Buonasera Dottori.
Sono una ragazza di 25 anni che, nonostante stia seguendo un percorso psicologico più per piacere che necessità vera e propria con un professionista , desidera avere ulteriori pareri su una situazione che parrebbe non 'sbloccarsi'.
Il nocciolo della questione è che mi piacerebbe molto trovare un ragazzo, o quanto meno innamorarmi nuovamente. Eppure da due anni a questa parte a livello sentimentale è un vero disastro.
Sono una ragazza semplice, a quanto pare piacente, piena di impegni ed interessi che ahimé non corrispondono agli standard di amici. Indi per cui mi muovo sola pur di poter fare ciò che amo.
Ho avuto per due anni un'attività di ristorazione da cui sono uscita provata, con la consapevolezza che quella non fosse la strada giusta per me. Cosicché, dopo aver trovato lavoro in una fabbrica come operaia, ho iniziato a frequentare in concomitanza l'università.
Ho poco tempo libero a disposizione, cerco di destreggiarmi come meglio posso tra studio, lavoro, impegni quotidiani, hobby e amici (molti dei quali già impegnati).
L'ultima relazione che ho avuto si è conclusa in modo devastante.
Dopo cinque anni e diverse peripezie con questo ragazzo che mi ha fatto alle volte sentire inutile e inadeguata, mi ha lasciato convinto della propria scelta.
Ho sofferto, ho lavorato duro affinché potessi superare quel lutto. Dopo un anno lui tornò e io consenziente decisi di riprovare. Tuttavia qualcosa era cambiato in me. Quindi decisi di mantenere un rapporto sano di amicizia piuttosto che cercare in lui qualcosa di diverso.
Da allora sono passati molti mesi, tuttavia, nonostante io sia uscita con alcuni ragazzi, non ho più provato per nessuno un'infatuazione o un interesse che mi portasse ad approfondire una conoscenza.
Considerando che esco poco per svago , e la possibilità di conoscere persone al di fiori della propria cerchia è decisamente bassa mi sento scoraggiata e impotente.
La solitudine non mi spaventa affatto, tuttavia gli anni passano e la voglia di trovare qualcuno cresce.
Cosa potrei fare per uscire da questo mood?
Mi scuso per essere stata prolissa e vi ringrazio anticipatamente.
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4 OTT 2019
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Francesca, la solitudine come stato di "sicurezza" potrebbe essere anche solo una difesa dall'abbandono che lei ha subito. Ha inoltre vissuto sentimenti di inadeguatezza in una relazione sentimentale significativa. Sono questioni importanti da indagare. Non sappiamo se inconsciamente abbia deciso di abbandonare in anticipo per non sentirsi inadeguata. Tante ipotesi andrebbero indagate seriamente. Lei non è esente da schemi disfunzionali mi pare, e quindi non può fare una terapia per piacere, assumendo di non avere problemi. Che i problemi siano nel tempo che passa, negli altri, nel suo ex, nelle situazioni esterne. È un modo, concordo con alcuni colleghi, di vivere alla superdicie, con scarso coinvolgimento emotivo generale. Forse con aspettative ideali che la bloccano e le fanno trovare rifugio in un suo "piccolo mondo antico" irriproponibile, in cui si cristallizzano fantasie distorte
1 OTT 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentilissima ragazza di 25 anni, di solito quando non riusciamo a crearci una relazione di coppia pur desiderandola è perchè in parole semplici "non siamo pronti". Non essere pronti significa che abbiamo qualche blocco al lasciarci andare all'amore forse per paura di soffrire? Sono sicuro che il suo percorso con il collega le permetterà di conoscere e superare i motivi della resistenza.
Intanto se vuole potrebbe leggere il libro di Alexander Lowen "paura di vivere " dove potrebbe trovare risposte chiare e interessanti alla sua domanda.
Le auguro di poter vivere al più presto un amore completo ed appagante, dott lorenzo truffi
1 OTT 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Carissima Ila,
Dalle sue parole mi pare di capire che lei sia bloccata in una posizione di osservazione e giudizio della propria vita, come se non fosse pienamente coinvolta nel suo vivere quotidiano ma oscillasse tra lo stare immersa nei tanti impegni e lo stare fuori ad osservarvi e giudicare ciò che le capita.
Da qui il suo senso di insoddisfazione e la sua valutazione della sua vita come “bloccata”, nonostante la quantità di impegni e progetti..
Il mio consiglio, per quanto parziale e approssimativa possa essere la mia lettura, è di lavorare sulla sua capacità di stare nelle cose, nel qui e ora, di uscire dalla posizione di giudizio, di severità, di controllo.
