Sono molto confusa sulla fine della mia relazione
Buon pomeriggio,
sono Margherita e ho 33 anni. Il 21 Aprile ho scoperto che il mio ex-ragazzo mi ha tradito per due mesetti in tutti i modi possibili.
La nostra relazione durava da 11 anni di cui 9 di convivenza: abbiamo un mutuo e molte cose in comune tra cui ricordi (ovviamente) e tanti ostacoli superati insieme.
La sua storia è molto importante: ha un figlio avuto da una relazione precedente e la madre e i nonni materni del ragazzino (ora ha 13 anni) non sono mai state persone di buon cuore e in 11 anni di relazione abbiamo sempre dovuto lottare per vedere il bimbo, portarlo al mare o che stesse semplicemente con noi una volta in più. In tutti questi casini hanno sempre messo in mezzo avvocati e giudici e quindi soldi che di conseguenza abbiamo perso anche noi. In tutto ciò gli sono sempre stata accanto perchè credevo in un futuro insieme e anche se spesso alcune situazioni sembrassero insormontabili eravamo comunque una squadra.
Purtroppo però il mio ex ha iniziato nel 2019 a fare uso di sostanze forse per annebbiare i sensi di colpa e l'inadeguatezza che provava in ogni circostanza. L'ho perdonato nonostante avesse venduto oggetti (anche miei) e avesse molti debiti perchè vedevo comunque in lui la voglia di recuperare ciò che aveva disfatto, soprattutto con me. Le cose sono andate bene seppur con qualche alto e basso e inevitabilmente qualcosa in noi era cambiato ma la voglia di ricostruire tutto c'era ancora.
Purtroppo poi a Febbraio 2024 ha ricominciato con l'uso di sostanze, ha perso il lavoro (io l'ho scoperto un mese dopo) e in più ha conosciuto questa ragazza più giovane che probabilmente gli faceva provare sensazioni che con me non provava da molto tempo. Da Febbraio ad Aprile lui era molto distante, a tratti mi sembrava uno sconosciuto ma non avevo idea di tutto ciò che stesse passando. Mi aveva parlato di problemi a lavoro ma non credevo ci fosse dietro tutta questa problematica ben più difficile da gestire. Adesso io sono da sola a casa nostra con il nostro gatto mentre lui è da suo padre.
Io sto vedendo già una psicologa che mi ha imposto il NO CONTACT ma a volte non è possibile in quanto abbiamo alcune cose cointestate. Quando ci sentiamo stiamo molto male entrambi: io non lo odio, vorrei uscisse dalla spirale della droga e che si risollevasse. Gli manco e non gli sono indifferente. Mi ha chiesto scusa e perdono mille volte ma non riesce a vedermi senza dopo farsi male anche lui per placare il senso di colpa opprimente. Siamo tuttora entrambi increduli.
Intanto io faccio molta fatica a ricostruirmi: mi manca da morire e non capisco perché, nonostante tutto quello che mi abbia fatto, sono ancora qua a sperare, ad aspettare i suoi messaggi.
Lui sta continuando a vedere la ragazza perché a detta della sua psicologa, se questa persona riesce ad allontanarlo dal mondo della dipendenza, per ora va bene così. Comunque questa ragazza gli interessa anche altrimenti credo sarebbe già finita anche tra loro, no?
Io ci sto malissimo. Non riesco ad immaginarmi con un'altra persona. Come ha fatto lui? Come è stato possibile arrivare a tutto ciò?
Non riesco a tollerare una roba simile e rimugino costantemente.
Dovrei lasciarlo andare ma ogni cosa mi opprime. Anche fare la spesa da sola diventa un macigno da sostenere. Vorrei scrivergli ma non devo, vorrei dirgli che è spesso tra i miei pensieri ma non posso. Come faccio a ricostruire me stessa se la mia mente corre incontro a ricordi e pensieri, progetti di vita e speranze? Non so cosa fare nel concreto.. Vi ringrazio del vostro supporto.
