimango fuori casa(cosa che è accaduta l'anno scorso dal momento che non vuole darmi una copia delle chiavi di casa). Essendo una donna ansiogena, costringe inevitabilmente anche me a studiare tutto il giorno, come lei lavora tutto il giorno, il che mi fa sembrare un alienato dallo studio e succube dei suoi desideri e impossibilitato ad andare in cucina, in bagno o a fare qualsiasi altra cosa senza chiedere il suo permesso.
Mi scuso per la parentesi che ho aperto, ma vorrei sapere da voi se tale mia condizione familiare influenzi me e il rapporto con la mia ragazza: infatti, nei primi mesi di relazione, ho notato che lei commetteva degli sbagli, in particolare riguardo alle nostre uscite(per esempio, dovevamo uscire due volte a settimana ma quando doveva preparare una festa di compleanno, mi aveva chiesto di vederci solo una volta e mi ero arrabbiato; oppure quando eravamo in presenza dei suoi amici, non manifestava esplicitamente con un bacio il suo amore per me.) Che siano state questioni di piccola o grande importanza, ho sempre reagito impulsivamente e in modo aggressivo. Con il tempo, ha imparato dagli errori e si è migliorata, mentre io ho continuato a darle poca fiducia: praticamente ogni due settimane io per messaggio mi metto a discutere pesantemente su piccole cose, e questo non fa rimanere male solo me, ma ovviamente anche lei. A causa della mia scarsa autostima, sono in ansia costante ogni volta che non la sento, soprattutto perchè ci vediamo a causa dello studio solo una volta a settimana. Quando è impegnata in cose che non siano lo studio, io penso sempre che sia tempo buttato a non vederci, a non passare del tempo assieme. Sfrutto ogni occasione per rinfacciarle i suoi sbagli, per poi capire che quello che sbaglia sono io. Un mese fa era sul punto di lasciarmi perchè non riesce più a sopportare una simile condizione. Io per primo. Però è un po' paradossale: nonostante la mia scarsa fiducia in lei, io so di amarla tantissimo e so che non mi tradirebbe mai con nessun altro.
Inevitabilmente ogni giorno mi pongo delle domande su di lei abbastanza contorte, se avremmo potuto uno di questi giorni uscire di più oppure no. Sembra che sia tutto artificiale, che io non sia spontaneo con lei ma che mi forzi e basta, Sono consapevole di star deteriorando il rapporto ma da solo non riesco ad affrontare il mio problema, la mia scarsa autostima e il mio senso di inferiorità(anche rispetto alle sue amiche) che si riversano pesantemente su di lei e che la fanno soffrire. Vorrei smettere di pensare così tanto nella mia vita e di vivere il mio rapporto con lei in modo sano e spontaneo. Inoltre mi sembra che da quando sono fidanzato, tutti i miei problemi interiori siano sfociati fuori in modo improvviso: vorrei andare da uno psicologo per risolverne almeno la maggior parte, ma la mia situazione economica non me lo consente.
Io non voglio con tutto il cuore che la mia relazione finisca per colpa mia, perchè amo la mia ragazza e desiderio avere un futuro con lei. Infine, tutto ciò mi impedisce di studiare bene, e i miei voti all'università ne risentono.
Cosa posso fare? Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.