Salve, sono un ragazzo di 18 anni già in terapia e premetto di avere una forte paura dell'abbandono probabilmente legata a disturbo di personalità borderline, oltre a depressione e continui sbalzi d'umore. Ho relazione a distanza da 5 mesi con ragazzo più grande e lamenta spesso il fatto che io esprimo poco i miei sentimenti nei suoi confronti (pur avendoli), oltre al fatto che inizio spesso litigi (non so se per rompere routine o per autosabotaggio). Il mio umore ormai dipende in gran parte dal tono dei suoi messaggi e sono spesso triste proprio perché la relazione si è deteriorata. Qualche giorno fa inizio nuovo litigio e decide di chiudere, in quel momento la mia paura dell'abbandono si stava concretizzando e inizio a pregarlo di non lasciarmi, assicurandogli basta litigi e che sentirà i miei sentimenti (queste suppliche tutt'ora, lui molto indeciso). Io però mi rendo conto di essere legato più ai ricordi con lui invece di lui come attuale persona, infatti rileggo spesso i bei messaggi di mesi fa. Sono molto giù e non so cosa fare, consigli? Grazie.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
7 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve,
Stabire una relazione di coppia virtuale può inizialmente dare dei riconoscimenti affettivi che fanno bene alla parte intima bisognosa di affetto. Ma dobbiamo dire che la relazione virtuale non equivale mai ad una relazione reale dal vivo. Col virtuale si rischia di essere catturati in un circuito psicologico che chiude ai rapporti e ossessivizza, lasciando separati dal mondo degli accadimenti reali. Io proporrei di lavorare col suo terapeuta ad iniziare a fare esperienze protette dal vivo con i suoi coetanei. Il fatto di essere in psicoterapia può essere un fattore di protezione per sperimentare con un rischio calcolato. Ogni esperienza infatti ha a che vedere con un piccolo rischio che è inevitabile. Il virtuale invece allontana il rischio ma isola dai rapportI. Buona esplorazione!
Dott. Pietro Salemme
7 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
La ringrazio per la sua condivisione, naturalmente per poterle rispondere in modo più esaustivo servirebbero ulteriori info.
Per quanto riguarda la sua relazione, sicuramente la distanza non aiuta quando si attraversano momenti difficili, le consiglio di parlarne con il suo fidanzato e capire:
- in che senso lui non “sente” il suo affetto? Cosa vorrebbe che facesse?
- Lei in che modo esprime il suo amore verso di lui?
- Come si sviluppano le litigate e come vengono gestite ?
Riprendo una sua frase “Io però mi rendo conto di essere legato più ai ricordi con lui invece di lui come attuale persona, infatti rileggo spesso i bei messaggi di mesi fa.” Questo aspetto, le consiglio di approfondirlo con un professionista, per poter capire se attualmente prova ancora qualcosa e come poter gestirle al meglio la relazione.
Spero di esserle stata di aiuto
6 AGO 2024
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Per una corretta valutazione la sua situazione andava approfondita.
Vivere una relazione con la paura e la mando uno non far vivere la relazione in maniera sana. Perché si vive costantemente dipendente dall’altro/a
E questo genera Da parte sicurezza dall’altra frustrazione.
Per quale motivo il suo ragazzo dice che Lei non dimostra i suoi sentimenti? Nel concreto cosa vorrebbe che lei facesse?
Per quale motivo lei inizia questi litigi?
Questa padella abbandono è basata sul rischio concreto o sul pensiero di di non trovare Un’altra persona Che le voglio bene?
Questi sono alcuni punti su cui iniziare una riflessione.
Le consiglio Di intraprendere un percorso psicologico individuale/di coppia che Aiuti ad affrontare al meglio questa situazione.