Problematiche di relazione e confusione in terapia
Salve, cercherò di sintetizzare il problema come meglio posso:
Sono seguito da uno psicoterapeuta da un po' di anni per svariate problematiche di tipo sociale (non ho però nessuna patologia)
La questione è questa: Spesso ci sono dei rapporti che io ho con delle persone a me care, che per quanto possano essere basati sull'affetto e anche su un più che discreto tempo di conoscenza, mi creano un po' qualche problema perché ci sono delle differenze caratteriali e dei punti un po' ostici che nonostante le mille discussioni non siamo mai riusciti a chiarire completamente (un po' anche per loro chiusura personale)
Ora il punto è che è capitato che per una di queste tematiche, una di queste persone mi ha detto "Io sono fatto così così e così"...
Porto questo tema in terapia e lo psicologo mi dá un parere invece un po' contrastante con ciò che ha detto quella persona...quasi come se non credesse a ciò che quella persona ha detto su se stessa.
Arrivando a ciò che mi crea disagio: Io mi sono accorto che spesso tra questi modi di vedere contrastanti ci sono di mezzo io...che abbraccio entrambe le tesi...e mi sento una molla tirata alle due estremità...lo psicologo da un lato e questa persona cara dall'altro...
Credo a tutti e due, ma al contempo non credo a nessuno dei due....e mi capita di sentirmi arrabbiato qualche volta verso lo psicologo perché penso "Stai esprimendo delle considerazioni su di lui senza conoscerlo di persona"
Poi però mi arrabbio anche con questa persona...
Perché il suo racconto non riesce a convincermi e tranquillizzarmi del tutto.
Insomma, mi sento in questo loop soffocante in cui i problemi con una persona, li discuto con una terza (lo psicologo o anche chiunque altro) per liberarmene e invece peggioro ancora di più le cose...
Perché so che il mio racconto sull'altra persona è filtrato dalle mie parole e potrebbe essere mal interpretato...
Quindi quando succedono queste cose mi sento confuso e smarrito... perché non riesco a comprendere del tutto dov'è la verità.
Forse dovrei fare una terapia di coppia...in modo da non sentirmi io sempre nel mezzo del fossato con due persone alle estremità...ma permettere che queste due estremità si incontrino.
Il problema però è che questa persona nonostante ci conosciamo da svariati anni e mi aiuta in molti sensi...questa terapia di coppia non sarebbe disposta a farla.