Vorrei mettere in pratica quello che penso ma mi risulta molto difficile
Salve a tutti dottori. Ho 37 anni e da 3 vivo una relazione burrascosa con un ragazzo di 27 anni che per diverso tempo e anche ora ha usato ed usa crack.
Gli sono stata molto accanto sin dall inizio e lui con me si è sempre comportato in modo scontroso , arrogante , come se tutto gli fosse dovuto. Riconosceva e riconosce di avere un problema mai curato seriamente ma siamo andati avanti lo stesso, consapevoli che a mano a mano per via del suo carattere impulsivo e per via di quel che faceva la relazione stava scemando. Il primo anno e mezzo ho vissuto dentro un vortice di richieste, umiliazioni ( è un deresponsabilizzato) sparizioni quando usava quella maledetta schifezza , vessazioni e critiche riconoscendo minimamente tt quel che facevo per lui. Col tempo mi sono distaccata e raffreddata e questa mia reazione non se l' aspettava. Così anziché provare a mettere a posto le cose ha continuato cmq col suo carattere istintivo a denigrarmi come se la colpa di quel che gli accadeva fosse quasi la mia. Ero diventata io la persona fredda , meno empatica, più rigida e delusa. Praticamente ero diventata come lui.
I suoi problemi erano sempre più grandi dei miei e poche volte sono stata ascoltata da lui per quel che mi capitava in famiglia o al lavoro. Adesso ci troviamo in una situazione complicata , ho provato tempo ad allontanarmi , ci stavo riuscendo e per farlo continuavo a leggere i suoi SMS di insulti e offese , trovavo la forza solo cosi. Non ci siamo visti per quasi 2 mesi ma staccarsi anche col cellulare non era facile e abbiamo continuato cmq a sentirci fin quando tra lacrime e ricordi non ci siamo rivisti e cominciati a rifrequantare. Adesso sono da capo a dodici e mi sento più debole di prima , prosciugata, stanca , avvilita per non riuscire a chiudere definitivamente. Non mi da nulla , ai miei rifiuti diventa un animale e comincia a offendermi , se la prende col mondo intero e tira fuori continuamente il mio passato che sa bene farmi molto male. Avendo più anni di lui ho avuto più esperienze con ragazzi e questa cosa non l ha mai digerita. Eppure non gli ho mai dato modo soprattutto all inizio di essere geloso ma lui caratterialmente è molto insicuro e nonostante sono stata diverso tempo a rassicurarlo e a stargli accanto per lui è come se non fosse mai stato abbastanza.
Il problema è che se mi offende continuamente vuol dire che nn ha stima di me e che sta con me per abitudine e dipendenza. Vorrei sapere se la pensate anche voi come me. Sono molto lucida in tt questo ma forse nn abbastanza da chiudere definitivamente e mettere in pratica quel che devo.
Mi sento continuamente in colpa perché mi fa male solo il pensiero di lasciarlo solo con le sue problematiche ma allo stesso tempo nn fa nulla per modificarsi e per fare andare meglio le cose. Anzi , le mie reazioni secondo lui significano essere una persona bipolare ( mi accusa di questo addirittura) e una poco di buono che a 37 anni ancora nn si è creata una vita e che non sa ciò che vuole.
Sono già andata un terapia diverse volte ma non rispettavo quel che mi consigliavano gli specialisti , ho sempre mollato per questo.
Grazie per il vostro tempo....