Relazione in bilico - sentimenti contrastanti

Inviata da Chiara_ro · 7 ott 2024 Terapia di coppia

Salve, sono in una relazione da quasi 3 anni, di cui da 2 ormai a lunga distanza. Entrambi sui 25 anni. Ci vediamo poco, tipo una volta ogni due/tre mesetti e non ci siamo mai detti ti amo, o non abbiamo mai pianificato concretamente sul dove stare un domani. Siamo per la filosofia “fai quello che vuoi fare/vai dove vuoi andare (dal punto lavorativo) e sii egoista” perchè riteniamo che le scelte di questo momento siano importanti e non bisogna sprecarle stando dietro a qualcuno che chissà se ci sarà un domani. Nell’ultimo anno dal mio lato sono andata molto in crisi, ho dubitato quasi sempre dei miei sentimenti chiedendomi se quello che provavano fosse abbastanza e fosse quello che dovevo provare, ho piú volte fatto commenti su ragazzi come se non fossi fidanzata e parlato con alcuni,poi questa fase è un po’ calata, ma ho sempre pensato “si parlo tanto, ma non sarei mai in grado di passare ai fatti”. Questa estate però complice dell’alcol ho ceduto ad una persona e sono stata a letto con questa due volte (la seconda piú consapevolmente). Ora mi pento del gesto fatto e mi sento come la persona peggiore del mondo, non mi capacito di come io abbia potuto fare una cosa del genere al mio ragazzo, a quale comunque voglio un bene incredibile e ci tengo, e non mi riconosco piú io come persona. Lui è la mia prima relazione e per me perderlo è allo stesso livello di un lutto. Ora non so cosa fare, se dare alla nostra relazione un’altra opportunità (se ha senso) e vedere se annullando la distanza tutto si risolve (senza dirgli niente), o se lasciarlo, anche se nel momento in cui faccio queste riflessioni penso solo ai momenti positivi e a tutte le cose buone tra di noi. In entrambi i casi non voglio confessare quello che ho fatto perchè è una persona troppo buona per soffrire cosí e non se lo merita, preferisco stare male io. Sono molto incasinata spero mi possiate aiutare

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Miglior risposta 8 OTT 2024

Buongiorno Chiara, e grazie per la sua condivisione. Mi spiace per il momento complicato che sta affrontando.

È normale che con il tempo i sentimenti che abbiamo nei confronti del nostro partner possano cambiare, assieme all'evolversi della relazione. Questo può causarci dei dubbi, soprattutto quando facciamo confronti con come ci sentivamo fino a qualche mese prima. Non significa necessariamente che vogliamo rompere la relazione, ma piuttosto che in questa ci sono degli aspetti che potremmo sentire il bisogno di discutere e rivedere.

Il fatto di vivere a lunga distanza e di vedersi con una frequenza come quella che ha descritto, sicuramente può costituire un ostacolo. Ma se per alcune coppie diventa un motivo per lasciarsi, per altre è un qualcosa con cui riescono a convivere senza che impedisca loro di stare bene assieme.

Dato che dice di provare ancora dei sentimenti nei confronti del suo ragazzo e di voler capire come muoversi, il consiglio è quello di parlare con lui e comunicare apertamente rispetto a quello che entrambi volete dalla relazione (a prescindere dal fatto che lei voglia parlargli o meno delle esperienze con l'altro ragazzo). "Se abbia senso" continuare sarà possibile saperlo soltanto se avrete avuto modo di confrontarvi apertamente, rispetto a ciò di cui ciascuno di voi ha bisogno e a cosa sentite di poter fare per creare una relazione soddisfacente per tutti e due. Questo può aiutare ad avere più chiaro quale decisione prendere per rispondere ai suoi bisogni e quindi se valga la pena continuare o prendere strade differenti.

Detto ciò mi rendo conto che non sia semplice. Anzi! Potrebbe essere una buona idea quella di rivolgersi a uno psicologo in modo da comprendere meglio i suoi sentimenti e come gestire al meglio la situazione, con il supporto di un professionista. Nel caso io sono disponibile.
Un saluto,
Gioele

Dott. Gioele Salvatori Psicologo a Firenze

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10 OTT 2024

Salve Chiara,
Grazie per aver condiviso questa parte della sua vita così intima qui con noi.

