Cos'è la ludopatia?
La ludopatia (conosciuta anche come dipendenza dal gioco o dipendenza dal gioco d'azzardo) è l'impossibilità di contrastare la tentazione, continua e disadattiva, di giocare elevate quantità di denaro. È probabile che l'individuo che soffre del vizio del gioco metta a rischio le sue relazioni affettive più significative e il lavoro solo per non lasciare il gioco patologico. Può essere vista come una variante del Disturbo Ossessivo compulsivo per via dell'azione compulsiva associata all'incapacità di interrompere la ludodipendenza. Tuttavia esiste una differenza importante: nel caso del DOC la compulsione ha il compito di limitare un'emozione negativa (per esempio l'ansia), invece nella malattia del gioco l'impulso ripetuto fa nascere emozioni positive a cui il soggetto non riesce a sottrarsi.
Spesso, infatti, il soggetto continua a giocare a dispetto degli enormi sforzi per tenere sotto controllo il comportamento.La maggior parte degli individui dipendenti dal gioco d'azzardo cerca in questa attività l'avventura e l'eccitazione che vengono accontentate e appagate giocando somme sempre più alte. Nel vago tentativo di riavere il denaro perduto, il soggetto si vede obbligato a giocare cifre sempre più alte, ancora e ancora, con il solo obiettivo di annullare le perdite accumulate.Se le opportunità di assicurarsi denaro in prestito terminano, la vittima della ludopatia può mettere in atto, pur di procacciarsi denaro, anche condotte antisociali quali la contraffazione, la truffa o il furto.Ben il 95% degli utenti di GuidaPsicologi è soddisfatto del percorso realizzato per uscire dalla dipendenza dal gioco.
Quali sono le cause della ludopatia?
Le cause della ludopatia non sono conosciute ma potrebbero comprendere una serie di elementi genetici e ambientali. Sussistono dei presupposti che possono agevolare la manifestazione della dipendenza dal gioco compulsivo:
- la presenza di altri disturbi del comportamento (ad esempio ADHD, sindrome da deficit di attenzione e iperattività), di disturbi dell'umore (es. depressione, sindrome bipolare ecc.) o la presenza di problemi da abuso di sostanze;
- età: la ludopatia è in genere più abituale tra i giovani;
- familiarità: nelle famiglie propense al gioco d'azzardo è più semplice per i figli arrivare a sviluppare questa patologia;
- farmaci per il Parkinson: i farmaci cosiddetti dopaminoagonisti possono avere, come effetto collaterale, quello di procurare atteggiamenti compulsivi (tra i quali il gioco d'azzardo) in alcuni pazienti.
Quali sono i sintomi della ludopatia?
Alcuni professionisti hanno diviso i sintomi e le avvisaglie della ludopatia in tre tipologie: sintomi psichici, fisici e sociali.
Fanno parte della prima categoria, oltre ovviamente all'ossessione per il gioco d'azzardo (che diventa un mezzo per cercare di fuggire dai problemi), l'ansia, l'irritabilità (per esempio quando si cerca di diminuire o smettere di giocare), la suscettibilità, le trasformazioni dell'umore e della propria autostima, il senso di colpa, la propensione a essere scaramantici, l'impulsività.
Fanno parte, invece, dei sintomi fisici i disturbi alimentari, la cefalea, i problemi relativi al consumo di droghe o sostanze alcoliche (spesso il giocatore d'azzardo psicologico è anche dipendente da alcol o droghe), l'insonnia, i tremori, le palpitazioni, l'intensa sudorazione ecc.
Vengono infine inclusi fra i sintomi sociali i danni di tipo economico, morale e sociale, per esempio: le problematiche familiari, le difficoltà nella gestione delle proprie risorse economiche e di conseguenza l'abitudine di chiedere in presto denaro per poter continuare a giocare, i problemi lavorativi e l'isolamento sociale causato dalla propria condotta.
Che tipi di ludopatia e tipi di giocatore esistono?
Oltre alle tipologie di ludopatia più classiche, per così dire, vale la pena menzionare anche la dipendenza da videogiochi (o gaming disorder) che è stata ufficialmente riconosciuta dall'Oms come patologia. Per distinguere un appassionato da chi effettivamente soffre di una dipendenza, l'Oms ha fornito tre criteri:
- perdita del controllo in termini di durata, intensità e frequenza;
- priorità sempre più alta data al gioco;
- aumento del tempo dedicato ai videogiochi nonostante gli effetti negativi.
