Salve. Vi scrivo perché qualche settimana fa ho avuto delle forti discussioni con il mio ragazzo dovute anche al fatto che gli ho espresso delle mie insicurezze che due anni fa (quando ci siamo conosciuti) mi hanno anche portato a mentire su un aspetto di me per rendermi, ai suoi occhi, "migliore" (sbagliando, chiaramente). Lui sapendo che ho mentito su questa cosa (fatto, appunto, perché sono stata insicura di me e volevo rendermi "carina" per lui), ha deciso di darmi una seconda possibilità ma chiaramente a volte appare distante, non lo sento coinvolto. Capisco che ha bisogno dei suoi tempi, ma questo mi causa abbastanza sofferenza in rapporto con me stessa. Mi sento molto in colpa, la mia insicurezza dilaga, ho paura che lui mi abbandoni perché non si fida più di me e non riesco a stare bene da sola. Non ho degli hobby particolari, a volte mi sento molto "spenta", non ho grandi energie per uscire e/o fare tante cose. Ho poca autostima di me, a volte penso che sono davvero sciocca, immatura, poco coraggiosa. Mi sento una ragazza debole, non in linea con la donna che vorrei essere. A volte penso al futuro, ho paura di non raggiungere i miei obiettivi, i miei scopi, di rimanere da sola perché il mio ragazzo mi lascerà e questo mi genera ansia. Ansia che mi blocca mentre faccio qualcosa e mi viene da piangere all'improvviso. Una parte di me vorrebbe crearsi i suoi spazi perché sembra quasi che io sia anche dipendente dagli altri (il mio ragazzo in primis, come se la mia autostima dipenda da lui) ma dall'altra parte sento una vocina interna che mi dice che non ne sarò mai capace, che avrò sempre quella sensazione di colpevolezza, quel peso sulle spalle. Forse perché in primis non mi perdono io, vorrei avere il coraggio di farlo. Non so come poter essere più "clemente" con me, vorrei sentirmi bene indipendentemente da tutto e tutti, vorrei amarmi davvero di più e vorrei essere più forte. Vorrei essere indipendente e non così.
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1 LUG 2022
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Buongiorno Giorgia
Dal modo in cui scrive di sé si percepisce la sua autocritica che, sicuramente, la porta ad auto giudicarsi ancora prima che lo facciano gli altri. Credo che per lei sia utile iniziare a comprendere come mai si sente così spaventata al pensiero di fare qualcosa per se stessa. In questo può aiutarla un percorso di esplorazione interiore, che metta un attimo da parte questo giudizio interno e che dia voce alla sua parte più spaventata. Resto a sua disposizione se desidera approfondire ciò che ci siamo dette in questo breve scambio.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Isabella Ciampi
30 GIU 2022
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Gentile Giorgia,
provi a lavorare sull'ingoiare il boccone più amaro: accetti il fatto che la perdita della fiducia può minare un rapporto, e che indipendentemente da dove vi porti questo può utilizzare da ora in avanti questo evento come una lezione appresa per il futuro.
Non pensi a ciò che non può fare (crearsi i suoi spazi) e non generalizzi (se non ne sono capace ora non ne sarò mai capace). Pensi invece a progettare e a sperimentare gradualmente degli hobby, a coltivare delle passioni, appunto per dimostrare a se stessa che non è dipendente dagli altri. Non pensi al timore di non raggiungere i suoi obiettivi, ma al desiderio di riuscirci. Spesso gli obiettivi non si raggiungono perché non sono chiari o sono troppo ambiziosi, ma qui può imparare e può essere supportata da un/una terapeuta per crearli, calibrarli, monitorarli.
Progetti la sua vita anche negli aspetti indipendenti da altri con cui vive le relazioni, creandosi le sue piccole soddisfazioni, che andranno a influenzare la sua autostima e il suo senso di autoefficacia. Per la relazione cerchi un supporto per dare un significato ai vissuti emotivi e relazionali e gestirli (compresi l'ansia e il senso di colpa), trasformando le difficoltà in opportunità di apprendimento sul rapporto presente in sè e sulle relazioni interpersonali in generale.
Le faccio tanti auguri
Dott. Giovanni Iacoviello
30 GIU 2022
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Cara Giorgia,
da quello che ha raccontato di lei mi sembra sia in una fase in cui "vorrebbe ma non riesce", ha degli obiettivi sia personali che di vita ma non sa come perseguirli. Beh, ottimo che ci siano e che lei sia così consapevole di sé e di cosa vorrebbe raggiungere. Anche la fase di vita che sta attraversando è caratterizzata da una certa confusione verso il futuro e un bisogno di direzionarsi.
Tuttavia, la descrizione di sé fa pensare a delle convenzioni sul suo conto che, anziché aiutarla e motivarla ad essere la persona che vorrebbe, sono da ostacolo e le fanno provare tutta una serie di emozioni spiacevoli, tali per cui non solo ha delle incertezze sul futuro, ma non si reputa neanche del tutto in grado di affrontare le difficoltà lungo la strada che immagina. Pensare al futuro ed essere privi di strumenti per fronteggiarlo, temendo di perdere le persone care, inevitabilmente le fa provare ansia e comprendo anche che questo la faccia star male.
Un percorso terapeutico potrebbe proprio servire a sostituire queste convinzioni con pensieri più benevoli e indulgenti nei suoi confronti, così da esserle alleati e non nemici. Questo la aiuterà ad avere più fiducia nelle sue capacità, a vedersi con altri occhi ed essere meno dipendente dalle persone intorno a lei.
Resto a disposizione e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Silvia Trotto
30 GIU 2022
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Buongiorno Giorgia. La situazione che hai descritto con il tuo ragazzo mi sembra abbastanza recente (qualche settimana fa avete discusso) e forse il tempo in questo caso può aiutare. Invece il tuo desiderio di amarti di più, capire che tipo di persona sei e perdonarti è un desiderio legittimo e per il quale si può iniziare un lavoro su te stessa con una consulenza o una terapia, potrebbe non essere facile, ma può aiutarti nel cercare di raggiungere i tuoi obiettivi, anche attraverso le risorse che hai, ma che magari pensi di non avere.
30 GIU 2022
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Buongiorno Giorgia,
Comprendo il disagio che stai attraversando in questo momento. È naturale tenere alla propria immagine e voler dare il meglio di sé a chi amiamo.
È altrettanto importante però accettare i propri limiti senza che questi ci destabilizzino. Se li accettiamo li sapremo riconoscere e in qualche modo compensarli.
Se senti il bisogno di fare un lavoro su di te in questa direzione sono a disposizione
Ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