Immagino sia una situazione davvero difficile. Mi colpiscono alcune cose nelle righe che ha scritto.
Le parole egoismo e sprecare. Certamente è lodevole lasciare il proprio partner e lasciare se stessi liberi di fare qualunque scelta si voglia, ma ciò che mi arriva è come se ci fosse una paura di progettualità. Mi salta all'occhio anche quando scrive "..quello che provavano fosse abbastanza e fosse quello che dovevo provare..". Non credo che il verbo dovere possa accostarsi così facilmente alle emozioni: lei non deve provare qualcosa, sente piuttosto qualcosa. Il dovere arriva da altro, ad esempio, le pressioni che sentiamo.

Può essere totalmente normale commentare altri ragazzi: l'attrazione sessuale, non per tutti ma per molti si, non si esaurisce tutta nella persona che abbiamo al nostro fianco, perché spesso è mossa da moltissimi altri elementi che, necessariamente, non sono reincarnati tutti nei partner.

Credo ci siamo molti finestre nella sua relazione che si sono aperte, pensieri, desideri, paure e che forse meriterebbero di avere uno spazio per essere ascoltati e compresi di più. Sarebbe importante aprire una porta di dialogo con il suo compagno, anche ad esempio sui suoi dubbi. Qualora ne avesse bisogno si ritagli uno spazio professionale per parlarne. Resto a sua disposizione.

Spero di averle dato qualche spunto,
Dott.ssa Tanda Giorgia.

Dott.ssa Giorgia Tanda Psicologo a Roma

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8 OTT 2024

Gentile Chiara_ro,
È comprensibile sentirsi confusa e sopraffatta in una situazione così complessa e emotivamente carica ed è importante affrontare le tue emozioni senza giudicarti troppo severamente.
La tua relazione ha vissuto dinamiche particolari, con la distanza e la filosofia di libertà che avete scelto ed è normale che ci siano dei dubbi e delle crisi di identità, soprattutto quando ci si sente insoddisfatti o incerti su ciò che si prova. Prima di tutto, prenditi del tempo per riflettere su cosa desideri veramente.

È evidente che provi un forte legame per il tuo ragazzo, e questo è un elemento fondamentale da considerare. I momenti di crisi possono portare a decisioni impulsive, ma non definiscono chi sei. È importante affrontare il tuo senso di colpa e la tua vergogna, riconoscendo che tutti commettiamo errori.

Riguardo alla tua relazione, considera la possibilità di discuterne apertamente con il tuo ragazzo: ricorda che la comunicazione sincera è cruciale per costruire una connessione profonda e autentica.
Se decidi di proseguire nella relazione, riflettete insieme su come affrontare la distanza e come poter pianificare un futuro comune, anche se significa dover rinunciare a quella filosofia di libertà; se invece ritieni che la relazione non possa più funzionare, prenditi il tempo necessario per elaborare questa decisione.

Infine, non dimenticare di prenderti cura di te stessa in questo processo!

Resto a disposizione se hai bisogno di parlarne ancora.
Un caro saluto,
Dott.ssa Claudia Cianchi

Dott.ssa Claudia Cianchi Psicologo a Roma

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8 OTT 2024

Buonasera Chiara
la relazione che ha attualmente non rispecchia le sue esigenze, urgenze e necessità, poiché essendo a distanza e vedendovi fisicamente così poco, ha originato un senso di inappagamento. che l'ha portata ad accettare di viversi un'esperienza fisica, emotiva e sociale della quale sentiva il bisogno. Ha compiuto un atto esclusivamente per il suo bene (egoistico) per cui é rimasta all'interno di questa fumosa e interpretabile filosofia di vita che vi siete dati. Non ha coltivato un'altra relazione parallela all'insaputa del suo attuale e distante partner, ma ha solo vissuto un momento, isolato nel tempo, diverso e comprensibile vista la situazione. Per caratterizzare una coppia occorre che ci sia almeno una dichiarazione di sentimenti profondi reciproci, quindi condivisione di pensieri, obiettivi personali e progetti comuni, che ci si senta appagati entrambi dal tipo di relazione o che si tenda dichiaratamente a questo.
Ora questo tipo di relazione che avete rischia, dopo tre anni, di logorarsi specie perché non vi è nulla di definito su cui posare delle basi. Resta tutto indefinito e confuso. Per tale ragione occorre che affrontiate questa situazione, chiarendovi cosa provate sinceramente fra voi, definire le vostre proprie necessità, i propri desideri reciproci circa il vedervi più spesso, se é desiderabile e possibile annullare la distanza per dare una opportunità (che deve essere sentita reciprocamente) di diventare a tutti gli effetti una coppia. Di dichiararvi in buona sostanza che sentite il bisogno di stare insieme sentimentalmente e fisicamente. Si prenda un tempo per riflettere e, alla luce delle sue esigenze, se vi é la volontà o meno di continuare in questa modalità di relazione evidentemente inappagante per lei. Capisco che si senta confusa ma deve entrare nell'ottica che lei non ha fatto del male a nessuno, che aver permesso ad altre braccia di stringerla é stato un bisogno e non un capriccio. Questa sensazione di colpa che sente la può inoltre affrontare con un aiuto psicologico professionale, se lo ritiene, e le potrà dare anche modo di vedere in che luce inquadrare il tipo di relazione che ha. E' il momento di dare una svolta a questa situazione per il bene di entrambi e per la vostra giovane età. Si tenga un diario ove scrivere tutti i pensieri che l'attraversano, i suoi sogni, desideri, ambizioni, tutto ciò che vorrebbe avere e che non ha, un luogo ove poter esprimere sé stessa e ciò che vuole per la sua vita. Quindi agirà nel merito.
Le auguro un buon ritorno alla serenità mentale che merita assolutamente e la saluto cordialmente
dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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8 OTT 2024

