Rapporto figlia genitori problematico

Buongiorno, vi scrivo per avere un parere o forse solo per sfogarmi. la mia famiglia è sempre stata incentrata sulla figura di mia nonna materna. Lei a causa della sua salute, dopo che i miei genitori si sono sposati (io avevo 8 anni) è venuta a vivere con noi. sono figlia unica. I miei genitori hanno avuto sempre un rapporto conflittuale tra loro, ho sempre assistito ai loro litigi molte volte particolarmente violenti. nonostante ci stessi male, ho sempre pensato "pazienza, tanto io ho nonna". il 2020 è stato per me un anno importante sotto molti aspetti: mia nonna è venuta a mancare dopo il peggioramento della sua salute, io ho conseguito la mia laurea triennale dopo 3 mesi da questo evento, e sono rimasta sola con i miei genitori! Da lì in poi è iniziato ciò che io definisco il mio calvario personale. Mia madre ha scoperto degli innumerevoli tradimenti di mio padre, e, se già prima aveva una "dipendenza" da mio padre ora è sempre peggio. io nel frattempo ho iniziato la ricerca di lavoro che ancora non riesce a darmi un'indipendenza economica e quindi sono costretta a vivere a casa con loro nonostante i miei 28 anni. dopo la scoperta dei tradimenti di mio padre, mia madre ha iniziato a fare sempre di più la vittima sia con me che con conoscenti e familiari. io capisco benissimo che è stata fonte di grande sofferenza per lei e me ne dispiace, ma non capisco come lei abbia potuto proseguire questa relazione e soprattutto decidere di proseguirla in questo modo! lei è diventata l'ombra di mio padre, non lascia che esca mai solo (nemmeno per fare la spesa) e in tutto questo è come se io non esistessi. molte volte ho provato a parlarle e spiegarle come mi sento, cioè che mi sento sola sia fisicamente che emotivamente, ma niente...è come se fosse un muro di gomma! non mi chiede più come sto, se il lavoro mi soddisfa, quali sono i miei progetti futuri. una delle poche cose che mi dice è che i figli devono andare a vivere da soli senza genitori. se solo me lo chiedesse saprebbe che è uno dei miei obiettivi appena troverò un'indipendenza economica perchè vivere con loro mi fa stare male. mio padre, a detta del medico di famiglia potrebbe avere un disturbo bipolare o narcisistico, ma non è riscontrato da uno specialista perchè non vuole farsi visitare. Con lui non ho praticamente più un rapporto soprattutto dopo la scoperta dei tradimenti. la mia casa ormai è diventata un albergo, loro rientrano solo a pranzo e questa cosa mi fa soffrire è come aver perso la mia famiglia, mi sento sola e abbandonata. con la morte di mia nonna c'è stato un cambiamento netto nella mia vita e soprattutto in mia madre, che si è sempre presa cura di sua madre e che non è mai riuscita ad avere una sua indipendenza. Se quando c'era la nonna io e mia madre eravamo unitissime, ora è come se fossimo due estranee. ogni volta che io provo a parlarle dei miei problemi lei mi ascolta in maniera svogliata, con il cellulare in mano e senza darmi mai un suo punto di vista. molte volte quando discutiamo e cerco di spiegarle come mi sento, mi viene da piangere e l'unica cosa che mi sa dire, anzichè chiedermi come mi sento e cosa mi fa stare male mi dice "quanti problemi mi mettete tu e tuo padre"! perchè il mio pianto dovrebbe essere un problema? è proprio come se loro mi facessero sentire il terzo incomodo a casa, casa che dovrebbe essere anche mia. Lo sanno perfettamente quanto mi stia impegnando nella ricerca di un lavoro serio, per ora ho trovato solo tirocini, lavori stagionali o ripetizioni, che comunque faccio perchè voglio dipendere il meno possibile da chiunque e voglio fare le mie esperienze. è normale sentirsi così a 28 anni nei confronti dei propri genitori? sono sbagliata? Grazie!