Gentilissimi,
sono una ragazza di 34 anni e forse molto problematica.
Sono molto ansiosa e ho fortemente paura del giudizio altrui, è come se mi sentissi sempre in trappola, paragonata agli altri (paragone operato da me stessa, influenzata forse dalla società).
Sto con un ragazzo che mi ama, verso cui provo un grande sentimento, ma forse non ne sono innamorata, lo amo e basta, anche se tengo nascosta questa relazione ai miei genitori e ai miei conoscenti perché temo di vergognarmi di lui (come se non lo vedessi alla mia altezza, anche mia madre e mia sorella illo tempore mi dissero "è bassino, è pelato, insomma uno più bello non potevi sceglierlo?
") e premetto che mentre scrivo sono assalita da un senso di colpa verso di lui e da un fastidioso senso di vergogna verso me stessa.
Ci frequentiamo da qualche anno e la prima volta non andò a buon fine e adesso ci stiamo riprovando (i nostri genitori lo sanno, semplicemente aspettano che siamo noi ad ufficializzare la relazione, che credo sia abbastanza sana tra me e lui, ma a questo punto non ne sono sicura).
Quando stiamo da soli fuori dai confini regionali sto bene, il tempo vola davvero, ma quando torniamo nella città natìa per me è un incubo di sotterfugi e bugie ridicole, alla mia età, poi.
So che dovrei parlarne con uno specialista ma mi sento bloccata e ho paura che questa figura professionale mi faccia capire che dovrei andare avanti senza il mio compagno, nonostante il sentimento.
Temo che l'amore non sia abbastanza forte e mi chiedo perché mai le uniche persone a non sapere nulla siano quelle che mi hanno messo al mondo: tutto ciò mi fa soffrire tanto.
Sono combattuta tra un senso di impotenza e comfort zone e senso di colpa.
Lui sa che sono ancora insicura di lui per via di alcuni modi di fare, personalità, ecc però stiamo insieme e parliamo molto...mi chiede spesso di andare a convivere ma ancora non mi ha messo "spalle al muro".
Credo che questo ed altri miei discomforts dipendano alla mia famiglia in maniera atavica.
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17 MAG 2023
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Lara?
Ha fatto la macedonia e l'ha messa a bollire in frigo?
Se questa persona le piace stia pure con questa persona, se non le piace stia pure per i fatti suoi.
Però vada in terapia.
1 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile ragazza,
le difficoltà di cui parla potrebbero essere affrontate in un percorso di psicoterapia. La nostra indicazione è quella di chiedere aiuto ad uno specialista che possa accompagnarla nell'affrontare le difficoltà qui riportate.
Ne vale del suo benessere e della possibilità di vivere una relazione d'amore importante con maggior fiducia.
Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli
18 MAG 2023
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Gentile Lara,
Rivolgersi ad un professionista significa proprio creare lo spazio adeguato per poter accogliere i suoi sensi di colpa, la sua vergogna, le sue paure, le sue ansie per poi lasciarle andare. Inoltre un professionista non la orienterà mai verso qualcosa che non è in linea con i suoi bisogni e con i suoi obiettivi, sicuramente la condurrà verso una maggiore consapevolezza di se stessa e di ciò che la circonda, ma non la costringerà mai a prendere scelte giuste "secondo lui". Pertanto il mio suggerimento è di richiedere un supporto, per trovare le strategie adeguate alla sua situazione.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
17 MAG 2023
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Buongiorno,
Per rassicurala, Lara, le dico che un professionista non la porta a lasciarsi, quanto piuttosto leggendo il suo racconto la cosa principale è comprendere di più sul suo timore del giudizio, dal momento che la sta facendo soffrire.
Al termine del suo racconto chiude con una frase che potrebbe giustificare perché sta meglio fuori casa e senza condividere coi suoi parenti la sua relazione, non c’è niente di male in questo. Probabilmente si sta proteggendo, sta mettendo confini, sta permettendo al giudizio di star un po’ più lontano.
Ha il diritto di tutelarsi come desidera, anche se questo la porterebbe a far una cosa socialmente poco comune, come non condividere coi genitori.
Se avesse bisogno di approfondire, mi contatti pure
17 MAG 2023
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Buongiono signora
Le sarebbe utile dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Non abbia paura, il terapeuta.non giudica nessuno, vi aiuta a comprendere delle cose da altri punti di vista.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicoterapeuta Psicologa
Roma
17 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno lara80, ha fatto bene a chiedere aiuto; è il primo passo per poter stare meglio. Dalle sue parole emerge ansia, confusione, senso di colpa, vergogna e inadeguatezza. Chiedere un sostegno a uno psicologo le permetterebbe di trovare uno spazio in cui sentirsi al sicuro e accettata in tutte le sue sfaccettature. Intraprendere un percorso psicologico permette di andare a riflettere sul proprio vissuto da quando si è bambini, per capire quali esperienze sono state più carenti e andarle a rivivere pienamente, potenziandole. È importante in questo momento che sia guidata nell'ascoltarsi di più, per poter capire esattamente di cosa ha bisogno, per potersi sentire davvero appagata e soddisfatta della sua vita e per acquistare maggiore autostima e sicurezza nelle relazioni.
Un caro saluto.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Kristal Orrico