Vorrei comprendere meglio alcune parti di me..

Salve Francesca, da quel che leggo apprendo che lei ha sempre recitato uno stesso copione, innescato probabilmente nella sua infanzia, nel quale l'altro aveva sempre le stesse caratteristiche, ossia bellezza, instabilità e che, proprio questa instabilità era per lei un sollievo, nel senso che probabilmente queste caratteristiche dei suoi Partners le permettevano di non prendere un impegno reale; infatti, quando le si è presentata l'occasione di andare oltre è stata lei a scappare. Ora, allo stesso modo, la magia della sua relazione attuale è svanita nel momento in cui l'altro ha manifestato il desiderio di lasciare tutto per stare con lei, di prendere, dunque, un impegno con lei, diventando un qualcosa di stabile.
In un percorso psicologico con lei affronterei proprio questa questione, andando a comprendere le sue dinamiche interne, al fine di far emergere le risposte che cerca.
Un caro saluto,
Dott.ssa Mara Iannone

Gentile Francesca, la mancanza che prova è certamente in relazione a come quel partner l’ha fatta sentire, alle sensazioni nuove che ha provato e non è indicativa da sola della significatività che lui ricopre, soprattutto se è molto distante dall’immagine di partner ideale che ha costruito nel tempo (se ne ha costruita una). Va anche detto che, non deve essere facile per lei legarsi, e un partner già impegnato per certi aspetti è una garanzia di minore rischio di coinvolgimento.
È importante ricostruire il significato e la coerenza di quanto le accade.
Se non riesce da sola può rivolgersi a uno psicoterapeuta che saprà accompagnarla nel percorso di approfondimento e presa di consapevolezza.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli

Vede Francesca,
Molto spesso quello che accade nella vita adulta non è nient'altro che il riproporsi di dinamiche familiari infantili.
Non si manifesta quello che di bello c'è stato, ma quello che si è conosciuto, anche se doloroso.
Se fossi io la sua terapeuta mi piacerebbe comprendere la sua storia a partire dal passato...
Interessante sarebbe approfondire la relazione con la sua futura paterna.

Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Platano

Ciao Francesca
Grazie per averci fornito questo spaccato di vita.

Una delle possibilità (perchè la certezza, da così poche righe, è impossibile) è che tu sia "spaventata" non tanto dal sentimento, quanto dalla relazione stabile che esso potrebbe comportare. Mi sembra infatti che tu ti sia messa in dubbio quando lui ti ha fatto capire che avrebbe mollato tutto per te. È una dichiarazione molto importante che ha delle conseguenze concrete che ti porterebbero a fare un passo che, fin'ora, nella tua vita non era mai stato compiuto: la stabilità della relazione! Potrebbe essere qualcosa di nuovo per cui, magari, temi di non essere pronta.
Io credo che i sentimenti siano sempre un grandi indicatore di verità e tu parli di un turbine emotivo molto forte e positivo e ora, post-allontanamento, lui ti manca molto, al punto di chiedere qui. Ti era mai capitato prima?

Credo che, dentro di te, ci siano più risposte di quanto credi! Ma quando siamo abituati ad un certo stile di vita e per molti anni, è normale fare fatica a cambiare.
Potrebbe essere un buon momento per "comprendere meglio alcune parti di te", come dici nel titolo. Per farlo, penso che la cosa migliore sia fare un percorso con un professionsit* con cui poterti aprire e toccare questi tasti che magari, ora come ora sembrano spaventosi, ma un domani potrebbero diventare la tua nuova realtà.

Per ora ti mando un saluto e rimango a tua disposizione, anche online!

Dott.ssa Valeria Carbone ☾
⧽ Psicologa, Consulente sessuologa e Counselor professionista
⧽ Coppie e singoli
⧽ Torino e online

Cara Francesca,
Grazie per aver condiviso la tua storia, mi dispiace sapere che c'è qualcosa che ti impedisce di concederti di vivere qualcosa di bello e che ti limita nelle tue relazioni. Percepisco da un lato quella sana volontà di lasciarsi andare ad un qualcosa di magico e dall' altro una grande paura. È come se tra te e l' altro, man mano che che le cose vanno avanti, si tirasse su un muro che vi impedisce di vedervi, sentirvi e vivervi. Ci si potrebbe domandare la necessità di creare tale distanza con l' altro e cos'è che ti impedisce, appunto, di concederti qualcosa di bello.
Rimango a disposizione
Un abbraccio

