Situazione problematica con i miei genitori
Sono un ragazzo di 26 anni. Vorrei condividere la mia situazione con i miei genitori e cercare consigli. Spesso in casa si discute per cose futili oppure se faccio notare in modo sereno a mia madre che non è corretto un suo comportamento nei miei confronti, in risposta lei grida e poi piange e mio padre la difende, anche quando ha torto. Un esempio è oggi, dato che vivo fuori per lavoro e sono tornato a casa, ho fatto notare che le ho scritto più volte ieri e ha visto i miei messaggi, lei ha nel frattempo risposto ad altre persone, ma a me non ha risposto né ai messaggi né alle chiamate. Non lo avessi mai detto, lei dice che era impegnata, poi ha accusato me che qualche volta non ho risposto in passato, ma io ho detto solo per rispondere alla sua affermazione che quando succede che non rispondo appena torno disponibile da lavoro o dovunque sono l'ho sempre richiamata, mentre lei mi ignora sempre.
Ho voluto dirlo non perché volevo litigare ma solo perché può succedere qualcosa di più importante dato che non vivo con loro.
Oltre a ciò sono successe molte altre litigate anche più pesanti. Infatti spesso mio padre mi dice, quando non c'è mia madre, che lui la difenderà sempre per mantenere l'equilibrio familiare, dato che sa che mia madre è fatta così altrimenti deve divorziare se le risponde. Al contrario quando mio padre non c'è, mia madre parla male di lui e anche lei dice che potrebbe arrivare al divorzio per dei comportamenti di mio padre. Però entrambi, se parlo con uno di loro, inizia una discussione anche per cose inutili, alzano la voce anche se parlo in maniera calma e mia madre piange sempre, con mio padre che la "difende", facendomi sembrare un mostro davanti a mia sorella più piccola. Questo mi fa sentire frustrato e isolato. Non posso esprimere il mio dissenso senza che ci siano urla e tensioni in famiglia. Vorrei allontanarmi e non tornare più a casa per il mio benessere mentale, ma non so se è la decisione giusta. Non so come devo comportarmi