Si può vivere perennemente in ansia per qualsiasi cosa?
Buonasera, sono una donna 36 anni. Non mi sento realizzata nella vita sia in ambito lavorativo sia in ambito sentimentale e questo mi provoca tanto disagio. Ultimamente a causa di un’esperienza lavorativa negativa mi sveglio sempre con l’ansia e faccio tanta fatica ad affrontare le giornate, non vedo l’ora arrivi la sera per potermi rilassare e non pensare a nulla. Ho una relazione da quasi sei anni e conviviamo da 5, ma ultimamente stiamo andando in direzioni diverse perché io vorrei diventare madre ma il mio compagno non ha lo stesso obiettivo. Ne avevamo parlato in passato sia di matrimonio e sia da figli e lui mi sembrava predisposto a creare un famiglia, ma con il passare del tempo mi sono resa conto che forse ho voluto vedere quello che mi faceva più comodo. Sono stata sempre una persona insicura, che subisce tanto il giudizio degli altri e che rimanda sempre le situazioni scomode, scontri, problemi, discorsi, cambiamenti e per questo motivo provo un odio profondo nei confronti di me stessa. Non tollero questo mio comportamento ma tendo comunque ad attuarlo in tutte le situazioni che mi provocano ansia e stress. Tornando al desiderio di diventare madre, all’inizio pensavo di essere io il problema in quanto non avendo un lavoro stabile questo potesse incidere o potesse essere motivo di impedimento. Quindi mi sono forzata a vivere per due anni una situazione lavorativa che mi ha provocato tanta ansia e stress pur di avere un contratto a tempo indeterminato. Ho subito umiliazioni, mobbing e attacchi continui da parte della mia responsabile che mi contattava di continuo su whatsapp anche durante i miei giorni di riposo e di ferie. Solo il vedere la notifica di un suo messaggio mi provocava ansia allo stomaco e tachicardia, ma non ho mai avuto il coraggio di parlane in azienda e ribellarmi. Ho preferito piuttosto, cosa di cui mi pento andarmene il prima possibile dopo aver trovato un nuovo lavoro e rimanere in cattivi rapporti con l’azienda. Sono passata per la persona scorretta invece di esprimere dall’inizio le mie problematiche. Mi trovo con un nuovo lavoro che sto per iniziare, e questo mi provoca un’ansia tremenda. Invece di essere contenta della nuova esperienza mi sento una persona orribile per non aver agito in un altro modo. Non amo i cambiamenti e prendere delle decisioni, ho sempre paura di sbagliare e di essere giudicata male. Il mio compagno invece di appoggiarmi in questa situazione del cambio lavoro mi ha giudicata. Secondo lui avrei dovuto affrontare la situazione in un altro modo. Mi sento oppressa dall’ansi, non riesco più a fare nemmeno le cose che mi fanno stare bene tipo la palestra. Cosa potrei fare per reagire?