Gentile Francesca, mi chiederei cosa sta dietro alla sua volontà di allontanarsi quando tutto le sembra fatuo. Le consiglio un percorso di crescita personale per capire cosa si attiva in lei quando una storia potrebbe diventare più seria. Sono disponibile, un abbraccio

Cara Francesca, direi che questa storia sia stata propio importante perché finalmente ha rotto il suo schema di relazione e l'ha portata a sperimentare emozioni e sentimenti. Certamente si trattava comunque di una confort - zone importante: lui era impegnato.
Così i suoi vecchi schemi non sono stati lasciati andare completamente e insieme ai dubbi di lui...
Direi che sarebbe necessario proprio un percorso psicoterapeutico per lavorare sul suo modo di legarsi alle persone e apprendere schemi relazionali più liberi dove possa sperimentare sé stessa liberamente, senza paure e difese da erigere.
Rimango a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento anche o line e la saluto.
dott.ssa Silvia Chiavacci

buonasera Francesca
probabilmente lei ha avuto, fino ad ora, timore di perdere la sua indipendenza mentale e sentimentale, innamorandosi di qualcuno.
Ora, quello che lei si riconosce come probabile innamoramento é, comunque , nei confronti di una persona non libera da legami sentimentali. Inoltre vi é un fatto nuovo: non appartiene alla categoria dei "belli". Forse ha molto timore di perdere qualcosa, oltre i due aspetti considerati sopra, entrando in una relazione, come lei dice, ordinaria e occorrerebbe trovare , mettere in luce ed affrontare questi aspetti con un sostegno di tipo psicologico, che le potrebbe fornire un'ambiente neutro, una tranquillità ed una qualità di ascolto che la sosterrebbe a fronte di un'eventuale occasione di costruzione di relazione sentimentale. A non più fuggire insomma.
Si faccia aiutare a trovare le risposte che chiede ed in questa sede non si possono dare. Già il fatto che le manchi questa persona, al contrario delle altre, vuol dire che ha smosso delle cose molto profonde in lei e che ora richiedono attenzione.
Per ora non faccia nulla (a meno che non se lo senta nel profondo) se non individuare un/a professionista con cui poter parlare di ciò e prenda anche atto che lui ha detto "fra le righe" , non espressamente, che era disposto a interrompere l'attuale relazione. Lei in ogni caso ha provato delle sensazioni nuove che si avvicinano a quelle definite come innamoramento.
Si inizi un diario e scriva ogni giorno ciò che prova in lei come stati d'animo, pensieri, emozioni rabbia e paure. Con matite colorate (anche il nero), questo la aiuterà a far emergere ciò del quale sente il bisogno e potrà anche utilizzare questo negli incontri con il/la professionista che ,se vuole, troverà,con cui approfondire la scoperta di Francesca e rispondere alle domande che si pone e come agire nel merito.
Se lo ritiene utile mi può contattare
La saluto cordialmente
Dott. Giancarlo Mellano

Buongiorno Francesca,

Ho letto con grande attenzione quanto da lei condiviso. Ritengo sia fondamentale per lei esplorare il suo mondo interiore, la sua storia personale, le sue risorse, le sue esperienze e le sue aspettative con l'ausilio di uno psicologo, nello specifico uno con orientamento sistemico relazionale/familiare.

Sarebbe altresì utile approfondire il suo modo di relazionarsi con gli altri e il suo funzionamento nelle esperienze sentimentali, comprendendo meglio le sue aspettative e i suoi obiettivi.

Resto a sua disposizione per ulteriori approfondimenti.

