Vedo tutto nero,ho solo pensieri bruttissimi e vorrei cominciare a vivere.
Salve.
Ho 40 anni,e convivo con la mia compagna e abbiamo un bambino di un anno e mezzo.
Io fin da piccolo non ho avuto un'infanzia molto serena e felice: i miei hanno divorziato quando avevo 10 anni,mio padre picchiava mia madre,lei beveva e a volte alzava le mani su di me e mia sorella,e sempre mia madre dal 2006 è un paziente psichiatrico.
Mio padre mi ha sempre considerato un buono a nulla e pure mia sorella mi considera in questo modo.
La mia prima esperienza di terapia risale al 2009,ma dopo svariati tentativi mi trovo sempre al punto di partenza,al punto di sentirmi un incapace,pieno di paure e un ansia perenne smisurata.
La goccia che fa traboccare il vaso,arriva a gennaio di quest'anno,quando mia madre ha un aggravamento mentale e fisico,motivo per il quale non può più essere autonoma,quindi ora abita da gennaio a casa di mia sorella,perché avendo io una casa piccola con una sola camera dove dormiamo io,la mia compagna e mio figlio.
Tutto ciò sta creando una tensione insopportabile tra me e mia sorella,io capisco benissimo che non è facile avere mia madre in casa,ci ho vissuto per 26 anni,e trovare degli accordi con mia sorella,per me,non è affatto facile.
Sono arrivato al limite,non riesco a vivere la vita,non riesco a vivermi mio figlio come vorrei e mi sento in colpa,e la mia compagna con la situazione di mia madre non è molto collaborativa.
Non riesco a vedere uno straccio di luce,anche se sono tornato in terapia.
Scusate la lunghezza del testo