Salve psicologi. Sono una ragazza di 20 anni che si sente in un terribile loop ormai da mesi per quanto concerne la patente B.
Premetto alcuni fatti secondo me fondamentali da menzionare. All’età di 17 anni ho avuto un terribile incidente dove sono stata tamponata da passeggiera. Ho dovuto affrontare il coma e anche la morte di mia cognata che viaggiava con noi. Ciononostante dopo mesi mi sono ripresa, ho affrontato la maturità con successo e poi mi sono iscritta all’università telematica di psicologia. Esattamente in quell’anno mi sono iscritta a scuola guida. Il mio percorso è sempre stato scostante ma dopo qualche mese supero la teoria al primo colpo e ricevo il foglio rosa. Ebbene, ho il foglio rosa da gennaio 2023 e adesso siamo nell’estate 2024; a luglio 2023 con non poca fatica tento il primo esame pratico in cui, nonostante fossi ancora nel mezzo della terapia, ho fatto quella guida bene e con tutta la calma del mondo, eppure… sono stata bocciata per delle banalità.ho sempre vissuto le guide come eventi burrascosi, complice la mia bassissima autostima, stati ansiosi e depressivi, che comunque ho avuto la forza ed il coraggio di affrontare con 6 mesi di psicoterapia e 6 mesi di psicofarmaci; entrambi hanno funzionato poiché ho cambiato radicalmente alcuni miei modi di pensare e i miei stati ansioso depressivi si sono ridotti considerevolmente. Ritento l’esame a fine dicembre. Bocciata di nuovo. Nonostante stessi rispondendo benissimo alla terapia, mi ritrovo la stessa esaminatrice e prima ancora di partire mentre stavo facendo il parcheggio ho avuto una sorta di blackout e sbaglio tutto. Da lì le cose sono ancora peggiorate. , non trovo lavoro, senza patente è tutto molto più difficile. Mi sento indietro, come se stessi vivendo sulle spalle altrui. Per ogni cosa devo chiedere di farmi accompagnare. Oltretutto al momento non ho la disponibilità economica per riprendere la psicoterapia. Il tutto è peggiorato dal fatto che abbia fatto circa un centinaio di guide inutilmente. Ho speso la vita dentro quella scuola guida. Nonostante abbia la possibilità di applicare gli insegnamenti della psicologa, in questo momento non mi basta, come se servisse qualcosa in più, come se in questo caso mi sentissi divorata da un buco nero e l’unica cosa buona che potrebbe succedermi è semplicemente prendere la patente per poi vedere tutto in discesa, anche se non è detto, poiché sono stata rifiutata anche a lavoro dietro casa pur inventando di avere la patente e pur con un diploma da ragioniera.
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12 GIU 2024
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Buongiorno Lidia, il tuo racconto mi ha ricordato una paziente di 19 anni che, dopo la bocciatura dell'esame di guida ha continuato a piangere per giorni considerandosi "fallita", vergognandosi profondamente ( nonostante nessuno dei suoi attribuisse nessun peso a questo evento) e non accettando la possibilità di aver sbagliato. Questa persona era abituata a fare sempre tutto bene e ad essere sempre la "prima". Ha attribuito a questo piccolo insuccesso un valore esagerato, perchè poteva accettarsi solo come persona che non sbaglia mai. Quindi dietro a tutto ciò c'era un problema di autostima e di accettazione della vita su cui abbiamo dovuto lavorare. Anche nel tuo caso, pur con situazioni diverse, io leggo dietro a questo problema ingigantito il timore di non essere adeguata a ciò che devi affrontare (la vita da adulta). L'unica cosa che può aiutarti è continuare il tuo percorso di psicoterapia. E vedere in una prospettiva diversa il problema dell'esame di guida, che è solo la punta dell'iceberg di questa fase di passaggio che stai affrontando. Coraggio.
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica
19 LUG 2024
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Prenda una pausa Lidia.
Questa cosa è diventata un'ossessione.
Prenda una pausa, una bicicletta, e cerchi un lavoro più vicino.
Lei sta cercando di sfondare il muro della sua terribile esperienza con psicofarmaci e caterpillar.