Cordiali saluti,

Dott. Edoardo Carmagnini

Buongiorno Francesca,
ho letto con molta attenzione quello che ci racconta.
Sicuramente sarebbe molto importante per lei esplorare con uno psicologo il suo mondo interno, la sua storia di vita, le sue risorse, le sue esperienze e le sue aspettative.
Sarebbe interessante capire anche il suo funzionamento nelle esperienze relazionali e sentimentali, le sue aspettative e i suoi obiettivi.
Se vuole resto con molto piacere a disposizione.
Un caro saluto,
Dott. Federico Ciccarelli

Carissima Francesca,
sembra che la sua dinamica relazionale di prendere e poi scappare si stia ripetendo di nuovo.
Dalle sue parole sento come una paura di entrare in intimità, ovvero una difficoltà di mostrarsi all'altro.
Allontanarsi e allontanare l'altro, nonostante i suoi sentimenti, le permette di proteggersi da qualcosa, forse proprio dalla relazione, che la spaventa.
La invito a riflettere su che cosa la spaventa delle relazioni e dell'intimità, cosa la spinge a tirarsi indietro, da che cosa si sta proteggendo?
Per approfondire queste tematiche potrebbe esserle utile un percorso psicologico attraverso il quale avere la possibilità di entrare in contatto con queste parti di sé.

Rimango a disposizione
Dott.ssa Francesca Ravagli

Cara Francesca
Comprendo il tuo disorientamento e il tuo desiderio di risolvere il problema ma penso che in questo momento sia bene fermarsi e comprendere meglio i vissuti e le dinamiche interne che ti portano alla fuga con l’aiuto di uno psicoterapeuta .
Un caro saluto
dott.ssa Laura Tavano

Salve Francesca,
ho letto la tua richiesta e sono arrivate diverse emozioni.
il dedicarsi a persone belle “oggettivamente” può indicare il tuo forte senso estetico che probabilmente si appaga con situazioni fugaci dal poco investimento emotivo. Sono relazioni “facili” da ottenere e facili da cassare, che sottintendono un tacito accordo del non avere pretese né tanto meno aspettative. Questo meccanismo fa sì che ci sia una poca esposizione personale ( per qualche motivo) andando proprio in protezione. Il questi casi, il puro piacere si potrebbe ricondurre alla sensazione della conquista fine a se stessa ed è importante tener conto di questo aspetto. Utilizzando una metafora: giocare per il solo gusto di vincere.
quelle volte, invece, che sopraggiunge la consapevolezza emotiva, è come se si aprissero altre possibilità e di conseguenza anche le paure legate all’esposizione di sé stessi.
In questo “segmento di vita” hai scoperto una cosa importante di te che un po’ dissacrare la predisposizione a ricercare un bel aspetto.

Porrei l’attenzione su quella te che nella tua ultima relazione ( con l’uomo impegnato) si è permessa di uscire e di vivere le cose in maniera diversa… perché in fin dei conti, lui è “un gancio”…il lavoro più bello rimane a te… e questa domanda de “l’attesa non attesa” potrebbe dare un’energia costruttiva per prenderti gli spazi di cui hai bisogno.


Benvenuto a quel “ nuovo pezzettino di te”

Buongiorno, è interessante questo suo movimento "andirivieni". Sembra quasi che si vada a cercare delle situazioni ad hoc dove sa già in partenza di non poter avere un seguito. Può essere che lei abbia ragione, che le manca solo perché non c'è, ma per capirlo è necessario parlarci ed esprimere le proprie emozioni a nudo... Solo così si può capire.

Buongiorno la sento molto in confusione, forse le sarebbe utile dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Buongiorno Francesca,
Sembra che lei abbia sperimentato in passato delle relazioni in cui la profondità dei sentimenti era solo sfiorata o leggermente toccata per poi distanziarsene una volta assaporatone l’intensità. O per un motivo o per un altro, non solo dipendente da lei, le relazioni si interrompevano e lei non poteva quindi procedere nella via della relazione intima. L’ intimità infatti come apertura progressiva all’altro ha bisogno di tempo. Tempo della fiducia, tempo dell’accoglienza. Tali dimensioni sono essenziali per creare uno spazio condiviso di protezione dei sentimenti che si provano in comune. La paura di non essere amati o di essere rifiutati può essere all’origine del lasciare senza sentirsi coinvolti. Diventa poi una spirale di senso di abbandono e ansia di controllo per scoprire se l’altro effettivamente ci ama, e tutto questo diventa un circuito che distanzia dall’esperienza amorosa. Quindi è necessario intervenire su questo ciclo copionale che si è instaurato. Una buona psicoterapia può fare la differenza.
Dott. Pietro Salemme