Cos’è la psicologia inversa? È davvero giusto usarla in amore?
Si parla di psicologia inversa quando cerchiamo di indurre nell’altro un atteggiamento opposto a quello che che gli stiamo comunicando o che stiamo adottando.
In questo articolo analizzeremo cos’è la psicologia inversa e se è davvero giusto utilizzarla in certi contesti come l’educazione e in amore. Come ribadiamo durante tutto l’articolo, è sempre meglio utilizzare forme di comunicazione e non forme di manipolazione. La psicologia inversa viene usata comunemente per rendere un po’ più interessante e attrattivo cose che a volte non lo sono (per esempio i broccoli per i bambini, raccontando storie su quanto facciano bene le verdure, o per ravvivare la relazione di coppia in un momento di indifferenza) ma non deve essere mai usata come forme manipolatoria in sé. Per ogni dubbio è sempre meglio chiedere consiglio a un professionista del settore.
Cos’è la psicologia inversa?
La psicologia inversa, in inglese reverse psychology, è un meccanismo in realtà manipolativo che cerca di indurre una persona a fare una cosa che in realtà non ha voglia di fare. Questo tipo di tattica psicologica viene normalmente utilizzate con i bambini e gli adolescenti.
Viene definita reattanza in psicologia il tentativo, da parte di una persona, di ripristinare una libertà d’azione che si sente minacciata. Questo atteggiamento è tipico dei bambini e degli adolescenti, che nel pieno della loro costruzione dell’identità, tendono a rispondere con la reattanza, e quindi a disobbedire a un ordine che se anche ritengono giusto, non vogliono fare in quanto è un ordine che sta minando la loro libertà.
Per questo motivo, molto spesso i genitori tendono a realizzare tattiche di psicologia inversa per portare il figlio verso un cammino che loro ritengono adeguato. È il caso banale per esempio del bambino che non vuole mangiare il pesce o le verdure. Più obbligherete il bambino a mangiarlo, più non lo vorrà mangiare.
Ma come fare allora per renderlo invitante? Il primo passo potrebbe essere quello di creare un piatto e una storia il più attrattiva possibile per incuriosirlo, e, in seguito, attraverso la psicologia inversa dargli anche un po’ di gusto del proibito.
È giusto usare la psicologia inversa
Questo processo psicologico va usato con cautela, e sopratutto non è possibile pensare di attuarlo sempre con le persone e farlo diventare un’abitudine.
Se riscontrate in voi stessi un atteggiamento manipolatore inverso, potreste rivolgervi le seguenti domande, per cercare di limitarlo solo a determinate situazione e contesti:
- Con chi usate tale metodo e perché? Se la usate perché vostro figlio mangi più verdure può anche andare bene, ma se la usate per cercare di manipolare un dipendente dell’azienda, un cliente o magari il marito, forse non va bene.
- Che effetti ha la psicologia inversa sulla persona a cui la rivolgete? Negare qualcosa potrebbe portare l’altro a fare l’opposto, ma potrebbe anche essere che alla fine non lo faccia davvero se dovesse risultare più comodo.
- Qual è il bisogno di libertà dell’altra persona? Come abbiamo visto, nella fase della costruzione dell’identità della persona, o nel caso di persone che hanno bisogno di auto-affermazione, è maggiormente possibile che funzionino tattiche di psicologia inversa (se ordiniamo di fare qualcosa a qualcuno che non ama prendere ordini è molto probabile che risponderà facendo l’opposto).
In ogni caso bisogna sempre stare attenti a quello che vogliamo ottenere e a giocare con la psicologia delle altre persone, perché potremmo arrecare problemi di sicurezza e autostima nei confronti di chi abbiamo di fronte.
Verso e Inverso
Ma qual è il verso giusto per relazionarsi con qualcuno? Davvero dobbiamo utilizzare la psicologia inversa nell’educazione?
Alla fine questo tipo di psicologia è un tipo di processo psicologico di manipolazione. Fino a che punto è davvero giusto usarlo? Ci sono delle controidicazioni in questo senso, perché la psicologia inversa utilizza le debolezze dell’altro per aprire uno spiraglio ai desideri che NOI vogliamo che l’altro senta.
A livello educativo sono due i punti sfavorevoli da considerare:
- Il primo punto è che se si permette a un bambino di fare il contrario di quello che il genitore dice, si sta comunque minando l’autorità del genitore. Quindi la psicologia inversa apre una falla in un altro aspetto dell’educazione.
- A livello educativo la comunicazione funziona più della psicologia inversa. I bambini imparano attraverso la comunicazione e la spiegazione dei fenomeni e delle cose. Ovviamente può capitare di utilizzare la psicologia inversa in determinate situazioni, ma è sempre meglio cercare di avere un approccio comunicativo e non solo impositivo o inverso.