Buongiorno,

Le relazioni sentimentali spesso fanno fatica a rientrare in categorie e definizioni per via della loro variabilità e molteplicità di possibili combinazioni e possibilità in gioco.
In questo caso sembra che ci sia stato un accordo sulla possibilità di darsi altre esperienze, di carattere lavorativo senza vincolarsi all'altro. Questa libertà nell'essere egoista, l'ha poi portata di fatto ad esserlo anche dal punto di vista sentimentale. I confini che fino a quel momento erano stati labili, sul piano lavorativo, lo sono diventati anche sul piano affettivo e sentimentale. Da lì è nato il senso di colpa per aver violato un accordo con il suo partner, senza che questo ne venisse a conoscenza.
Al momento presente si chiede, se convivere con questo senso di colpa e continuare la relazione, dove il senso di colpa potrebbe giocare ancora un ruolo attivo, oppure lasciarlo così da concludere la relazione, perdendo però una persona a cui tiene ancora molto.
Non c'è una risposta immediata a questa domanda, che riguarda una decisione strettamente personale e forse anche un po' di tempo per viversi ulteriormente la relazione e chiarirsi i dubbi che ha in mente.
Capisco che questa situazione di incertezza e difficoltà possa farla soffrire.

Rimango a disposizione
Dr. Filippo Ciullini

Dott. Filippo Ciullini Psicologo a Padova

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8 OTT 2024

Buongiorno Chiara,

Non mi sembra che i presupposti siano quelli di una vera e propria relazione: vi vedete pochissimo ( una volta ogni 2/3 mesi) e avete di fatto una filosofia di vita molto aperta ed incentrata sulla persona e non sulla coppia.
Forse non esiste di fatto nessuna relazione e questa credo sia una questione da discutere con un buon terapeuta insieme alle motivazioni per cui lei si è di fatto sentita in colpa.
Prima di prendere una decisione al riguardo, le consiglio di intraprendere una terapia breve risolutiva per chiarirsi con se stessa.
Resto a disposizione per qualsiasi necessità
Cordiali saluti
Paola von korsich Giardini

Dott Paola Von Korsich Giardini Psicologo a Monza

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8 OTT 2024

Una relazione per essere sana si deve basare sul rispetto, dialogo, comprensione, supporto volontà concreta di voler costruire un futuro insieme. Tutto questo da entrambe le parti.

Da quello che scrive, mi sembra di capire che questi presupposti non ci siano in quanto come lei stessa afferma: “ seguiamo la filosofia del vai dove vuoi/vai dove vuoi andare da un punto di vista lavorativo… sii egoista”

Partendo da questi presupposti, è difficile poter costruire una relazione sana in quanto denota che non c’è quell’unità fra voi come coppia che serve per costruire un futuro insieme ed il conseguente le ha causato anche quei dubbi sui suoi sentimenti che poi l’hanno portata al tradimento del suo fidanzato.

Mettiamo da parte un attimo il discorso del tradimento.

Mi chiederei in questa attuale relazione con questa logica di ragionamento, sono felice?
Posso costruire un futuro insieme, sano?
Siamo veramente fatti stare insieme, io e il mio fidanzato?

Queste domande sono un primo spunto su cui iniziare una riflessione per valutare queste questo tipo di relazione la fa stare bene e può avere un futuro sano e felice oppure no.