Tra i tipi di ludopatia più comuni, invece, troviamo: dipendenza dalle macchinette e dalle slot machine, dipendenza da gioco online, dipendenza dalle scommesse in generale e dipendenza dalle scommesse calcio, dipendenza da poker online, etc. Secondo la classificazione di Robert Custer, esistono inoltre sei tipi di giocatori:
- giocatore professionista: fanno parte di questa categoria quegli individui che rendono il gioco d'azzardo la propria professione, ma in fondo sono capaci di controllarsi e di gestire il tempo da dedicarle;
- giocatore antisociale: appartiene a questo gruppo il giocatore che pur di ottenere un guadagno gioca illegalmente barando e imbrogliando;
- giocatore sociale occasionale: gioca per svago e per socializzare, e sostanzialmente il gioco d'azzardo non interferisce con la vita dell'individuo che viene chiamato anche giocatore sociale adeguato;
- giocatore sociale serio o costante: per questa tipologia di giocatore il gioco d'azzardo è la principale forma di divertimento e relax, ma non per questo trascura il resto delle attività della propria vita;
- giocatore per fuga: chiamato anche escape player, si da al gioco per scappare dalla difficoltà o dai malesseri quali solitudine, ansia, noia e depressione. Viene definito anche giocatore inadeguato senza sindrome da dipendenza;
- giocatore compulsivo: non ha più il controllo, precipitando totalmente nella rete della dipendenza. Giocare è la sola e unica priorità. Non riesce a smettere nonostante i tentativi e questo, ovviamente, non può che avere conseguenze negative su relazioni, famiglia e lavoro.
Quali sono le conseguenze della ludopatia?
Sono varie le conseguenze in cui può incorrere il ludopatico: esaurimento assoluto delle proprie disponibilità economiche (e di quelle delle persone che gli stanno accanto), il pericolo di perdere di vista le attività di ogni giorno e la sua famiglia. Nei casi più gravi, in preda alla disperazione, il vizio del gioco può portare anche al suicidio.
A soffrirne gli effetti, quindi, non è solo la psiche del giocatore ma anche le sue relazioni sociali e soprattutto la sua famiglia. Quest'ultima, infatti, coglie perfettamente la gravità della situazione mentre l'unico pensiero della vittima della ludopatia è quello di farsi ancora una giocata, quella che lui crede gli restituirà tutte le perdite, le relazioni smarrite nel frattempo e la vita che aveva prima di cadere nella dipendenza, se non addirittura una vita nuova e migliore di prima. Ma non è altro che una mera illusione, e le piccole somme vinte non servono che a vincolarlo ulteriormente.
Come curare la ludopatia?
È importante aver chiaro fin da subito che, nonostante il ludopata sia consapevole della sua dipendenza, non riuscirà a smettere da solo a prescindere dalla sua forza di volontà. È quindi fondamentale che i suoi cari gli stiano vicino con grande pazienza, come succede d'altronde con tutte le dipendenze. È indispensabile rivolgersi a professionisti specializzati o ad associazioni che possano aiutare il malato. Sono quindi fondamentalmente due le parole chiave per curare la ludopatia: sostegno da parte della famiglia e aiuto specializzato.
Chi ti può aiutare?
Per uscire dalla ludopatia, ripetiamolo, è fondamentale poter contare sull'aiuto dei proprio cari e di un professionista specializzato in dipendenze di questo genere. Ricordiamo inoltre che esistono varie istituzioni e associazioni, tra cui centri di cura dedicati alla cura del gioco patologico. In un primo momento sarà soprattutto la famiglia, o le persone più vicine, a dover prestare attenzione ai prima segnali, dal momento che il giocatore tende, soprattutto nelle fasi iniziali, a nascondere il problema convinto che tutto si sistemerà da sé. Dopo l'intervento della famiglia, sarà indispensabile chiedere aiuto a un professionista specializzato o a un centro di cura.
Contenuto rivisto e corretto dalla Dott.ssa Patrizia Mattioli
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