Ciò che le sta proponendo la vita è esattamente ciò che le serve. Lavori sulle sue aspettative, che la bloccano e le tolgono il sapore delle sfide quotidiane.
Sulla capacità di stare nell’incertezza del futuro. Lei è in un’eta di grandi potenzialità. Gettare delle basi di consapevolezza e sicurezza è molto importante (molto più che trovare un amore!).
Un grande in bocca al lupo
Francesca
1 OTT 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Ila, desiderare di desiderare è una condizione insostenibile per gli esseri umani. Smetta di fare questa forzatura e vedrà che avrà più possibilità di essere più in contatto con i sentimenti. Accetti intanto la sua situazione (senza naturalmente rinunciare al suo miglioramento), in modo da liberare la visuale per orientarsi meglio. Tanto tanto in bocca al lupo.
1 OTT 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Ila, lei sta facendo tante cose per prendersi cura di sé compreso il percorso terapeutico ma potrebbe sintonizzarsi nell'ascolto della sua pancia cioè dei suoi bisogni piuprofondi. Il presupposto necessario è fare chiarezza e mettere ordine. Potrebbe iniziare nel capire come sta nella relazione con il suo terapeuta, se riesce ad affidarsi e fidarsi completamente di lui e se riesce a vivere I il percorso terapeutico o quello spazio completamente. Se nelle relazioni ci sono delle riserve è difficile potersi vivere completamente.
27 SET 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Il desiderio di innamorarsi è legittimo. Lei lo descrive come un “blocco” ma probabilmente come lei ha già detto anche le condizioni contestuali non le hanno concesso di trovare occasioni stimolanti. Provi a cambiare stile di vita e a parlare di questo “blocco” con il suo terapeuta.
27 SET 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Ila, é come se il tempo si fosse un fermato insieme alla tua vitalità. C'è qualcosa che non ti permette di poter vivere come ti senti. Mi pare di intendere che sei una persona profonda che cerca qualcosa che non é così semplice da trovare. Inoltre gli ultimi anni tra il lavoro e i rapporti non si é costruita una fiducia dentro di te e una sicurezza per poter vedere magari oltre e raggiungerlo. Con il professionista idoneo le tecniche come l EMDR e la psicosomatica di possono trovare i motivi emotivi che ti tengono ferma, passar quindi dallimpotenza alla possibilità di scegliere, dal sentire di aver poco valore a sentire di valere e tirare fuori con la psicosomatica i blocchi emotivi dal corpo così da liberare energia preziosa. Rimango a disposizione. Buona giornata
27 SET 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno,
mi colpisce la determinazione e la consapevolezza con la quale racconta e affronta le cose: il lavoro, il tempo libero, le considerazioni sugli amici, sembrano tutte svolgersi secondo un suo chiaro disegno e ogni evento lo affronta con decisione. Penso che, al contrario, la ricerca di un compagno, per sua natura, sfugga da queste "regole" e sembra che più lei insiste nella ricerca, più si sente frustrata perché il risultato non arriva prontamente. Ci sono tante dinamiche che intervengono quando noi diventiamo disponibili ad una relazione amorosa e quando siamo davvero pronti a "farci trovare" dall'altro. E' curioso, per esempio, che anche con il suo terapeuta lei vada a cercare risposte altrove, come se non si potesse del tutto fidare o abbandonare, nemmeno in questa relazione: io affronterei queste cose nel suo spazio terapeutico.
27 SET 2019
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Buongiorno
del Suo racconto, mi ha colpito il fatto che Lei stia seguendo un percorso di psicoterapia più per piacere che per necessità, quando in realtà Lei ne ha nessita e si rivolge ad altri terapeuti per capire i Suoi reali bisogni.
Forse sarebbe più opportuno che Lei affrontasse queste tematiche con il Suo terapeuta.
È lì per questo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Simona Loi Zedda
27 SET 2019
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Capisco il suo disagio e il profondo senso di solitudine che sta attraversando in questo lungo periodo. Tuttavia il vissuto emozionale che si porta dietro, a seguito della precedente relazione, potrebbe creare in lei delle aspettative verso se stessa e verso gli altri, che innescano automaticamente un circolo vizioso fatto di pensieri, atteggiamenti e comportamenti, che la portano ad allontanare e ad allontanarsi dall’altro. Lavorare su una maggiore consapevolezza dei suoi schermi mentali, e delle sue modalità di pensiero, potrebbe aiutarla a realizzare ed incrementare cambiamenti positivi nelle convinzioni e nelle aspettative, qualora esse si rivelino controproducenti.