Le consiglio interdire un percorso psicologico che possa aiutarla a fare chiarezza e a supportarla nella situazione che sta vivendo e nelle scelte furono da fare.

Un confronto con un professionista esterno può aiutare a mettere in luce alcuni dettagli importanti che magari a noi possono sfuggire.

Resto a disposizione, se ha necessità mi contatti.

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Ponsacco

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8 OTT 2024

Salve Chiara,
sembra che stia attraversando un momento molto particolare, di riflessione sul futuro, su ciò che si cerca in una relazione e di crisi di un equilibrio durato circa 3 anni: la buona notizia è che questi periodi di crisi, se affrontati nel modo giusto, possono portare a cambiamenti positivi e ad una maggiore consapevolezza di sé. Un modo per poterla aiutare a comprendersi e a poter dare significato alle azioni di cui parla è quello di iniziare un percorso psicologico, che le permetta di chiarire le proprie idee, emozioni e pensieri circa se stessa e la relazione con questo ragazzo. Questo le permetterà di non colpevolizzarsi troppo, ma di trovare un senso dietro alle sue azioni che le permetterà di comprendere meglio cosa sta accadendo in lei.
Resto a disposizione,
dott.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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8 OTT 2024

Ciao Chiara, dal tuo racconto emerge una non chiara consapevolezza del tipo di relazione che stai vivendo e del sentimento che ti lega a questa persona.
Aver passato quasi tutto il tempo della relazione a distanza, vedendovi poco, ha sicuramente creato aspettative, pensieri, considerazioni sull’altro che potrebbero poi non combaciare con la realtà di una vita di coppia “da vicino”.
La relazione è quindi per metà idealizzata e immaginata, dato che avete davvero poco tempo e modo di vivervi in pieno contatto.
Questo ha sicuramente creato confusione in te, facendoti anche dubitare di ciò che provi e spingendoti a immaginare relazioni con altre persone, fino ad avere un contatto reale con un altro ragazzo. Innanzitutto c’è bisogno che tu capisca che tutto ciò che facciamo serve per farci comprendere la strada da percorrere: il tradimento era, evidentemente, l’atto di cui avevi bisogno in quel momento per iniziare a riflettere più profondamente sul vostro rapporto. Non devi dunque sentirti colpevole e sentirti una cattiva persona per questo.
Potrebbe servire un vostro avvicinamento, magari per dare una reale possibilità a voi due di capire effettivamente cosa siete e significate l’uno per l’altra e se nella realtà concreta vi piacete per quello che siete tutti i giorni. Non si può sapere sé questa prova andrà a consolidare il rapporto o a chiuderlo, ma servirà a te per definire questa situazione e non mantenere continui dubbi successivamente.
Ti invito a cercare di soffermarti sulle tue emozioni, quando sei insieme a lui, ed a domandarti se quello che senti scaturisce da un vero piacere nello stare insieme, da stima e complicità oppure se è conseguente alla paura di cambiare, di uscire dalla “zona comfort” che avete creato, di abbandonare una strada conosciuta per intraprendere qualcosa di ignoto.
Sono decisioni da prendere in modo molto ponderato e dandoti tutto il tempo che ti serve.
Non esitare a contattare uno specialista se ti servisse appoggio nella comprensione e gestione della tua situazione relazionale.
Resto a disposizione, buona giornata.

Stefania Capriglia Psicologo a Tricase

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8 OTT 2024

Buongiorno Chiara,
Grazie di avere condiviso il disagio che sta vivendo in questo periodo.
Dal suo racconto emerge il conflitto interiore che sta attraversando, è come se avesse messo sulla bilancia due aspetti della sua vita: i suoi valori e principi che vanno a scontrarsi con il senso di colpa per un suo comportamento non giudicato corretto .
Il frequentarvi poco in questi due anni a causa della distanza sicuramente ha inciso in modo esponenziale sulla vostra relazione, così come la mancanza di progettualità le ha creato dei forti dubbi con il passare del tempo.
Bisogna anche tenere in considerazione che è la sua prima relazione, questo è molto legato questo al senso di abbandono che sta provando, mi fa pensare anche al fatto che accettare “fai quello che vuoi fare/vai dove vuoi andare (dal punto lavorativo) e sii egoista” non sapeva a quanto avrebbe inciso nel lungo termine.
Potrebbe sicuramente aiutarla a prendere più consapevolezza un maggiore confronto con il suo ragazzo, capire quali sono i veri sentimenti che provate uno nei confronti dell'altro, e se volete veramente costruire qualcosa insieme.
Sicuramente, comunque un percorso di terapia può aiutarla a capire per prima cosa i suoi effettivi bisogni, cosa può farla stare meglio e riscoprire i suoi veri valori
Sperando di esserle stata utile, rimango a disposizione anche on line.
Dott.ssa Simona Adorni

