Ragnatela di bugie da cui non riesco a liberarmi
Buonasera psicologi,
Il motivo per cui ho deciso di scrivere qui è perché mi trovo in una bruttissima situazione che io stessa mi sono creata e dalla quale non riesco più ad uscire. Premetto che è una storia molto lunga e mi scuso già da ora per il tempo che andrò a rubare. Mi vergogno tantissimo per quello che ho fatto, e non posso parlarne con nessuno perché so che, giustamente apparirei come una pazza, psicopatica, bugiarda e cattiva. Ma non è così, sono stata sempre una ragazza normale, educata, rispettosa e attenta ai doveri morali ed etici. Sono una ragazza di 24 anni, nella mia vita ho avuto una sola storia importante durata 6 anni e finita 2 anni fa. Da allora non mi sono più impegnata ad avere frequentazioni o conoscenze, questo perché (ed è anche il motivo per cui ho chiuso la precedente relazione) ho iniziato ad avere dubbi sulla mia sessualità. Vivo in un piccolo paesino di 1000 abitanti dove la mentalità è molto arretrata e la possibilità di avere approcci omosessuali è nulla. Anche la mia famiglia è molto chiusa mentalmente e considera l'omosessualità come qualcosa di assurdo e anormale. Attanagliata dai dubbi 11 mesi fa ho deciso di iscrivermi ad una chat di incontri lesbici. Dopo due giorni ho conosciuto una ragazza con la quale non mi sono presentata per quella che realmente sono (forse per paura di far apparire la mia persona come lesbica, non lo so, so solo che ho fatto la cavolata più grande della mia vita). Le ho mentito su tutto, nome, data di nascita, lavoro, nome e lavoro dei miei genitori, città di origine, la mia immagine fisica, gli studi che ho fatto. Le ho persino mentito sulla mia sessualità, le ho detto che avevo già avuto storie lesbiche, quando in realtà non è così. Non so perché l'ho fatto, non me lo so spiegare, so solo che ho fatto la cavolata più grande della mia vita. Ma me ne pento ogni giorno. Con questa ragazza,più grande di me ( ha 32 anni) si è creata fin da subito sintonia, complicità, abbiamo passato gli ultimi 11 mesi a sentirci assiduamente con messaggi e chiamate che duravano dalle 3 ore in su. Abbiamo parlato di sentimenti , di desideri, di passione, e del desiderio di incontrarci. Lei è una persona stupenda, buona di cuore e d'animo. Per ben 5 volte lei è venuta in una città in cui gli ho detto che stavo nella speranza di incontrarmi, ma io ho sempre rifiutato, perché ho avuto molta paura dopo tutte le menzogne che le ho raccontato. Più volte ho provato a dirle la verità a raccontarle tutto, a farmi conoscere per quella che realmente sono, ma non ci sono riuscita. Ho troppo paura di deluderla, di apparire come una pazza, ho paura che lei mi rifiuti. Io non so cosa provo realmente per lei,.se è amore o altro, so solo che provo delle emozioni e sensazioni molto forti e che le voglio un gran bene, su questo non ho mai mentito. Ora lei mi ha dato un ultimatum, o mi faccio vedere o chiudiamo tutto. Io vorrei incontrarla per spiegarle tutto e chiederle perdono...Ma non ce la faccio. Ho paura anche di farla soffrire ulteriormente, di ferirla, di mostrare che la persona di cui si è "innamorata" in realtà non esiste. Più volte mi ha detto che tiene moltissimo a me e che prova cose forti. Non so che fare. Mi sto tormentando. Io non voglio perderla. Ma non se affrontarla prendendomi tutti i rischi ed eventuali conseguenze e rischiando di farle ulteriormente del male o tacere, lasciarla andare e magari farle trovare una brava ragazza che sia sincera, la ami, e la rispetti come lei merita. Come posso agire??
Ringrazio anticipatamente per un eventuale risposta.
Cordiali saluti.