Nell’età adulta la psicologia inversa può essere utilizzata sia nell’ambito lavorativo e soprattuto in amore. Anche se tendenzialmente, in età adulta, alcuni atteggiamenti di psicologia inversa vengono riconosciuti più facilmente ne esistono anche casi più velati che vengono applicati da aziende o fidanzati (o ex fidanzati).
Sul lavoro un esempio potrebbe essere un’azienda che promuove corsi di formazione per gli impiegati fuori dagli orari di lavoro ai quali nessuno si iscrive: una tattica per far si che le persone si iscrivano, sarebbe quella di annunciare che i corsi verranno cancellati (anche se magari non è vero). Questo potrebbe fare prendere coscienza ai lavoratori che stanno perdendo un’occasione importante e magari dare la spinta per fargli dare un’occhiata ed eventualmente iscriversi.
In amore la psicologia inversa può essere utilizzata per conquistare qualcuno o per ravvivare la relazione di coppia. Anche se, va sempre utilizzata con cautela, perché alla fine l’importante è sempre quello che sente l’altra persona, non quello che le imponiamo. Ma vediamo questi aspetti più da vicino.
Psicologia inversa in amore
La psicologia inversa può essere utilizzata anche in amore, sempre e quando si utilizza in contesti lievi e concreti e non come un'abitudine.
Il gioco della seduzione ha le sue regole che possono aiutare ad attirare l'attenzione o a ravvivare la relazione di coppia. L’amore non deve mai mancare nel gioco della seduzione perché questo gioco possa riuscire. Sennò sarà molto difficile conquistare qualcuno che non prova (o non prova più) sentimenti: si potrebbe correre il rischio di creare un fuoco di paglia che potrebbe sparire dopo poco.
Analizzeremo due situazioni in concreto: La psicologia inversa all’interno di una relazione di coppia e per riconquistare un uomo. Bisogna ricordare che questi sono solo alcuni consigli per ravvivare il gioco della seduzione, ma se avete bisogno di un consiglio o di un approfondimento per il vostro lavoro di coppia è sempre meglio rivolgersi a un esperto del settore.
L’indifferenza in amore
Può la psicologia inversa e l’indifferenza in amore aiutare una coppia che è arrivata a un momento di stallo nella sua relazione?
La risposta è probabilmente si, perché la psicologia inversa può aiutare a dare all’altre quello che non si aspetta.
Nella relazione di coppia si arriva a conoscere così bene l’altro che può succedere che questa conoscenza così profonda porta l’amore alla routine e la routine all’indifferenza.
L’indifferenza è uno dei problemi principiali dell’amore nella quotidianità. Sorprendere il proprio partner potrebbe essere una maniera di attirare di nuovo l’attenzione e di riconquistare il suo interesse.
Non necessariamente dovete pensare a grandi atteggiamenti o eventi, ma potrebbero bastare alcuni cambiamenti quotidiani: tipo smettere di chiamare il partner sempre alla solita ora, o lasciare che chiami lui.
Altre tattiche di psicologia inversa includono la possibilità di non vietare mai all’altro di fare qualcosa, ma spiegandogli in una maniera esplicita i vantaggi e gli svantaggi della sua scelta.
La psicologia inversa può aiutare a sorprendere in un rapporto di coppia indifferente o annoiato, ma bisogna sempre stare attenti a non sfociare in una manipolazione troppo diretta o recidiva.
Conclusioni sulla psicologia inversa e sull’amore
La psicologia inversa è una tattica psicologica che può essere utile in alcuni momenti per mostrare il valore e l’importanza di alcuni atteggiamenti che non vogliamo fare.
Allontanarsi, mostrare indifferenza, dire no, potrebbero permettere alla persona di pensare a cosa realmente è importante per lui. Oltre a questo la psicologia inversa, potrebbe essere una parte fondamentale del gioco della seduzione, perché permette di attirare l’altro senza però invadere troppo la sua sfera decisionale.
In ogni caso bisogna stare attenti a non abusarne, perché è sempre un tentativo di manipolazione nei confronti dell’altra persona. Soprattutto in amore se usiamo tattiche di psicologia inversa, dobbiamo farle in occasioni sporadiche per ravvivare un rapporto, o attrarre l’altro, ma non deve essere la base della relazione. L’amore, il rispetto e la comunicazione sono sempre alla base di ogni relazione.
Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.
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Attenzione con questo tipo di contenuto, la persona media, non a conoscenza del rischio di cadere nella manipolazione, potrebbe leggere quello che avete scritto come un innocuo suggerimento d’amore, che, a mio parere, rischia di sfociare in una relazione tossica. Ad esempio, suggerire a qualcuno di dire “ok, non c’è problema, peccato che questa sera avessi preparato una sorpresa” al proprio compagno/a, specificando tra parentesi che il rischio è quello del ricatto emotivo, non salvaguarda una persona che, incuriosita dal titolo del vostro articolo, magari neanche sa cosa voglia dire ricatto emotivo (o non gli interessa).