Invece il dolore ha bisogno di coccole e di tempo. Più tempo e più gentilezza nei suoi confronti. È morta la moie di suo fratello. Magari era anche mamma. È quasi morta anche lei o poteva rimanere invalida. Più gentilezza Lidia.
19 GIU 2024
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Cara Lidia,
è normale sentirsi falliti dopo vari insuccessi ma bloccarsi e smettere di tentare rappresenterebbe un fallimento peggiore oltreché sentirebbe ancora di più di non essere in grado. I fallimenti causano frustrazione ma fanno parte della vita, anche se ripetuti, e l'unico modo per imparare ad accettarli è viverli. Più si arrende più aumenta il suo senso di impotenza nel cambiare la rotta della sua vita. Riprenda il timone della sua vita riprende do a darsi possibilità sia nel cercare lavoro che per prendere la patente.
Un saluto
12 GIU 2024
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Gentile utente, le consiglio di iniziare un percorso per riuscire a riprendere la sua vita in mano e cosi anche i suoi obiettivi. Sono a disposizione, un abbraccio
12 GIU 2024
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Buongiorno lidia.
Mi spiace per l'esperienza terribile che hai vissuto, e che senza dubbio ha lasciato una cicatrice profonda nel corpo e nell'anima.
Sicuramente ci sono ancora dei sospesi dovuti a quell'evento così traumatico e la possibilità di prendere la patente viene magari idealizzata come "se supero questa allora andrà tutto bene, quell'evento sparirà".
Senza dubbio l'ansia nelle guide merita di essere attenzionata da un professionista.
Sperò troverà sostegno e a superare questo difficile momenti.
12 GIU 2024
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Gentilissima, posso capire il suo stato d'animo, ma il mio consiglio è di seguire un percorso psicologico, magari ad indirizzo umanistico esistenziale con un Tecnico, che potrà accompagnarla ad un approfondimento di se stessa, in quanto lo studio in psicologia non può sostituire una terapia psicologica.
In merito al discorso economico, potrebbe pensare a tutti quegli studi che applicano delle tariffe calmierate e/o se ne ha i requisiti accedere al bonus psicologi. Le auguro un buon percorso personale che la porti a ritrovare la sua serenità..
12 GIU 2024
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Gentile Lidia52,
ha affidato alla patente un ruolo troppo grande, di risolvere tutti i suoi problemi. Ovviamente, davanti a questa aspettativa, la riuscita o meno dell'esame diventa vitale. Con queste premesse, l'ansia che si crea di fronte alla possibilità di non riuscire ad averla, è enorme. Se pensassi che la mia felicità dipenda da quella cosa lì, l'ansia di affrontarla mi divorerebbe e quindi fallirei sicuramente.
Cerchi di relativizzare questa patente. Conosco tante persone che non ce l'hanno e vivono lo stesso bene, vanno in bicicletta, a piedi, col bus ecc.
Si chieda che funzione ha, prendere o meno la patente. Ha sicuramente delle funzioni, potrebbe voler dire per lei essere costretti ad avere vicino qualcuno, essere costretti a non trovare lavoro, essere costretti a... è un qualcosa che la blocca, ma questo blocco deve avere una funzione protettiva per lei.
Vada a fondo e scopra cosa c'è.
12 GIU 2024
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Buongiorno cara
Probabilmente quando guidi, hai l'ansia con attacchi di panico.
Non ti scoraggiare. Ti consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
12 GIU 2024
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Cara Lidia,
Mi dispiace per il brutto momento che sta affrontando. Ritengo però utile in questo momento ricominciare un percorso di sostegno psicologico per fronteggiare le difficoltà che menziona. Questo non significa dover essere supportata dallo psicologo per forza per un lungo periodo, ma per un periodo utile che le permetta adesso di raggiungere i suoi obiettivi personali, come il superamento dell'esame pratico della patente e l'inizio di una carriera lavorativa.
Per comprendere come aiutarla avrei bisogno di un approfondimento tramite un colloquio conoscitivo. Mi scriva pure in privato se interessata a fissarne un primo gratuito.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita