Buonasera, sto da poco più di un anno con il mio attuale compagno ed il problema è sua madre. Non siamo mai state sulla stessa lunghezza d'onda per vari motivi come tradizioni, abitudini di vita e cultura. Credo che anzi che vedermi come una brava ragazza con una buona indipendenza mi veda più come "diversa da lei". Il punto sta nell'influenza che la famiglia esercita su di lui (lei in primis) con lavaggi di testa, sottili malignità continue su di me e richieste di denaro. Quando poi teme di perdere il controllo su di lui attacca con la strategia del vittimismo e del "rigirare frittate".
Chiaramente non ho più alcun tipo di rapporto con questa donna ma la maggior parte delle discussioni si continuano ugualmente a fare per lei e per le sue manipolazioni. È anche vero che il mio modo di reagire nei confronti del mio compagno è spesso senza mezzi termini ma io non so più come comportarmi per salvare il mio rapporto.
Grazie
Martina
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19 NOV 2015
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Cara Martina
certo che "suocere" come queste sono un "osso duro" e occorre saperci molto fare.
Il suo compagno è invischiato nel rapporto con la madre e farà fatrica a rendersi conto della cosa; oppure se ne rende anche conto ma che deve fare?E' sempre sua mamma e cercherà di scusarla se non comprenderla completamente.
Da parte sua credo che la cosa migliore sia cercare di acquisire un distacco emotivo dal problema e concentrarsi sul vostro rapporto , casomai valutando positivamente qualche apporto della signora se ce ne dovessero essere.
Inasprirsi su questo problema peggiorerà le cose e non apporterà alcun vantaggio; acquisire elasticità e distacco porterà maggior equilibrio.
Inoltre qualdo la signora si renderà conto di non avere presa emotiva su di lei, sentendola autonoma e tranquilla, è probabile che si calmi e cambi un poco atteggiamento.
Auguri
Dott Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
25 NOV 2015
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Salverà il suo rapporto solo se il suo compagno deciderà di fidanzarsi con lei invece con la propria madre, se fossi in lei verificherei se è in grado di farlo, e glielo chiederei in modo chiaro, altrimenti è piuttosto difficile che il suo compagno si liberi in modo sano da sua madre e non ci riuscirà neppure da sposato. Una psicoterapia per lui sarebbe utile per capire le sue dinamiche verso la madre. Cordiali saluti, Dott. D. Malerba
19 NOV 2015
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Cara Martina, quando due persone creano un nuovo legame e diventano una coppia devono riuscire a separarsi dai propri genitori, le continue ingerenze da parte delle famiglie d'origine infatti ostacolano l'evoluzione della coppia in molti modi. Il tuo disagio è dunque più che giustificato, è importante tuttavia che il tuo compagno si faccia carico di questo problema e tuteli la relazione di coppia mettendo "in riga" la propria madre e ristabilendo i giusti confini. A volte questo processo di distacco dalla famiglia di origine necessita di un aiuto psicologico per cui le consiglio di parlare con il suo compagno per rivolgersi a un professionista.
In bocca al lupo.
CC
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19 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Martina,quando due persone creano un legame e diventano una coppia devono riuscire a rendersi autonomi dai legami con i genitori. Le ingerenze e interferenze da parte delle famiglie d"origine danneggiano e bloccano l"evoluzione della coppia. Il suo disagio e'dunque giustificato ma e'importante che faccia intervenire il suo compagno per la risoluzione del problema. E' lui infatti che deve ristabilire i giusti confini della coppia e metter"in riga"sua madre. A volte questo processo di distacco e autonomia dalla propria famiglia d'origine richiede l'aiuto di uno psicologo per cui vi consiglio di rivolgervi a un professionista. In bocca al lupo! Dott.ssa Claudia Cocco
19 NOV 2015
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Buongiorno Martina
Avere a che fare con una suocera così agguerrita e podistica non è facile e richiede nervi saldi e tanta pazienza. Non è facile sentirsi criticati e svalutati in modo subdolo ed è estremamente faticoso e frustrante sentirsi manipolati vedere chiaramente come stanno le cose ed assistere impotenti alla dinamica perché il proprio compagno non si rende conto. Di fronte ad un legame madre figlio così invischiato, una soluzione è smettere di fare da bersaglio affinché lui si renda conto di quanto sia richiedente la propria madre e prenda una posizione.
Più alta sarà la complicità tra lei e i il suo compagno più facile sarà arginare la triangolazione manipolatoria.
Un percorso di coppia può aiutarvi in questo senso a diventare più coesi e meno vulnerabili.
Cordiali saluti
Dott. Giacomo Sella
Roma
18 NOV 2015
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Gentile Martina,
mi rendo conto del problema e capisco la difficoltà di chi si ritrova una suocera simile.
Temo però che reagendo col suo compagno "senza mezzi termini" faciliterà il gioco di sua suocera che cerca di criticarla e svalutarla.
Se lei vuole tenersi quest'uomo dovrebbe mantenere la calma e almeno la correttezza formale nei confronti della madre evidenziando con buone argomentazioni la poca consistenza delle sue critiche nella speranza che sia lui a prendere qualche posizione.
In alternativa è ipotizzabile che la sua relazione sia destinata a logorarsi.
Una possibilità per tentare di salvaguardare il suo rapporto è quella di proporre al suo compagno un aiuto psicologico di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).