Dott.ssa Simona Adorni Psicologo a Podenzana

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8 OTT 2024

Gentile Chiara,

E' comprensibile quanto sia complicata la sua situazione. Il tradimento può essere un segnale che qualcosa non va nella relazione, ma prima di prendere decisioni drastiche, potrebbe essere utile riflettere sui suoi sentimenti e chiedersi se la distanza è il vero problema o se ci sono questioni più profonde.

Se pensa che stare più vicini potrebbe aiutare, provare a dare un’altra possibilità alla relazione potrebbe avere senso. Non è obbligata a confessare il tradimento se crede che causerebbe solo dolore, ma è importante capire cosa desidera davvero per il futuro.

Un dialogo aperto con il suo partner sul futuro e sulla distanza potrebbe aiutarla a chiarire meglio la direzione da prendere.

Dr. Matteo Piccioni Psicologo a Torino

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8 OTT 2024

Mi dispiace molto che tu stia attraversando un momento così difficile. È evidente che ci tieni molto alla tua relazione e che stai cercando di capire cosa sia meglio fare. Ecco alcuni punti che potrebbero aiutarti a riflettere:

Chiarezza sui Sentimenti: Cerca di capire cosa provi veramente per il tuo ragazzo. È normale avere dubbi, soprattutto in una relazione a distanza. Prenditi del tempo per riflettere sui tuoi sentimenti e su cosa desideri veramente.
Comunicazione: Anche se può sembrare difficile, la comunicazione è fondamentale in una relazione. Parlare apertamente con il tuo ragazzo dei tuoi dubbi e delle tue preoccupazioni potrebbe aiutarvi a capire meglio la situazione e a prendere decisioni insieme.
Fiducia e Onestà: La fiducia è un pilastro fondamentale in una relazione. Anche se non vuoi ferire il tuo ragazzo, nascondere ciò che è successo potrebbe creare ulteriori problemi in futuro. Valuta se essere onesta con lui potrebbe aiutarvi a ricostruire la fiducia e a capire se la vostra relazione può superare questo ostacolo.
Supporto Esterno: Parlare con un amico fidato o un terapeuta potrebbe aiutarti a vedere la situazione da una prospettiva diversa e a prendere una decisione più consapevole.
Valutare le Priorità: Considera quali sono le tue priorità e i tuoi obiettivi a lungo termine. Se annullare la distanza è una possibilità, potrebbe essere utile valutare come questo potrebbe influenzare la vostra relazione.
Ricorda che è normale sentirsi confusi e incerti in situazioni come questa. Prenditi il tempo necessario per riflettere e non avere fretta di prendere una decisione. Sei una persona preziosa e meriti di essere felice e serena.

Se hai bisogno di parlare ancora o di ulteriori consigli, sono qui per aiutarti.

Dott. Alessandro Cancellieri Psicologo a Genova

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8 OTT 2024

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Credo sia fondamentale che lei possa ritagliarsi uno spazio per fare chiarezza circa ciò che sente ciò che prova verso questa persona, identificando intanto eventuali fattori che le impediscono di viversi serenamente questa relazione e cercando delle possibili soluzioni, senza dimenticare il passato che ci può dare delle informazioni utili per capire come mai questi fattori impattano nel suo benessere.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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8 OTT 2024

Salve Chiara,
Sembra che lei stia vivendo un conflitto interiore e che tale dimensione conflittuale stia dividendo il vissuto in due filoni, quello del senso di colpa e quello di chi non si riconosce in ciò che vive. Questa situazione mette in difficoltà il soggetto che si vede tirato da una parte e dall’altra a livello psicologico. Sembra anche che questo elemento della distanza abbia giocato un ruolo nella sua relazione. Forse non è stato elaborato consapevolmente e sta agendo una sottostante tristezza abbandonica tipica di quando ci si deve separare per cause di forza maggiore.
Forse attivare uno spazio di dialogo col suo ragazzo su questo e su altro potrebbe farle aprire una fase necessaria di ascolto di sè a livello emotivo più profondo. Potrebbe anche fare dei colloqui consulenziali per farsi aiutare su questo.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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